Fisica classica/Calore: differenze tra le versioni

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Se due sistemi a temperatura diversa sono posti in contatto termico i loro stati si influenzano a vicenda fino a quando raggiungono uno stato caratterizzato da una temperatura di equilibrio intermedia tra le temperature di partenza. Si chiama calore la quantità di energia che passa da quello più caldo a quello più freddo fino a raggiungere l'equilibrio.
 
Che il calore fosse una forma di energia simile per tutto alle altre forme si è scoperto solo all'inizio dell'800. Fino alla fine del '700 si riteneva che il flusso di calore passasse dai corpi caldi a quelli freddi per mezzo di un fluido detto [[w:calorico|''calorico'']] che non aveva massa. Questa teoria spiegava in modo accettabile tutti i fenomeni termodinamici causati da differenze di temperature. Per questo motivo era stata stabilità un'unità di misura apposita per il calore, la '''caloria''', definita come la quantità di calore necessaria a far aumentare di un grado un grammo di acqua allo stato liquido, e il suo multiplo kilocaloria (''kcal''). In alcuni campi come la [[w:Scienza_dell%27alimentazione|scienza dell'alimentazione]] per esprimere l'apporto energetico
di un alimento si usa la [[w:Caloria|Caloria]] (notare la maiuscola sottointende la kilocaloria).