Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania: differenze tra le versioni

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*Peso: testata 730 kg di cui 435 HE
 
Un'altro ordigno era stato sviluppato, ma pare poco usato o forse per nulla a livello operativo: era una bomba sferica che accelerata con un motore a razzo sganciabile all'impatto con l'acqua, rimbalzava varie volte fino a impattare sul fianco di una nave e quindi esplodere scendendo di quota. Era simile ad altri ordigni sviluppati dagli Inglesi, ma non pare entrò mai in azione anche se ne esistono filmati di prove da parte di FW 190.
 
 
 
I missili tedeschi però erano anche di tipo difensivo. La Luftwaffe non riusciva a tenere testa alla superiorità aerea Alleata, mentre al contempo doveva pure contrastare i Sovietici ad Est. Troppi incarichi per un'arma oramai spuntata come quella comandata da Goering. Vennero previsti molti dispositivi e missili di tecnologia avanzata. Per esempio, i missili Hs117, Enzian, e Wasserfall. I primi erano ordigni dall'aspetto delicato, dovuto ai due motori sistemati a fianco di una sottile fusoliera. Avrebbe avuto un raggio d'azione ridotto e quota di circa 6.000 m. L'Enzian, genziana, era invece un missile ben più grosso, pesante circa 2 t e mosso da propellente liquido. La sua testata pesava circa 450 kg ed era radioguidato, l'effetto sarebbe stato devastante contro le compatte formazioni Alleate da contrastare. Vennero provati vari sistemi di guida tra cui quello a guida radar semiattiva che però rischiava di colpire l'antenna emittente piuttosto che il bersaglio illuminato, e varie le spolette radio o acustiche. Il Wasserfall (cascata) era un grande missile che si potrebbe considerare parente della V-2 o antenato del SA-2. Aveva prestazioni previste supersoniche come anche l'Enzian 5 (con le 4 alette, le uniche che aveva l'Enzian, di coda di tipo a freccia), e gittata di 48 km.
 
Per l'impiego tattico i tempi per i missili contraerei portatili non erano maturi, ma si provò a dare una specie di cannone portatile ai soldati, il Fliegerfaust ovvero Pugno volante: una specie di bazooka che sparava 5 colpi da 20 mm con minuscoli motori a razzo seguiti un secondo dopo da altri 4. Era un sistema ingegnoso, ma ben lontano dall'efficacia di un missile SAM come gli SA-7 o gli Stinger, e ovviamente solo efficace a basse quote. L'idea era forse quella di usare una tecnologia simile a quella del Panzerfaust per l'impiego controcarri.
 
 
Ma visto che i Tedeschi stavano facendo tutti gli sforzi possibili, dalla metà del '43 almeno, per lottare contro i bombardieri americani, che avevano la sfrontatezza di sfidare le difese tedesche in pieno giorno, si cominciò a pensare anche ad armi speciali per i caccia. Venne provato un pò di tutto, bombe da 250 kg spolettate per l'impiego aria-aria (scoppiavano a quote prefissate o forse a tempo), razzi da 210 mm, cannoni da 20, 30, 37 e persino 50 mm (per i Me.262 e altri tipi). I missili potevano essere funzionali, ma doveva essere realizzato un tipo di guida adatto.
 
L'ing. Kramer era già l'autore della Fritz-X, prodotta in 1.396 esemplari di cui 602 usati solo per l'addestramento al tiro, ebbe autorizzato il suo progetto, che assieme all'ancor meno conosciuto Hs298 era il primo missile aria-aria. Nel febbraio del '45, oramai a guerra persa, venne autorizzata la produzione dell'X-4, ma oramai era tardi per gli esiti della guerra. La produzione avrebbe dovuto essere in Turingia, dato che la Polonia, dove c'erano fabbriche e poligoni di tiro per le V-2, era oramai persa ai Sovietici.
 
La storia dell'X-4 però inizia molto prima, nel '42 già l'RLM (il ministero dell'aria) aveva espresso interesse per i missili guidati e questo consentì alla BMW di partire con un endoreattore BMW 109-548 a propellenti liquidi anziché solidi come sarebbe stato pensabile al giorno d'oggi. Gli studi di Kramer alla Ruhrsthall, successivi alla messa a punto della Fritz-X, erano tali da pensare che il miglior sistema di propulsione fosse questo, e per realizzarlo ci volle molto sforzo dato che era l'endoreattore a propellenti liquidi più piccolo del mondo e doveva funzionare in qualunque assetto e temperatura pratica. Dalla fine del '43 alla metà del '44 vennero prodotti 225 prototipi che però vennero prodotti con un motore a razzo con propellenti solidi capace di 150 kgs per 8 secondi. Dall'agosto del '44 il nuovo motore era disponibile e così si poté completare il missile. L'11 agosto del '44, a campagna di Normandia avviata e completata, vi fu il primo lancio da parte di un FW-190, che così fu il primo caccia con missili AAM. Ma se si considera che in Normandia gli Alleati avevano impiegato 12.000 aerei contro 300 tedeschi, ci si può rendere conto di come anche il miglior Sidewinder oramai sarebbe stato insufficiente: non c'era nemmeno il carburante per mandare in aria gli aerei in quantità sufficienti e i bombardieri erano oramai scomparsi dalla linea di produzione.
 
La prima azione di lancio da parte del prototipo V69 (il FW190) venne seguita da tiri con Ju88G e Ju-388, eseguiti fino al febbraio 1945, mentre ben 1.000 missili (dato approssimativo) uscirono dalle linee di produzione entro il dicembre. Erano certamente molti, ma i bombardamenti sulla BMW di Stargard distrussero gran parte dei motori destinati a questi missili e alla fine non ci fu più il tempo di rimediare e di portare all'operatività quest'arma, primariamente intesa per i Me.262.
 
L'X-4 era un missile diverso da quelli a cui siamo abituati oggi, e più simile ad un'arma controcarri o meglio, al missile AA-1 Alkali sovietico degli anni '50. In effetti quest'ultimo fu forse sviluppato con questo tipo di tecnologia, mentre i missili controcarri furono un'altro dei ritrovati Tedeschi del tempo di guerra, ma non passati in produzione.
 
La guida dei missili X-4 avveniva con criteri particolari, si trattava, per prevenire disturbi, di un missile AAM di tipo filoguidato, con un cavo lungo 5,5 km e spesso 0,2 mm, eppure perfettamente isolato. Il solito bengala posteriore aiutava a tenerlo d'occhio mentre si collimava con il sistema standard a riflessione su distanze pratiche di circa 3 km dall'obiettivo. La sezione con la testata esplosiva arrivava a 20 kg con spessori delle pareti di 10 mm, dietro c'era il motore con i serbatoi spiraliformi, e infine i sistemi di guida. Per fare con semplicità maggiore venne pensato ad un missile con una stabilizzazione a rotazione di un giro al secondo, grazie alla trimmatura delle alette cruciformi in legno di metà fusoliera, a due delle quali era attaccato un fuso con il cavo di guida, che a quanto pare era doppio. I fusi erano lunghi 48,6 cm e larghi 76 mm al massimo. La spoletta era acustica, con due possibili tipi, uno da 7 m di raggio e l'altro da 15. Era scelta la spoletta di questo tipo perché era semplice e compatta. Erano rispettivamente il Kranich o il Meise. Come per il grosso Fritz-X erano previsti un trasmettitore FuG 510 e un ricevitore FuG 238, anche se questo era un missile filoguidato e non radiocomandato.
 
I propellenti erano il Tonka (xilidina e trielamina) e l'acito nitrico, ed erano autoaccendenti, venendo nondimeno usati anche per raffreddare la camera di combustione del motore, che aveva 3 fori di iniezione per la prima e 6 per il secondo, e con un diametro di 76 mm per una lunghezza di 29 cm appena. Era possibile usare, per una spinta di 16 secondi e 100 kgs (come picco, poi calava) appena 8,5 kg di propellente, ma il missile era usabile solo da 6.000 m di quota a quanto se ne sa. Ogni caccia ne poteva avere fino a 4 esemplari.
 
 
Dati:
*'''dimensioni''': lunghezza 1,9 m, diametro 22,2 cm, apertura alare 57,5 cm
*'''Peso''': 60 kg di cui 8,5 propellente e 20 testata
*'''Prestazioni''': gittata 3,2 km a 6.000 m, velocità max 1.100 kmh circa, spunto iniziale del motore 140 kgs, poi 8 secondi a 100 kgs, poi altri 8 decadendo a 30 kgs, utilizzabilità +10/-40 gradi centigradi.