Sistema delle acque bolognesi/Consorzio della Bonifica Renana: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 7:
Esso opera in base a quanto previsto dalla vigente legislazione statale, nonché dalle più recenti ed innovative [[legge|leggi]] [[regione (ente)|regionali]] 42/84 e 16/87, per assicurare lo scolo delle [[acqua|acque]], la difesa del [[suolo]], la tutela delle risorse idriche e naturali, l'[[irrigazione]] e la valorizzazione del territorio.
 
La Bonifica Renana e il suo territorio.
 
Il territorio dell’Emilia Romagna è frutto di un rapporto secolare e diffuso tra le attività dell’uomo e il sistema delle acque, dall’Appennino all’Adriatico.
Il Consorzio della Bonifica Renana assicura la gestione sostenibile dell’acqua di pioggia, mantenendo il presidio idrogeologico in montagna e curando la rete idraulica in pianura.
Line 15 ⟶ 16:
In pianura, il territorio presidiato dalla Renana è attraversato diagolamente dal torrente Idice che lo divide in due settori completamente autonomi dal punto di vista idrografico: i terreni di acque alte che trovano recapito naturale nel fiume Reno e nel torrente Sillaro, e i terreni di acque basse che necessitano per lo scolo di un sollevamento mediante gli impianti idrovori di Saiarino e Vallesanta.
Con una rete di 1.380 chilometri di canali, 47 impianti idraulici di sollevamento e 16 casse di espansione, ogni anno la Bonifica Renana distribuisce 70 milioni di metri cubi d’acqua per scopi produttivi e consente il deflusso di oltre 400 milioni di metri cubi di acque di pioggia, tutelando tutti gli immobili e le infrastrutture del territorio.
 
Le radici millenarie della Bonifica .
 
La pianura a nord delle città della Via Emilia è il frutto di un lavoro secolare di bonifica e di controllo dello scolo delle acque in un territorio che, abbandonato dopo la caduta dell’Impero Romano, si era trasformato in una landa acquitrinosa e malsana, in balia di allagamenti e alluvioni.