Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Corea del nord-2: differenze tra le versioni

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Ora il giudizio sui carri armati Alleati. L'M-24, anche con la scomparsa dei carri comunisti, continuò a non piacere per la sua eccessiva vulnerabilità e al più, dall'ottobre del 1950, venne considerato un mezzo d'esplorazione. L'M26 Pershing, vero peso massimo, era un formidabile combattente a patto però di trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Esso aveva problemi meccanici mai risolti appieno, avendo lo stesso motore dell'M4 più recente da circa 500 hp, ma con una massa di oltre 40 t, dieci in più. Non era affatto un buon mezzo da combattimento quanto ad affidabilità e l'orografia del luogo non lo aiutava. L'M46 era nominalmente il migliore dei carri americani: con un nuovo motore da circa 800 hp era un veicolo dall'altissimo rapporto potenza-peso per l'epoca, e in teoria era anche più mobile dell'M-4. Oggi poco noto, esso non era del tutto immune da difetti pur essendo il primo carro postbellico americano, e sopratutto continuava a pesare tanto per la zona operativa. L'M4 con le sue sospensioni HVSS era molto maneggevole e affidabile, non per niente la versione E8 venne ribattezzata 'Easy Eight'. Era il carro preferito a tutti gli altri, spesso anche all'M46 (che non brillava certo di autonomia e semplicità manutentiva, dato il suo motore da 810 hp a benzina). I carri T-34 erano certamente superiori in mobilità agli M-26, almeno pari se non superiori agli M4 e anche agli M46, a maggior ragione se il terreno era cedevole; ma avevano bisogno, come contro i Tiger e i Panther, di serrare le distanze, e questo in molti scontri statici coreani non si verificò oppure si trattò di scontri confusi nei quali ebbero la meglio gli americani.
 
La palma del 'migliore' non era però loro. Seppure usato in pochi esemplari, il [[w:Centurion |Centurion ]] Mk 3 si dimostrò anche superiore ai mezzi americani e con un tiro a lungo raggio formidabile. Nonostante la mole, era molto maneggevole e il suo tiro si dimostrò preciso. Poche le azioni in cui venne coinvolto contro altri corazzati. Il primo episodio fu addirittura uno scontro fratricida. L'VIII Ussari, che abbiamo visto sopra, ingaggiò alcuni carri medi '''Cromwell''' catturati dai cinesi. Nonostante la bassa sagoma (e l'alta velocità, almeno quando utilizzabile) di questi carri armati, la battaglia sulla riva meridionale del fiume Han portò alla distruzione dei carri cinesi colpiti da ben 3.000 metri con i pezzi da 20 libbre (83 mm) che erano armati di munizioni APDS capaci di arrivare a 1.400 ms e perforare le corazze dei carri medi nemici da tale ragguardevolissima distanza, usualmente ai giorni nostri correlata con quella dei carri armati moderni solo perché pieni di computer di tiro. Eppure la capacità di colpire anche a 3 km dei Centurion venne dimostrata in varie occasioni e almeno finché i Patton, con l'M47, non adottarono un telemetro ottico, non c'era molto modo di equivalerla, data la traiettoria tesa dei colpi APDS. Per il resto il Centurion operò come carro d'appoggio, sparando da piazzole o rampe inclinate. Pare addirittura che con un unico colpo, sparato ovviamente in maniera fortuita, colpì un MiG in volo a bassa quota!
 
Altri mezzi corazzati usati erano pur sempre utili: semicingolati '''M3'''-M5, autoblindo come le '''M8''', semoventi d'artiglieria contraerea come gli '''M19''' su scafo M24 con due pezzi da 40 mm, e gli '''M15''' su scafo M3 con pezzo da 37 e 2 da 12,7 mm si dimostrarono micidiali contro le truppe nemiche al suolo.
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Quanto alle battaglie aeree diurne, queste avevano iniziato le loro operazioni con i jet già il 3 luglio 1950, e i due Yak-3 pare fossero stati abbattuti proprio dagli F9F-2. Il 9 novembre, appena un giorno dopo che Brown dichiarò un abbattimento di un MiG-15 con il suo vetusto F-80C, W.T. Amen abbatté un MiG (stavolta confermato anche dai rapporti sovietici).
 
La campagna aeronavale degli '''F9F Panther''' fu qualcosa di imponente: 78.000 missioni durante la guerra. Tanto è vero questo, che su 826 jet dell'USMC e USN impiegati nel teatro, ben 733 erano i Panther e, in diciotto casi, i perfezionati F9F Cougar con ali a freccia, troppo pochi per fare una qualunque differenza e in particolare impedire agli F-86 di fare la parte della 'stella' del conflitto. Gli [[w:F7F Tigercat |F7F Tigercat]] erano stati impiegati dai Marines come aerei d'attacco al suolo fin dal '50, ma la presenza più inquietante fu quella degli F6F di colore decisamente poco militare, arancione. Era così perché si trattava di aerei carichi di 3 bombe senza governali sotto le ali e fusoliera da 454 kg. Erano radiocomandati e questo spiega sia il carico che il colore antimimetico (per essere meglio seguiti otticamente), ed erano guidati dai Tigercat o dagli Skyrider per azioni d'attacco. Erano insomma dei veri missili 'cruise' di elevate prestazioni; del resto gli americani, per quanto sia poco noto, usarono 'drone' d'attacco anche durante la guerra del Pacifico, come risultato dei loro studi sugli aerobersagli (anche gli inglesi avevano i famosi Queen Bee, ma non ne ricavarono armi da guerra) del periodo prebellico. Uno di questi drone distrusse il ponte di Hungnam. Sulle portaerei venivano stoccati grazie alla loro velatura alare ripiegabile.
 
Oltre all'F9F un altro aviogetto navale venne usato in quantità apprezzabili, il [[w:F2H Banshee|F2H Banshee]], un evoluto e potenziato discendente dell'F1H Phantom I. Aveva due motori J34 ed era molto popolare, anche se caricava solo la metà dei 907 kg dei Panther. Venne usato anche come caccia notturno F2H-2N, il primo vero caccia ognitempo pressoché totale: nel senso che non aveva le limitazioni dei soliti caccia diurni appesantiti da radar e un secondo pilota. Il contrammiraglio Splanger definì addirittura l'F2H la 'spina dorsale dei jet imbarcati'. La versione ricognitore F2H-2P era pure utile e sebbene non veloce, la sua maneggevolezza e lunga autonomia lo aiutavano a compiere le sue missioni rispetto al grosso e piuttosto rozzo Panther; quest'ultimo all'epoca appariva nel suo tipico colore blu-scuro riccamente agghindato del musetto e punta della coda arancioni e vari enormi distintivi nazionali e dell'USN.