Manuale nautico/Struttura dello scafo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fix |
wikificato |
||
Riga 1:
{{
Lo scafo è una delle parti fondamentali dell'imbarcazione, questo infatti definisce il modo con cui questa (l'imbarcazione) si comporterà in mare. A grandi linee esistono due tipi di scafi, distinti per il tipo di struttura:
In relazione stretta al ruolo da esse svolto nel conferire alla nave la robustezza richiesta per consentirle do svolgere in sicurezza il
▲- a '''Strutture longitudinali'''
▲- a '''Strutture trasversali'''
▲In relazione stretta al ruolo da esse svolto nel conferire alla nave la robustezza richiesta per consentirle do svolgere in sicurezza il prorpio compito.
Le strutture longitudinali sono deputate a resistere alle sollecitazioni che agiscono secondo piani paralleli al piano di simmetria longitudinale della nave.
Le strutture trasversali sono deputate a resistere alle sollecitazioni che agiscono secondo piani paralleli al piano di simmetria perpendicolare della nave.
Siccome durante la navigazione il moto ondoso colpisce lo scafo in entrambi i modi, questi due tipi di strutture coesistono in ogni mezzo navale.
A seconda che prevalga l'una o l'altra struttura, la nave verrà classificata come:
▲-Nave a '''struttura trasversale'''
== Tipologie di scafo ==
Line 22 ⟶ 21:
Le tipologie di scafo possono essere trè:
▲-'''Scafi plananti a carena piatta''': sono così chiamati perché escono dall'acqua e vi scivolano sopra durante la navigazione.
▲-'''Carena a V''': è attualmente molto usata per le imbarcazioni a motore.
== Strutture dello scafo ==
Line 37 ⟶ 33:
Sopra la costolonatura, nel punto in cui si incontra con la chiglia, si trovano fissati dei paramezzali, che possono essere di diversa quantità (in questo caso verrebbero posizionati sopra e a fianco del paramezzale adiacente alla chiglia prendendo il nome di: sopraparamezzali e paramezzali laterali), questi servono ad assicurare al meglio l'unone delle costole dello scafo alla chiglia.
A poppa e a prua la chiglia si incontra con due pezzi strutturali, il dritto di poppa ed il dritto di prua o tagliamare. Il primo è
Al dritto di poppa è collegata, superiormente, la volta nella quale è ricavata un'apertura, chiamata losca, attraverso la quale passa l'asse del timone.
Sulla faccia interna degli scalmi delle costole sono incastrate delle travi longitudinali denominate dormiente. Queste hanno lo scopo di offrire il sostegno a quelle travi trasversali, leggermente convesse, chiamate bagli, sulle quali viene fissato il fasciame del ponte. I bagli sono tenuti saldamente al dormiente mediante un'altra trave longitudinale che viene disposta sopra le teste dei bagli, questa è detta trincarino.
All'interno dello scafo, fissate longitudinalmente alle costole, vi sono delle altre travi che hanno il compito di irrobustire lo scafo e prendono il nome di ''serrette''.
Sul fondo dello scafo, tra il paramezzale e le più basse
Questo talvolta prende il nome di pagliolo o pagliolato, mentre lo spazio compreso tra questo e il fondo dello scafo si chiama sentina; in questa si raccolgono tutti i liquidi che, per una qualsiasi ragione dovessero infiltrarsi nello scafo.Per questo motivo sotto i madieri vi sono dei fori,
▲Sul fondo dello scafo, tra il paramezzale e le più basse serette, viene sistemato un tavolato orizzontale, amovibile, che costituisce il piano di calpestio interno dello scafo.
[[Categoria:Manuale nautico|Struttura dello scafo]]
▲Questo talvolta prende il nome di pagliolo o pagliolato, mentre lo spazio compreso tra questo e il fondo dello scafo si chiama sentina; in questa si raccolgono tutti i liquidi che, per una qualsiasi ragione dovessero infiltrarsi nello scafo.Per questo motivo sotto i madieri vi sono dei fori, perchè l'acqua possa scorrere ed essere raccolta nella sentina, questi fori sono chiamati bisce.
{{Avanzamento|50%|25 ottobre 2008}}
|