Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Malaysia: differenze tra le versioni

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Per rimpiazzare gli anzianti Skyhawk erano a quel punto da definire che tipo di aerei fossero necessari: i
contendenti erano gli '''[[w: Bae Hawk|Hawk 200]]''' e gli AMX. Il MoU ovvero il Memorial of Understanding, parlava di circa 30 aerei nel 1990, se fosse stato scelto l'Hawk 200. I bombardieri specializzati non hanno avuto molta fortuna dagli anni '80 in poi e l'AMX, nonostante le tante premesse, ha ceduto il passo ad addestratori ad alte prestazioni dal lato 'basso' della scala, e ai cacciabombardieri leggeri tipo F-16 dal lato 'superiore': in sostanza ai cacciambombardieri d'attacco si sono preferiti quelli multiruolo (si pensi solo al numero di nazioni che hanno scelto l'F-15 da bombardamento: Israele, A.Saudita, Corea, USA). Così alla fine sono stati comprati i piccoli e popolari Hawk, con 20 monoposto Serie 200 e 8 biposto serie 100. I fondi disponibili, magari insufficienti per i Tornado, erano chiaramente eccedenti le somme necessarie per comprare un discreto numero di aerei d'attacco leggero di questo tipo, così qui non vi sono stati molti problemi finanziari: per così dire, la spinta che la Malaysia aveva preso per raggiungere -senza successo- un aereo di un paio di categorie superiore, è stata più che sufficiente per ripiegare poi su di un addestratore armato. Tra l'altro la Malaysia aveva già una piccola forza di MB.339 italiani da addestramento e attacco leggero, per cui si è ritrovata a disporre di un aereo non tanto dissimile, ma già superiore di suo nelle versioni base (per esempio, l'Hawk è supersonico in picchiata mentre il '339 arriva a meno di 0,9 mach) e a maggior ragione nell'ultimo tipo con sensori come il radar APG-66H per aerei d'attacco ognitempo (all'epoca gli Hawk erano stati presentati, con questo radar, addirittura equipaggiati con missili Sky Flash) o con FLIR da attacco. La RMAF avrebbe potuto avere, con il tipo radarizzato, un aereo d'attacco antinave anche con i missili Sea Eagle, potenti armi a turbojet con gittata di oltre 100 km. L'alternativa potevano essereerano i missili AGM-65 Maverick, resi compatibili con gli A-4 malesi, ma poi non consegnati.
 
Altri punti d'accordoaccordi con la Gran Bretagna, erano relativi all'aggiornamento di un radar dei 3 bidimensionali a lungo raggio Marconi S600 e la fornitura di due nuovi MARTELLO tridimensionali. NondimenoMa non v'erano solo gli inglesi ad interessarsi della difesa aerea malese, e il sistema '''MADGE''', Malaysian Air Defence Ground Environment è stato infatti assegnato alla Hughes, per cui la Marconi era sotto schiaffo, costretta ad integrare i propri radar col sistema americano, cosa che non solo non era pacifica, ma che rischiava di suddividere la difesa aerea malese con due sistemi 'paralleli', cosa certo non ideale. Nel MoU firmato con la Gran Bretagna v'erano anche le nuove corvette missilistiche, ma con programma decurtato da 250 a 166 milioni di sterline, sufficientisufficiente per una sola delle 2-3 corvette originariamente pianificatepreviste. Del resto la RMN era ben disposta a farsi costruire le corvette dai cantieri Yarrow, ma solo se poteva scegliere liberamente i tipi di armi e sistemi a bordo.
 
In seguito sarebbero stati fatti due passi concreti: la scelta delle nuove corvette classe '''Leiku''' armate col 57 mm Mk 3 Bofors svedese, missili Exocet e Sea Wolf VL. Come utile aggiunta, sono arrivate navi 'usate ma come nuove', ovvero le famostefamose corvette irakene mai consegnate all'originale cliente. Si tratta di due di queste unità con cannoni da 76 mm, missili OTOMAT, Aspide, siluri leggeri e altre armi e sensori, il tutto in circa 700 t a pieno carico e con soli 47 membri d'equipaggio appena. Il costo sarebbe stato di 120 milioni di dollari, assai di meno di 2 navi analoghe nuove, e comprensivo di aggiornamenti, per esempio il cannone da 76 mm Compatto sostituito da un Super Rapido, che così si è ritrovato nella stessa Marina a far compagnia con il rivale Bofors.
 
La scelta degli Hawk, data la possibilità della BAe di offirli facilmente come rimpiazzo al posto dei Tornado IDS, è stata agevole mentre gli AMX nel contempo sono stati 'cestinati' anche dalla Thailandia, che li aveva scelti inizialmente, per poi essere travolta dalla crisi economica delle 'Tigri Asiatiche'. Se c'era la possibilità di scegliere aerei sufficienti solo per uno o due squadroni allora erano necessari aerei multiruolo (in un certo senso, questa situazione asiatica ricorda molto il Sud America, che negli anni '60-70 visto praticamente tutte le nazioni 'che contavano' comprarsi almeno uno squadrone di Mirage III, per non restare indietro rispetto alle altre, dopo che questo apparecchio apparve nella regione). Ma certo, quando nel '93 venne annunciata la scelta malaysiana per nuovi caccia, vi fu un grande e motivato stupore.
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Per cui quando il 7 giugno 1994 venne annunciata la compera dei MiG venne fatto un affare tutt'altro che marginale per l'ancora primitiva aviazione malese, che così ebbe il meglio da parte di entrambi gli offerenti. Infatti, non solo gli americani si sono trovati nella condizione di dover offrire i loro migliori Hornet a prezzi ridotti, ma anche i russi hanno accettato di dare fondo alle loro capacità tecnologiche per un contratto che avrebbe significato circa 400 milioni di dollari nelle casse della disastrata industria aeronautica russa del dopo Guerra Fredda. Orbene, i MiG-29 erano della versione B (la prima prodotta in serie) ma degli ultimi lotti, quindi nettamente superiori rispetto a quelli esportati in Irak, e di qualcosa superiori anche rispetto a quelli del Patto di Varsavia. Con le modifiche successive (inizialmente si era parlato anche dei nuovi MiG-29M, ma questo era un errore, forse voluto: non erano ancora né pronti né approvati per l'export) avrebbero avuto anche: estensione della vita operativa della cellula, che dalle originarie 2.500 ore previste (migliori delle 1.500 previste, per esempio, per i MiG-23, ma pur sempre poche rispetto agli aerei occidentali moderni) passavano a 4.000, che si può considerare all'altezza dei prodotti occidentali (con molto apprezzabili ricadute nella possibilità addestrative: con una cellula di scarsa durata o si limita l'addestramento o ci si rassegna a ridurre la vita operativa di una macchina ad una decine d'anni, salvo costose revisioni generali); motori portati, come MTBF (tempo tra le revisioni, che per i turbojet militari costano anche mezzo milione per motore, quindi i bireattori sono decisamente costosi: anche per questo l'F-16 ha avuto sopratutto inizialmente la meglio contro l'F-18) da 300-500 a 780 ore (quasi al livello dei migliori tipi occidentali; del resto già nella LW i motori erano validi, avendo una durata di 500 ore prima delle revisioni, e a queste arrivavano in condizioni migliori dei motori dei Tornado; la seconda serie, leggermente depotenziata per salvarne la durata in tempo di pace, aveva 750 ore di durata); 2 serbatoi subalari in aggiunta a quello ventrale da 1.500 l, il che portava l'autonomia a 2.900 km (uguale a quella di un F-18 monoposto, per non dire del biposto con abitacolo aggiuntivo a scapito dei serbatoi); Graduazione, strumenti, etichette in misure anglosassoni e lingua inglese (problemi non semplicissimi da risolvere); sistema allarme vocale ALMAZ-UP , sistema di limitazione automatica dell'angolo d'attacco EKRAN-03ME pure in lingua inglese; trasponder SO-69M per usare le frequenze internazionali; dopo (da fare in Malaysia): Tacan, ILS, sistema radio emergenza settato su frequenze internazionali; IFF di tipo occidentale; sonda per il rifornimento in volo (che assieme ai serbatoi alari o in sostituzione di questi aiuta a curare in maniera drastica uno dei problemi maggiori del MiG, il raggio d'azione). Non bastasse, i Russi avevano offerto (chiaramente con contratto successivo) un altro aggiornamento: la configurazione C o S, che comprendeva il radar multimode ZHUK con capacità di seguire sempre 10 bersagli, ma di attaccarne due simultaneamente anziché uno; missili a guida radar semiattiva R-27RE a lungo raggio e i missili R-77 'Amramsky' a guida radar attiva; sistema di controllo computerizzato per una maggiore maneggevolezza; nuovo sistema ECM integrato interno, che si aggiunge al sistema RWR con le sue 7 antenne e ai lanciatori di falsi bersagli; migliori capacità d'attacco al suolo. Inoltre erano in programma l'acquisto di due aerocisterne.
IQuesti MiG erano aerei in una posizione delicata: con armamenti e logistica del tutto incompatibileincompatibili con i sistemi occidentali (non avendo i missili [[w:AA-2 Atoll|AA-2 Atoll]], ne consegue che i MiG-29 sono, differentemente dai precedenti -17,19,21 e 23, incapaci di montare i Sidewinder). IMa i russi avevano ora la loro chance: dovevano sfruttarla per assicurare la fama e la competitività dei loro prodotti in un mercato aperto a tutti, che dopo la fine della Guerra fredda per diversi anni andò in una vertiginosa picchiata, dato l'eccesso di materiali approntati per la Guerra fredda rispetto alle necessità 'postbelliche'.
Bonsignore in merito osservava che: ''gli uomini della MAPO farebbero bene a dare un taglio ai festeggiamenti e a mettersi al lavoro di buzzo buono per avviare il programma dei MiG-29 della RMAF su solidi binari, e far sì che ci resti. Molti occhi guarderanno l'eventuale riuscita del programma malese, e non tutti saranno animati da intenzioni amichevoli''.
 
Come sappiamo dopo alcuni anni, nonostante tutto questo, il Su-27 non molto più costoso ma con migliori capacità e potenzialità rispetto al MiG ha finito per soppiantarlo e diventare un incredibile best-seller tra i caccia pesanti moderni, giusto come assai clamoroso fu il successo dei poderosi MiG-25 (e anche dei meno impegnativi ma pur sempre complessi MiG-23).