Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale: differenze tra le versioni

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===Aeronautica===
====G.55 e G.56<ref>Sgarlato, 'Fiat .55 e G.50', Monografia N.11 2004</ref>====
[[Immagine:FIAT G-55 Centauro (1).jpg|300px|right|thumb|Un G.55 esposto nella tinta scura unita tipica dell'ANR]]
La storia di questi apparecchi da caccia, incluso l'ultimo prodotto dalla Fiat nel periodo bellico (e l'ultimo suo caccia 'puro' in generale, anche considerando il periodo post-bellico), è decisamente breve. Nondimeno, vale la pena raccontarla anche perché il definitivo G.56 è uno dei caccia più prestanti e il più veloce tra quelli italiani. Gabrielli fu l'autore del primo caccia metallico italiano, il [[w:Fiat G.50|G.50]]. Questo ebbe una commessa ma si dimostrò inferiore al Macchi MC.200. In effetti, Gabrielli non si presentò molto bene con questo apparecchio, che succedeva ai caccia della lunga era di [[w:Celestino Rosatelli|Celestino Rosatelli]]. Ma col tempo sarebbe diventato il più importante dei progettisti della Fiat. Il G.50 era comunque obsoleto, e v'era la necessità di rimotorizzarlo con un propulsore più potente. In ogni caso pose le basi per studi successivi, con un caccia del tutto nuovo, anche se vagamente simile come pianta alare. La versione G.50ter/G.51 ebbe un motore A.76 RC.40 da 1.000 hp (17 luglio 1941), il G.52 doveva avere il DB.601N e fu preceduto dal G.50V con il DB601 (25 agosto 1941). La velocità arrivò a circa 580 kmh, ma il progetto era superato dal Macchi MC.202 che era arrivato un anno prima e già in servizio. Finì la storia del G.50 con pochi risultati e tanta esperienza per il successivo G.55.