Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-133: differenze tra le versioni

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Passarono quindi parecchi anni prima che a questi primordiali ordigni radioguidati ne seguissero altri, a cominciare dal Bullpup e dalla '''Walleye'''. Quest'arma, designata AGM-62 era il frutto delle ricerche del Naval Weapons Center di China Lake. Essa era in sostanza un'ordigno tozzo, con 4 sole superfici di controllo, con una poderosa testata bellica.La guida, elemento fondamentale, era di tipo TV, quindi una sorta di antenato dei Maverick. Le consegne vennero fatte dalla Hughes nel 1966 e nel 1967 dalla Martin Marietta. Questi missili erano per la Marina USA. L'AGM-62A Walleye I e venne prodotta in ben 4531 esemplari. Poteva essere lanciata fino a quote di 10.670 m e trasportata fino a mach 1.9 e usata nella guerra in Vietnam. Essa era indicata contro obiettivi 'duri' come ponti, ma mentre contro le strutture tipo ponti in legno era efficace, contro obiettivi in cemento era meno potente. Ovviamente gli ineffabili tecnici americani arrivarono rapidamente a fornire il prodotto adatto anche per questa missione di distruzione: così vennero ricostruite 1481 Walleye I e costruite ex-novo altre 529 Walleye come Walleye II, da parte della Martin Marietta. Queste nuove bombe avevano una capacità di esplosivo più che doppia, e come se non bastasse, la loro poderosa testata era a carica cava,anche se è strano che si utilizzi un tale sistema per distruggere una struttura di cemento. Certo, con una tale potenza la Walleye è forse l'unica arma capace di distruggere qualunque carro armato, anche i più moderni, e a dire il vero ha almeno un precedente: la colossale testata da 1.8 t del Mistel, capace di perforare circa 20 m di terreno e 3 m di cemento. Infine apparve l'Extender Range Data-Link: con i primi modelli quando il pilota lancia l'arma ne perde il contatto, ma con questo sistema l'arma è ancora puntabile dal pilota in quanto gli trasmette quello che la sua telecamera vede. La produzione iniziò nel 1972 e in questo modo vennero trasformate 1400 Walleye I e poi prodotte altre 2400 Walleye II, non chiaro se anche per trasformazione delle precedenti. Questo consente ad un aereo di lanciare l'ordigno senza vedere affatto (nè lui nè la telecamera della bomba) l'obiettivo, ma un secondo aereo con pod data-link può intervenire, vedere sullo schermo TV quanto gli invia la bomba, e guidarla verso un obiettivo designato dal pilota. Quest'arma venne utilizzata in 3 esemplari nel '72 colpendo il bersaglio, senza essere in nessun caso visibile al pilota dell'aereo lanciatore. Pensata per essere utilizzata principalmente dagli A-7, in questo modo può essere utilizzata al meglio della sua gittata senza esporre il velivolo lanciatore. Naturalmente il data-link può teoricamente essere disturbato o l'aereo che guida l'ordigno può essere abbattuto. Tra il 1970 e il 1979 un'ulteriore versione della Walleye ha trovato impiego: quella nucleare con testata W72 da 150 kT, trasformandola in ordigno d'attacco nucleare strategico, ad alta precisione. Anche Israele ha utilizzato la Walleye, e probabilmente da questa ha ricavato l'esperienza per il missile Popeye. La Walleye, potente arma d'attacco a bersagli essenzialmente stazionari, è rimasta in servizio fino a non molti anni fa. Il suo successore diretto è stato lo SLAM, ovvero la versione (praticamente con lo stesso tipo di guida) dell'Harpoon, che nonostante una testata minore da 227 kg ha un turbogetto che lo rende più costoso ma capace di oltre 90 km di gittata utile, e anch'esso debuttò nel 1991 quando la Walleye venne usata forse per l'ultima volta.
 
 
Ecco i dati dell'ordigno in parola:
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*Peso: Walleye I 512.6 kg, Walleye II 1061.4 kg. Testata rispettivamente HE da 374.2 kg e HE-HEAT da (ben) 861.8 kg, oppure W71 all'idrogeno da 150 kT.
 
[[Immagine:Paveway_II_p1230135Paveway II p1230135.jpg|250px|left|thumb|Una Paveway I]]
 
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La grande famiglia di bombe guidate '''Paveway''' è una vera dinastia della Texas Instruments, con ben 3 generazioni sempre più precise e con alette di planata e di controllo più grandi, specie per permettere un raggio d'azione rilevante per il lancio a bassa quota. Si tratta essenzialmente di un kit di modifica, e la bomba LGB che ne deriva, come dice la sigla, è per l'appunto guidata da un laser designatore, percepito da un sensore a ricerca semiattiva nel muso, ed è basata essenzialmente sul corpo di bombe della serie Mk 80, come quelle da 227 kg Mk 82 (500 libbre nominali), Mk 83 da 454 kg (1000 lbs) ma soprattutto, le micidiali Mk 84 da 907 kg (2000 libbre), ampiamente usate, anche per valorizzare meglio gli effetti di un kit che costa circa 100.000 dollari contro 1000-2000 per la bomba vera e propria. La Mk 84 ha bassa resistenza aerodinamica e una carico di circa 400 kg di esplosivo, relativamente basso per il peso (in effetti, la sua forma affusolata non è affatto l'ideale per massimizzare il contenuto in esplosivo: si vedano a tal proposito i 'cookie' inglesi da 1800-3600 kg 'blockbuster', di triste memoria bellica), ma capace di scavare crateri di circa 8 x 10 metri (già la Mk 82 riece a crearne di 3 metri di profondità per 8 di diametro).
 
La loro storia iniziò negli anni '60 quando rapidamente si comprese la potenzialità di utilizzare i raggi laser come sistemi di guida: piuttosto che affidarsi al 'raggio della morte' come fonte diretta di distruzione venne utilizzato come indicatore per armi convenzionali, come le bombe guidate. Ironicamente, il programma iniziò nel 1965, quando la guerra in Vietnam era appena cominciata. Eppure, la prima bomba nel SE asiatico non venne usata fino al 12 maggio 1968 non fu prima del 1971 con l'operazione 'Steel Tiger' sul Laos che vennero utilizzate dai Phantom D, quando oramai la guerra in Vietnam era chiaramente persa. Vennero poi utilizzati nel marzo 1972 per colpire i cannoni M46 utilizzati dai nordvietnamiti nella Piana delle Giare, e poi contro le forze vietnamite che irruppero quell'anno durante l'Invasione di Pasqua. Queste bombe vennero utilizzate per distruggere postazioni d'artiglieria, per eliminare anche carri armati grazie alla collaborazione con gli OV-10 Bronco del programma 'Pave Nail'. A parte questo, il loro impiego divenne presto strategico. Il principale utente era il 4 TFW, già noto come 'Branco di lupi distrutturi di MiG' avendone abbattuti, durante la campagna Rolling Thunder, più di ogni altra unità dell'USAF, e da allora noto piuttosto come 'Distruttori di ponti'. Il Thanh Hoa, ovvero le 'fauci del Drago', era un ponte strategico in cemento, destinato al traffico su rotaia. Esso era stato attaccato con quasi 1000 sortite da caccia americani negli anni precedenti, durante la campagna Rolling Thunder. Missili Bullpup e bombe da 340 kg vennero ampiamente utilizzate, ma causarono solo danni superficiali. Non era facile abbattere un ponte dalla bassa struttura, che si ergeva sopra un fiume, era lungo 165 m e largo 17, con piloni di cemento di dodici metri di diametro. Era chiaramente un osso duro, e per danneggiarlo durante la campagna di cui sopra, arrestatasi dopo il '68 (di fatto, nonostante la guerra in Vietnam durò ufficialmente 10 anni, i combattimenti più accaniti si verificarono nel periodo 1965-68, fino a che con l'invasione del Tet gli americani cominciarono a considerare di non poter vincere la guerra e iniziarono il disimpegno), andarono persi 84 aerei.
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Stavolta con le LGB e EOGB le cose andarono diversamente: i vietnamiti erano armati pesantemente, ma i Phantom stettero a distanza: un primo attacco con 8 aerei e altri 4 che stesero in avanti una cortina di chaff per limitare la pericolosità dei SAM si risolse con gravi danni il 27 aprile, pur dovendo usare solo le EOGB ovvero le armi a guida TV, simili alle Walleye perché la nuvolosità impediva la designazione continua con i laser. Per causare danni irreversibili un altro attacco venne portato il 13 maggio e distrusse la campata occidentale del ponte, utilizzando anche diverse LGB da 1361 kg. Nessun aereo dei 14 partecipanti venne danneggiato, in grande contrasto con quello che avveniva in precedenza. Altre decine di ponti sarebbero stati distrutti o danneggiati in seguito, nell'arco dell'operazione Linebacker I.
 
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Quanto ai costi e numeri vari, da considerare che le bombe dei kit T.I. sono state costruite già all'inizio dell'87 in qualcosa come 145.000 pezzi. Gli ordini per la GBU-24 dell'USAF erano state ordinate in ben 4.000 esemplari, e altri 1429 per altri operatori. Il costo dei una GBU-16/B alla fine degli anni '70 era di 10.270 dollari, anche se col tempo si è praticamente decuplicato. Infine i mezzi e i sensori: gli aerei sono praticamente tutti quelli tattici americani, dagli F-4D e F-111F agli F-5E opportunamente aggiornati. I pod di designazione sono sistemi come i Pave Tack, i Lantirn, il Pave Spike per rispettivamente gli F-111 e F-4, F-15 e 16, F-4. I sistemi LGB possono essere anche aiutati da 'marcatori' basati a terra, con illuminatori portatili tipo il MULE ovvero Modular Universal Laser Equipment. Infine gli aerei come gli A-10, privi di illuminatore laser hanno almeno un ricevitore di scoperta laser come il Pave Penny che indica al pilota dove i designatori laser sono puntati per lanciare la bomba. Anche gli inglesi con gli Harrier, Jaguar e Tornado avevano un sistema simile, come l'LRMS, visto che sulle loro bombe Mk13 da 454 kg montavano il kit Paveway.
 
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Le Joint Direct Attack Munition ('''JDAM''') sono munizioni guidate che utilizzano una piattaforma inerziale e il GPS per avere una precisione elevata sul bersaglio senza la necessità di avere costosi - e disturbabili - sensori per 'vederlo'.
 
Le munizioni sono più economiche rispetto alle bombe LGB (kit di guida circa 20.000 dollari contro i 100.000 delle LGB). Sommando la semplicità di costruzione con tanto di kit (prodotti oltretutto da una una fabbrica molto piccola, con solo alcune decine di dipendenti), capacità ognitempo, elevata precisione, potenza distruttiva.
 
 
Ecco come la cosa funziona<ref>Nativi, Andrea: ''JDAM: l'arma ch ha rivoluzionato la guerra aerea'', RID novembre 2002 p.41-48</ref>: prendiamo un caccia come l'F-111 con 4 bombe LGB, da piazzare tutte su altrettanti bersagli. Arriva a bassa quota, lancia le armi (se non ci sono designatori esterni) a qualche km di distanza dall'obiettivo, piuttosto alla mercé della difesa antieraea. Oppure rischia e vola a media-alta quota, il che significa necessariamente esporsi molto di più alla difesa antiaerea. Le bombe laser hanno una gittata di una decina di km dalla sorgente del laser designatore, e se c'é cattivo tempo è anche più difficile raggiungere tale risultato, vuoi per i sistemi di guida della bomba che per quelli elettro-ottici di visione dell'aereo. Ora, nel caso si ritenga che sia meglio utilizzare la maggiore quota e gittata di queste armi bisogna considerare i rischi connessi: se la minaccia è solo a bassa quota, e a media-alta è irrilevante, allora è senz'altro verosimile utilizzare un profilo di volo medio-alto. Ma per questo è necessario volare con una forte scorta oppure affrontare una minaccia ridotta, tipo i soliti MiG-21 o 23 e i missili SA-2 e SA-3. Ma che succede se si tratta di un sistema missilistico Patriot o SA-10 e c'é un reparto da caccia con F-15 o MiG-29? la cosa diventa certo più difficile e i numerosi minuti di tempo necessari per guidare tutti questi ordigni non saranno trascurabili. In molti casi pratici le LGB sarebbero quasi inutizzabili, detto in altri termini. Molto meglio una EOGB o un missile Maverick che è quasi la stessa cosa, solo che ha un motore di accelerazione. Ma ancora resterebbe la limitazione del numero di armi utilizzabili in contemporanea e dei tempi d'ingaggio. Inoltre sono armi costose, circa 100 mila dollari. Ora ripetendo la stessa azione con un F-15 con le JDAM, la cosa non suona allo stesso modo. Arriva, sale in una veloce cabrata, lancia le armi da una decina o più di km e se ne va. Poi queste sapranno dove andare. Chi glielo dice? L'INS, che già garantisce una precisione di qualche decina di metri, e la correlazione con i dati del GPS, che riduce l'errore di qualche metro. Entro un minuto le bombe arrivano e colpiscono tutti i bersagli, mentre l'aereo è già in fuga, al sicuro. Come se tutto questo non bastasse, i kit costano meno di 20.000 dollari l'uno. Ecco perché si tratta di un 'uovo di Colombo'. Non ci sono grosse spese di acquisto, non ci sono problemi di ingaggi meteo perché il GPS e l'INS non sono influenzabili significativamente dalle condizioni meteo; non ci sono problemi ad ingaggiare anche bersagli multipli in simultanea; non ci sono che impatti marginali sulla piattaforma di lancio perché non c'é bisogno di una sofisticatissima e costosa piattaforma laser-IR per la designazione; non c'é nemmeno bisogno di un addestramento particolarmente curato, perché si tratta di armi 'indipendenti'. In pratica con le JDAM c'é bisogno di due cose soltanto: trovare il bersaglio e disporre di una piattaforma di lancio (sempre di non usare direttamente i missili lanciati da navi o da terra). Differentemente anche dai più sofisticati sistemi INS il GPS garantisce sempre la stessa precisione, che si voli da 10 o da 1.000 km non fa differenza. Inoltre c'é un doppio sistema che garantisce ridondanza: se il sistema laser non funziona o la 'laserazione' dell'obiettivo non è eseguita correttamente, è LGB commettono errori anche di molti km, molto di più delle bombe stupide. Le EOGB e le armi ad autoguida in generale sono immuni (largamente) da questo problema, ma hanno la necessità di una 'maggiore intelligenza' installata, più costosa: devono cioè 'vedere' il bersaglio con sensori propri e poi 'agganciarlo' qualunque cosa succeda e volargli diritto contro, come una falena con il faro di un'auto. Mentre una LGB è più semplice perché la rotta, anzi il punto d'impatto glielo indica il sistema di base dell'aeroplano, che ovviamente non è 'usa e getta' e quindi, per quanto sofisticato, è 'ammortizzabile' per dozzine di lanci.
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Le JDAM hanno fornito prestazioni eccellenti anche in affidabilità fin dal debutto in Kosovo nel 1999, nel corso della discussa guerra contro la Serbia. Erano usate solo dal B-2, ma poi si è diffusa a macchia d'olio con altre macchine tattiche. In ogni caso, i B-2 usarono anche le GAM, ovvero le bombe progenitrici delle JDAM e che erano specifiche per il B-2 e il suo sistema di navigazione, ma costavano 100.000 dollari l'una e furono prodotte come GBU-36 e 37 in 128 e 100 pezzi, usati assieme a 656 JDAM in un totale di 45 missioni, che tra l'altro distrussero, oltre ad aeroporti, anche bersagli molto difficili come i ponti: quello di Novi Sad fu centrato da 4 armi sullo stesso punto, e per quanto le JDAM non fossero precise quanto le LGB anche contro edifici: l'ambasciata cinese fu colpita accidentalmente (?) da una di queste armi. Un B-2 con 8 armi ha colpito con due ciascuno di 4 bersagli militari in una missione, si trattava di depositi. L'80% dei bersagli è stato colpito e le bombe hanno dimostrato CEP di 6 m lanciate dal B-2 e una percentuale di funzionamento del 96%. Poi è toccato all'Irak essere 'poligono' per le bombe di questo tipo, già sganciate in centinaia di esemplari prima dell'invasione del 2003. Nel frattempo almeno 4.600 bombe sono state tirate sull'Afghanistan solo considerando la prima fase. Di fatto le scorte delle JDAM, che sull'Afghanistan sono state per lo più da 1000 kg circa erano depauperate e forse non si è voluto attaccare l'Irak fino a ricostituirle, visto che il ritmo produttivo non era ancora pari alle pretese delle F.A. americane.
 
 
*Anno di commissione: 1992
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Per tutto questo e altro ancora si cominciò a pensare seriamente che il sistema di direzione e orientamento GPS. Perché? Perché si tratta di un sistema ognitempo, che una volta completato ha reso possibile completare una rete che la quale con un minimo di tre satelliti rende possibile una 'triangolazione' tale che la precisione sia di pochi metri. Questo significherebbe già molto, ma va di pari passo ad un complesso integrato con l'INS, ovvero il Sistema di Navigazione Inerziale.
 
 
 
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[[Immagine:Fat man.jpg|250px|right|thumb|La 'Fatman']]
 
 
*Mark 1: "Little Boy" , la bomba di Hiroshima (13-16 Kt, 1945-1950)
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*Mark 7 – La prima bomba nucleare tattica (8-61 Kt, 1952-1967). La Mk.7 Thor era una bomba nucleare tattica capace di essere utilizzata anche in azioni di bombardamento a bassa quota, con tanto di pinne di coda retrattili per facilitare l'uso su cacciabombardieri. Era un'arma prodotta in ben 1700-1800 unità in servizio già dal 1952 fino al '68, un periodo molto lungo per un arma nucleare di prima generazione. Dimensioni 4.6 x 0.8 m, peso 764 kg. potenza 8-61 kT.
[[Immagine:Mk_8_nuclear_bombMk 8 nuclear bomb.jpg|200px|right|thumb]]
*Mark 8 – Bomba per la penetrazione di bersagli duri, a scoppio nel terreno (25-30 Kt, 1951-1957). La Mk 8 venne sviluppata nei tardi anni '40 e poi messa in servizio contemporaneamente alla precedente. Essa venne ritirata dal servizio dopo appena 5 anni di servizio, nel 1957. Era una bomba 'a cannone' con materiale fissile bersaglio, e possedeva la capacità di penetrare il terreno prima di esplodere anche per 6.7 m nel calcestruzzo, 27 m nella sabbia dura, 37 m di terreno o 13 cm di acciaio. Pesava circa 1400 kg per quasi 3 metri e esprimeva 25-30 kT. Ne vennero prodotte solo 40.
 
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La Mk 24 era un'altra H, basata sul terzo test H, Castle Yankee. Era una immensa bomba, la più pesante mai schierara dagli USA assieme alla Mk 17, capace nel test di cui sopra di esprimerer 13.5 MT, mentre nella versione 'operativa' esprimeva 10-15 MT: certamente, scampare al suo lancio da parte dei lenti B-36 era molto, molto difficile da credere, almeno in una condizione operativa reale.
 
 
*Mark 18 – Arma nucleare sperimentale a grande potenza (Ivy King). L'Mk 18 era una bomba di modici 500 kT, a fissione, con sistema ad implosione a 92 punti, derivato da quello della Mk 13. Aveva uranio HEU, e poteva dare luogo ad esplosioni accidentali, anche quando non settata, di diversi kT. 90 prodotte, radiate senza rimpianti nel '56.
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*Mark 27 –Arma per la Marina(1958-1965). La Mark 27 era figlia dei laboratori Livermore, anch'essa prodotta ma stavolta solo dal 1958. Non c'é dubbio che l'esistenza del SAC, con i suoi migliaia di bombardieri con capacità nucleari ponesse l'esigenza di equipaggiarli, e questa fosse presa molto sul serio dall'industria americana. Venne prodotta con potenza di 2 MT, peso di circa 1450 kg e lunghezza di 0.76 m x 3.6 m di diametro. 20 vennero prodotte come testate W27 per la testata del missile Regulus. Ne sarebbero state prodotte 700.
 
[[Immagine:B28RE_bombB28RE bomb.jpg|200px|right|thumb]]
*B28: o Mark 28, (1958-1991). La B28 era un'arma H tattica-strategica utilizzata anche dalla NATO, per esempio dai caccia CF-104, e dai Valiant inglesi.
Prodotta dal 1958 al '66, era munita della stessa testata reperibile su missili come i Mace e gli Hound Dog. Ne sono state prodotte qualcosa come 20 versioni, con so senza paracadute, diametro tipico 58 cm, lunghezza variante tra 2.44 e 4.32 m, peso tra 771 e 1053 kg, potenza che poteva essere scaricata in aria o con impatto a terra, variabile da 1.1 MT nel Mod.1, 350 kt nel Mod.2, 70 nel Mod.3, 1.45 per il Mod.5. Come facilmente intuibile, il numero prodotto non era in economia: 4.500 bombe, l'ultima ritirata nel 1991.
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*B46(Mark 46); Arma sperimentale, cancellata nel '58. La B46 è una bomba testata ma mai messa in servizio. Era un'arma, tanto per cambiare, nata nel decennio atomico ovvero gli anni '50, pesava circa 3700 kg e sviluppava 9 MT.Il suo disegno base venne sviluppato nella B53 e nella testata W53. 50 sono ancora in riserva.
 
 
*B53 (1962-1997). Le B53 sono state sviluppate dal 1955 dai laboratori Los Alamos, basate sulle Mk 21 e Mk 46. Erano intese per rimpiazare le Mk 41, e entrarono in produzione nel 1962 con la costruzione di 340 bombe terminata nel 1965. Aveva la potenza formidabile di 8.9 MT in base al test del 1958. Lunga 3.8 m e diametro 1.27 m, da 4.015 kg incluso il paracadute da 400 kg, costituito da 5 diverse unità. Prodotta in 2 versioni, sporca e pulita, aveva sistema di implosione con RDX e TNT, nucleo basato su uranio, e poteva essere utilizzata anche per attacco contro bersagli sotterranei, ma pur sempre con impatto al suolo per causare un effetto terremoto.
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*B57(1963-1993). La B57 è un'arma tattica, ovviamente H, in servizio dal 1963. Essa ha 3 m di lunghezza, diametro 37.5 cm, peso di appena 227 kg. È dotata di paracadute, e puè essere utilizzata con molti tipi di spolette, anche come bomba di profondità. Infatti non è molto potente, a seconda dei Mod. si arriva, tra lo '0' e il '4', a 5, 10, 10, 15, 15, 20 kT.Ritirata nel 1993, ma nell'insieme prodotta in qualcosa come 3100 esemplari. Largamente impiegata da aerei e elicotteri ASW.
 
 
[[Immagine:B-61 bomb (DOE).jpg|250px|right|thumb]]
*B61 (1966-oggi). La B61 è un'arma nucleare moderna, disegnata nel 1963 dai laboratori Los Alamos, la produzione a massa iniziò nel 1968.Era un'arma tattico-strategica, una H con peso ridotto. Ne vennero prodotte 3155, che ancora nel 2002 erano inservizio in circa 1265. Ne sono state prodotte 9 versioni, l'ultima delle quali è la Mod.11 del 1997, che serve per penetrare il terreno con funzioni anti-bunker. Prodotta per essere utilizzata dai pià disparati aerei, dai vecchi F-100 ai minuscoli A-4, agli F-4 e F-111, F-15, F-16, A-6 e persino S-3 Viking, nonché i Tornado italiani e tedeschi, mentre quelli inglesi avevano la WE177. Difficile dire quante ne sono state prodotte, ma si dice che a tutt'oggi ne siano in servizio no meno di 480. È un'arma moderna, a testata selezionabile in potenza, diametro di 33 cm, lunghezza 3.58 m, peso appena 320 kg, variabile a seconda delle versioni. La sua utilizzazione riguarda anche gli attuali B-2 Spirit.
[[Immagine:B-61_bomb_rack61 bomb rack.jpg|250px|right|thumb]]
La versione anti-bunker pesa 540 kg, sviluppata dal 1994 e entrata in servizio 3 anni dopo in 50 esemplari. In genere vi è un paracadute da 7,3 m in nylon. A parte questo, l'arma, rilasciabile fino a mach 2, ha una testata regolabile per esplosioni aeree, a contatto al suolo, paracadutata. Se necessario può essere rilasciata ad appena 15 m, con spoletta radar per l'esplosione. Il sistema di attivazione può essere settato, nelle versioni tattiche, a 0.3, 1.5, 5, 10, 60, 80, or 170 kilotoni . La Mod.11 ha forse una potenza di 10 kT, mentre la Mod. 7 strategica arriva a 340 kT. Attualmente sono attivi i Mod. 3, 4 tattici, il 7 strategico, il 11 antibunker.
 
*B77 (cancellata 1977). La B77 ha avuto origine per il B-1A, e rimpiazza la Mk 28 e la Mk 43. Pensata per essere sganciata a mach 2 e a quote anche di 18.000 m, era dotata di un paracadute per assicurare, anche da 30 m, anche la salvezza del bombardiere lanciatore. Venne cancellata nel 1977 come il B-1A.
[[Immagine:B-83_nuclear_weapon83 nuclear weapon.jpg|240px|right|thumb|La B-83 fa outing]]
*B83(1983-oggi) La B-83 è una arma per certi aspetti derivata dalla precedente, con capacità di variare la potenza esplosiva, entrata in servizio nel 1983. Sviluppata dai Livermore labs, ha esplosivo 'insensibile' per evitare scoppi accidentali, è lanciabile da mach 2, a qualunque altezza, ha un paracadute da 14 m in kevlar, pesa 1089 kg, lunghezza di 3.67 m, diametro di 45,7 cm , potenza realmente variabile, da 1 kT a 1.2 MT. È stata realizzata anche come bomba 'da penetrazione', o almeno considerata in tal impiego, e persino considerata come arma per bombardare eventuali asteroidi che minaccino la Terra.
 
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Un B-1B può portare 12 -24 H, mentre un B-52 può portare non meno di 8 bombe H, per un totale di decine di MT disponibili, giusto 10.000 volte Nagasaki. Ben presto le armi nucleari si diffusero presso i reparti aerei di tutti i generi, con gli A-4 Skyhawk, gli F-84, 86, 100, 105, A-3, A-5 etc. etc. ottimizzati per il loro impiego. D'altro canto non deve stupire dato che persino cannoni SR da 120 erano utilizzati per lanciare granate nucleari tattiche, per non dire dei missili Falcon: praticamente qualunque cosa potesse ospitare poche decine di kg era idoneo a portare, potenzialmente cariche nucleari, anche le valigette di team speciali con cariche da demolizione o mine predisposte. Certamente vi era stato un notevole progresso rispetto alle bombe da 4 t dei primordi. Forse il decennio 1955-65 fu quello in cui davvero qualche incosciente ai reparti più bassi poteva dare il via ad una guerra nuclare. Non mancavano nemmeno le cariche nucleari di profondità, che gli elicotteri e aerei NATO hanno continuato a portare a lungo assieme a quelle convenzionali, sempre più rare (da circa 161 kg), e ai siluri ASW.
 
[[Immagine:Castle_RomeoCastle Romeo.jpg|250px|left|thumb|]]
Per fortuna i politici vigilavano: pare che McArthur sia stato silurato per avere proposto di usare le atomiche contro i comunisti in Corea. Ai tempi della Crisi dei Missili gli intercettori erano realmente armati di missili nucleari: bastava un caccia cubano a bassa quota per rischiare di spianare qualche decina di kmq di territorio. Un esempio impressionante di come le cose che 'tecnicamente' si possono fare non siano necessariamente lecite. Attualmente il presidente G.W. Bush si è speso molto per premere per la realizzazione di mini-armi nucleari da usare contro 'bunker profondi'. Se la tecnologia era già tanto progredita 50 anni fa, potrebbero anche riuscirci, ma certo,non sarebbe un bel giorno per il mondo quello salutato dal loro impiego, o anche dalla minaccia del loro utilizzo: si è sempre lavorato per ridurre l'abissale differenza tra le bombe convenzionali e quelle nucleari, e forse tecnicamente ci si potrebbe anche riuscire.
 
 
 
[[Categoria:Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo|USA]]