Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-9: differenze tra le versioni

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===Blindo===
[[Immagine:EBR cote.JPG|300px|right|thumb|EBR 'prima maniera']]
Iniziando il settore delle autoblindo, va ricordata la valida Panhard 178 del periodo prebellico, un robusto blindato da circa 8 t con cannone da 25 mm anziché i soliti pezzi da 20 mm (anche se era semiautomatico e non automatico), con maggiori capacità perforanti, cosa che tornava utile sopratutto contro i carri armati medi, in genere piuttosto immuni dalle armi di calibro inferiore. Ma a questo mezzo, già nel '37, si affiancarono gli studi sull''''EBR''', sempre costruito dalla Panhard et Levassor, che significava Engin Blindé de Reconnaissance. Il suo principale motivo d'interesse era che, anziché 4 ruote motrici, ne aveva 8, per migliorare le prestazioni fuoristrada. Il prototipo arrivò nel '39 con ancora il cannone da 25 mm. Era simile alle blindo tedesche ma solo in apparenza: le 4 ruote centrali erano con cerchioni d'acciaio per migliorare la trazione fuoristrada (erano di tipo scolpito, tipo quelle dei vecchi trattori), ma per questo durante il movimento su strada erano sollevate da terra con un congengno idraulico da parte del pilota, trasformandosi così in 4x4. Era destino che questo grosso blindato non arrivasse in tempo per la guerra, ma il futuro non sarebbe stato infausto. Nel dopoguerra l'Esercito francese indisse un altro concorso per una nuova blindo, e nonostante la concorrenza di un tipo Hutchkiss 6x6 vinse ancora la EBR, costruita come la rivale in due prototipi. Già nel 1950 arrivarono i veicoli di serie e dieci anni dopo si era arrivati a 1.200 mezzi. L'export interessò Mauritania, Marocco e Tunisia, mentre il tipo da trasporto truppe, EBR VTT, venne venduto al Portogallo. Le EBR sono mezzi che di fatto hanno avuto solo pochi predecessori, come le AEC britanniche. Di fatto sono carri armati su ruote. Il pilota era davanti, al centro dello scafo, dietro c'era la torretta con capocarro e cannoniere, poi il motore che si appoggiava sul fondo dello scafo e infine, similmente a molti tipi di blindo del periodo prebellico e bellico, il secondo pilota, la cui funzione era quella di provvedere ad invertire subito la marcia prendendo lui la guida, pur essendo sistemato in maniera opposta rispetto all'altro. In effetti, specchietti retrovisori a parte, è difficile capire quale sia la 'direzione' di una EBR vedendola di lato. Quanto all'armamento, inizialmente vi fu la torretta con cannone da 75 mm in una piccola torretta, che portava il peso a 13,5 t. Poi però sono giunti la torre LF-10 da 75 mm del carro leggero AMX-13, con la quale però il peso aumenta a 15 t. Le blindo francesi sono state poi riequipaggiate con la FL-11 simile ma armata del pezzo da 90 mm, che sparava munizioni HE a 635 ms, HEAT a 640, nebbiogene, shrapnel, per un totale di 43 colpi e 2000 da 7,5 mm della mitragliatrice coassiale. Si tratta di una realizzazione, per la sua epoca, davvero notevole e con una potenza di fuoco elevata. Ancora negli anni '80 era in sostituzione con l'AMX-10RC, ben più costosa, ma con sistemi di visione notturna, capacità anfibie, computer di tiro ecc, nonché canone da 105 mm (che in teoria avrebbe potuto avere anche la EBR con la torre FL-12). Due lancianebbiogeni per parte della torre completavano l'opera.
[[Immagine:Panhard_EBR_150808_01.jpg|300px|right|thumb|E' evidente la bassa sagoma del mezzo e la corazza a 'V' anteriore, come nel caso dell'AML]]
'''Caratteristiche''':
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L'autoblindo Panhard '''[[w:Panhard AML|Panhard AML]]''' (Auto-Mitrailleuse Legeré), ben più leggera della precedente, è uno dei maggiori successi nel campo dei mezzi leggeri da esplorazione e combattimento. Caratterizzata da uno scafo incredibilmente leggero e piccolo (praticamente, quanto un'utilitaria, con una lunghezza inferiore a 4 m), ha un'equipaggio di 3 uomini, 1 dei quali nello scafo e gli altri 2 nella torretta biposto.
[[Immagine:Panhard-AML-90-latrun-2.jpg|280px|right|thumb|La blindo leggera AML dava molta importanza alla potenza di fuoco, come risulta evidente dalle proporzioni di questa immagine]]
Lo sviluppo iniziò negli anni '50, in sostituzione dei mezzi leggeri che l'esercito francese aveva usato fino ad allora, con alterne fortune, nelle operazioni coloniali, come il Daimler Ferret, giudicato troppo leggermente armato. È entrata in servizio nel 1961.
 
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La carriera bellica dell'AML ha avuto una serie incredibile di eventi, quasi tutti dati da conflitti locali in Paesi del Terzo Mondo, mentre in Europa essa venne usata con maggiore parsimonia, data la vulnerabilità in presenza di forze convenzionali molto organizzate e potenti. Il cannone dell'AML-90, capace di mettere fuori uso ogni carro dell'epoca, l'ha resa in conflitti regionali un formidabile mezzo da combattimento, veloce, sfuggente, dotato di semplice meccanica e impiegato in missioni in cui i carri armati non potevano essere impiegati, lenti e complessi come erano (e comunque, molti Paesi africani non ne avevano). Le versioni con armi di calibro inferiore hanno avuto molto meno successo, e raramente se ne è ssentito parlare o viste fotografie. Il cannone da 90 era l'unica arma capace di mettere fuori uso un carro armato e questo fatto ha reso l'autoblinda AML-90 molto più popolare degli altri modelli, anche se più costosa e pesante. Le AML hanno partecipato spesso alle sanguinose guerre civili o di confine, che tanto hanno afflitto il continente.
[[Immagine:AML-90_DM-SC-91-12079.JPEG|280px|right|thumb|Nel deserto, assieme ad un impianto KPV quadruplo]]
L'Eland ha combattuto anche contro forze organizzate in un conflitto convenzionale, contro il corpo di spedizione cubano e l'esercito angolano durante numerose operazioni militari negli anni '70-80. Essendo vulnerabile a qualunque arma pesante nemica, è stata usata per colpire e scappare, con rilevante successo. Infatti, la sua persistenza in combattimento, con un numero di colpi appena sufficiente per sostenere un conflitto a fuoco di pochi minuti, e la vulnerabilità ad ogni mitragliera pesante o arma anticarro, la rendeva inadeguata ad un uso prolungato in azioni di prima linea. Si potrebbe valutare in questo senso la Eland/AML-90 in rapporto ad una delle sue vittime preferite: il carro T-34/85. Questo era dotato di un cannone leggermente più piccolo, eppure pesava circa 6 volte tanto. Però: poteva superare trincee di quasi 3 m, sopportare proiettili di mitragliera su tutto lo scafo anche da breve distanza, poteva persistere in combattimento con la sua dotazione di munizioni di 55 colpi per il cannone, dotato di alta velocità iniziale, e non doveva temere anche i proiettili e le schegge che potevano facilmente bucare le ruote di un mezzo ruotato: si pensi cosa questo significa in un campo di battaglia dove entro un km vi sia una mitragliera come le M2 o le KPV da 14.5 mm: pericoli mortali per qualunque blindato leggero, poco più che seccature per un carro medio. Per questo le AML andavano usate con sagacia e rapidi sganciamenti dai reparti nemici, magari approfittando dell'erba alta della savana. Entrambi i contendenti potevano annientarsi reciprocamente e quindi era solo una questione di chi per primo vedeva chi. Le AML non erano, a parte i limiti di mobilità, degli avversari facili: è come mettere un cannone su una dune buggy, per intendersi. Usate con criterio, sono un nemico insidiosissimo.
 
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La '''[[w:Panhard ERC|Panhard ERC]]''' è una moderna autoblindo 6x6 francese, dotata di una struttura molto compatta e di una sagoma ridotta, ideata in sostituzione della precedente AML, divenuta troppo piccola ed angusta per molte delle esigenze degli utilizzatori dei moderni veicoli blindati.
[[Immagine:Panhard-ERC-90-19920514.JPEG|280px|right|thumb|Le sei ruote danno immediatamente il riconoscimento di questa blindo come ERC-90]]
La grande popolarità dell'AML non riusciva a nascondere i suoi limiti di protezione e mobilità: per quanto essa pesasse la metà di un M113, e avesse nondimeno la potenza di fuoco per distruggere carri 10 volte più pesanti, le caratteristiche fuoristrada erano limitate dalla formula 4x4, che rendeva necessario usare i canali metallici per oltrepassare trincee e fossi di modesta larghezza. La Panhard nel 1970 partecipò al concorso per un nuovo veicolo blindato da trasporto truppe francese, vinto però dal VAB della Renault. Le tecnologie sviluppate in questo frangente non vennero sprecate, allorché la ditta mise mano ad un nuovo progetto di autoblinda leggera e il risultato, abbastanza scontato, vide la realizzazione di una trasmissione 6x6 e l'aumento sensibile delle dimensioni dello scafo, come anche il miglioramento di tutta l'impiantistica. Il nuovo modello, chiamato ERC, venne presentato nel 1977. Nel frattempo, allo scopo di utilizzare in maniera efficiente ogni singolo franco speso nello sviluppo, venne messo mano anche al progetto di un mezzo successore dell'M3 da trasporto truppe e il risultato fu il VCR, basato in larga misura sulla meccanica ERC.
 
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La struttura è convenzionale, il pilota è davanti e 2 membri d'equipaggio in torretta, al centro dello scafo. Il motore è nella parte posteriore.
 
La mobilità vede una velocità su strada di 100kmh, ma anche la capacità anfibia, con il movimento in acque calme possibile a 4,5kmh5 kmh. A richiesta è disponibile una coppia di idrogetti che raddoppiano la velocità in acqua, e questo rende il mezzo molto più capace di guadare corsi d'acqua e zone con moto ondoso. La caratteristica più interessante della trazione impiegata è che il mezzo ha le 2 ruote centrali sollevabili da terra per il movimento su strada, cosicché questo può essere svolto in maniera più efficiente. L'autonomia raggiunge gli 800km, nonostante il propulsore sia un Peugeot V-6 a benzina da ben 155hp.
 
La torretta, con 2 uomini d'equipaggio, ha un armamento normalmente costituito da un cannone DEFA a media pressione con 20 colpi. La possibilità di scelta, in verità, è ampia e possono essere installate torri con cannoni-mortai da 60mm+cannone da 20, o mortaio da 81mm. Sono disponibili anche torrette antiaeree con 2 armi da 20 o 25mm e la torretta dell'AML.
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La versione in servizio con l'esercito francese ha un cannone GIAT ad alta pressione TS-90 da 90mm. con elevazione di -8/+15. essendo riuscito il tentativo di abbinare tale potente cannone a uno scafo così leggero, è possibile tirare anche proiettili APFSDS con V° di 1350m/s. e perforazione di 120mm a 60 gradi (forse a 2000 metri). Disponibili su richiesta apparati di condizionamento aria, visione notturna e telemetri laser, mentre standard è l'apparato di protezione NBC (nucleare-biologico-chimico).
 
'''ERC-90 Sagaie''' :
*Equipaggio: 3
*Dimensioni: lunghezza 7.69 m, larghezza 2.5 m, altezza 2.25 m
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Una nuova generazione di queste leggere ed efficienti blindo è nata nel decennio successivo, Denominata ERC-90 Sagaie 2, che si differenzia per numerose innovazioni, con uno scafo più lungo, una corazza migliore e una dotazione di munizioni aumentata dagli insufficienti (retaggio dell'AML) 20 colpi a 32 o 35, 10 o 13 di pronto impiego in torretta. I motori, dato il maggiore peso del mezzo, sono adesso 2 Peugeut XD 3T diesel a 4 cilindri da 196hp in totale oppure 2 Peugeot a 6 cilindri benzina, da 290hp complessivi. Mantenuta la capacità anfibia e il sistema di controllo del tiro è stato migliorato. Il modello è stato prodotto per l'export soltanto.
 
'''ERC-90 Sagaie 2''':
*Equipaggio: 3
*Dimensioni: lunghezza 5.57 m, larghezza 2.7 m, altezza 2.3 m