Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Francia 3: differenze tra le versioni

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==Navi==
La Francia era anche fornita di una valida marina da guerra, che contava su diverse navi da battaglia con i pezzi da 340 mm (otto o dieci), due '''[[w: Classe Dunquerke (corazzata)|Dunquerke ]]''' con 8 cannoni da 330 mm di elevata tecnologia, come del resto la nave con torri quadrinate anteriori e pezzi a doppio ruolo da 130 mm (scarsamente soddisfacenti). Se le vecchie navi erano piuttosto vulnerabili e di dubbia utilità (come le 3 'Lorraine'), queste due nuove unità erano capaci di grande mobilità e con una portata di oltre 40 km; sopratutto, i loro cannoni potevano perforare da distanza ogni corazzatura esistente. La propria protezione invece era ridotta, anche se i ponti erano abbastanza spessi, mentre la cintura era di appena 225 mm.
 
Per il resto c'erano 7 incrociatori pesanti (i 'Dunquesne' e i 'Suffren'), di cui uno, che faceva classe a se stante, l'ALGERIE, era ben corazzato (diversamente dagli altri); 12 incrociatori leggeri di cui 6 erano i '''[[w: Classe La Galissonnaire (incrociatore)|La Galissonnaire ]]''', navi leggere ma con tre torri trinate potevano concentrare corazze e armi in scafi piuttosto piccoli. Erano ben corazzate e veloci. Decine erano i cacciatorpediniere e i sottomarini, i primi comprendevano navi armate pesantemente e molto veloci, anche se non molto stabili, con cannoni da 138 mm, mentre i caccia normali si accontentavano di 'solo' il 130 mm. I sei '''[[w: Classe Le Fantasque(cacciatorpediniere)|Le Fantasque]]''' avevano 9 lanciasiluri da 550 mm, e 5 cannoni da 138 mm, con una linea bellissima che suscitava una generale ammirazione, come anche la velocità di 43 nodi. Infine c'erano in due '''[[w: Classe Mogador(cacciatorpediniere)|Mogador]]''' con otto cannoni in torri binate da 138 mm, un armamento poderoso da incrociatore leggero, che ispirò i 'Capitani Romani' o 'Regolo' italiani.
 
I sottomarini erano anch'essi una flotta notevole, tra cui 6 posamine e il SOURCUF, il sottomarino più grosso del mondo, armato con due cannoni da 203 mm in barbetta anteriore. Sarebbe andato perso per una collisione a guerra inoltrata, ma era un sommergibile assai valido come costruzione. In tutto una marina potente, che come quella Italiana aveva 12 incrociatori leggeri, 7 pesanti, sei sommergibili posamine, una nave supporto idrovolanti (la C.DE TESTE). Le navi da battaglia erano più potenti di quanto era disponibile prima dell'arrivo delle LITTORIO, ma in ogni caso c'erano anche in costruzione, anzi in approntamento, la versione ingrandita delle Dunquerke, che da 26.000 t passavano a 35.000 (in realtà 41.000), le due Richelieu'''[[w: Classe Richelieau (corazzata)|Richelieau]]''' con 8 cannoni da 380 mm da circa 39 km di portata. Le 'Dunquerke', come tante altre navi francesi, si auto-affondarono a Tolone nel tardo 1942, quando si trattò di scegliere tra una navigazione pericolosa con la LW che dominava i cieli, o auto-affondarsi (in ogni caso senza farsi catturare dai tedeschi). Le 'Richelieu' invece sopravvissero perché non si trovavano in patria ma all'estero. La seconda nave, la JEAN BART, partì addirittura incompleta delle artiglierie principali e la stessa capoclasse era ancora in rodaggio. Si trattava di navi possenti, con una robusta corazzatura e velocità di oltre 30 nodi, anche se di ridotta autonomia (appena maggiore di quella delle 'Littorio', certamente le peggiori tra le grandi navi da battaglia di ultima generazione), giustificata dalle previste operazioni in Mediterraneo.
 
===Note===