Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Giappone: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Wikificazione spicciola AWB
Riga 1:
{{Forze armate mondiali}}
[[Immagine:Japan_flag_Japan flag -_variant variant.png|150px|left|thumb]]
Uscita sconfitta dalla Seconda guerra mondiale, la nazione giapponese ha avuto una limitazione tremenda rispetto anche alle altre nazioni dell'Asse sconfitte: eppure, non conobbe un'invasione diretta da parte degli Alleati, a differenza di quanto accadde alla Germania e Italia. Solo Iwo Jima e Okinawa vennero occupate direttamente: per il resto, per la prima volta nella storia, fu un'azione indiretta portata dalla Marina e Aviazione (USAAC, non ancora formalmente indipendente dall'esercito) a sconfiggere l'Impero del Sol Levante.
 
Riga 12:
 
L'industria della difesa giapponese risalì lentamente la china e così, su basi rifondate in termini del tutto rivisti, basati sul mercato nazionale, perché al Giappone, mai grande esportatore d'armamenti, era stato letteralmente proibito di esportare armi. Questo non è stato vero per Germania e ancora di più per l'Italia, che sono diventati esportatori d'armamenti in grande quantità. La Germania ha esportato in numerose nazioni, sopratutto NATO. L'Italia invece ha fornito grandi quantità di sistemi d'arma, anche sofisticati, anche a clienti tutt'altro che affidabili o democratici (Libia, per esempio, che da sola ha ricevuto 200 semoventi corazzati d'artiglieria da 42 t, 20 aerei da trasporto, decine di elicotteri, circa 250 aerei leggeri d'addestramento-attacco, 4 corvette e centinaia di missili). Al Giappone non è stato concesso nulla di tutto questo, e i sofisticati armamenti che sono stati adottati per le sue F.A. 'di autodifesa'sono stati forniti dagli USA, o prodotti su licenza (con tempi bliblici) o sviluppati e prodotti localmente ma con costi improponibili e quindi, nonostante le somme spese, in quantità piuttosto modeste. Tutto questo è causato anche dall'inefficienza dei programmi pluriennali che devono essere approvati con ordini per ciascun anno finanziario, per cui la quantità da produrre, in base al budget annnualmente previsto è modesta, con ritmi lenti ed economicamente inefficienti. La cantieristica non ha mai smesso di funzionare con progetti indigeni anche se largamente basati su 'filosofie' proprie dell' US Navy.
 
 
In termini di date storiche dettagliate, il Giappone dal settembre 1945 fu sotto il completo controllo delle Forze d'occupazione Alleate. Ma presto la situazione cambiò, anche se praticamente mai venne riconquistata l'indipendenza totale dagli Stati Uniti, che hanno continuato a tenere fino ai nostri giorni ingenti forze militari sul territorio giapponese. Sebbene il Giappone fosse stato trattato molto più duramente delle altre nazioni dell'Asse, in quanto ebbe l'ardire di attaccare 'proditoriamente' P. Harbour (cosa formalmente vera, molto di meno se si considera lo stato di tensione sempre più pesante che avrebbe dovuto consigliare di non dormire sonni profondi alle Hawaii, base avanzata americana di importanza capitale per il controllo del Pacifico), e sebbene non si tenne in alcun conto il 'controbilanciamento' che distrusse praticamente tutte le città giapponesi con napalm, bombe e armi nucleari, nondimeno anche per il Giappone il riscatto dalla condizione di Paese occupato non poteva tardare. Almeno 4 i fattori che lo consigliavano: Anzitutto una severissima Costituzione che emanata nel 1946, non contemplava la guerra come risoluzione dei conflitti e l'impiego oltremare di un qualche dispositivo militare per tutelare gli interessi nazionali. Poi la Guerra in Korea, la vicinanza dell'URSS, e il ritorno di molti prigionieri internati nell'URSS che erano sospettati di essere 'comunisti'. Tutto questo non poté non influire sulla politica americana, rappresentata dal governatore Douglas Mc Hartur.
Line 25 ⟶ 24:
 
L'unica eccezione a questo stato di cose sono i cantieri navali, che lavorano con ritmi piuttosto sostenuti anche per le commesse militari e possono costruire navi in serie con relativa efficienza: ogni anno un paio di cacciatorpediniere, un sottomarino, e altre anvi minori. I Giapponesi hanno stabilito che gli servono circa 16 sottomarini, così si permettono una età media di 10 anni circa per la flotta, dopo di ché 'buttano via' navi che in altre parti del mondo terrebbero ben volentieri per 25-30 anni, destinandole alla riserva, come navi scuola o per le proverbiali lamette da barba.
 
 
 
 
===Pianificazione Difesa===
Line 44 ⟶ 40:
L'aviazione avrebbe visto la riduzione da 28 gruppi d'allarme radar a 8 + 20 squadroni, la riduzione di aerei da combattimento, l'arrivo di 2 E-767 AWACS nel 1998, caccia F-2.
 
{{Avanzamento|100%}}
 
[[Categoria:Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo|Giappone]]
{{Avanzamento|100%}}