Linguistica contestuale: differenze tra le versioni

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Secondo [[w:Ferdinand de Sausurre|Ferdinand de Sausurre]] « la materia della linguistica è costituita anzi¬tutto dalla totalità delle manifestazioni del linguaggio umano, si tratti di popoli selvaggi o di nazioni civili, di epoche arcaiche o classiche o di decadenza, tenendo conto per ciascun periodo non solo del linguaggio corretto e della "buona lingua", ma delle espressioni d'ogni forma.
 
Non è tutto: poiché il linguaggio sfugge piut¬tosto spesso all'osservazione, il linguista dovrà tenere conto dei testi scritti, i quali soli potranno fargli conoscere gli idiomi del passato o quelli lontani.
 
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Egli stabilisce che la prima tappa d'una scienza del linguaggio dev'essere lo studio del suo funzionamento, « hic et nunc », e non quello della sua evoluzione. La linguistica storica deve esser messa al secondo posto, da un punto di vista metodologico, rispetto ad una più importante linguistica descrittiva.
È questa la nota opposizione tra linguistica sincronica e linguistica diacronica.
 
'''A questo proposito si fa riferimento alla [[Grammatica contestuale]] di [[w:utente: Gennaro di Jacovo|utente: Gennaro di Jacovo]] riportata su Wikibooks come esempio di linguistica contestuale.'''
 
Lo sforzo di comprendere il funzionamento puro del linguaggio come istituzione sociale, qui e adesso, conduce il Sausurre a mettere l'accento sulla nozione di sistema.