Chimica organica/Principi di Cinetica Chimica: differenze tra le versioni

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Per rappresentare il meccanismo di una reazione chimica secondo il modello dello stato di transizione risultano convenienti i così detti '''diagrammi di energia'''. Sulle loro '''ascisse''' è rappresentata la '''coordinata di reazione''', una qualunque grandezza che sia comodo seguire per comprendere lo stato di avanzamento della reazione. Sulle '''ordinate''' è riportata l''''energia potenziale''' delle molecole in ciascuna fase della reazione. I reagenti, a sinistra, e i prodotti, a destra, risultano dunque collegati da una linea che rappresenta il '''profilo energetico''' della reazione. In tale profilo lo stato di transizione rappresenta il dosso centrale. E' implicito in quanto detto fino ad ora, ma bene sottolineare, che tale dosso caratterizza tanto le
reazioni endotermiche quanto le esotermiche. Tutte le reazioni, dunque, necessitano di energia per poter avviarsi, indipendentemente dalla stabilità di prodotti e reagenti, cioè della costante di equilibrio della reazione.
 
 
<span style="font-size:120%">'''Diagrammi di energia'''</span> - I diagrammi di energia sono usati per mostrare l'energia associata a ciascuna fase di una reazione. Sulle '''ascisse''' è rappresentata la '''coordinata di reazione''', una qualunque grandezza che sia comodo seguire per comprendere lo stato di avanzamento della reazione. Sulle '''ordinate''' è riportata l''''energia potenziale''' della molecola. Un diagramma di energia offre dunque un colpo d'occhio sull'energia scambiata dalle molecole osservate con l'ambiente in ciascuna fase. </br>
<span style="font-size:120%">'''Lo stato di transizione'''</span> - É da notare come tutte le reazioni, anche quelle esotermiche, richiedono una somministrazione iniziale di energia, detta '''energia di attivazione''' (il dosso centrale). Per giustificare questa necessità si postula l'esistenza di una specie intermedia a reagenti e prodotti, il '''complesso attivato''', che non può essere isolata a causa della propria instabilità e che è caratterizzata da una energia superiore ad entrambi. Poiché questa specie non è isolabile, le sue caratteristiche sono ricavate in modo indiretto dall'osservazione di reagenti e prodotti. A tal
proposito si sfrutta il '''postulato di Hammond'''. Questo stabilisce che:
{{quote|se due stati, ad esempio uno stato di transizione e un intermedio inastabile, si susseguono nel corso di una reazione e sono energeticamente simili, la loro interconverasione comporta una lieve riorganizzazione della struttura molecolare.|postulato di Hammond}}