Esperanto/Coniugazione verbale semplice: differenze tra le versioni
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L'indicativo è il modo che presenta l'azione come certa, esattamente come in italiano e le lingue indoeuropee in genere. Indipendentemente dal soggetto, la terminazione dell'indicativo presente è '''-as''':
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| mi || manĝ'''as''' || ''io mangio''
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| mi || manĝ'''is''' || ''io mangiavo, ho mangiato, mangiai''
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| mi || manĝ'''os''' || ''io mangerò''
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Per fatti non certi si usano condizionale e volitivo. Il condizionale ha desinenza "-us", e la sua funzione è simile a quella del condizionale italiano, quando l’azione raccontata non è certa perché non avvenuta o perché legata ad una condizione, ma a volte traduce anche il congiuntivo, se non si esprime volontà che l’azione fosse avvenuta:
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| mi || manĝ'''us''' || ''io mangerei''
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L'imperativo è un caso particolare del volitivo, in cui la volontà di chi parla si esprime direttamente a chi può eseguirla (viene dato un ordine). In questo caso il soggetto non è obbligatorio per la seconda persona:
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| (vi - ci) || manĝ'''u''' || ''mangia!''
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L'imperativo mantiene le stesse desinenze anche se negato (mentre in italiano, inglese ed altre lingue cambiano), quindi:
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| (vi - ci) || ne manĝ'''u'''! || non ''mangiare!''
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- + - - - -'''Vi parol-''' (Tu parli)
- - - + - -'''Li rigard-''' (Egli guarderà)
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==Altri tempi verbali==
'''Nota''': Ci sono degli altri tempi composti dal verbo '''esti''' + participi, che saranno presentati nella seconda parte del libro. Quelli dati in questa lezione sono più che sufficienti per andare avanti nel corso, ed in generale anche i tempi più usati.
[[Categoria:Esperanto|Modi e tempi verbali]]
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