Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Oman: differenze tra le versioni

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* yacht reale/corvetta
* 1 nave logistica da sbarco
* 5 motocannoniere missilistiche: 3 'Province' e 2 'Brooke Marine'
* 4 motocannoniere 'Brooke Marine'
* navi supporto: 6 LCM e 3 Hovercraft
 
La principale base era Mascate, quelle secondarie a Mina Raysut e Jazirat. Lo 'Yacht Reale' era anche utilizzabile come nave 'militare' con una piattaforma per elicotteri e una motolancia Fairey Marine Spear. Le nuove motocannoniere 'Province'della Vosper Tornycroft erano belle navi da 56 m di lunghezza, circa 400 t di dislocamnto, con un cannone da 76 a prua, 2 da 40 a poppa, 6 missili Exocet. Le due più vecchie Brooke Marine del 1973 avevano invece 2 Breda da 40 mm a prua (nella torretta Dardo B con 444 colpi) e due missili Exocet MM.38. Erano tra le prime navi del tipo motocannoniera missilistica, ma una andò peraltro perduta nel Golfo di Biscaglia nel 1978, durante un viaggio da una revisione in Gran Bretagna. Altre unità erano le 4 motocannoniere Brooke Marine del 1977, con il solito cannone da 76 OTO, e una mitragliera svizzera Oerlikon da 20 a poppa. In tutto, dunque, c'erano 9 unità d'attacco missilistiche e/o cannoniere a disposizione della piccola marina omanita.
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Infine, oltre alle classiche forze armate vi era la 'guardia civile tribale', di 3.000 uomini, chiamata '''Firquats''', e la componente navale e aerea della polizia, assai ridotte ma pur sempre presenti.
 
In definitiva, l'Oman aveva un mix di equipaggiamenti molto vario, segno della difficoltà a mantenere un equilibrio precario tra i blocchi di influenza mondiali: aerei britannici per quasi tutti i compiti, elicotteri americani -per lo più prodotti su licenza in Italia-, missili e artiglierie britannici, cannoni antiaerei sovietici, semoventi d'artiglieria americani, armi portatili belghe, mortai francesi, navi britanniche con artiglierie italiane (almeno come produzione) e missili francesi, mentre i sistemi di controllo elettronico erano per lo più britannici. Anche i carri armati erano britannici e in minimaminor parte, americani. I carri presenti erano i tipi più pesanti e sottopotenziati disponibili a livello internazionale, con un rapporto potenza-peso di circa 13 hp per tonnellata, non certo molto validi per il movimento in montagna, dove gli Scorpion e le Saladin erano e sono più idoneeidonei e di facile uso.
 
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