Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Malaysia: differenze tra le versioni

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===Caccia moderni<ref>Saw, David:''Malaysia: no al Tornado'', RID Gennaio 1991 pagg 54-58</ref><ref>Bonsignore, Ezio:''Due nuovi caccia dalla Malaysia, RID ottobre 1993 pagg. '', RID Gennaio 1991 pagg 74-78</ref>===
La Malaysia ha avuto una notevole evoluzione nella sua RMAF, l'Aviazione Reale. La sua prima linea è stata interessata da ben 6 possibili tipi di aerei nell'arco di pochi anni, e di questi 3 vennero effettivamente adottati.
[[Immagine:FA-18_Hornet_breaking_sound_barrier_(7_July_1999).jpg|300px|right|thumb|F-18 va 'in supersonico']]
 
Fu senz'altro con notevole sorpresa che la RAMF dichiarò ufficialmente, nel 1988, il suo interesse per il Tornado. Il requisito era comunque per soli 8 aerei+ 4 in opzione: ma il Tornado è un apparecchio molto temibile. Non è un caccia da duello manovrato, ma un bombardiere ognitempo specializzato nel solo tipo di attacco 'stealth' possibile per la sua generazione, quello a volo radente (sotto la cortina radar). Così, nell'aerea dell'estremo oriente, la Malaysia sarebbe stata l'unica, assieme all'Australia con i suoi vecchiotti ma formidabili F-111C, ad avere tali capacità d'attacco, su distanze piuttosto cospicue e con capacità di carico considerevoli. Fino ad allora le macchine più bellicose dei malesi erano gli F-5 e gli A-4PTM e TA-4: cambiare i piccoli Skyhawk con i Tornado, anche se per un solo squadrone avrebbe fatto la differenza, perché non solo nell'aerea nessuna nazione avrebbe potuto vantare un'efficace difesa (eccetto Singapore e Taiwan, ad essere onesti, ma sono casi particolari di Paesi minuscoli armati fino ai denti, sopratutto per la difesa antiaerea), ma anche -eccetto l'Australia- non vi sarebbero stati altri Paesi capaci di 'restituire il colpo' anche se, anche qui va notato che anche la Malaysia non è esattamente una nazione 'estremamente ben difesa' in termini di contraerea.
 
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In sostanza, quello che venne pensato per i Tornado ed che uscì dalla porta, è rientrato dalla finestra: al posto di 8 Tornado sono stati comprati altrettanti F-18 tutti in versione biposto; il che più che aiutare per l'addestramento, è sopratutto per missioni a lungo raggio e attacco, come anche d'intercettazione. L'Hornet ha finito quindi per ricoprire ruoli simili a quelli del Tornado IDS, anche se con velocità, carico e raggio minori, oltre che minore stabilità (ma ancora sufficiente) nel volo a bassa quota. In cambio è un aereo di concezione più recente e semplice (p.es. ala fissa), capace di operare come caccia da superiorità aerea e intercettazione. Se aiutato da aerocisterne (comunque necessarie anche per i Tornado, come visto in Desert Storm) è quindi un apparecchio del tutto valido per ogni compito. Oltre al radar APG-73 erano forniti motori del tipo potenziato, gli F404-GE-402 EPE. Il primo (serial number M45-01) è stato consegnato il 19 marzo 1997 e per settembre tutto era compiuto. L'introduzione di un aereo tanto costoso e sofisticato in così pochi esemplari creava comunque esigenze con economie tutt'altro che favorevoli in termini di manutenzione, supporto e addestramento. Altri 12 aerei erano in effetti previsti ma per il momento l'ordine venne cancellato. Gli Hornet servivano e servono col '''N.18 Sqn''' di Butterworth, la base ex-RAAF.
[[Immagine:HuAF_MIG29UB.jpg|300px|right|thumb|Il MiG-29]]
 
L'altra 'metà del cielo' è frutto della Guerra fredda, o meglio della sua fine. La Malaysia si mise in contatto con la MAPO russa e ordinò 18 '''[[w:MiG-29|MiG-29N]]''' di cui 2 erano biposto -NUB. La scelta è stata fatta direttamente grazie al Primo Ministro Dato Seri Mahathir Mohamad. La competizione con gli aerei americani è stata importante: per ricacciare indietro la minaccia russa gli americani si mobilitarono massivamente, con tanto di Dipartimento di Stato in supporto della già potente MDD: questo tra l'altro consentì di ridurre il costo unitario ad 'appena' 30 milioni di dollari per ciascun Hornet, e ad offrirli con i motori e radar più moderni (indisponibili anche per le macchine USA): ma ancora questo non fu sufficiente per accaparrarsi tutta la 'torta', perché i russi erano in grado di offrire i loro MiG-29 ad appena 20 milioni l'uno. Non soltanto questo, ma parte del pagamento (tale era la necessità di esportare dei Russi) era accettata sotto forma di olio di palma, e infine mentre gli F-18 erano nuovi, ma disponibili non prima di 3 anni, i MiG esistevano già e potevano essere consegnati in appena 12 mesi.