Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-771: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Wikificazione basilare AWB
Riga 2:
 
===I Marines nel 1989, Mediterraneo<ref>Tripodi, Carlo: ''I Marines sbarcano dal cielo'', A&D Dicembre 1989, pagg. 31-33</ref>===
[[Immagine:USS_Iwo_Jima_%28LPHUSS Iwo Jima (LPH-2%29%2C_portside_view), portside view.jpg|300px|left|thumb|USS_Guadalcanal_%28LPH-7%29.jpg]]
 
Per capire come i Marines operavano si può fare l'esempio diretto della situazione nella VI Flotta, che aveva tra le sue unità, attorno al 1989, la USS Guadalcanal, LPH-7, la terza portaelicotteri della classe, impostata nel 1961 e in servizio appena 2 anni dopo. Questa arzilla 25 enne era ancora in prima linea, come parte delle navi anfibie, le USS Austin (LPD-4) della classe omonima, la USS Barnable Country (LST-1197), la USS Newport (LST-1179) entrambe della classe di LST Newport, e la USS Whibley Island (LSD-41), praticamente tutte navi che testimoniano classi di unità anfibie (5 navi di 4 classi e 3 di queste sono capoclasse). Il tutto era parte della MEU-22, ovvero Marine Expeditionary Unit 22, Landing Force Sixty Fleet.
Riga 11:
 
Si trattava di un battaglione 'rinforzato'. il 3rd Bataloon/8th Marines. Questo battaglione, che le 'Tarawa' potevano trasportare con una singola nave, era tutt'altro che un battaglione ordinario, quanto piuttosto un reggimento. Si tratta di 1.800 uomini, 5 carri M60, 8 mortai da 81 mm, 8 lanciamissili TOW, 8 cannoni leggeri M198 da 155/39 mm, poi gli equipaggiamenti 'leggeri': 9 mortai da 60 mm, 20 mitragliatrici M2HB da 12,7 mm, 60 leggere da 7,62 mm M60, 26 lanciagranate Mk19, 32 missili M47 Dragon, 12 AAV (LVPT-7). Ma oltre a questa forza, ben superiore, per esempio, a quella della forza del S.Marco italiani (privi di carri armati e numericamente di circa un sesto del totale, o la metà considerando anche la logistica). Ma non vi sono solo velivoli: erano previsti anche un detachement di 6 AV-8 Harrier più gli elicotteri.
[[Immagine:USS_Iwo_Jima_%28LPHUSS Iwo Jima (LPH-2%29%2C_portside_view), portside view.jpg|380px|left|thumb|La USS Iwo Jima. Notare le dimensioni dei CH-53 sul ponte, ma sopratutto la totale assenza del bacino allagabile poppiero, caratteristico delle successive portaelicotteri]]
 
Le navi anfibie americane avevano equipaggi misti: per la nave c'erano i marinai, mentre per l'aviazione c'erano i marines. Nel caso della USS Guadalcanal nel 1989 v'era il HMM-162 (Marine Medium Helicopter Squadron), che nonostante il termine 'medio', ospitava a bordo: 4 CH-53 pesanti, 12 CH-46 medi, 2 UH-1 e 4 AH-1T.
Riga 27:
===Le WASP<ref>Po, Enrico: ''Classe Wasp'', RID Febbraio 2002 pagg.50-56</ref><ref>Pozzi, Luca: ''All'assalto con le Wasp'', P&D Giugno 2007 pagg. 48-55</ref>===
Ma torniamo alle navi d'assalto dei Marines, e sopratutto, andiamo dritti allo stato dell'arte. In attesa della descrizione approfondita delle nuovissime 'San Antonio', guardiamo quello che è, e che succede all'interno di una WASP.
[[Immagine:USS_Wasp_%28LHD_1%29USS Wasp (LHD 1).jpg|350px|right|thumb|La capoclasse,l'USS ''Wasp'' (LHD-1)]]
Torniamo indietro nel tempo. I Marines, da 60 anni capaci di effettuare operazioni anfibie di grandi dimensioni contro un nemico di elevato valore, sono stati talmente attenti al problema della proiezione di potenza, che ad un certo punto 2 delle 9 navi tipo 'Iwo Jima' sono state ultimate come 'Blue Ridge', ovvero navi di comando e controllo per le operazioni anfibie: enormi scafi da 193 m destinati esclusivamente a compiti di comando, imbottite di apparati elettronici di ogni tipo.
 
Per gli sbarchi anfibi rapidi, che sono diventati sempre di più necessari, senza la lunga preparazione usuale per queste operazioni (indispensabile per garantirne il successo), nel 1966 il Naval Weapons Analysis Group propose una nuova nave, capace di sommare in sé tante capacità prima utilizzabili solo con una vera e propria flottiglia: lo scopo era quello di trasportare una MEU, ovvero un Marine Expeditionary Unit, ovvero un 'battaglione rinforzato', che assommava, nell'insieme, a ben 2.000 uomini, pesantemente armati ed equipaggiati. Da considerare che all'epoca già le 'Iwo Jima', portaelicotteri d'assalto anfibio, erano mezzi rivoluzionari: ma per riuscire nell'intento proposto qui, sarebbe stato piuttosto necessario qualcosa di diverso: riunire in un'unica unità navale capacità che erano proprie delle LPH, portaelicotteri d'assalto anfibio; LPD e LSD, unità da sbarco con bacino allagabile; LST da sbarco mezzi corazzati; LPA, trasporto truppe; e i trasporti d'attacco LKA. Questo dà l'idea della formidabile forza navale per i Marines: la maggior parte delle nazioni aveva giusto un paio di unità anfibie, figuriamoci una tale pletora di categorie. Quindi serviva una nave di grandi dimensioni per avere tutte queste capacità senza un decadimento inaccettabile delle singole capacità; e paradossalmente, questi nuovi giganti sarebbero stati utilizzati proprio nelle missioni 'minori', oltre che naturalmente in quelle di grandi dimensioni. Finita nel '69 la definizione del progetto, proprio il 1 maggio di quell'anno l'US Navy mise nero su bianco un contratto con la Shipbuilding Division, appartenente alla Litton Industries (certamente più famosa per le piattaforme inerziali e altri sistemi avanzati che per i cantieri navali), contratto che avrebbe dovuto portare alla costruzione di ben 8 gigantesche navi chiamate LHA, ovvero portaelicotteri d'assalto con bacino allagabile. Già il 20 gennaio del '71 vennero tuttavia ridotte a 5 navi; che comunque non avrebbero mancato di impressionare per le loro eccezionali caratteristiche. Lunghe un quarto di chilometro, da 40.000 t, sembravano davvero portaerei. La cosa anche visivamente era confermabile: se le 'Iwo Jima' avevano dimensioni tali per le quali gli elicotteri pesanti sembravano piuttosto 'grossi', qui, sopra il ponte largo una quarantina di metri, sembravano quasi scomparire: ovvero, non una nave che portava elicotteri, ma piuttosto elicotteri che stavano 'sopra' la nave, tanto la mole di quest'ultima primeggiava. Entrarono in servizio nel periodo 1976-80, e con la loro capacità di far operare sia mezzi d'assalto anfibio che 30 elicotteri (o 20+ 8 Harrier) si sono presto imposte per le capacità operative, rimaste insuperate fino al 1989, con l'arrivo della prima 'Wasp'.
[[Immagine:USS_Tarawa_%28LHAUSS Tarawa (LHA-1%29).jpg|350px|right|thumb|La differenza con le successive 'Wasp' è maggiormente apprezzabile qui, dove la ''Tarawa'' mostra le mensole di prua, ora vuote, che ospitavano i cannoni. L'isola e il ponte di volo prodiero sono le maggiori differenze tra le due classi]]
Quest'ultima era stata costruita grazie sopratutto alla svolta dell'amministrazione Reagan, dal gennaio 1981, inizialmente nota come LHDX, poi come LHD; inizialmente era anche previsto che fossero meno costose delle 'Tarawa', e al tempo stesso abili ad ospitare maggiormente le missioni degli AV-8 Harrier; questo perché nel frattempo i limitati VSTOL di prima generazione erano in fase di integrazione, prevista per l'immediato futuro, con i più grandi e capaci apparecchi della seconda generazione. Erano velivoli da valorizzare appieno, e anche se le Tarawa e Wasp sarebbero state grandi abbastanza per permettere perfino le operazioni di volo di apparecchi convenzionali tipo A-4 e F-18, questo non è mai stato previsto. Quello che per le 'Wasp' era previsto, invece, era un maggior numero di punti di decollo per elicotteri, e ben 3 hovercraft per mezzi corazzati LCAC, anziché il singolo mezzo dello stesso tipo ospitabile da parte delle Tarawa.
 
Riga 45:
 
Nel frattempo le 'Tarawa' stanno venendo messe fuori servizio attivo: attualmente in servizio sono la USS Tarawa (LHA-1, base a San Diego), la USS Nassau (LHA-4, Norfolk) e la USS Peleliu (LHA-5, San Diego). Le altre due, ora in riserva, sono la USS Saipan (LHA-2) e USS Belleau Wood (LHA-3).
 
 
Le navi 'Wasp' sono unità, in termini di nome, che si distaccano dalle precedenti: piuttosto che ricordare i nomi delle battaglie della II GM, ricordano anche i nomi delle navi che le combatterono. Non casualmente la capoclasse porta il nome di una grossa portaerei statunitense, che peraltro non si può certo dire fortunata, visto che venne affondata da un sottomarino giapponese con 3 siluri. La BATAAN ha avuto l'onore di essere la prima nave anfibia 'femminile', ovvero con alloggi sufficienti per 450 donne sia per equipaggio che dei Marines da sbarco. La convivenza a bordo di navi di donne e uomini non è certo un problema di poco conto, specie in missioni di lunga durata. Ma questo non contribuì che marginalmente all'incremento dei costi delle nuove navi, passati da 822 milioni a 1,5 miliardi di dollari per le ultime unità. Questo comportò dei ripensamenti, anche perché le 'Tarawa' erano ancora ottime, aggiornabili con un apposito programma in maniera tale da restare in servizio altri 15 anni almeno. Ma alla fine vennero ordinate comunque una sesta e una settima nave, e addirittura vennero pagati 400 milioni di dollari (degli 880 previsti dagli FY 1999-2001) per i materiali da comprare per l'ottava unità d'assalto anfibio della classe. Ma dal momento che già la BON HOMME RICHARD costava 1,2 miliardi di dollari, e che per la nuova nave erano previsti 1,5 miliardi, alla fine venne rinunciato alla sua costruzione. Peccato, perché sarebbe stata la prima nave di questo tipo con le turbine a gas LM2500+ da ben 36.000 hp l'una. Infatti, tutte le altre portaelicotteri d'assalto anfibio americane hanno ancora le turbine a vapore.
 
A questo punto, sostituite le vecchie Iwo Jima, l'US Navy ha mantenuto 12 navi d'assalto anfibio del tipo LHA/LHD, ognuna delle quali capace di mettere su un ARG, ovvero un Amphibious Ready Group: una LHA/LHD, e due altre unità specializzate, delle quali una sarebbe stata una LPD 'San Antonio', previste in 12 esemplari e le prime del loro tipo con capacità stealth, nonché sostitute di ben 4 tipi di navi anfibie diverse. Combinando le varie navi disponibili, era possibile così formare un ARG con una Marine Expeditionary Unit, oppure unità maggiori come una Brigata (MEB) o una 'forza anfibia (MEF). Il futuro non era chiaro: progettare una versione da 50.000 t e 17 m di lunghezza, continuare con le 'Wasp', oppure fare una nave del tutto diversa. In ogni caso le 'Tarawa' dovrebbero essere radiate tra il 2010 e il 2015, e 7 'Wasp' non sarebbero sufficienti per le esigenze della US Navy.
 
 
E ora le caratteristiche di queste navi: pesanti 40.535 t, equipaggio con 62 ufficiali e 1084 marinai e sottufficiali, scafo a cuneo nel terzo anteriore, poi perfettamente verticale, hanno dimensioni notevoli ma, come scafo, ancora simili a quelle delle 'Tarawa': 237 m di lunghezza al galleggiamento, larghezza di 32,2 m fino a poppa estrema, per migliorare gli spazi interni e quindi con un bacino abbastanza grande per le esigenze manifestate. Ma questo non ha giovato all'idrodinamica, tanto che il coefficiente di finezza è di 0,6, appena superiore a quello di un mercantile. Le alte velocità del resto non erano richieste mentre la volumetria sì, con lo scafo suddiviso in 8 ponti e 4 ulteriori nell'isola. Il ponte di volo è stato fatto nel nuovo acciaio ad alta resistenza HY-100, successore dell'HY-80 e ancora superiore in termini di resistenza meccanica. Questi acciai sono stati usati sopratutto per i sottomarini, il che dà l'idea dell'importanza del contenimento dei pesi (strutture meno spesse), anche a scapito del costo e delle difficoltà di saldatura che queste leghe hanno. Il ponte di volo è lungo 257,3 m, per via dell'estensione delle dimensioni del ponte di volo rispetto ad uno scafo invariato. Il ponte hangar, di tipo aperto per avere maggiore spazio disponibile, ha 1.400 m2 di superficie, non molto ma sufficiente per 28 CH-46, con dimensioni di 25,9 m di larghezza e 6,4 di altezza. Due elevatori hanno 34 t di portata, esterni allo scafo e ribaltabili verticalmente quando necessario, da 15,2 x 13,7 m di dimensioni.
Line 80 ⟶ 78:
 
Invece per l'US Navy,o meglio l'USMC, la cosa importante è la proiezione di potenza in maniera ben più massiccia: con le LHA 'Tarawa' servivano 3 navi per proiettare il battaglione rinforzato o MEU; con le LPH ne bastano anche due soltanto. Il MEU ha una composizione tipica (nei tempi moderni) di quasi 2.000 soldati, carri M1, LAV, artiglierie da 155 mm leggere, 12 CH-46E, 4 CH-53E, 4 AH-1W, 3 UH-1N, e 6 AV-8B, nonché il 'combat Service Support Element'.
 
 
Capito tutto? Ricapitoliamo:
Line 92 ⟶ 89:
*Sensori: radar Gillfillan AN/SPS-48E bidimensionale (originariamente, la WASP aveva l'SPS-52); Raytheon SP-49 bidimensionale, Hughes Mk.23 TAS bidimensionale; AB/SPN-35A,- 43B, -47 per il controllo elicotteri e controllo aereo; Norden AN/SPS-67 di scoperta in superficie, SPS-64(v)9 per navigazione; 2 sistemi Mk.91 controllo tiro Sea Sparrow, 2 radar per i Phalanx; SLQ-32 (v)3 ESM/ECM, 6 Mk.36 SBROC Mod.2, sistema SLQ-25A NIXIE; sistemi elaborazione dati ITADWS, USQ-119(v)11, URC-109, JSIPS-N.
*Altre caratteristiche: hangar da 1.400 m2; 2 ponti veicoli per complessivi 2.127 mq; 6 ascensori da 5,4 t, 2 da 34 t, bacino allagabile 15,2x 98,1 m per 3 LCAC o 40 AAV-7 o vari altri mezzi LCU e LCM (max 6); 3 ospedali per 8 sale operatorie e 600 posti. generazione acqua dolce: 200.000 galloni/giorno
 
 
{| class="prettytable"
Line 171 ⟶ 167:
|
|}
 
 
E ora al riguaardo dell'elemento di innovazione delle LPH, il Landing Craft, Air Cushion o LCAC: è un mezzo da sbarco realizzato dalla statunitense Bell Aerospace Textron, la quale ha vinto contro la Aerojet-General, che gli oppose il JEFF(A) in un ciclo di sperimentazione di 5 anni.
Line 188 ⟶ 183:
 
Almeno 90 LCAC sono stati ordinati dalla US Navy, principalmente per l’impiego da parte dei Marines.
 
 
 
===USS Guam <ref>D'Amadio, S. e Francois P. ''USS Guam LHP-9, Aerei ott. 1996 p. 19-24</ref>===
Line 206 ⟶ 199:
*Carico: 20 CH-46D/E o 11 CH-53, 1.729 soldati
*Armi: 2 Sea Sparrow, 2 Phalanx, 2 cannoni binati da 76, 4 lanciarazzi SRBOC.
 
 
 
 
 
===Aviazione imbarcata: con gli AV-8 e le Tarawa <ref>Fassari, Giuseppe: La Harrier Carrier Americana, Aerei Set-ott 2005 p.56-62</ref>===
Con la futura CVN-21 che sta arrivando al costo di 14 miliardi di dollari, ovvero circa 3 volte l'ultima 'Nimitz' persino gli USA hanno qualche problemino nello schierare piattaforme mobili per operazioni aeree, come si potrebbero ben definire le portaerei. Con Desert Storm una delle 'Tarawa' venne usata come porta-velivoli VSTOL. Adesso si è replicato e si replica in generale. La USS Nassau ha operato nel 1991 con 20 AV-8B e alcuni elicotteri: si pensò, ma se questa nave può portare 4-6 Harrier e una ventina di elicotteri perché non invertire le proprorzioni? Detto e fatto. Ora gli ultimi AV-8B sono andati in riserva, pur essendo al più dei ventenni. E' un fatto che forse farà contento qualche possibile utente di AV-8, magari a corto di aerei per le sue navi (Thailandia, Italia, Spagna, UK..), ma la prima linea americana si basa adesso solo sui moderni AV-8B Night Attack e sui Plus con il radar APG-65. La LHD-6 Bon Homme Richard, della classe Wasp, è certo una piattaforma più adatta all'uso di questi piccoli e micidiali aerei VSTOL anche se non ha ancora lo sky-jump (ma con un ponte di 250 m forse può sopportare questa 'mancanza'). Con 2-3 elicotteri per il SAR dle tipo HH-46D che notare bene, appartengono all'USN e non ai Marines, utilizzabili anche per il VERTREP (rifornimento 'verticale' ovvero con le 3 tonnellate e passa di capacità di carico), ha ospitato nella recente invasione dell'Irak chiamata Iraqui Freedom (un vero e proprio atto di 'maquillage politico' per quella che una volta si sarebbe chiamata 'guerra d'aggressione') non uno ma due squadroni di Harrier, il VMA-211 'Wake Island Avengers' e il VMA-311 'Tomcats', ovviamente inclusa la componente logistica e supporto assolutamente indispensabili per le operazioni di volo. Seguì la USS Bataan (LDH-5) con il VMA-542 'Tigers', un'altra nostra vecchia conoscenza (vedi la pagina sull'aviazione USMC) già a bordo e poi, il 19 febbraio, l'arrivo del VMA-223 direttamente dalla USS Keersage, che stava ritornando in patria e gli lasciò i suoi Harrier. Così nel Golfo divennero 2 le Harrier Carrier, e un quinto reparto, il VMA-214, era a terra ad Ahmed Al Jaber (tutto già visto anche qui), più 6 aerei sulla USS Tarawa e altrettanti sulla USS Nassau. In sostanza, si trattò di organizzarsi: turni di otto ore a bordo di ciascuna delle due navi e le altre 8 per i reparti di base a terra e sulle 2 LHA, per un totale di almeno 136 sortite al giorno. Aiutati da nuclei del personale della RN, che aveva esperienza da vendere nelle operazioni degli Harrier, gli equipaggi delle due 'Harrier Carrier' impararono ad organizzarsi per un'attività che non era di loro competenza, non normalmente almeno. In tutto c'erano 6 squadroni (uno di questi era evidentemente suddiviso nelle due LHA) e forse questo significava 72 apparecchi, appena 14 in meno dei tempi del Golfo 1. Ma stavolta erano tutti del tipo Night attack o del tipo Plus, mischiati nei vari reparti senza suddivisioni particolari. In genere nelle otto ore d'attività venivano lanciate due azioni d'attacco forti di una intera ondata di apparecchi, ma dopo che le missioni si sono spostate in profondità nel territorio irakeno gli Harrier facevano scalo sulla base terrestre. Da lì venivano riarmati e riforniti, poi andavano all'attacco e quindi ritornavano sulla portaerei VSTOL. Poi, visto che l'Irak è piuttosto grande, con l'avvicinarsi a Baghdad si cominciarono ad utilizzare strisce di autostrada come FARP ovvero Forward Arming and Refuelling Point. Prima sono state colpite zone come quella di Bassora, poi si è arrivati a Baghdad e a Tikrit. Sono risultati aerei molto richiesti per la rapidità d'intervento. Ben l'80% delle munizioni usate sono state del tipo 'intelligente' come le GBU-12 a guida laser da 227 kg, ma anche le più pesanti GBU-16, i soliti missili Maverick nel tipo E, e un buon numero di armi non guidate. Il pod Litening serviva per la designazione, presente nella versione II che era l'adattamento per l'Harrier di questo popolare sistema, e la versione ER. La differenza non è nella TV ad alta risoluzione o nel sistema laser, ma nel FLIR che passa da 256x256 a ben 640x512 pixel che ovviamente migliora di molto le prestazioni e la definizione, con maggior raggio utile o maggior definizione a parità di distanze. La modalità tipica, dato che il Night Attack non aveva il pod ma il 'Plus' sì, è stata quella di usare il primo con le GBU e il secondo con il pod. Interessante il raffronto con l'operatività di una portaerei e quella di una portaelicotteri LHD: nel primo caso si è detto di circa 1.600 sortite ma con circa 80-90 aerei durante la campagna militare (fino a quando? Forse la 'fine dei maggiori combattimenti' del 1 maggio?), la seconda con appena 24 Harrier ha ottenuto di produrre 800 missioni, con 110 tonnellate di armi su 146 diversi bersagli (dati per la USS Bataan) ad una frazione del costo della prima. La possibilità di limitarsi ad attacchi al suolo e CAS (anche perché l'USMC non ha praticamente Harrier abilitati all'AMRAAM), e la capacità di rischierarsi indifferentemente su basi aeree avanzate o strisce d'autostrada hanno fatto riflettere sulla validità di questi piccoli e micidiali aerei, che a quanto pare stavolta non hanno subito troppo la presenza dei missili SAM irakeni. Del resto non c'erano più le forze armate delle capacità rilevate nel 1991: non c'era più nemmeno l'aeronautica irakena, prudenzialmente interrata sotto le dune.
 
== Note ==
<references/>
 
 
 
 
<references/>
[[Categoria:Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo|USA]]