Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Brasile: differenze tra le versioni

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Il '''[[w:Brasile|Brasile]]''', Paese dalle mille ricchezze e altrettante contraddizioni, è influenzato in ogni contesto dalla sua particolare geografia, ovvero dal fatto di essere una nazione ancora in buona parte coperta dalla [[w:Foresta Amazzonica|foresta Amazzonica]], la più importante foresta e fonte di biodiversità del mondo, anche se in grave sofferenza per le selvagge speculazioni sul legname, acqua e terreno, oltre a periodi di inedita siccità. La sua lontananza dalle parti 'calde' del mondo in termini di conflittualità e i problemi sociali hanno fatto sì che le risorse per armamenti siano molto ridotte, anche se nell'insieme esse sono ancora sufficienti per riuscire a tenere testa alla grande avversaria di sempre, l''''Argentina'''. In termini di industrie militari il Brasile ha conosciuto tempi migliori, grazie all'attività di export della '''Engesa''' con i relativi mezzi corazzati caratterizzati dalla sigla EE. L'avibras'''Avibras''' ha esportato una quantità di sistemi di razzi per usi aerei e d'artiglieria. L''''Embraer''' ha prodotto non meno di 182 aerei AT-326 Xavante, ovvero gli '''[[w:MB-326|MB-326]]''' italiani su licenza, e li ha anche esportati in 17 esemplari. La sua successiva partecipazione nel programma '''AMX''' ha consentito di costruire una flotta di tali macchine, con alcuni miglioramenti rispetto a quelle italiane come il minuscolo radar 'Scipio' multimodale, che hanno costituito un notevole miglioramento per una forza aerea altrimenti legata a macchine come i Mirage III, gli F-5 e gli Xavante. Un altro lavoro di successo è l'Embraer Tucano, addestratore avanzato costruito anche su licenza dalla Shorts per la RAF. Anche l'industria aeronautica del settore turboelica ha prodotto vari apparecchi originali come l'EMB-111 da pattugliamento aereo, trasporto civile etc.
 
Come storia antica, da ricordare che il Brasile ha partecipato alla terribile guerra della Triplice Alleanza contro il battagliero Paraguay, la cui popolazione fu praticamente sterminata nel corso del periodo 1864-70. In quella guerra, che pure i Paraguagi furono sul punto di vincere, la loro popolazione declinò a meno di 700.000 persone, di cui 30 mila uomini. Addirittura, vennero formati reparti combattenti di donne, qualcosa che ha punti di contatto con quel che sta succedendo in Eritrea. Nondimeno, appena 70 anni dopo il Paraguay batterà sostanzialmente la ben più forte Bolivia.
Come storia antica, da ricordare che il Brasile ha partecipato alla terribile guerra della Triplice Alleanza contro il povero Paraguay, la cui popolazione fu praticamente sterminata nel corso del periodo 1864-70. La Marina ebbe un ruolo importante, ma non fu il solo. Nel 1893, durante i moti di rivolta ebbe pure un ruolo importante, mentre col programma del 1904 iniziò una competizione serrata contro l'Argentina, e il Brasile con le due navi da battaglia MINAS GERAIS, con una terza in ordine, erano per un certo periodo le più potenti navi da battaglia del mondo, ma la depressione del 1910 e la rivolta che scoppiò proprio sulla MINAS vide l'ordine cancellato. Un'altra rivolta scoppiò nel '24 a bordo della SAO PAULO, l'altra potente nave costruita in GB. Evidentemente l'attitudine delle marine a fermentare rivolte, all'epoca, non era specialità solo russa. La Marina partecipò nel 1917-18 alla I GM, dopo che i sottomarini tedeschi avevano affondato alcune navi mercantili brasiliane. Nel 1942-45 vi fu una partecipazione rilevante al successivo conflitto mondiale, con scorte atlantiche e persino gli sbarchi in Mediterraneo. A quell'epoca cominciarono a svilupparsi anche capacità cantieristiche nazionali con la realizzazioni dei caccia DIAZ e ACRE. Nel frattempo i brasiliani erano anche in azione con l'aviazione: ben noto in particolare il fatto che diverse unità con i potenti P-47 erano della FAB, operando in Italia. Negli anni '50 gli USA erano gli egemoni mondiali e la Gran Bretagna in decadenza. La loro supremazia nella vendita di navi ai brasiliani ebbe materiale realizzazione con la vendita di parecchi sottomarini e coacciatorpediniere. Ma negli anni '70, per ottenere navi moderne vennero chiesti ai cantieri inglesi 6 fregate e 3 sottomarini: si ritornò all'antico, e sostanzialmente ci si sarebbe rimasti. Ma già del 1956 vi era in servizio una portaerei, mentre l'accordo del 1958 con la società giapponese Ishikawa-Harima vide la realizzazione di due dei bacini più grandi del mondo in un nuovo cantiere. All'epoca anche una nave giapponese venne comprata, una delle prime della nuova cantieristica nipponica.
 
===Origini===
L'aviazione ebbe origine il 20 gennaio 1941. Ebbe nome ufficiale Forca Aerea Brasileira il 22 maggio 1941. Per la cronaca, esattamente un mese prima dell'invasione tedesca dell'URSS. Dopo essere nata con il corredo dei vecchi aerei della Marina e dell'Esercito di varia provenienza, la FAB ebbe aiuti consistenti quando entrò in guerra nel '42. Ebbe centinaia di aerei bellici come bombardieri, caccia, pattugliatori marittimi, e i piloti vennero addestrati negli USA, almeno in molti casi. Il 1o Gruppo da caccia e la 1a Squadriglia osservazione prestarono servizio in Italia nel 1944-45, con macchine come i P-47, mentre le operazioni di pattugliamento aereo nell'Atlantico meridionale furono pure importanti. Purtroppo vi furono anche delle controindicazioni: l'abbondanza di aerei ex-USA riversati sul brasile uccise la nascente industria aeronautica, che non riuscì a proteggersi come accadde in Argentina. Ma fu solo per poco tempo, almeno in certi settori.
La Marina ebbe un ruolo importante, ma non fu il solo. Nel 1893, durante i moti di rivolta ebbe pure un ruolo importante, mentre col programma del 1904 iniziò una competizione serrata contro l'Argentina, e il Brasile con le due navi da battaglia MINAS GERAIS e con una terza in ordine, erano per un certo periodo le più potenti navi da battaglia del mondo, ma la depressione del 1910 e la rivolta che scoppiò proprio sulla MINAS vide l'ordine cancellato. Un'altra rivolta scoppiò nel '24 a bordo della SAO PAULO, l'altra potente nave costruita in GB. Evidentemente l'attitudine delle marine a fermentare rivolte, all'epoca, non era specialità solo russa (vedi [[w:Rivoluzione Russa|Rivoluzione Russa]]).
 
Come storia antica, da ricordare che il Brasile ha partecipato alla terribile guerra della Triplice Alleanza contro il povero Paraguay, la cui popolazione fu praticamente sterminata nel corso del periodo 1864-70. La Marina ebbe un ruolo importante, ma non fu il solo. Nel 1893, durante i moti di rivolta ebbe pure un ruolo importante, mentre col programma del 1904 iniziò una competizione serrata contro l'Argentina, e il Brasile con le due navi da battaglia MINAS GERAIS, con una terza in ordine, erano per un certo periodo le più potenti navi da battaglia del mondo, ma la depressione del 1910 e la rivolta che scoppiò proprio sulla MINAS vide l'ordine cancellato. Un'altra rivolta scoppiò nel '24 a bordo della SAO PAULO, l'altra potente nave costruita in GB. Evidentemente l'attitudine delle marine a fermentare rivolte, all'epoca, non era specialità solo russa. La Marina partecipò nel 1917-18 alla I GM, dopo che i sottomarini tedeschi avevano affondato alcune navi mercantili brasiliane. Nel 1942-45 vi fu una partecipazione rilevante al successivo conflitto mondiale, con scorte atlantiche e persino gli sbarchi in Mediterraneo. A quell'epoca cominciarono a svilupparsi anche capacità cantieristiche nazionali con la realizzazioni dei caccia DIAZ e ACRE. Nel frattempo i brasiliani erano anche in azione con l'aviazione: ben noto in particolare il fatto che diverse unità con i potenti P-47 erano della FAB, operando in Italia. Negli anni '50 gli USA erano gli egemoni mondiali e la Gran Bretagna in decadenza. La loro supremazia nella vendita di navi ai brasiliani ebbe materiale realizzazione con la vendita di parecchi sottomarini e coacciatorpediniere. Ma negli anni '70, per ottenere navi moderne vennero chiesti ai cantieri inglesi 6 fregate e 3 sottomarini: si ritornò all'antico, e sostanzialmente ci si sarebbe rimasti. Ma già del 1956 vi era in servizio una portaerei, mentre l'accordo del 1958 con la società giapponese Ishikawa-Harima vide la realizzazione di due dei bacini più grandi del mondo in un nuovo cantiere. All'epoca anche una nave giapponese venne comprata, una delle prime della nuova cantieristica nipponica<ref>Cicalesi, J.C. e Del Gaizo, Cesar: ''La Marina brasiliana oggi'', RID Giugno 2006 pagg. 50-55 </ref><ref>Cicalesi, J.C. e Del Gaizo, Cesar: ''La Marina brasiliana oggi'', RID Giugno 2006 pagg. 50-55 </ref>.
Nel 1953 arrivarono i primi caccia a reazione: 61 Meteor F Mk 8 inglesi e 10 addestratori TF.Mk 7. Prestarono servizio fino al 1974 pur essendo più che obsoleti già all'epoca della consegna. Poi arrivarono 58 TF-33A, 33 F-80C americani, certamente non tanto migliori, se erano migliori, e addestratori che oltre ai TF-33 compresero 30 Paris MS-760 e 65 T-37C. A quel punto rinaque l'industria aeronautica locale, la EMBRAER, che dalla fine degli anni '70 iniziò a produrre aerei di vari tipi, per esempio 182 EMB-326 Xavante, 171 per la FAB e 11 per altre forze sudamericane. Queste macchine erano anche più lente dei caccia precedenti, ma molto versatili, e furono utilizzate largamente come macchine d'appoggio tattico. Alcuni andarono al 1o Gruppo caccia di Rio fino al 1975, infatti nel frattempo erano arrivati 36 F-5E e 6 F-5B, seguiti da altri nel 1991. Queste macchine operano nel Sud del Brasile. Nel frattempo vennero comprati 17 Mirage IIIEBR e 6 DBR. Tutte queste macchine sono state modernizzate nel caso dei MIrage con superfici canard e altro ancora, dal 1988. Anche per gli F-5 vi sono programmi d'aggiornamento. Gli AMX o A-1 sono un poco il seguito naturale del rapporto con l'Italia per gli MB-326, e il primo prototipo volò nel 1981. Sono stati realizzati 58 aerei fino al 2002 rispetto ai 79 previsti (in Italia andò anche peggio, da 236 si scese a 136). GLi aerei brasiliani sono più efficaci di quelli italiani, anche se non di molto: di sicuro sono stati la flotta di aerei moderni sudamericani più numerosa di sempre. La loro dotazione è di un radar SCIPIO che è un'unità multimodale nonostante la ridotta antenna, certamente meglio dell' EL2001 telemetrico delle macchine italiane. I cannoni sono due DEFA da 30 mm con 250 colpi anziché 1 Vulcan da 20 mm con 400 colpi: i DEFA sono almeno altrettanto efficaci nel tiro aria-aria e molto migliori nell'attacco al suolo. Altre macchine di grande successo sono stati i velivoli regionali, come l'EMB-145, e macchine bimotori come l'EMB-111, spesso usato come pattugliatore marittimo con razzi, radar e fari ad alta potenza. Altro successo, l'addestratore TUCANO o T-27, venduto anche alla RAF e attualmente fornito alla FAB con ordine per 76 A-29 ALX e 29 in opzione, praticamente in sostituzione degli EMB-326 oramai invecchiati.
 
L'aviazione ebbe origine il 20 gennaio 1941<ref>Bastos, Carlos: ''L'aeronautica Brasiliana e il programma AMX'', RID marzo 2003 pagg 32-37 </ref>. Ebbe nome ufficiale Forca Aerea Brasileira il 22 maggio 1941. Per la cronaca, esattamente un mese prima dell'invasione tedesca dell'URSS. Dopo essere nata con il corredo dei vecchi aerei della Marina e dell'Esercito di varia provenienza, la FAB ebbe aiuti consistenti quando entrò in guerra nel '42. Ebbe centinaia di aerei bellici come bombardieri, caccia, pattugliatori marittimi, e i piloti vennero addestrati negli USA, almeno in molti casi. Il 1o Gruppo da caccia e la 1a Squadriglia osservazione prestarono servizio in Italia nel 1944-45, con macchine come i P-47, mentre le operazioni di pattugliamento aereo nell'Atlantico meridionale furono pure importanti. Purtroppo vi furono anche delle controindicazioni: l'abbondanza di aerei ex-USA riversati sul brasile uccise la nascente industria aeronautica, che non riuscì a proteggersi come accadde in Argentina. Ma fu solo per poco tempo, almeno in certi settori.
Il programma AX per sostituire i Mirage è stato valutato per 700 milioni di dollari, onde comprare 12-24 aerei per 1-2 squadriglie. È un quantitativo irrisorio per la difesa del Brasile, ma in ogni caso il Brasile ha bloccato originariamente questo programma: i soldi sono andati al progetto 'Fame zero' voluto da Lula, certamente una impellenza maggiore di sostituire i Mirage, visto che il 50% della popolazione brasiliana è povera e il 15% soffre la fame (situazione al 2002).
 
Nel 1953 arrivarono i primi caccia a reazione: 61 '''Meteor F Mk 8''' inglesi e 10 addestratori TF.Mk 7. Prestarono servizio fino al 1974 pur essendo più che obsoleti già all'epoca della consegna. Poi arrivarono 58 '''TF-33A''', 33 '''F-80C''' americani, certamente non tanto migliori, -se erano migliori,- e addestratori che oltre aii TF-33 compresero 30 Paris '''MS-760''' e 65 '''T-37C'''. A quel punto rinaque l'industria aeronautica locale, la EMBRAER, che dalla fine degli anni '70 iniziò a produrre aerei di vari tipi, per esempio 182 EMB-326 Xavante, 171 per la FAB e 11 per altre forze sudamericane. Queste macchine erano anche più lente dei caccia precedenti, ma molto versatili, e furono utilizzate largamente come macchine d'appoggio tattico. Alcuni andarono al 1o Gruppo caccia di Rio fino al 1975, infatti nel frattempo erano arrivati 36 F-5E e 6 F-5B, seguiti da altri nel 1991. Queste macchine operano nel Sud del Brasile. Nel frattempo vennero comprati 17 Mirage IIIEBR e 6 DBR. Tutte queste macchine sono state modernizzate nel caso dei MIrage con superfici canard e altro ancora, dal 1988. Anche per gli F-5 vi sono programmi d'aggiornamento. Gli AMX o A-1 sono un poco il seguito naturale del rapporto con l'Italia per gli MB-326, e il primo prototipo volò nel 1981. Sono stati realizzati 58 aerei fino al 2002 rispetto ai 79 previsti (in Italia andò anche peggio, da 236 si scese a 136). GLi aerei brasiliani sono più efficaci di quelli italiani, anche se non di molto: di sicuro sono stati la flotta di aerei moderni sudamericani più numerosa di sempre. La loro dotazione è di un radar SCIPIO che è un'unità multimodale nonostante la ridotta antenna, certamente meglio dell' EL2001 telemetrico delle macchine italiane. I cannoni sono due DEFA da 30 mm con 250 colpi anziché 1 Vulcan da 20 mm con 400 colpi: i DEFA sono almeno altrettanto efficaci nel tiro aria-aria e molto migliori nell'attacco al suolo. Altre macchine di grande successo sono stati i velivoli regionali, come l'EMB-145, e macchine bimotori come l'EMB-111, spesso usato come pattugliatore marittimo con razzi, radar e fari ad alta potenza. Altro successo, l'addestratore TUCANO o T-27, venduto anche alla RAF e attualmente fornito alla FAB con ordine per 76 A-29 ALX e 29 in opzione, praticamente in sostituzione degli EMB-326 oramai invecchiati.
Altre realtà di rilievo, la Avibras per i razzi di ogni genere (anche spaziali), la TECTRAN per i veicoli leggeri e la ENGESA, ora fallita, che produceva una gamma completa di mezzi blindati 4x4 e 6x6 ad un certo punto di grande successo, ma poi dopo gli anni '80 le cose andarono peggio. Il riarmo con torrette da 90 mm a media pressione dei vecchissimi carri M-3 Stuart è stato poi solo il primo passo. A parte le blindo pesanti EE-9, sono stati pensati il carro medio EE-9 Osorio (mentre la Bernardini produceva il carro leggero Tamoyo) ma l'Arabia Saudita annullò gli ordini dopo la crisi nel Golfo per rivolgersi solo ai mezzi pesanti M1 Abrams al posto di un più economico mix hi-lo e così per la Engesa furono guai, che portarono al fallimento visto che in Brasile non vi era interesse per questo mezzo. Altre armi erano progettate in Brasile: i missili AAM a guida IR Piranha, bombe cluster BLG 120 e altro ancora
 
Il programma AX per sostituire i Mirage è stato valutato perin 700 milioni di dollari, onde comprare 12-24 aerei per 1-2 squadriglie. È un quantitativo irrisorio per la difesa del Brasile, ma in ogni caso il Brasile ha bloccato originariamente questo programma: i soldi sono andati al progetto 'Fame zero' voluto da Lula, certamente una impellenza maggiore di sostituire i Mirage, visto che il 50% della popolazione brasiliana è povera e il 15% soffre la fame (situazione al 2002).
==A metà anni '80==
 
Altre realtà di rilievo, la '''Avibras''' per i razzi di ogni genere (anche spaziali), la TECTRAN per i veicoli leggeri e la ENGESA, ora fallita, che produceva una gamma completa di mezzi blindati 4x4 e 6x6 ad un certo punto di grande successo, ma poi dopo gli anni '80 le cose andarono peggio. Il riarmo con torrette da 90 mm a media pressione dei vecchissimi carri M-3 Stuart è stato poi solo il primo passo. A parte le blindo pesanti EE-9, sono stati pensati il carro medio EE-9 Osorio (mentre la Bernardini produceva il carro leggero Tamoyo) ma l'Arabia Saudita annullò gli ordini dopo la crisi nel Golfo per rivolgersi solo ai mezzi pesanti M1 Abrams al posto di un più economico mix hi-lo e così per la Engesa furono guai, che portarono al fallimento visto che in Brasile non vi era interesse per questo mezzo. Altre armi erano progettate in Brasile: i missili AAM a guida IR Piranha, bombe cluster BLG 120 e altro ancora
 
==A metà anni '80<ref>Armi da guerra 133</ref>==
Non esisteva un ministero della Difesa unificato, ma tre differenti, ovvero quello di Esercito, Marina, Aeronautica. La ripartizione dell'immenso territorio brasiliano, quinto al mondo per superficie, era di 11 regioni regioni militari per quello che riguarda l'Esercito, 7 distretti militari per la Marina e 6 comandi regionali per l'Aeronautica, testimonianza delle accese rivalità e della mancanza di coordinamento tre le forze armata nazionali. La situazione era anche peggiorata dal fatto che ogni forza armata aveva una serie di enti addestrativi separati, eccetto la recente costituzione di una scuola di guerra a Rio de Janeiro per gli ufficiali di tutte e tre le Forze armate.
 
===Organizzazione===
 
L''''esercito''' brasiliano vantava all'epoca una forza di 183.000 uomini di cui 132.000 in servizio di leva, che aveva durata di 12 mesi. Tale rilevante forza era ripartita in quattro armate e otto divisioni, per cui si può dire che di fatto le armate brasiliane erano corpi d'armata per gli standard internazionali.
 
Le grandi unità erano costituite da comandi divisionali e un misto delle seguenti unità a livello, primariamente, di brigata:
 
* 1 brigata corazzata
 
* 6 di cavalleria corazzata
 
* 1 di fanteria corazzata
 
* 8 di fanteria meccanizzata
 
* 21 di fanteria motorizzata
 
* 2 di paracadutisti
 
* 2 di autonome di fanteria
 
* 6 battaglioni autonomi di fanteria
 
* 1 per operazioni speciali
 
* 1 brigata artiglieria contraerei
 
* 10 gruppi autonomi artiglieria contraerei
 
* 10 reggimenti artiglieria campale
 
* 8 gruppi d'artiglieria costiera
 
* 34 battaglioni del genio
 
Come riserve addestrate vi era, in caso di guerra, la possibilità di richiamare fino a 1.115.000 riservisti, e altri 225.000 erano richiamabili con addestramento limitato alle unità di seconda linea. Tale massa umana faceva del Brasile il detentore dell'esercito di gran lunga più grande del Sud America e di uno dei più numerosi al mondo, come del resto confermato dal numero di brigate, ben 39 (l'E.I., all'epoca, aveva 26 brigate in tutto).
 
Come riserve addestrate vi era, in caso di guerra, la possibilità di richiamare fino a 1.115.000 riservisti, e altri 225.000 erano richiamabili con addestramento limitato alle unità di seconda linea. Tale massa umana faceva del Brasile il detentore dell'esercito di gran lunga più grande del Sud America e di uno dei più numerosi al mondo, come del resto confermato dal numero di brigate, ben 39 (l'E.I., all'epoca, aveva 23 brigate in tutto). La struttura dell'esercito brasiliano era però molto diversa rispetto a quella delle nazioni NATO: solo una piccola parte era meccanizzata, e meno ancora erano diffuse le unità corazzate. La fanteria leggera, specialmente ottimizzata per operare nelle difficili condizioni della foresta pluviale era un elemento fondamentale, anche se non vi era carenza di artiglierie. Ogni altro Paese confinante, del resto, era isolato dal Brasile per via della regione amazzonica, eccetto il relativamente modesto Uruguay.
 
Quanto all'equipaggiamento, accanto al solito parco di mezzi americani di seconda mano, spesso risalente al periodo bellico, l'esercito brasiliano aveva una notevole percentuale di attrezzature di origine se non anche di progettazione nazionale, fino al 40% del totale. Tra gli equipaggiamenti vi erano armi leggere per la fanteria come l' originale e alquanto sgraziata '''Uiapuru Mekanica''', una mitragliatrice leggera da 7,62 mm, gli autocarri della Engesa di Sao Paulo, blindati leggeri della stessa ditta, che all'epoca stava tentando anche di proporre un nuovo, interessante e potente carro, l'EE-9 Osorio, che faceva seguito al carro leggero MB-3 Tamyo della Bernardini. Questi carri erano i primi progettati interamente in Sud America, ma non vennero mai adottati dall'Esercito brasiliano, che invece usò i vecchissimi carri leggeri X1A, ovvero gli M3 Stuart riarmati con una torretta dotata di cannone da 90 mm a media pressione, facendo in piccolo quello che gli israeliani avevano fatto con l'M4 Sherman: una soluzione a basso costo per un incremento di potenza di fuoco notevole.
 
'''dotazione''':
 
* '''Corazzati''': Autoblindo EE-9 Cascavel, EE-11 Uturu da trasporto, X1A carri leggeri, altri veicoli di tipo non meglio precisato, autocarri CAMANF anfibi con scafo a barcone, ed eventuali mitragliatrici da 12,7mm.
 
* '''Artiglierie''': obici someggiabili da 75 mm M116, obici da 105 mm FH-18, M101 e M102, obici someggiabili da 105mm M56; Obici da 155mm M114; artiglierie da costa con cannoni da 57mm, da 152mm Vickers Mk V, da 304,8mm (12 inc.). Semoventi: M7 e M108 da 105mm, lanciarazzi FGT108R da 108mm, ASTROS da 127, 180 e 300 mm.
 
* '''Armi controcarri''': missili SS.11, Cobra, TOW. Cannoni S.R. da 57 mm M18, M40 da 106mm. Lanciarazzi M9A1 da 60mm, M20 da 89mm.
 
* '''Armi antiaerei''': cannoni GDF-''2 da 35 mm, Bofors M1, BOFI, L/60 e L/70 da 40 mm, cannoni da 57mm, da 90mm M118. SAM Roland II
 
* '''Armi da fanteria''': pistole M1911 da 11,43mm, M973 da 9mm, M92 da 9mm. Mauser da 7,62mm, mitra INA da 12,7mm, M3A11 da 12,7mm, M12, MPK, Uru da 9mm; fucili FAL, G3, Para-FAL, Mosque-FAL, Mauser M1908 da 7,62mm, HK33 da 5,56mm; mitragliatrici Madsen, Browning, FN MAG da 7,62mm, Hutchkiss da 7mm, M2HB da 12,7mm; mortai da 60mm, M1 e M29 da 81mm, M2 da 107mm, IMBEL da 120mm.
*Alcuni aerei leggeri per osservazione dell'artiglieria e ricognizione.
 
Notare il gran numero di armi di vario tipo, generazione e provenienza: in particolare il numero di obici da 105mm consisteva in un totale di 6 modelli diversi, inclusi degli FH 105 tedeschi del periodo bellico catturati dall'esercito brasiliano in Italia (presumibilmente), gli M56 italiani someggiabili, la gamma completa di obici bellici e postbellici americani con altri 4 modelli tra trainati e semoventi. Chiaramente, la leggerezza delle artiglierie da 105mm105 mm era il meglio che si potesse sperare di avere sotto mano con le difficoltà di movimento nel territorio brasiliano.
 
I razzi '''FGT-108''' erano armi da 108mm108 mm di calibro, 17 kg di peso, di cui appena 3 di testata per una gittata di 7 km. Il lanciatore era per 16 razzi, pesante 802 kg con una biga di lancio, oppure sistemabile sul telai di un autocarro leggero. Gli '''ASTROS''' erano un sistema molto più complesso e pesante, con caratteristiche di tutto rispetto: erano sistemati su autocarro 6x6 pesante di costruzione locale, leggermente corazzato e dotato anche di una mitragliatrice M2 HB, fatto (positivamente) insolito perché in genere non vi é spazio per armi difensive sui semoventi lanciarazzi. I sistemi per il lancio dei razzi sono di tipo modulare: vi sono 36 razzi da 127 mm con raggio di 30 km, o 16 da 180 mm da 35 km, oppure addirittura 4 razzi da 300 mm con gittata di 60 km. Recentemente si è arrivati al modello SS-80 dello stesso calibro ma con razzi da 80 km. La cosa può essere sorprendente: nel Sud America è stato sviluppato un sistema lanciarazzi d'artiglieria di tutto rispetto, con caratteristiche avanzate, anche se le testate a submunizioni sono presenti solo per i calibri maggiori. La cosa è spiegabile per vari motivi, come il costo di quelle, poco capaci, per i razzi da 127 mm, e sopratutto il fatto che la lunghissima gittata e lo scarso numero dei razzi da 180 e 300 mm, per cui colpire qualcosa con così pochi ordigni a distanze elevate era difficile, anche con bersagli aereali. Per aiutare la mira vi è un veicolo radar di tiro e controllo delle traiettorie dei razzi, ovvero un autocarro del tutto simile ai lanciarazzi ma munito di un box corazzato con un radar circolare sopra. L'Irak ne rimase ben impressionato e così ordinò, negli anni '80, ben 60 batterie.
 
La dotazione di artiglierie contraerei riguardava un misterioso tipo di cannone da 57 mm (Bofors?) e tutta la gamma di cannoni Bofors da 40mm, dal periodo bellico a quelli più recenti. Solo pochi i missili Roland erano in servizio, sembra esattamente 4 lanciamissili.
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La forza era di ben 41.500 uomini, solo 2.200 dei quali di leva. Questa forza ampiamente 'professionalizzata' era dotata di:
 
*1 portaerei, la '''Minas Gerais'''.
 
* 3 sottomarini 'Oberon', 2 'Guppy II', 2 'Guppy III', 2 'Type 209'(in costruzione)
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*Navi ausiliarie varie: 8 per rilevamenti, 7 lancie per rilevamenti, 1 nave per soccorso sottomarini, 1 nave-officina, 4 navi trasporto, 4 navi cisterna, 2 navi ospedale, 11 navi per addestramento, 70 navi minori
 
'''Flotta di superficie''': la portaerei leggera '''Minas Gerais''' era l'ex-HMS ''Vengeance'' della Royal Navy, entrata in servizio nel 1945, prestata alla marina australiana nel 1953-55, poi ceduta al Brasile. All'epoca vi era una politica di equanimità nei confronti delle marine sudamericane, con gli angloamericani che si curavano di mantenere l'equilibrio tra Argentina e Brasile. La Minas Gerais non era altro che la gemella della Venticinquo de Mayo argentina. La nave brasiliana ebbe degli importanti lavori nel 1957-60 in cantieri olandesi dove il ponte di volo venne angolato di 8,5 gradi, aggiunta una catapulta a vapore da 13,5 t. di capacità, e apportate altre modifiche.
 
La Minas Gerais venne ammodernata ancora nei tardi anni '70 81976-81), con la sostituzione del radar SPS-12 con il SPS-40, e altre migliorie in equipaggiamenti elettronici e strutturali. La dotazione all'epoca diventò esclusivamente idonea al compito di portaerei ASW leggera, con 8 S-2 Tracker dell'Aeronautica, 4 Sea King, 2 AS350 e 2 Bell 206. Dimensionalmente, si trattava di una nave lunga 211,8 m, larga 24,4 (37 per il ponte di volo), dislocava 15.980t standard e 19.890 a pieno carico, con un motore da 40,000hp che garantiva 25,3 nodi. L'equipaggio era di 1000 uomini più 300 del reparto aereo, l'hangar era di 135,6 x15,8 x5,3 m., l'armamento di 2 impianti quadrupli e uno binato da 40mm, pallida eredità dei 34 impianti Bofors originari, ma riduzione necessaria per alloggiare il ponte di volo angolato ed ingrandito e per risparmiare sul personale. La dotazione di radar era di 7 tipi diversi, inclusi due per il controllo del tiro dei sistemi da 40mm40 mm quadrupli (SPG-34)<ref>Il tutto è basato su Armi da guerra 119</ref>.
 
I vecchi cacciatorpediniere 'Gearing' erano stati molto aggiornati rispetto alle loro condizioni originarie, con le predisposizioni per un elicottero leggero [[w:Westland Wasp|Wasp]], ospitato in un piccolo hangar poppiero. Le navi più moderne avevano bisogno di essere ben più capaci, e non potendo subito sostituire tutte le navi maggiori, il Brasile ha scelto almeno di comprare una serie di grosse fregate, le '''Niteroi''', di cui alcune in configurazione multiruolo-antinave, altre antisommergibile -con una ricca dotazione di armi adatte al ruolo-, e una addestrativa. Le corvette 'Inahuma' erano invece ancora da venire: più piccole, erano destinate comunque a sostituire i vecchi cacciatorpediniere americani. Altri mezzi moderni erano un paio di Type 209 tedeschi per appoggiare la piccola flotta di Oberon, il tutto da armare con i siluri Tigerfish a doppio ruolo antinave-antisommergibile.
 
'''Aviazione imbarcata''': la forza aeronavale, Forca Aeronaval da Marinha do Brasil aveva 4 gruppi di elicotteri: anche in Brasile, come in Italia, la rivalità con l'Aeronautica era talmente pesante da impedire alla Marina il possesso di aerei ad ala fissa, che sulla portaerei operavano solo con i colori della FAB. I gruppi elicotteri erano: 1 con 13 SH-3D Sea King di costruzione americana e italiana, 1 con 9 Westland Lynx Mk.21, 1 con 8 Westland Wasp HAS Mk.1 e 9 AS.350, 1 con 16 Bell 206 Jet ranger per addestramento.
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Dotazioni principali: 30 carri leggeri M41C, veicoli LVTP-7, autoblindo EE-9, M113, CAMANF anfibi. Obici M102 da 105mm, lanciarazzi FGT-108, mortai da 60 e 81mm, fucili G3 da 7,62mm, mitra M12, mitragliatrici Browning da 7,62 e 12,7mm.
 
====Una grande flotta, ma senza artigli<ref>Cicalesi, J.C. e Del Gaizo, Cesar: ''La Marina brasiliana oggi'', RID Giugno 2006 pagg. 50-55 </ref><ref>Cicalesi, J.C. e Del Gaizo, Cesar: ''La Marina brasiliana oggi'', RID Giugno 2006 pagg. 50-55 </ref>====
====Una grande flotta, ma senza artigli====
Tutto considerato, la Marina brasiliana era obsoleta, ma restava la più potente del Sud America. Nondimeno, aveva grossi limiti relativi alla mancanza di difesa aerea (gli unici SAM erano i Sea Cat) e di capacità nella lotta antinave: gli unici missili SSM, 8 vecchi MM.38 Exocet, erano disponibili a bordo di due fregate 'Niteroi'.

Tutte le altre principali marine del Sud america erano equipaggiate con un gran numero di navi missilistiche, e spesso anche di aerei equipaggiati con missili antinave. La Marina argentina, il diretto competitore, aveva una portaerei multiruolo, con una squadriglia di cacciabombardieri Super Etendard, e 10 fregate Meko 140 e 360, i due cacciatorpediniere Type 42 e 3 corvette A-69, tutte navi equipaggiate con gli Exocet, comprati dagli argentini in non meno di 212 esemplari, armate anche con missili SAM Aspide (le 4 MEKO 360) e missili a lunga gittata Sea Dart (i Type 42). La flotta brasiliana semplicemente era incapace di combattere uno scontro di superficie, potendo al più contare nelle vicinanze della costa sugli F-5, dotati anche di sonde per il rifornimento in volo ma abbinate ai due soli KC-130H disponibili. Essa era se non altro ottimizzata per compiti ASW con ogni arma disponibile, incluse le tramogge per bombe di profondità ancora presenti sulle Niteroi, in 4 casi su 7 navi specificatamente ASW, ma questo non bastava a farne una flotta equilibrata e capace di affrontare direttamente la aggressive forze di superficie dei dirimpettai.
 
===Aviazione (Forca Aerea Brasileira-FAB)===
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La dotazione di armamenti per gli aerei della FAB era costituita primariamente di bombe e razzi, questi ultimi largamente realizzati dalla Avibras in modelli autoctoni, ma sempre nei calibri da 70 e 127mm (rispettivamente con 4 kg di testata e 9 di peso, e di 22 o 35 kg per 48-61 kg), mentre un armamento più sofisticato, da abbinare ai vecchi missili R.530, Sidewinder e Magic, era il nuovo missile MAA-1 Piranha, a corto raggio, probabilmente 'simile' al Python israeliano.
 
==1996: Marina<ref>Cicalesi, J.C. e Del Gaizo, Cesar: ''La Marina brasiliana oggi'', RID Giugno 2006 pagg. 50-55 </ref>==
==1996: Marina==
 
La forza della Marina era all'epoca di tutto rispetto in termini di personale; esso era basato su 52.401 persone, solo 2000 dei quali erano coscritti, mentre 7228 erano ufficiali dei quali 70 ammiragli, 2617 capitani e comandanti e 4541 ufficiali inferiori. Se questa forza non era abbastanza impressionante, va detto che la riserva ammontava a circa il doppio di quella attiva: in caso di guerra, dunque, si trattava di circa 150.000 uomini. Le basi navali erano Rio de Janeiro (HQ I), Salvador (HQ II), Natal (III), Belém (IV), RIo Grande do Sul (V), Ladio (HQ VI) che è per le forze fluviali. L'attività in mare era di circa 110 giorni in mare per nave, e una esercitazione navale combinata per tutti distretti navali. La ristrettezza del bilancio non era certo d'aiuto nel programmare bene la spesa e la gestione della flotta. Molte navi erano capaci di operare con un preavviso di 24 ore, ma altre necessitavano di almeno 10 o 30 giorni, a seconda dei gruppi.
 
D'altro canto, l'Argentina, l'unico vero avversario 'storico' per il Brasile, non era apparentemente in condizione di minacciare il Brasile, inoltre oramai i rapporti erano piuttosto distesi rispetto al passato. Quanto al bilancio della difesa, già nel 1994 era chiaro che il 'maggior problema da affrontare non era quello del nemico'. La spiegazione era negli 'sghei', anzi nei real, che nel 1995 sono stati ridotti, per spese di investimenti e manutenzione (non contando quelle per il numeroso personale, tra l'altro quasi tutto professionista e con molti alti ufficiali), ad appena 427 milioni, che al cambio col dollaro di 1:1,1 significava 388 milioni.

Se si considera che nel 1994 il bilancio, pur insufficiente, era di 435 milioni di real, ovvero 478 milioni di dollari (rapporto di 1 dollaro ogni 0,95 real, e questo da solo spiega il problema economico brasiliano). Così 'tutti i programmi navali brasiliani soffrivano di problemi di bilancio'. A parte il problema del controllo delle coste (non tanto contro gli argentini, ma per esempio, contro una rinascente pirateria), bisgonabisogna dire che i traffici via mare del Brasile non erano molto ingenti: al 31 dicembre 1992 ammontavano solo al 6,7% del PIL. Il Brasile era quindi al quart'ultimo posto tra le nazioni mare-dipendenti. Al terzo, con il 6,5% vi era l'arcinemica Argentina, piuttosto ironicamente. La flotta mercantile brasiliana era di 5.283.869 t di stazza, la zona d'interesse economico arrivava a 200 miglia dalle coste, ma nonostante tutto, il Brasile non era certo una nazione che dipendeva dai traffici navali per sopravvivere. Nondimeno, in termini assoluti, il mare era una risorsa di tutto rispetto per i brasiliani, che tra l'altro, al solito, vivevano in buona parte sulle coste. IL duebito pubblico era peraltro rilevante, di 134,9 milioni di dollari nel 1994 e purtroppo non avrebbe fatto altro che aumentare. Eppure, i programmi per sottomarini e addirittura armi nucleari erano attivi o lo erano stati fino a non molti anni prima, come del resto anche in Argentina. Il Brasile aveva una ragione in più: produttore di spicco in termini di uranio, era costretto a spendere molti soldi per importare quello arricchito da altre nazioni per le sue due sole centrali nucleari. A parte questo, la vera questione era il controllo della regione amazzonica, nel programma SIVAM che era principalmente dell'Esercito e Aeronautica, ma con una presenza della marina notevole, visto che il Brasile ha il più grande bacino fluviale del mondo e la più grande rete idrografica navigabile del pianeta.
 
All'epoca la Marina brasiliana era impegnata nel programma INAUHMA, con le prime due navi completate che non avevano dato risultati validi e che minarono piuttosto radicalmente l'intendimento di realizzarne 12. In ogni caso 4 erano in servizio e si prefigurava una quinta nave, modificata. Per i sottomarini TUPI il programma di costruzione per 6 navi era stato ridotto di qualcosa. La principale novità era il programma di aggiornamento per le NITEROI con un set di sistemi d'arma e sensori che viene poi elencato in un capitolo successivo.
 
I 3 HUMANITA', i vecchi Oberon, erano una preziosa risorsa assieme ai 3 TUPI, ma pare che di fatto non fossero più operativi pienamente già nel 1993, e nonostante un recente lavoro per migliorare la loro vita operativa con, tra l'altro un nuovo sonar, e per questo hanno avuto lavori che su una delle navi, il primo sub ad essere sistemato, hanno richiesto 5 anni. Si tratta delTONELEROdel TONELERO, mentre nel 1998 erano cominciati quelli sull'HUMANITA' e infine era previsto uno sul RIACHELO. Un vecchio sottomarino, il BAHIA della classe GUPPY II, usato di recente solo in scopi addestrativi, era stato da poco radiato. E i TUPI? La realizzazione originaria parlava di 6 navi, del tipo 209/1400. Il primo venne impostato a Kiel nel 1985 e vnne celermente completato nel 1988. Ma la realizzazione degli altri, all'Arsenale Iiha das Cobras di Rio ha preso più tempo del necessario e ha visto la riduzione a 5 navi. La TAMOIO venne varata nel 1986 e in servizio c'é arrivata solo nel 1994, la TIMBIRA, impostata nel 1987 è stata varata addirittura il 14 dicembre 1995, sarebbe stata consegnata entro il 1996. Il TAPAJOS è stato impostato nel '92 per entrare in servizio attorno al 2000, da seguire con il TAMANDARE. Chiaramente, non era questo il modo di disporre prontamente di una flotta di navi moderne e all'altezza dei tempi.
 
Non sorprendentemente, il quindo sottomarino avrebbe incorportato modifiche alla progettazione strutturale e alle capacità operative. La dotazione delle navi è di 16 siluri Mk 24 Tigerfish mod.1, per gli 8 tls da 533 mm.
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I GRAJAU erano i Vosper QAF da 46,5 m, sono stati costruiti in Germania dalla Peen-Werft di Wolfgast. Il quarto arrivò il Brasile il 21 novembre 1995.
 
==1998: FAB<ref>Fonte A&D</ref>==
'''Combattimento'''
* 16 (20) AMD-BA 'Mirage' IIIEBR/M
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*4 Sikorsky S-70 'Black Hawk'
 
==Situazione attuale<ref>Cicalesi, J.C. e Del Gaizo, Cesar: ''La Marina brasiliana oggi'', RID Giugno 2006 pagg. 50-55 </ref>==
==Situazione attuale==
[[Immagine:F Classe Niterói.jpg|350px|right|thumb]]
La flotta brasiliana è la più consistente, anche se certo non la più agguerrita, del Brasile. Essa ha una sua ragion d'essere visto che il Brasile è già di per sé il quinto Paese al mondo per superficie, ma questo di per sè non dà ancora l'idea di quello che significa per tale nazione, pure eminentemente continentale, il controllo dei mari, anzi delle acque. Il Brasile è grossomodo triangolare, ma se da un lato è 'chiuso' da foreste tropicali e montagne pressoché impenetrabili, dall'altro è 'incuneato' nell'Atlantico, retaggio di quando questa terra era ancora unita con l'Africa, prima che si formasse l'oceano che le ha divise (come è noto, l'osservazione di questa sorta d' incastro' afro-brasiliano fu una delle ragioni per l'elaborazione della teoria della deriva dei continenti). Questo comporta 7500 km di coste. In aggiunta, pur non avendo molte isole, il Brasile ha nel mare moltissimi interessi, come il petrolio, estratto per l'80% da pozzi subaquei, e i commerci, che per il 95% avvengono via mare. Questo, assieme alla pesca, contribuisce ad aumentare del 50% circa la zona di competenza economica esclusiva (ZEE), fino ad un totale di 4,5 milioni di km2. Inoltre, il territorio interno, malgrado le immani distruzioni subite dalla regione amazzonica (a cui si stanno aggiungendo persino problemi di siccità), che è direttamente minacciata dall'aggressione di speculatori senza scrupoli, molte aeree interne sono praticamente impossibili da raggiungere via terra, addirittura molte di queste zone sono state fino a tempi recenti, o sono a tutt'oggi, inesplorate. I fiumi e gli aerei diventano quindi l'unico modo di viaggiare, e se la seconda delle modalità rappresenta un valido modo per carichi limitati, la prima è fondamentale per commerci e collegamenti di ogni dimensione, e sopratutto, è favorita dalla navigabilità su di una rete idrografica di 20.000 km, 3.700 rappresentati dal Rio delle Amazzoni, navigabile da Iquitos, Perù, fino alla foce atlantica.
 
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'''Comando delle Forze di Superficie (ComForSup)''': questo è, come abbastanza intuibile, il principale comando di tutta la marina brasiliana. Esso ha avuto origine nel recente passato, precisamente il 31 gennaio 2001 a seguito dell'emanazione della legge n.3682 ( 6 dicembre 2000). Da qui dipendono i comandi delle sue strutture operative, che sono la 1a e 2a Squadra di Scorta, ovvero le Com-EsqdE-1 e 2, la 1a Squadra di Appoggio o più sinteticamente, la Com-EsqdAp-1, nonché la portaerei e le due navi di scorta.
 
Cominciando da quest'ultima, va notato con interesse che non è più la vecchia MINAIS GERAIS, classe 'Colossus', che essendo degli anni '40 aveva fatto, con tutto il rispetto per la tradizione che portava, il suo tempo. La nuova nave è infatti la '''FOCH''', che venne venduta nel 2000 al Brasile. Si tratta della 2a portaerei della classe 'Clemenceau', una nave che venne stata impostata nel 1957 nei cantieri Altantique di Saint Nazaire. Entrò in servizio nell'oramai lontano 15 luglio 1963 e pertanto non si può dire che si tratti di una nave molto recente. Ma nondimeno, ha pur sempre 20 anni di meno e 20.000 t in più della vecchia MINAS. La sua stazza arrivava a 22.000 t standard, ma a pieno carico era di 32.789 t, di qualche cosa maggiore rispetto alla sorella, più vecchia di un anno, che raggiungeva 'solo' 32.185 t. La lunghezza della nave era di 265 metri, di cui quella relativa al ponte di volo arrivava a 165,5 m, con larghezza di 29 m, inclinato di 8 gradi sull'asse longitudinale. La potenza delle catapulte, del modello Mitchell-Brown BS-5 a vapore, era tale da lanciare aerei da 20 t. La dotazione di carburante JP-5 ammontava a 1200 mc oltre a 400 per l'AVGAS. Questo per la Clemenceau, ma la Foch aveva una dotazione diversa e complessivamente maggiore: se l'AVGAS era sceso a 109.000 l, l'ammontare del JP-5 da aviogetti, era salito a 1800 mc, a tutto vantaggio dell'autonomia operativa. In sostanza, si trattava di una classe di navi che risultava intermedia tra quelle leggere, come le Colossus, e le superportaerei americane. Esse erano anche le più grandi navi da guerra europee costruite, e tali rimasero fino alla CLEMENCEAU, rimasta comunque esemplare unico<ref>I dati sono basate su Armi da guerra 24</ref>.
 
Le navi potevano operare con macchine ad ala fissa e rotante, ospitabili in un hangar di 152 x 24 x 7 m, erano dotate si sistema francese di elaborazione dei dati di combattimento SENIT-2, un antisignano delle tante realizzazioni francesi in questo campo. Dopo i lavori di raddobbo degli anni 1980-agosto 1981, il gruppo di volo era costituito da 16 nuovi '''Super Etendard''', 10 '''F-8E8'''E della versione appositamente sviluppata per la Marine Nationale, 7 aerei ASW '''Alizé''', 2 elicotteri pesanti Super Frelopn e due leggeri Aluette III,; oppure, come portaelicotteri pure, con 30-40 macchine. L'equipaggiamento era notevole: per esempio, le navi erano dotate di un sonar, tra le pochissime portaerei così equipaggiate. Per il resto vi erano 9 radar e alcuni sistemi di comunicazione e ECM. L'armamento comprendeva quelli che all'epoca erano le armi standard della Marina: i cannoni automatici da 100 mm, con una torretta singola e cadenza di tiro di 60 colpi/min, una nuova generazione che oltrepassava quelle dell'epoca bellica sopratutto per l'alimentazione automatica. Ve n'erano ben 8, una coppia su ciascun lato della nave con un radar di tiro DRBC 31 o 32 annesso, un poco come nel layout delle navi sovietiche con i CIWS e radar 'Bass Tilt' (in particolare le 'Kiev', simili in dimensioni ma molto più armate e incapaci di far operare aerei convenzionali, avevano 8 CIWS e 4 radar di tiro tra il loro armamento). I cannoni da 100 mm erano una buona difesa, ma in seguito vennero gradualmente considerati obsoleti, apparentemente non reputati del tutto adatti alla difesa antimissile. La metà venne quindi sostituita da 2 lanciamissili ottupli Crotale Navale nei tardi anni '80. In seguito anche gli ultimi cannoni vennero rimpiazzati da un armamento, in realtà un poco leggero costituito da due lanciamissili SADRAL.
 
In ogni caso la FOCH doveva uscire dal servizio nel 1998 (la Clemenecau nel 1992) ma venne trattenuta più a lungo per aiutare l'Aeronavale dopo che alla nuova portaerei nucleare De Gaulle non s'era prontamente aggiunta la prevista sorella, indispensabile per avere almeno una nave sempre in servizio. Così dopo il rimpiazzo della 'Clemenceau', la 'De Gaulle' ha avuto per vari anni la Foch come compagna. La FOCH aveva meno autonomia, ma era più veloce, con 32/33 nodi grazie ai 126.000 hp su due assi. Quando venne ceduta ai brasiliani ebbe rimosso tutto l'armemento difensivo (e anche i sistemi ECM), e fin'ora non è stato sostituito. Così una nave nata con un pesante armamento difensivo si è ritrovata disarmata. Anche ad alcune navi inglesi capitò lo stesso, ma se non altro perché dovettero essere adattate ai nuovi aerei a reazione, persino i Phantom. Invece la nave nella marina brasiliana ha avuto solo piccoli A-4 Skyhawk ed elicotteri. È già tanto, in verità, perché fino a non molti anni fa non era concesso alla Marina brasiliana di avere aerei ad ala fissa. Questo non rende comunque giustizia all'incremento di capacità sulla MINAS, che era di 19980 t, 212 m, 25,3 nodi, aveva 3 impianti da 40 mm, un hangar di 135,6 x 15,8 x5,3 m e ospitava 8 aerei ASW e 4 elicotteri. La nave arrivò il Brasile il 17 febbraio 2001, scortata molto significativamente dalla MINAS e altre navi, cominciando dal 30 luglio le prove con i FALCOES.
 
Quando venne ceduta ai brasiliani ebbe rimosso tutto l'armemento difensivo (e anche i sistemi ECM), e fin'ora non è stato sostituito. Così una nave nata con un pesante armamento difensivo si è ritrovata disarmata. Anche ad alcune navi inglesi capitò lo stesso, ma se non altro perché dovettero essere adattate ai nuovi aerei a reazione, persino i Phantom. Invece la nave nella marina brasiliana ha avuto solo i piccoli A-4 Skyhawk ed elicotteri.
L'aviazione navale dispone di vari apparecchi, i più importanti dei quali sono 13 A-4KU, ovvero gli AF-1 FALCOES, aerei ex-Kuwaitiani acquistati e modificati con una nuova avionica, incluso il radar APG-66. In tutto vennero comprati 17 monoposto e 3 biposto, originariamente proposti all'Argentina. Stranamente, non è stata ventilata la possibilità di ospitare gli AMX in una versione navale. Gli aerei hanno notoriamente ottime caratteristiche a bassa velocità, per cui la cosa non sarebbe stata molto difficile (del resto, dissero lo stesso del Bae Hawk/T-45), e la linea di produzione era probabilmente ancora aperta, anche se ferma per mancanza di clienti, anche se era ancora in gioco una piccola commessa di biposto per il Venezuela. In ogni caso, non avrebbe fatto molta differenza in termini di prestazioni, specie se il radar dell'A-1 (l'AMX) fosse rimasto ancora lo 'Scipio'. Quello che casomai sarebbe servito era un lotto di F-18 o Rafaele, ma questo era fuori delle possibilità economiche di uno dei Paesi che, potenzialmente, è uno dei più ricchi del mondo.
 
È già tanto, in verità, perché fino a non molti anni fa non era concesso alla Marina brasiliana di avere aerei ad ala fissa. Questo non rende comunque giustizia all'incremento di capacità sulla più piccola MINAS, che era di 19.980 t, 212 m, 25,3 nodi, aveva 3 impianti da 40 mm, un hangar di 135,6 x 15,8 x5,3 m e ospitava 8 aerei ASW e 4 elicotteri. La nave arrivò il Brasile il 17 febbraio 2001, scortata molto significativamente dalla MINAS e altre navi, cominciando dal 30 luglio le prove con i FALCOES.
E la MINAIS, che sorte ha avuto? Dopo innumerevoli problemi di manutenzione e guasti, venne radiata il 9 ottobre 2001, per cui per pochissimo tempo vi furono due navi portaerei per la Marina brasiliana (anche se una non era presumibilmente ancora in servizio e l'altra era poco operativa). Venne offerta alla Marina Argentina: se questa avesse accettato, avrebbe stabilito un record straordinario: mettere in servizio tre navi portaerei della stessa classe, tutte in sostituzione l'una dell'altra. Ma la MINAIS era in precarie condizioni e i costi di gestione elevati erano troppo per una nazione, come l'Argentina di allora, teoricamente ricchissima, ma caduta in una tale disgrazia economica da dichiarare default e da avere addirittura vittime per fame, nonostante fosse una delle maggiori produttrici di carne del mondo. Così la MINAIS venne trainata dal rimorchiatore russo KAPITAN MARTYSHKIN e partendo dall'Arsenale di Rio de Janeiro il 9 febbraio 2002, arrivò ad Alang, in India, 20 giorni dopo. Era stata venduta per la demolizione e seguì la sorte di tante grandi navi occidentali, 'smaltite' dai Paesi poveri in quella che resta un'attività piuttosto sporca, tanto per i serbatoi di carburante che per l'amianto. Per questo, la CLEMENCEAU, anch'essa inviata mestamente in India, ritornò ancora più mestamente in patria dopo che gli indiani reputarono troppo insalubre demolirla. Per una portaerei nata sopratutto come nave d'attacco nucleare, una sorte quasi ironica.
 
L'aviazione navale dispone di vari apparecchi, i più importanti dei quali sono 13 A-4KU, ovvero gli '''AF-1 FALCOES''', aerei ex-Kuwaitiani acquistati e modificati con una nuova avionica, incluso il radar APG-66. In tutto vennero comprati 17 monoposto e 3 biposto, originariamente proposti all'Argentina. Stranamente, non è stata ventilata la possibilità di ospitare gli AMX in una versione navale. Gli aerei hanno notoriamente ottime caratteristiche a bassa velocità, per cui la cosa non sarebbe stata molto difficile (del resto, dissero lo stesso del Bae Hawk/T-45), e la linea di produzione era probabilmente ancora aperta, anche se ferma per mancanza di clienti, anche se era ancora in gioco una piccola commessa di biposto per il Venezuela. In ogni caso, non avrebbe fatto molta differenza in termini di prestazioni, specie se il radar dell'A-1 (l'AMX) fosse rimasto ancora lo 'Scipio'. Quello che casomai sarebbe servito era un lotto di F-18 o Rafaele, ma questo era fuori delle possibilità economiche di uno dei Paesi che, potenzialmente, è uno dei più ricchi del mondo.
Le altre navi della ComForSup sono le fregate del Com-EsqdE-1, ovvero le 6 'Niteroi' e le 4 'Inaumha', classi di navi che hanno rappresentato la nuova generazione brasiliana, le prime costruite con progetto inglese, le seconde di progettazione propria. Le 'Niteroi' sono state progettate dalla Vosper Thornycroft, e le prime 4 sono state anche costruite nei suoi cantieri. Le altre 2, INDIPENDENCIA e UNIAO sono state costruite nell'Arsenale della Marina di Rio. Il loro compito era quello di navi ASW come anche per le F-40 e 41. L'altra coppia costruita in GB era definita come polivalente e possedeva un armamento maggiormente flessibile per i vari compiti.
 
E la MINAIS, che sorte ha avuto? Dopo innumerevoli problemi di manutenzione e guasti, venne radiata il 9 ottobre 2001, per cui per pochissimo tempo vi furono due navi portaerei per la Marina brasiliana (anche se una non era presumibilmente ancora in servizio e l'altra era poco operativa). Venne offerta alla Marina Argentina: se questa avesse accettato, avrebbe stabilito un record straordinario: mettere in servizio, in oltre 40 anni, tre navi portaerei della stessa classe, tutte in sostituzione l'una dell'altra. Ma la MINAIS era in precarie condizioni e i costi di gestione troppo elevati erano troppo per una nazione, come l'Argentina di allora, teoricamente ricchissima, ma caduta in una tale disgrazia economica da dichiarare 'default' e daed avere addirittura vittime per fame, nonostante fosse una delle maggiori produttrici di carne del mondo. Così la MINAIS venne trainata dal rimorchiatore russo KAPITAN MARTYSHKIN e partendo dall'Arsenale di Rio de Janeiro il 9 febbraio 2002, arrivò ad Alang, in India, 20 giorni dopo. Era stata venduta per la demolizione e seguì la sorte di tante grandi navi occidentali, 'smaltite' dai Paesi poveri in quella che resta un'attività piuttosto sporca, tanto per i serbatoi di carburante che per l'amianto. Per questo, la CLEMENCEAU, anch'essa inviata mestamente in India, ritornò ancora più mestamente in patria dopo che gli indiani reputarono troppo insalubre demolirla. Per una portaerei nata sopratutto come nave d'attacco nucleare, una sorte quasi ironica.
A proposito delle navi di questa classe, viene riferito un curioso aneddoto: i brasiliani pretesero nel modello ASW un vero arsenale di armi antisommergibile, con siluri leggeri, razzi ASW e missili Ikara. Vennero richieste anche le rotaie di lancio per le cariche di profondità. A quel punto fu naturale chiedere da parte dei progettisti il motivo di tanta varietà, con armi di generazioni e tipi tanto diversi. Allora, la risposta che venne data fu grossomodo 'siccome noi siamo una democrazia, e si è discusso su cosa sistemare sulle navi per il ruolo ASW, non essendoci messi d'accordo, abbiamo deciso di adottare tutte le opzioni'. Alla fine, pare che le rotaie di scarico per le bombe di profondità non furono istallate perché si dichiarò da parte del costruttore che erano irreperibili (quantomeno, senza progettazione ex-novo). A parte questo, va notato che le 'Niteroi' sono navi di dimensioni impressionanti per unità di tipo fregata degli anni '70: 129 x13 m, 3200 t, a p.c. addirittura 3.800. Hanno ben 60 missili SAM Sea Cat, decisamente troppi per un impiego pratico, 10 missili Ikara, 54 razzi Bofors da 375 mm da 1600-3700 m(possono sembrare pochi, ma si tratta di armi da 250 kg)per un lanciatore binato automatico, 1 cannone Mk 8, un elicottero Lynx e altre armi leggere. Il modello multiruolo ha 4 MM.38 Exocet e un secondo cannone da 114 mm, il che la rende ancora più somigliante agli incrociatori 'Ticonderoga', per via di una plancia comando molto alta. In negativo non vi è il sonar VDS EDO700E. Meno noto è che di questa classe ne esiste una settima nave, la BRASIL, che ha funzioni di navi scuola. È stata realizzata per ultima, in Brasile, e ha due elicotteri anziché uno, e un armamento antiaereo leggero. L'aggiornamento di queste grandi navi, che a suo tempo furono il maggior successo di export navale, ha avuto luogo con un mix di sistemi moderni che le hanno unificate, senza più la strana pretesa di costruire navi tanto grandi in versioni specializzate con poca flessibilità operativa. In effetti, dopo la Guerra delle Falklands le esigenze di difesa contraerea erano state decisamente rivalutate. All'inizio degli anni '90 venne approvato un piano chiamato MODFRAG da 400 milioni di dollari, iniziato nel 1994 dopo varie lungaggini specie nel coordinare i vari contraenti. Il radar di scoperta aerea (tra le cose interessanti, le 'Niteroi' erano tra le prime fregate ad avere due radar specifici per la scoperta aerea e di superficie) AWS-2 venne sostituito con il RAN-20S, successore dell' RAN-10/SPS-774, sistema modulare moderno con portata fino a 150 km, che nelle esigenze manifestate dal Brasile, con una visuale in elevazione di 65 gradi, è stato dotato di antenna planare. Ne sono stati ordinati inizialmente 7 per la quinta corvetta e per le Niteroi eccetto la BRASIL, assieme ai radar RTN-30X per il controllo del tiro, altro apparato di ultima generazione, che sostituisce l'RTN-10X, che ha avuto a suo tempo molto successo. Altre attrezzature: un sensore optronico Saab EOAS-400, radar di ricerca in superficie Terma 'Scanter Mil', e di navigazione Furuno 1942 Mk 2 (un modello civile), aggiornamento per il sonar di chiglia EDO-610E, della CIC con il SICONTA Mk 2, data link e infine tutti i sistemi elettronici originali per le ECM sono stati rimpiazzati con un CUTLASS B1W per le ESM e unn ET/SLQ-1 per le ECM: si tratta di un sistema nazionale, sviluppato dalla Marina e prodotto dalla Elebra Division Defense, e opera in larga misura sui soli sensori di attacco, con frequenze di 8-16 MHz.Infine vi sono 2 lnaciarazzi brasiliani a 12 canne da 102 mm per decoys, che utilizzano come deposito quello dei vecchi Seacat, oramai dismessi. Infatti adesso a poppa tutte le navi hanno lanciamissili Albatross per gli Aspide. Se si considera che già i primi Sea Sparrow vennero giudicati migliori dei Seacat dall'US Navy (per il concorso per il nuovo sistema di difesa ravvicinata), che gli Aspide sono migliori dei Sea Sparrow di vecchia generazione e che questi missili sono gli Aspide 2000, a loro volta migliorati essendo di nuova generazione e direti dalle nuove centrali NA-30 con i radar RTN-30X (utilizzabili sia per il tiro dei cannoni che per l'illuminazione dei missili), allora si potrà apprezzare il progresso conseguito, anche per la gittata aumentata da 6 a oltre 20 km. Visto che comunque tutto ha un costo, ciò ha comportato la rimozione dell'Ikara o del secondo cannone Mk 8, perché il lanciamissili è sistemato a poppa. Siccome non vi sono ancora dei sistemi CIWS specifici, se non altro i cannoni Bofors da 40/70 mm sono stati sostituiti dall'ultimo modello Mk 3 dalle prestazioni molto superiori, asseriviti alle centrali RTN-30X, e caratterizzati da cadenza di tiro passata da 300 a 330 c.min, ma sopratutto da una granata più pesante con spoletta di nuova generazione. Infine, i vecchi missili MM.38 sono stati finalmente rimpiazzati dagli MM.40, ora installati anche sulle navi ASW, con una pressoché totale standardizzazione di un cannone da 114 Mk 8, 3 da 40/70 mm Mk 3, due TLS tripli Mk.32, 4 missili MM.40, un lanciamissili Albatros, un lanciarazzi Bofors e un elicottero Lynx. Nota: il lanciarazzi, sistemato a poppavia del cannone, era agevolmente sostituibile con l'Albatross, ma si è preferito rimpiazzare le armi poppiere, una cosa piuttosto sconcertante vista la dubbia utilità (eccetto che come arma di 'dissuasione') di un lanciarazzi ASW nei tempi moderni. L'Ikara, per esempio, garantiva un raggio d'azione di oltre 20 km con un siluro Mk 46, e anche il cannone Mk 8 è un'arma molto rispettabile come raggio d'azione e anche come cadenza di tiro.
 
Così la MINAIS venne trainata dal rimorchiatore russo KAPITAN MARTYSHKIN e partendo dall'Arsenale di Rio de Janeiro il 9 febbraio 2002, arrivò ad Alang, in India, 20 giorni dopo. Era stata venduta per la demolizione e seguì la sorte di tante grandi navi occidentali, 'smaltite' dai Paesi poveri in quella che resta un'attività piuttosto sporca, tanto per i serbatoi di carburante pieni di combustibile depositato, che per l'amianto. Per questo la CLEMENCEAU, anch'essa mestamente inviata in India, ritornò ancora più mestamente in patria dopo che gli Indiani reputarono troppo insalubre demolirla. Per una portaerei nata sopratutto come nave d'attacco nucleare, la questione ambientale appare una sorte quasi ironica.
 
Le altre navi della ComForSup sono le fregate del Com-EsqdE-1, ovvero le 6 '''Niteroi''' e le 4 '''Inaumha''', classi di navi che hanno rappresentato la nuova generazione brasiliana, le prime costruite con progetto inglese, le seconde di progettazione propria. Le 'Niteroi' sono state progettate dalla Vosper Thornycroft, e le prime 4 sono state anche costruite nei suoi cantieri. Le altre 2, INDIPENDENCIA e UNIAO sono state costruite nell'Arsenale della Marina di Rio. Il loro compito era quello di navi ASW come anche per le F-40 e 41. L'altra coppia costruita in GB era definita come polivalente e possedeva un armamento maggiormente flessibile per i vari compiti.
 
A proposito delle navi di questa classe, viene riferito un curioso aneddoto (RID 1996): i brasiliani pretesero nel modello ASW un vero arsenale di armi antisommergibile, con siluri leggeri, razzi ASW e missili Ikara. Vennero richieste anche le rotaie di lancio per le cariche di profondità. A quel punto fu naturale chiedere da parte dei progettisti il motivo di tanta varietà, con armi di generazioni e tipi tanto diversi. Allora, la risposta che venne data fu grossomodo 'siccome noi siamo una democrazia, e si è discusso su cosa sistemare sulle navi per il ruolo ASW, non essendoci messi d'accordo, abbiamo deciso di adottare tutte le opzioni'. Alla fine, le rotaie di scarico per le bombe di profondità non furono istallate perché si dichiarò da parte del costruttore che erano irreperibili (quantomeno, senza progettazione ex-novo).
 
A parte questo, va notato che le 'Niteroi' sono navi di dimensioni impressionanti per una fregata degli anni '70: 129 x13 m, 3.200 t standard, a p.c. addirittura 3.800. Hanno ben 60 missili SAM '''Sea Cat''', decisamente esuberanti per un impiego pratico, 10 missili Ikara, 54 razzi Bofors da 375 mm da 1.600-37.00 m(possono sembrare pochi, ma si tratta di armi da 250 kg) per un lanciatore binato automatico, 1 cannone Mk 8 da 114 mm, un elicottero 'Lynx' e altre armi leggere. Il modello multiruolo ha 4 MM.38 Exocet e un secondo cannone da 114 mm, il che la rende ancora più somigliante agli incrociatori 'Ticonderoga', per via di una plancia comando molto alta. In negativo non vi è il sonar VDS EDO700E. Meno noto è che di questa classe ne esiste una settima nave, la BRASIL, che ha funzioni di navi scuola. È stata realizzata per ultima, in Brasile, e ha due elicotteri anziché uno, e un armamento antiaereo leggero.
 
A proposito delle navi di questa classe, viene riferito un curioso aneddoto: i brasiliani pretesero nel modello ASW un vero arsenale di armi antisommergibile, con siluri leggeri, razzi ASW e missili Ikara. Vennero richieste anche le rotaie di lancio per le cariche di profondità. A quel punto fu naturale chiedere da parte dei progettisti il motivo di tanta varietà, con armi di generazioni e tipi tanto diversi. Allora, la risposta che venne data fu grossomodo 'siccome noi siamo una democrazia, e si è discusso su cosa sistemare sulle navi per il ruolo ASW, non essendoci messi d'accordo, abbiamo deciso di adottare tutte le opzioni'. Alla fine, pare che le rotaie di scarico per le bombe di profondità non furono istallate perché si dichiarò da parte del costruttore che erano irreperibili (quantomeno, senza progettazione ex-novo). A parte questo, va notato che le 'Niteroi' sono navi di dimensioni impressionanti per unità di tipo fregata degli anni '70: 129 x13 m, 3200 t, a p.c. addirittura 3.800. Hanno ben 60 missili SAM Sea Cat, decisamente troppi per un impiego pratico, 10 missili Ikara, 54 razzi Bofors da 375 mm da 1600-3700 m(possono sembrare pochi, ma si tratta di armi da 250 kg)per un lanciatore binato automatico, 1 cannone Mk 8, un elicottero Lynx e altre armi leggere. Il modello multiruolo ha 4 MM.38 Exocet e un secondo cannone da 114 mm, il che la rende ancora più somigliante agli incrociatori 'Ticonderoga', per via di una plancia comando molto alta. In negativo non vi è il sonar VDS EDO700E. Meno noto è che di questa classe ne esiste una settima nave, la BRASIL, che ha funzioni di navi scuola. È stata realizzata per ultima, in Brasile, e ha due elicotteri anziché uno, e un armamento antiaereo leggero. L'aggiornamento di queste grandi navi, che a suo tempo furono il maggior successo di export navale, ha avuto luogo con un mix di sistemi moderni che le hanno unificate, senza più la strana pretesa di costruire navi tanto grandi in versioni specializzate con poca flessibilità operativa. In effetti, dopo la Guerra delle Falklands le esigenze di difesa contraerea erano state decisamente rivalutate. All'inizio degli anni '90 venne approvato un piano chiamato MODFRAG da 400 milioni di dollari, iniziato nel 1994 dopo varie lungaggini specie nel coordinare i vari contraenti. Il radar di scoperta aerea (tra le cose interessanti, le 'Niteroi' erano tra le prime fregate ad avere due radar specifici per la scoperta aerea e di superficie) AWS-2 venne sostituito con il RAN-20S, successore dell' RAN-10/SPS-774, sistema modulare moderno con portata fino a 150 km, che nelle esigenze manifestate dal Brasile, con una visuale in elevazione di 65 gradi, è stato dotato di antenna planare. Ne sono stati ordinati inizialmente 7 per la quinta corvetta e per le 'Niteroi' eccetto la BRASIL, assieme ai radar RTN-30X per il controllo del tiro, altro apparato di ultima generazione, che sostituisce l'RTN-10X, che ha avuto a suo tempo molto successo. Altre attrezzature: un sensore optronico Saab EOAS-400, radar di ricerca in superficie Terma 'Scanter Mil', e di navigazione Furuno 1942 Mk 2 (un modello civile), aggiornamento per il sonar di chiglia EDO-610E, della CIC con il SICONTA Mk 2, data link e infine tutti i sistemi elettronici originali per le ECM sono stati rimpiazzati con un CUTLASS B1W per le ESM e unnun ET/SLQ-1 per le ECM: si tratta di un sistema nazionale, sviluppato dalla Marina e prodotto dalla Elebra Division Defense, e opera in larga misura sui soli sensori di attacco, con frequenze di 8-16 MHz. Infine vi sono 2 lnaciarazzi brasiliani a 12 canne da 102 mm per decoys, che utilizzano come deposito quello dei vecchi Seacat, oramai dismessi. Infatti adesso a poppa tutte le navi hanno lanciamissili Albatross per gli Aspide. Se si considera che già i primi Sea Sparrow vennero giudicati migliori dei Seacat dall'US Navy (per il concorso per il nuovo sistema di difesa ravvicinata), che gli Aspide sono migliori dei Sea Sparrow di vecchia generazione e che questi missili sono gli Aspide 2000, a loro volta migliorati essendo di nuova generazione e diretidiretti dalle nuove centrali NA-30 con i radar RTN-30X (utilizzabili sia per il tiro dei cannoni che per l'illuminazione dei missili), allora si potrà apprezzare il progresso conseguito, anche per la gittata aumentata da 6 a oltre 20 km. Visto che comunque tutto ha un costo, ciò ha comportato la rimozione dell'Ikara o del secondo cannone Mk 8, perché il lanciamissili è sistemato a poppa. Siccome non vi sono ancora dei sistemi CIWS specifici, se non altro i cannoni Bofors da 40/70 mm sono stati sostituiti dall'ultimo modello Mk 3 dalle prestazioni molto superiori, asseriviti alle centrali RTN-30X, e caratterizzati da cadenza di tiro passata da 300 a 330 c.min, ma sopratutto da una granata più pesante con spoletta di nuova generazione. Infine, i vecchi missili MM.38 sono stati finalmente rimpiazzati dagli MM.40, ora installati anche sulle navi ASW, con una pressoché totale standardizzazione di un cannone da 114 Mk 8, 3 da 40/70 mm Mk 3, due TLS tripli Mk.32, 4 missili MM.40, un lanciamissili Albatros, un lanciarazzi Bofors e un elicottero Lynx. Nota: il lanciarazzi, sistemato a poppavia del cannone, era agevolmente sostituibile con l'Albatross, ma si è preferito rimpiazzare le armi poppiere, una cosa piuttosto sconcertante vista la dubbia utilità (eccetto che come arma di 'dissuasione') di un lanciarazzi ASW nei tempi moderni. L'Ikara, per esempio, garantiva un raggio d'azione di oltre 20 km con un siluro Mk 46, e anche il cannone Mk 8 è un'arma molto rispettabile come raggio d'azione e anche come cadenza di tiro.
 
I motori MTU diesel sono stati sostituiti, le turbine R.R. sono state revisionate, è stato aggiunto un sistema per generare ossigeno e acqua dolce da quella di mare. I lavori hanno preso il loro tempo, la LIBERAL ha iniziato il 15 ottobre 1998 e ha finito il 17 febbraio 2001, la DEFENSORA era riuscita, al 2006, a terminare quasi i lavori, le altre 4 navi erano in pieno aggiornamento. È sconcertante che questa classe, la più importante della Marina brasiliana sia stata tanto tempo fuori servizio per quella che è tutto sommato un'operazione abbastanza normale. Di fatto, con un programma dipanatosi per oltre 10 anni, l'obsolescenza di molti sistemi dev'essere un problema. I loro elicotteri sono i Lynx Mk 21B, ovvero tra i primi Super Lynx realizzati, dopo i primi 9 Mk.1 comprati, ne sono stati ordinati per l'appunto 9 Mk.21 (novi o ammodernati?) con motori potenziati, radar Seaspray 3000 , i micidiali missili SEA SKUA, oppure siluri Mk 46 o cariche di profondità Mk 9.
 
Le corvette ''''Inhauma'''' sono state costruite in Brasile, la V-30 e 31 all'Arsenale di Rio, le altre due nei cantieri Verolme Corp, Angra dos Reis. Le consegne si svolsero nel 1989, 1990, 1992 e 1994. Hanno un dislocamento di 20002.000 t e un armamento dato dal cannone Mk 8, 4 MM.40 Exocet, 2 cannoni Bofors Mk 3 e 2 tls. Mk 32 da 324 mm. Hanno radar Plessey AWS-4 per la scoperta aerea, radar RTN-10X per il controllo del tiro, optronica EOS-400 per la direzione tiro e osservazione, sonar Krupp-Atlas ROASTS 4-2(per la Marina, DSQS-21C), radar nav. Decca TM-1226, ESM Racal Cutlass B1W, ECM ET/SLQ-1, elicottero Lynx. In pratica, a parte l'ECM autarchico, si tratta di sistemi che molto equilibratamente sono delle aziende leader nei loro rispettivi settori: sonar Atlas, radar di navigazione Decca, di tiro Elsag, di scoperta Plessey, ESM Racal, elicotteri Westland etc. Quello che non è equilibrato di queste navi è il disegno sgraziato, con sovrastrutture esageratamente grandi che occupano quasi tutta la lunghezza dello scafo, bordo libero ridicolmente basso, sembrano nell'insieme una specie di pattugliatori 'Floreal' rimpiccioliti, ma solo nello scafo. NonPer questo squilibrio progettuale non hanno dato risultati particolarmente positivi e non sono nemmeno delle navi belle, specie se si considera che in contemporanea venivano costruite unità come le 'LafayetteLa Fayette'.
 
Sono state programmate delle migliorie, a cominciare dalla quinta nave, che di fatto è un'altra classe, con dimensioni maggiori, apparentementeforse l'ultima di una classe che di navi ne doveva avere 12. La BARROSO ha sistemi migliorati come quelli delle 'Niteroi' e un sonar ASQ-94-2. In seguito le altre 4 navi saranno, si spera, modificate con questo standard elettronico.
 
'''Com-EsqdE-2''': sicuramente meno importante del precedente, ha nondimeno le '''Type 22''' ''Broadsword'' che sono giunte in Brasile. Si tratta delle navi Type 22 Batch 1, le prime prodotte e caratterizzate da numerose innovazioni, in particolare dal '''Sea Wolf''' e da due elicotteri ASW, assieme a innovazioni più opinabili come l'abolizione del cannone di medio calibro e infine con dei limiti, come l'impossibilità di usare un sonar filabile del tipo originariamente inteso. Nondimeno sono navi da 4000 t e due (BROADSWORD e BRILLIANT) sono veterane delle Falklands. Possono portare gli Esquilo al posto dei Lynx. La DOOSWORTH/BRILLIANT è stata posta in riserva nel 2004, l'undici11 marzo 2004, per le precarie condizioni dei sistemi di bordo e per la mancanza di soldi per la manutenzione. QuelLa giorno,notizia incidentalmente,fu ildi mondopoco eraclamore, assortovisto inche unquel eventogiorno distesso maggiorvi rilievo,furono gli attentati di Madrid. Anche la BOSISIO (laex- BROADSWORD, queste due navi furono le prime ad entrare in servizio e sostennero le dure condizioni della guerra) sarà posta in riserva a breve per gli stessi motivi, anche per i danni subiti da parte dell'aviazione argentina, che forse furono maggiori di quanto venne detto all'epoca. Alcune navi hanno ricevuto MM.40 al posto dei precedenti MM.38, da notare che nonostante la possibilità di raddoppiare la dotazione da 4 a 8 le navi brasiliane ne hanno ricevuti solo 4, comunque un progresso della capacità antinave della flotta con un totale previsto di 14 xnavi ciascuna con 4 MM.40, conquando tutti gli aggiornamenti saranno completati per le 'Niteroi' (ma a questo punto, 2 Type 22 saranno in riserva).
 
Il PARA' è rimasto l'unico dei 'Garcia' rimasti in servizio attivo, ceduta assieme alle altre 3 dall' US Navy nel 1989. Prima sono state chiamate fregate ASW, cosa che erano del resto, e poi ribattezzate cacciatorpediniere. Le navi vennero messe in riserva l'11 marzo 2004 per il D-30, mentre le D-28 e 29 hannoavevano fatto la stessa fine il 26 luglio 2000. All'epoca la Marina non aveva ancora la S.PAULO, ma era al meglio della forma: aveva in servizio le 4 'Garcia', 4 Type 22, 4 Inauhma e 6 Niteroi (ma queste erano già in aggiornamento, messe fuori servizio). Le Garcia hanno di rilevante le caldaie ad alta pressione, ma i macchinari hanno dato problemi spingendo a tornare ai meno compatti sistemi a bassa pressione delle successive Knox. La loro dotazione d'armamento comprende 1 ASROC Mk.112, 2 vecchi cannoni Mk.39, due lanciasiluri Mk.32, un elicottero Lynx/Esquilo, radar AN/SPS-10C per la scoperta in superficie, un '40B per la scoperta aerea, centrale di tiro Mk 56, sonar SQS-26B e TACAN SRN-15.
 
'''Com-EqndAp-1''': È incaricato del supporto. Le navi da rifornimento G-23 MOTTA e G-27 MARAJO entrarono in servizio nel 1968 e 1991, con carichi di carburante possibili di 5000 e 6.000 t.
 
Le navi da sbarco G-30 CEARA e G-31 RIO di 12.150 t sono vecchie navi classe 'Thomaston' cedute dall'US Navy negli anni '90. Hanno due sottili fumaioli sfalsati, 12.150 t, trasportano 500 uomini oppure 7400 t di materiali. I cannoni difensivi sono ancora quelli binati Mk 33 da 76/50 mm. Hanno un ampio ponte di volo a poppa, con mezzi da sbarco e un bacino allagabile poppiero. La MATTOSO è invece una più recente nave '''Newport''', che recentemente è stata ceduta a parecchie marine in uno o due esemplari, visto che dopotutto, costruire navi anfibile è costoso e l'US Navy, oramai praticamente si è stabilizzata sulle super-portaelicotteri d'assalto anfibio 'Tarawa'-'Wasp'. Sono da 8.450 t e portano 400 uomini e decine di mezzi ruotati o cingolati, e a suo tempo sostituì i due Mk 33 con altrettanti Phalanx. Vi sono anche 8 mitraglieriermitraglieriere da 12,7 mm. La ARY venne varata a Tokyo il 13 dicembre '55 e poi entrò in servizio il 15 febbraio 1957. Anch'essa, pur dislocando 'solo' 7.500 t, può trasportare 497 uomini o addirittura 2000, per brevi trattii. Ha 4 cannoni da 76,2 Mk 26 e due mitragliere Oerlikon da 20 mm. Così vi sono ben 4 navi anfibie, tutte di rilevanti dimensioni: 2 ex-USA 'Thomaston', 1 'Newport', 1 nuova (al tempo della compera), per un totale di circa 30.000 t.
 
Il '''Comando Forse Subaquee''', presumibilmente ComForSub, si basa sui 4 sottomarini Type 209, ben 4 navi a cui si aggingerà il TIKUNA, in costruzione all'Arsenale, l'unico cantiere capace di costruire un SSK in tutto il continente. Inizialmente TUPI e venne costruito in Germania, ma tutti gli altri, di cui alcuni già negli anni '80, in Brasile. I siluri sono gli Mk 24, eredità inglese dei vecchi 'Oberon' non più in servizio, oltre alle mine francesi MCC-23C. I Type 209 sono da 61,2 m, eccetto l'ultimo da 62 e 100 t di dislocamento maggiore rispetto alle 1300-1400 t dei precedenti. La nave appoggio F.PERRY ha camere di decompressione e una di salvataggio per profondità fino a 300 m, e addirittura minisommergibili da soccorso capaci di 600 m. Il programma per i siluri brasiliani STA-2000 congiunto brasiliano-svedese per un'arma di nuova generazione è stato mestamente cancellato nel 2004. La prossima mossa nel settore subaqueo vede 5 battelli classe SMB-10, da realizzare, con la dovuta calma, tra il 2007 e il 2018. Sono progettate e costruite interamente in Brasile. Si suppone che questi battelli, più grandi e silenziosi dei precedenti saranno in servizio dal 2013. Ma esiste anche il programma, di vecchia data, per un rattore nucleare. Nel Centro Tecnologico Sperimentale di S.Paolo vi è l'assemblamento di un reattore sperimentale ad acqua pressurizzata per le simulazioni di funzionamento, ma la lentezza dei progressi è data dalla carenza di risorse. Le prove del reattore inizieranno nel 2017 (!) e il sottomarino vero e proprio, se tutto va bene, sarà completato nel 2020 o dopo.
 
'''Distretti navali''': sono queste entità regionali a vedere le navi da pattugliamento in azione, quelle di cui sopra, tra cui 6 soli cacciamine tedeschi piuttosto vecchi. Tra i pattugliatori, i 12 'Granaji' sono navi recenti, realizzati su disegno Vosper con uno scafo basso e slanciato, quasi da motocannoniera, hanno dislocamento di 200 t e un cannone da 76 mm. 6 Distretti sono navali, altri 2 fluviali. Tra le navi di un certo livello d'importanza, nel settore fluviale, vi sono le due 'Pedro Texeira' e il monitore PARNAIBA. Questa nave è venne costruita nell'Arsenale entrando in servizio il 6 novembre..1938. Ha 700 t di dislocamento e dal 1998 ha un motore diesel e un ponte per elicottero, con 3 cannoni Mk 3 da 76 mm, 2 Bofors da 40 mm e 6 da 20 mm. Presta o prestava servizio nella flottiglia del Mato Grosso, ed è di progetto inglese Tornycroft. Altre navi da rimotorizzazione sono le 'Romaima' con motori Volvo-Penta e le PEDRO. Queste ultime sono delle grosse navi fluviali da 700 t a pieno carico, ma avendo una lunghezza di 62 m per una larghezza di 0,35 contengono l'immersione a 1,65 m. Realizzate nel 1972, hanno una grossa struttura anteriore, ponte di volo poppiero e due LCVP armati per ricognizione e sbarco. Hanno motori diesel da 3840 complessivi per 16 nodi, e un armamento di un cannone da 40 mm in torretta, 2 mortai da 81 e 6 mitragliatrici da 12,7 mm, verosimilmente anche una corazzatura protettiva leggera. Hanno anche un elicottero leggero Bell 206 o simile nell'hangar.
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Infine sono presenti numerose navi ausiliarie minori, tra cui anche navi oceanografiche che operano persino dalla base antartica Comandante Ferraz, esistente dall'84 e che viene supportata logisticamente dalla nave oceanografica ARY RONGEL.
 
In termini di attività congiunte, recentemente vi è stata una serie di esercitazioni con la Marina Argentina, in particolare dal 1992 vi sono state parecchie esercitazioni ARAEX, in cui sulla MINAS è stato possibile far appontare anche S-2T e S.Etendard. Questo era un tipo d'addestramento molto sentito, infatti nel 1987 la V-2, ovvero la VENTICINQUO DE MAYO venne radiata dalla Marina argentina, nonostante i recenti lavori di aggiornamento a cui venne sottoposta. Dal 2002 è stato possibile schierare direttamente i Super Etendard, che già avevano avuto esperienze su varie unità straniere , incluse portaerei americane, con un'operazione navale congiunta con la SAO PAPLO, l'unica portaerei rimasta in Sud America. In quell'esercitazione , la sesta ARAEX, 3 S-2T e 3 S. Etendard hanno eseguito 10 decolli ed altrettanti appontaggi per ciascun tipo assieme a 4 AF-1 Falcoes. Questa situazione è abbastanza nuova e impensabile fino a circa 20 anni fa: di fatto, la rivalità brasiliano-argentina è sempre stata forte essendo le due nazioni che si contendono l'egemonia sul Sud-America. Ma le marine, pensate per competere se non affrontarsi non hanno avuto molta scelta. Gli argentini hanno usato la portaerei brasiliana di turno per mantenere la qualifica ad operare su portaerei, oramai poco sensata data l'impossibilità di averne una, e i brasiliani hanno usato l'esperienza degli argentini per le operazioni aeree imbarcate con macchine ad alte prestazioni.

Le esercitazioni hanno avuto di recente anche un episodio a dire il minimo sconcertante, con un primo caso di 'fuoco amico' che dimostra quanto sia difficile coordinare le azioni navali contro attacchi aerei. Allorché un bersaglio aereo ha fatto rotta su di una formazione congiunta brasiliano-argentina, una nave almeno, argentina, ha aperto il fuoco. Senonché le sue artiglierie CIWS hanno colpito una Type 22 brasiliana. I CIWS in parola non sono armi da 20, 25 mm come al solito, ma Bofors da 40 mm su torretta Breda binata. Questo significa meno colpi, ma molto più potenti di quello che successe alla corazzata americana colpita per sbaglio da una raffica da 20 mm nel 1991 durante la guerra dell'epoca. Uno dei proiettili ha semidistrutto, forse per esplosione per spoletta di prossimità, il lanciatore prodiero del S.Sea Wolf, per fortuna, apparentemente vuoto al momento, un altro colpo ha sfondato con un grosso squarcio addirittura il fasciame, pur robusto, dello scafo, anche se sopra la lina di galleggiamento. Anche se si è trattata della prima volta in queste esercitazioni congiunte, questo dà l'idea delladel problema che pone la gestione di una flotta di navi ben armate in caso di attacchi aerei ravvicinati: cosa succederebbe se cannoni in modalità automatica da 40, 76 e persino 100 o 127 mm cominciassero a sparare all'impazzata? Le munizioni da 20 mm hanno una portata ridotta e sono di tipo perforante, ma la gittata dei pezzi da 40 in teoria arriva a 12 km, così che la distanza di sicurezza tra le navi dovrebbe essere o molto ridotta (per evitare semplicemente certi angoli di tiro) oppure molto grande: anche un paio di km potrebbe non bastare, a tutto vantaggio di un eventuale attacco aereo concentrato su singole navi. Non è pura teoria, visto che nella guerra del 1982 casi del genere successero davvero.
 
====Gli A-4 Skuhawk e la loro base operativa====
L'Aviazione navale brasiliana, Aviacao Naval, risalgono al 18 novembre 1922 con la creazione del Diretorio de Aeronautica da Marinha o DAerM, ma i contrasti con la FAB -l'aeronautica- contribuirono a dare problemi tali da rendere possibile l'ufficializzazione solo nei tardi anni '50, e fino al 1998, con il presidente Cardoso non vi fu l'autorizzazione ad avere ufficialmente aerei ad ala fissa. Attualmente, al 2007 cioè, essa ha 4 basi aeree sotto il Comando de Forca Aeronaval che sono la base di Manaus in Amazzonia, con l'HU-3 e gli elicotteri UH-12, la base Fluvial de Ladario ai confini della Bolivia, sede dell' HU-4 con elicotteri UH-12, Ilha do Terrapleno de Leste con l'UH-5 ed elicotteri UH-12, ma sopratutto la BEeN Sao Pedro da Aldeia, Rio de Janeiro, che ha ben 6 reparti di cui uno è di aerei da combattimento. Dal 17 febbraio 2001 sono stati consegnati i caccia AF-1 Skyhawk che avrebbero operato con la portaerei Sao Paulo o A-12. Questa base venne costituita con un decreto ministeriale de l10 maggio 1966 per una base di grandi dimensioni e capacità. dato che l'aeroporto di Galeao erano inadeguate per le operazioni aeree.

L'1° Esquadrao de Avioes de Caca e Ataque o VF-1. Gli aerei sono stati comprati a suo tempo, nel lontano 1974, dal Kuwait sotto forma di A-4KU e 6 TA-4KU, consegnati nel 1976, combatterono contro l'Irak prima di spostarsi a Darhan e partecipare alla riconquista del loro Paese. Il ricco Kuwait comprò poi gli F-18 per migliorare al meglio il ridotto organico delle sue F.A. Radiati come surplus, tenuti in riserva, gli aerei vennero comprati nel 1997 con l'appoggio degli USA. Uno degli aerei venne abbattuto durante il 1991 contro gli irakeni, altri erano andati persi e il totale venne venduto per 20 aerei monoposto e 3 biposto, con un costo di 79 milioni di dollari. Vennero venduti ache molti pezzi di ricambio tra cui circa 20 turbogetti PW J52, e missili AIM-9. Erano aerei ancora con poche ore di volo e in buone condizioni, e vennero consegnati con una cerimonia solenne il 2 ottobre 1998. I Falcoes, questo il nome del VF-1, arrivarono però solo 2 anni alla base Pedro de Aldeia, nell'aprile 2000. A quel punto, la base venne ampliata con oltre 6000 mq di infrastrutture e la pista venne allungata da 1800 a 2400 m e dopo un intenso lavoro il 18 gennaio 2001 gli aerei appontarono sulla MINAS. Nel frattempo, per migliorare l'operatività e assicurare la manutenzione, venne stipulato con la Loockheed Martin nella sua filiale argentina, che già cura gli A-4 Fighthawk
 
===Aviazione dei tempi moderni===
====Tucano====
[[Immagine:Esquadrilha fumaça 5.jpg|300px|right|thumb]]
Il velivolo di maggior successo tra quelli brasiliani militari + senz'altro il Tucano, designazione EMB-312. I lavori per questo biposto in tandem, con gli abitacoli sfalsati a mò di F-4 Phantom, per permettere una migliore visibilità per l'istruttore. I lavori cominciarono nel 1978 e l'aereo volò nel 1980. La sagoma di questo apparecchio, dalla caratteristica forma aggressiva del muso, specie sonsiderando che si tratta di un aereo d'addestramento basico-intermedio. Nel proprio Paese ebbe un primo ordine per ben 118 esemplari, noti come T-27, consegnati tra il 1983 e l'86, con motore a turboelica a 3 pale P&W Canada PT-6 da 760 hp, ma limitata a 592 hp sull'asse (di trasmissione dell'elica). Le dimensioni sono di 11,14 x 9,86 x 19,4 m2 di apertura alare, carrello triciclo anteriore, peso massimo al decollo 3175 kg e velocità massima di 433 kmh, per un raggio massimo di 1845 km. Tra i clienti, 10 macchine + 30 (e opzione per altri 40) da montare localmente per l'Egitto, 12 per l'Honduras, 30 per l'Argentina, 80 per l'Irak. Questo solo considerado i successi dei primi anni. La situazione conobbe comunque altre importanti evoluzione che hanno comportato anzitutto la rimotorizzazione della macchina. Il fatto è che il Tucano, per quanto buono, era leggermente sottopotenziato e che dall'altra parte del mondo, in Europa, vi era un altro pericoloso concorrente che gli contendeva la leadership nel nuovo, lucroso mercato degli addestratori a turboelica.
 
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Le macchine andarono al 1° Grupo de defensa aerea 'Jaguares' in sostituzione dell'ALADA. Nel frattempo l'Armeé de l'Air sostituiva i caccia Mirage III con gli F.1 e non ebbe difficoltà a cedere alcuni apparecchi ad altre nazioni: il Brasile aumentò la forza, nonostante le perdite operative, con 9 F.013E e 6 D biposto, di cui: 3 monoposto il 26 marzo '84, 1 il 29 settembre '88, 1 il 20 dicembre '88, 1 il 16 marzo '89, 1 il 17 aprile '89, 2 monoposto nel '99. I biposto vennero consegnati il 24 febbraio '84, il 15 giugno '88, 29 maggio '89, 26 giugno '89, 2 infine nel '99. Alla fine, insomma, il totale ha raggiunto 21 monoposto e 10 biposto. Davvero poco, se si considera che nazioni come il Perù e l'Argentina avevano ordinato 40-70 aerei. In effetti si trattava di una forza simbolica e solo la presenza degli F-5 americani assolveva in maniera decente la necessità di avere un sistema d'arma supersonico. Ai Mirage III non toccò davvero un compito pesante. Agli inizi degli anni '90 vennero aggiornati con alette canard, limitati aggiornamenti all'avionica, un esemplare a scopo addestrativo ebbe anche una sonda di rifornimento in volo. Nel 1997 arrivarono i missili Python 3 e chaff-flare, mentre i missili R-530 erano stati radiati. Infine venne introdotta la missione d'attacco al suolo con 1350 kg di armi anche con caratteristici punti d'attacco sui serbatoi ausiliari, data la scarsità di punti d'attacco complessivi.
 
Il programma F-X, più volte procrastinato per gli 'splendidi trentenni' brasiliani per ragioni finanziarie,prevedeva spese per 700 milioni di dollari e 12-24 aerei. Ma la cosa si è dimostrata difficile da attuare, per i motivi di cui sopra, e la soluzione allo spinosissimo problema è arrivata alfine solo con la più logica delle soluzioni: comprare macchine di discreta qualità usate.

Con una spesa di appena 80 milioni di Euro i Mirage III hanno trovato la sostituzione con 10 '''Mirage 2000C2000''' C e 2 B ex-Armeé de l'Air, che ha ritenuto surplus queste macchine nonostante la fornitura di Mirage 2000 non sia stata particolarmente abbondante, e i ritardi del Rafaele. La firma del contratto è arrivata nel 2005 e le consegne fino al 2007. Nel frattempo, già al 31 dicembre 2005 i Mirage III sono stati radiati, lasciando la difesa aerea un gruppo dei non molti F-5EM, basato ad Anapolis temporanemente. Nell'insieme è chiaro che la FAB ha avuto ed ha una forza solo marginale in termini di difesa aerea, specie con una superficie di 2,5 milioni di kmq da coprire, cosa improbabile anche per una forza di F-22 Raptor.
 
====EMB-100/111====
[[Immagine:Embraer EMB.110 Bandeirante G-TABS. cn 110-212 Skydrift.jpg|300px|right|thumb]]
L'EMBRAER, che è nata nel 1970, aveva prodotto a metà anni '80 già qualcosa come 30003.000 aerei. L'EMB-110 'Bandeirante' (pioniere) è un velivolo leggero venduto in tutto il mondo, inclusa la versione EMB-110A1 con MAD e sensori vari, che però non è militare ma per ricerche geofisiche. La versione EMB-110P1K è un trasporto militare noto in Brasile come C-95A, l'EMB-121 Xingu è la versione con fusoliera corta e pressurizzata, VU-9 in Brasile. Quanto all'EMB-111, volò il 15 agosto del '77 e si tratta di una macchina da sorveglianza marittima, militare o para-militare. Ha un radar AIL, avionica Collins, ESM-RWR della Thompson, autopilota Bendix, comparto merci e passeggeri, anche paracadutisti. Come P-95 era in servizio con il comando costiero della FAB, ma vi erano anche molti altri clienti. Si tratta basicamente di un leggero biturboelica da 3,7-7 t, 15,95 x14,91 m, velocità massima di crociera di 385 kmh, oltre 2900 km di raggio d'autonomia con 45' di riserva. Armamento: 4 punti d'aggancio per 4 coppie di razzi da 127 mm o 7 da 70 mm, uno dei quali possibilmente sostituibile con un faro da 50 milioni di candele (assieme, per esempio, a 3 coppie di razzi), mentre il muso ha un grosso radome nel muso. I motori sono due PW Canada PT6A-34 da 750 hp.
 
====Neiva T-25====
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<references/>
[[Categoria:Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo|Brasile]]