Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Italia 2: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 66:
 
===Piaggio===
[[Immagine:Piaggio P 108.jpg|300px|right|thumb|L'unico dei tanti progetti Piaggio a concretizzarsi, il P.108B]]
La '''Piaggio''' era una ditta minore nel panorama dell'aviazione italiana, ma curiosamente fece anche dei progetti di notevolissima fattura, anzi si può ben dire che molti dei suoi progetti erano fin troppo avanzati per non presentare dei problemi tali da renderne difficilissima la messa in servizio. Tipico fu il '''P.32''', uno degli ultimi aerei disegnati da Pegna, con un'ala molto 'caricata' e potenti sistemi di ipersostentazione: l'idea era quella di un'ala con elevata portanza per decollo e atterraggio, di ridotta resistenza in volo per una maggiore velocità. Non funzionò, anzi l'aereo fu il peggiore tra quelli presentati durante gli anni '30 come nuovo 'bombardiere medio', e anche la riprogettazione '''Ca.403 Procellaria''' non ebbe fortuna, non riuscendo a dimostrare prestazioni superiori a quelle già ottenute dai concorrenti.
 
Line 73 ⟶ 74:
Quanto ai bombardieri pesanti, la Piaggio non ebbe timore di avventurarsi in uno dei più difficili settori, quello dei quadrimotori, per i quali ci voleva una progettazione particolarmente efficiente se non si voleva trasformarli in fallimenti: le ali caricate ciascuna di due motori erano davvero un elemento critico di progettazione. Il '''P.50''' era originariamente in legno, e per guadagnare peso i motori erano sistemati in maniera aerodinamica in un'unica navicella per ala: uno spingente e l'altro traente. Questo ebbe dei problemi, e in seguito l'aereo venne riprogettato con 4 gondole motore (qualcosa di simile si sarebbe verificato con l'He.177-277), ma la struttura ancora lignea era tanto pesante che il decollo a pieno carico non era possibile. Giovanni Casiraghi, che aveva lavorato negli USA e conosceva il B-17, volle mettere mano ad un progetto analogo, tanto che grazie anche a lui, e forse sopratutto a lui, il Fortress non corse 'il rischio' di essere prodotto su licenza in Italia. Ne venne fuori prima il '''P-50 Metallico''', che aveva un peso minore e finalmente prestazioni che valessero la pena d'essere apprezzate; poi proseguendo nell'esperienza si saltò su di un diverso tipo di aereo, il Piaggio P.108. Nel programma 'R' per 3.000 aerei erano previsti anche bombardieri pesanti. La Piaggio partecipò con il P.112, rielaborazione del P.50, con motori previsti P.XXII, ma poi Casiraghi propose il P.108B, anche se il programma venne vinto dal '''CANT Z.1014'''.
 
Però il '''[[w:Piaggio P.108|P.108B]]''' era arrivato secondo e Casiraghi poteva di fatto assicurare la pronta consegna di quest'apparecchio bellico, che al dunque vinse la commessa. Volò nel novembre 1939, era un velivolo anche più possente del Fortress tanto che pesava ben 30 t al decollo e aveva 4 motori da 1.350 hp. 7 mitragliatrici Breda, 5 da 12,7 e 2 da 7,7 mm, erano complessivamente presenti con circa 3.000 colpi, c'erano 3,5 t di bombe e con oltre 10.000 l di carburante il raggio d'azione con una tonnellata di armi era di circa 1.500 km. Era un velivolo poderoso, ma la sua pesantezza, se significava forte corazzatura e robustezza, era anche nociva per le prestazioni: il contemporaneo B-17C pur con motori da 1.200 hp volava 100 kmh più veloce e 3 km più in alto, con solo una marginale inferiorità nel raggio d'azione. Inoltre, che le torrette alari da 12,7 mm che racchiudevano-racchiudenti la maggior parte delle mitragliatrici difensive,- fossero realmente utili in combattimento, era tutto da dimostrare: erano vulnerabili a guasti e danni, non erano raggiungibili ein volo, avevano solo 300 colpi per arma. Il B-17 ebbe invece una torretta dorsale e una caudale, tutte e due nella fusoliera, riparabili e rifornibili di munizioni in caso di necessità. L'impiantistica del P.108B era inaffidabile e il consumo dei motori troppo elevato; le prime missioni su Gibilterra le fecero quindi gli '''SM.82''' trasporti-bombardieri, gli unici aerei a lungo raggio disponibili in quantità per la R.A. (circa 400 macchine, e quasi altrettante prodotte poi per i Tedeschi). Erano però troppo vulnerabili se si trattava di attaccare un obiettivo difeso. Il P.108B entrò in azione nel '42, fallendo un attacco contro un caccia inglese con 10 bombe da 160 kg. In seguito avrebbe fatto un certo numero di missioni nelle file della 274a squadriglia. Aveva fatto notizia prima ancora di combattere, non per qualche record, ma perché nel '41, a bordo di uno di questi apparecchi, in un incidente d'atterraggio, perse la vita '''Bruno Mussolini''', il figlio aviatore del Duce. Con tanti mezzi fallimenti (ma anche alcuni successi nel 1942-43 contro obiettivi in Nordafrica), i P.108 non brillarono mai e qualcuno ironizzava definendoli 'debolezze volanti'. Tra le loro prime missioni, vi fu quella del 28 giugno 1942, quando ben 5 aerei della 274a Squadriglia attaccarono Gibilterra, decollando da Decimomannu, e scaricando 66 bombe da 100 kg e 6 da 250 (mediamente 2,5 t per aereo, su di un raggio di circa 1.300 km). Sembrava andare tutto bene, la sorpresa era riuscita; ma al ritorno avarie e consumi eccessivi si fecero sentire e nemmeno gli oltre 10.000 di carburante bastarono: solo uno fece ritorno a Decimo: un altro era atterrato a Palma di Maiorca, gli altri due si sfasciarono in atterraggi a Valencia e Cartagena. Praticamente venne azzerata la squadriglia, e il 3 luglio, la difesa inglese abbattè l'unico apparecchio inviato in azione. Vi furono altre 3 missioni con un totale di 9 aerei, di cui due persi per atterraggio<ref>Sgarlato N. ''Bombardate Gibilterra'', Aerei nella storia dic 1998</ref>.
 
Il P.108B continuò a combattere fino alla fine, ma appena 24 aerei non potevano certo fare molto. Gli ultimi due vennero abbattuti nei cieli di Sicilia durante l'estate del '43.