Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Aeronautica 1: differenze tra le versioni

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la regia ereonautica non esisteva nel primo conflitto mondiale (da veirificare ancora)
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Anche la specializzazione aerea dei caccia ebbe una notevole espansione e si cominciarono a conoscere i primi nomi degli assi, come Francesco Baracca.
 
La Regia L'Aeronautica nel primo conflitto mondiale dovette pagare un costo notevole in termini di vite umane, infatti durante il conflitto perirono quasi 2000 aviatori.
 
L'importanza dell'aeronautica crebbe sempre più anche dopo la fine del conflitto, fino alla decisione di scorporare l'arma dall'esercito, elevandola a forza armata indipendente il 28 marzo 1923. Il suo primo nome fu Arma Azzurra, divenuta poi ufficialmente Regia Aeronautica su decisione del re Vittorio Emanuele III. Il Fascismo la tenne sempre nella massima importanza e con la nomina di Italo Balbo a ministro dell'Aviazione raggiunse la sua massima espansione, presentata dai gerarchi del tempo come un fiore all'occhiello, grazie ai numerosi record conquistati in fatto di lunghi raid (Italia-Brasile e ritorno, Italia-USA e ritorno, ed altri), di velocità media, di velocità massima e di altitudini raggiunte.
 
Insieme alle altre armi, anche l'Aeronautica diede il suo contributo: importante per quantità di aeromezzi fu l'invio di caccia verso il Nord a combattere la battaglia d'Inghilterra insieme agli avieriaviatori tedeschi, questo per precisa volontà di Mussolini; in seguito l'Arma fu utilizzata in tutto lo scacchiere mediterraneo per bombardare città lungo la costa(come in Francia) oppure per azioni a difesa della Marina. La scarsissima coordinazione delle due Armi provocò i grandi insuccessi di cui furono protagonisti avieri e marinai italiani(Capo Matapan ne è un esempio). È da ricordare che lo Stato Maggiore della Marina da guerra Italiana, prigioniero di una concezione di guerra poco dinamica e volto alla difesa più che all'attacco, consigliò a Mussolini di non costruire portaerei, invece sicuramente utili per un mare vasto come il Mediterraneo. Mussolini a guerra iniziata se ne rese però conto e mise subito i cantieri a lavoro, tanto che a fine guerra stava per essere varata la prima vera portaerei italiana.
 
Una delle prime modifiche sostanziali dell'arma aeronautica fu il cambio di denominazione, dopo il referendum del 2 giugno 1946 prese il nome, ancora attuale di Aeronautica Militare.