I promessi sposi/Manzoni e il lettore: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 20:
Ma evidentemente all'autore non interessava solo il livello della nuda descrizione cronistica (vale a dire il ''livello denotativo''), ma per tutto il testo, ora con commenti fuori campo ora con accenni interni al testo intesseva un dialogo fatto di sottintesi e di complicità con il lettore per sfuggire alla rigida censura editoriale austro-ungarica. Ecco dunque che la meschina sopraffazione dei l'impotente violenza delle leggi promulgate dal governo spagnolo nel Milanese rispecchiano la durezza e l'impotenza del giogo austriaco in Lombardia. Ecco dunque che la contrapposizione tra registri linguistici adottati dai diversi personaggi (il ''latinorum'' di don Abbondio, lo spagnolo del Vicario di provvigione, ecc.) allude alla questione della lingua, oggi per noi apparentemente accademica data la distanza temporale, ma all'epoca di bruciante attualità.
 
Infine l'autore ha coraggiosamente scelto di trattare temi di portata universale, che interrogano il lettore di qualunque epoca, indipendentemente dal fatto che Manzoni lo prevedesse o meno. Ecco dunque che quando egli ci accompagna a leggere tra le righe della sua scrittura insegna ad ogni lettore come si affronta un romanzo. È questo il livello dell'interpretazione personale. Ecco dunque che quando tenta di rispondere alla domanda "cos'è la giustizia?" provoca nel lettore uno sguardo critico che gli fa seguire le vicende dei telegiornali o della stampa quotidiana con occhio più attento. Ecco dunque che quando contrappone i punti di vista dei diversi personaggi su un argomento non cessa di chiamare in causa l'appoggio o la riprovazione del lettore odierno a uno di essi. È questo il livello dell'interpretazione personale, in cui la lettura genera un
 
La conoscenza dei diversi narratari consente sia di distinguere e valutare cosa sia plausibile o possibile attribuire all'autore piuttosto che alla propria intuizione, riconoscendo così quando emettere giudizi a titolo personale o a seguito di uno studio del contesto storico e culturale del romanzo.