Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Corea del sud: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Wikificazione spicciola, Replaced: <references/> →
Riga 2:
[[Immagine:Flag of South Korea.svg|150px|left|thumb|]]
La Corea del Sud ha una situazione particolare fin dalla sua fondazione come Stato indipendente: nata come nazione alla fine della Seconda guerra mondiale, ripartita in una zona di influenza comunista e una 'occidentale', la Corea ha conosciuto una feroce guerra che in tre anni non ha cambiato i confini che hanno diviso la penisola. La capitale Seul ha una posizione particolare, essendo entro il raggio delle artiglierie sufficiente per raggiungerla senza nemmeno la necessità di un'incursione aerea. Questo è un caso particolare, che è condiviso da Damasco con le artiglierie israeliane poste sul Golan. La Corea del Sud ha una forza militare elevata ed è appoggiata da basi americane, ma questo non basterebbe in caso di guerra contro la Corea del Nord per evitare pesanti danni al territorio. La Corea del Nord è nota per le sue attività missilistiche ed è dichiaratamente in possesso di un programma nucleare. In termini convenzionali la Corea del Sud è ben preparata e ha numerosi sistemi d'arma moderni o modernizzati, parte dei quali, come i carri K-1, di realizzazione nazionale.
 
 
 
La storia militare della Corea ha visto molti momenti significativi: la dinastia Choson del 13 secolo, che portò la Corea ad una tale potenza da invadere due volte il Giappone, nel 1592 e 1596, con un esercito forte e ben organizzato, ma che non ebbe più fortuna dei mongoli di qualche secolo prima contro il valore dei giapponesi e le difficoltà logistiche dell'operazione. Poi la Corea divenne stato vassallo del potente vicino, la Cina Manchu, nel 1637, la gurerra cino-giapponese del 1895 che finì con il Giappone quale potenza dominante sulla penisola, a cui sarebbe seguito un feroce processo di giapponesizzazione di cui i coreani non hanno mai perso memoria. Dopo la vittoria giapponese sui Russi del 1905 la posizione si rafforzò ulteriormente e nel 1910 la Corea divenne definitivamente colonia giappponese. Dopo il 1945 la Corea venne sottoposta ad un regime di governo provvisorio che Truman acconsentì ad essere esercitato con la suddivisione della penisola al 38 imo parallelo. Questo si dimostrò un grave errore, e quando il 15 agosto 1948, tre anni esatti dalla fine della guerra tra Giappone e USA si formarono la Repubblica di Corea,seguita dalla Repubblica Popolare di Corea in settembre, il danno era oramai fatto. La successiva guerra fu quasi inevitabile: di fatto la Corea, pur essendo una penisola tutt'altro che ricca e dal buon clima, ha attirato per secoli giapponesi, cinesi, russi e ultimamente americani come obiettivo da conquistare e colonizzare. La Guerra di Corea fu una immane tragedia che vide tutto il Mondo scontrarsi sul suo suolo, ma sopratutto vide subire i coreani, sia del nord che del sud, e il territorio devastato.
 
 
Dopo la guerra la Corea del Nord e quella del Sud rimasero sul 38imo parallelo, su cui venne istituita la DMZ per evitare altri problemi, che si estende per decine di km in larghezza. Nondimeno, la capitale Seul è ancora entro la gittata dei sistemi d'artiglieria nordcoeani a più lunga gittata, situazione che ha solo un altro esempio, sostanzialmente: quello di Damasco, sotto tiro da parte degli israeliani dalle alture del Golan.
 
 
Le F.A. Coreane si sono sviluppate in maniera consistente, aiutate da materiale americano prodotto in quantità o fornito direttamente. Ma la Corea del Sud non è il Giappone, e la sua forza economica e tecnologica non sono mai state allo stesso livello, come del resto la popolazione. Ma la minaccia diretta della Corea del Nord ha stimolato il mantenimento di forze armate potenti, che hanno dovuto peraltro fare affidamento per lo più su armi di vecchio tipo, spesso di seconda mano, che come nel caso della Spagna, Grecia e Turchia erano l'unica ipotesi fattibile per le finanze nazionali.
Line 25 ⟶ 21:
 
Quanto concerne per i mezzi corazzati vi erano anzitutto i Type 88 o K-1 o ROKIT. Cosa sono? Essenzialmente una versione leggermente rimpicciolita dell'M1 Abrams, progettato dalla General Dynamics e prodotto dalla Hyundai. In un certo senso, questo concetto ha anticipato la successiva produzione del T-50, anch'esso la riduzione dell'F-16 (oppure l'aggiornamento dell'F-20, almeno concettualmente). Il ROKIT entrò in produzione nel 1985 col cannone da 105 mm e nel 1992 era stato prodotto in 250 esemplari, un numero tutt'altro che eccezionale, ma destinato a raggiungere secondo le previsioni i 550. Non erano questi tuttavia i carri principali, almeno in termini quantitativi, né d'altro canto dovevano temere molto dai T-62 e dai mezzi più vecchi ancora che erano in carico al KPA, ovvero l'esercito nordcoreano. La flotta di M47 Patton, ricevuti a suo tempo in ben 900 esemplari, era ridotta a 300, ancora più numerosi di quello che erano all'epoca i ROKIT, ma erano totalmente obsoleti. La forza di corazzati principale non era ancora rappresentata da questi mezzi, ma dagli M48, dei quali non meno di 950 esemplari erano in servizio nelle versioni M48A2C, M48A3, M48A5K, quest'ultimo almeno con il cannone da 105 mm e di gran lunga il più numeroso. Il carro armato standard della Corea del Sud influenzava anche l'esercito USA, che ancora negli anni '80 aveva anch'esso i carri M48A5, per ottenere una logistica comune, oltre che per il mero fatto che l'M60 era troppo grosso per il territorio e il carro M1 era troppo necessario per l'Europa.
 
 
La produzione del ROKIT sarebbe finita nel 1993, poi sarebbe subentrato il carro K1 PIP che sarebbe stata armata con il potente cannone M256 da 120 mm e con il sistema di controllo del tiro della Computing Devices: in sostanza, se il K-1 era l'equivalente dell'M1, questo era destinato ad essere l'equivalente dell'M1A1, e se ne programmava la produzione in non meno di 1000 esemplari, costituendo a quel punto una forza assolutamente superiore rispetto a qualsiasi cosa schierabile dai nordocoreani.
 
La forza di mezzi speciali avrebbe dovuto comprendere anche veicoli gittaponte e recupero ricavati dai carri M47 radiati dal servizio.
[[Immagine:2007_Seoul_Air_Show_063_K2002007 Seoul Air Show 063 K200.JPG|300px|left|thumb|]]
Ma per quello che riguarda la situazione dei mezzi di fanteria, la situazione non era altrettanto brillante, o quantomeno buona: vi erano solo 500 M113 in servizio, a cui si aggiungeva un mezzo non molto diffuso e noto, nientemeno che il Fiat 6614 da trasporto truppe, che è stato prodotto su licenza dalla Asia Motors. Ma nemmeno di questo modesto mezzo vi erano molti esemplari disponibili: solo 400 circa, prodotti fin dalla metà degli anni '70. Con una postazione di tiro per mitragliatrice leggera e corazza da circa 7 mm anche se ben inclinata, erano tutt'altro che mezzi poderosi. Un veicolo che avrebbe costituito una vera rivoluzione, specie per cooperare con i carri K-1, era il KIFV, Korean Infantry Fighting Veicle. Era prodotto dalla Daewoo, e in concreto si trattava di un AIFV della FMC, armato di mitragliera da 25 mm in torretta monoposto, ma motorizzato con un diesel MAN D-2848 9V con trasmissione automatica T-200, mentre la Alcan forniva le corazze in alluminio. La versione base era armata solo con la solita 12.7 mm, ma erano previste le torrette monoposto da 25 mm, una addirittura da 35-40 mm, un carro leggero da 105mm, portamortaio da 120 mm, veivolo comando e altro ancora, un pò troppo per un mezzo di cui si pensava di produrre inizialmente almeno solo 500 mezzi.
 
Line 44 ⟶ 39:
 
Nel caso dell'aviazione dell'esercito, invece, vi erano ben 48 elicotteri AH-1F, i cui missili TOW erano un aiuto di non poco conto contro le forze corazzate dei nordcoreani. Altri 194 elicotteri erano i leggeri MDH-500 Defender, prodoti dalla Korean Air. Il problema era di rimpiazzarli (per esempio con i BK-117 tra i candidati), perché i nordcoreani si erano equipaggiati di mezzi del tutto analoghi, con estrema difficoltà per distinguere amici e nemici, specie nelle missioni speciali. Altri mezzi erano i UH-1, in fase di sostituzione con un primo lotto di 100 UH-60 per 500 milioni, e possibilmente altri 50 elicotteri. Recentemente erano stati poi comprati 18 CH-47.
 
 
 
La ROKAF ha funzioni di superiorità aerea, intercettazione, attacco al suolo e limitate capacità di interdizione. Aveva nel 1992 una forza di 45.000 uomini, con ferma di leva di ben 35 mesi. Questo consentiva di animare 7 stormi di combattimento, il cui livello di addestramento e di efficienza era molto maggiore delle unità della avversaria aviazione nordcoreane. L'efficienza, per esempio, era di circa l'80% contro il 40 dei 'nordisti', mentre le ore di volo erano non meno del 50% superiori. Il programma KFP significava Korean Fighter Program, ovvero il nuovo programma per il caccia coreano, che vide inizialmente vincere l'F-18 in 120 esemplari, ma poi è accaduto che i costi abbiano superato i preventivi e allora si è ritornati sull'altro concorrente, l'F-16. In tutto il programma valeva 5.2 miliardi di dollari. Un primo gruppo di 12 F-16C/D Block 50 sono stati forniti dalla GD, poi sono giunti altri 36 da montare in kit e infine gli ultimi prodotti solo in Corea del Sud dalla cordata di cui la leader era la Samsung. A parte questi aerei vi erano altri 44 F-16 di cui 10 biposto, -per un totale previsto di 160 aerei-, che erano stati forniti a suo tempo tramite canali FMS. Altri aerei della ROKAF erano gli F-5, di cui 8 superstiti F-5 da ricognizione, mentre per il resto vi erano numerosi caccia F-5A/F. 68 erano stati prodotti su licenza tra il 1979 e il 1981, il primo passo per la creazione dell'industria aeronautica coreana.
Line 92 ⟶ 85:
*8 P-3C ordinati
 
[[Immagine:Ensign_of_the_Republic_of_Korea_NavyEnsign of the Republic of Korea Navy.jpg|150px|left|thumb|]]
 
 
 
[[Immagine:Ensign_of_the_Republic_of_Korea_Navy.jpg|150px|left|thumb|]]
La Marina o ROKN era un altro servizio riccamente 'popolato' con ben 60.000 uomini tra cui 2 divisioni di fanti di marina. Le navi erano molto meno numerose e potenti, con 7 cacciatorpediniere 'Gearing' che non erano altro che navi degli anni '40 potenziate allo standard FRAM I e II, e altre due del tipo SUMNER, tutte eccetto 2 delle prime erano state armate con missili Harpoon e un elicottero mentre le rimanenti avevano un lanciatore ASROC. Per sostituire questo obsoleto nucleo di navi erano in programma i caccia KDX, inizialmente da 3500 t con armamento di un pezzo da 127 mm, due Goalkeeper, un Sea Sparrow, lanciamissili Harpoon e elicotteri Lynx. La loro costruzione avrebbe dovuto essere dell'ordine di 10-12 navi, cominciando da una prima nave del 1992. Non erano navi eccezionali, ma comunque adatte allo scopo.
 
Line 105 ⟶ 95:
 
Altri mezzi erano i vecchi S-2 Tracker da pattugliamento marittimo, di cui si prevedeva la sostituzione con i nuovi pattugliatori P-7, che vedevano addirittura la partecipazione alla costruzione dell'ala da parte della Daewoo, ma questo programma venne cancellato e quindi riaperto la competizione con il P-3 e l'Atlantic come soli contendenti, da ordinare in otto esemplari. Nemmeno a dirlo, per una sorta di 'feudo americano' come è la Corea del Sud, tra l'Atlantic 2 e il P-3 ha vinto quest'ultimo, da consegnarsi dal 1995 senza alcuna partecipazione coreana alla loro realizzazione.
 
 
 
 
 
==I caccia sudcoreani==
Line 116 ⟶ 102:
 
La seconda generazione di F-5 non mancò a sua volta in servizio con la RoKAF, e eccetto l'RF-5E, i sudcoreani ne ebbero in servizio tutti i modelli. Gli F-5E arrivarono in servizio nel 1974 con 19 ex-vietnam del sud scappati dal Vietnam. Poi arrivarono 126 aerei nuovi, F-5E e F, specialmente con il 1st TFW con i suoi 115, 122 e 123 TFS di Kwang Ju. Nel 1980 venne ottenuta la licenza per produrre 48 F-5E e 20 F-5F da parte della Hanjin Corporation, che utilizzò alcune delle infrastrutture della KAL, e così in tutto arrivarono in Corea del Sud qualcosa come 233 F-5E/F tra il 1974 e il 1986, una forza seconda solo a quella di Taiwan (che peraltro non aveva certo F-4 e F-16). Il caccia della seconda generazione ha rimpiazzato la prima generazione degli F-5, che tuttavia sono rimasti in parte in servizio come addestratori. Non è chiaro, a causa delle misure di sicurezza del governo sudcoreano, quali siano state le unità ad utilizzare i caccia F-5, chiamati localmente Chegoong-ho, ovvero Skymaster o dominatori dei cieli, ma tra le unità dovrebbero esservi stati il 1st TFW di cui sopra, il 102 ,103 e 111st TFS del 10st TFW di Suwon e Kunsan, e infine i 201 e 203 del 4th TFW, oltre all'unità OCU del 1st.
 
 
La Hankook Kong Gon o Republic of Korea Air Force, RoKAF è la utilizzatrice di una grossa flotta di '''[[w:F-4|F-4]]''' '''Phantom''', dei quali i primi arrivarono nei tardi anni '60. Erano necessari per rafforzare la forza dell'aviazione verso la minaccia della Corea del Nord. Inizialmente vennero ordinati 18 F-4D di seconda mano, ex-USAF e vennero forniti inell'ambito del programma Peace Spectator. Vennero posti inservizio nel 100th TFS di Taegu, una delle principali basi aeree coreane. Altri 18 vennero forniti nel 1972, ex-3rd TFW, mentre in cambio 36 F--5A vennero ceduti al Vietnam per rinforzarlo con questo processo a 'cascata'. Altri vennero forniti gli anni dopo, e non mancarono quelli dotati di pod Pave Tack per designazione laser con le bombe LGB. Alla fine la Corea ebbe ben 92 F-4D, oltre il 10% del totale costruito e di gran lunga i più numerosi esportati in questa versione. Accanto a questi arrivarono anche i più recenti 'È, che erano circa 60 nel 1991, forniti in un primo lotto di 37 con il programma 'Peace Pheasant'. Presero servizio nel 152 e 153 TFS del 17th di Chongju. Anche questi erano solo l'inizio: in tutto 103 aerei vennero forniti entro gli anni '90. Inoltre vennero posti in servizio 12 RF-4C ex-USAF, ceduti nel 1990 e messi in servizio col 131 TRS di Suwon, assieme a 11 ALQ-131 per le ECM. In tutto la RoKAF è arrivata a ben 216 Phantom, di cui oltre 100 erano in servizio attorno al 1991. Ancora nel 2000 erano in servizio 18 RF-4C (evidentamente ne giunsero altri in seguito), 60 D e 55 E, che ancora non riuscivano ad essere più numerosi della precedente. In tutto i Phantom hanno servito nel 110e 110 th del 11 TFW a Taegu con il modello D, il 17th TFW di Chongju ha ottenuto gli E con il 152 e 153, e il 39th ha avuto gli RF-4C. In totale 5 gruppi. I Phantom sono stati aggiornati successivamente con alcuni programmi appositi, ma il più importante è stato rifiutato: era proposto dalla DASA con un kit per portarli al livello del Phantom ICE. In ogni caso, alcuni hanno ricevuto il 'Pave Tack' ovvero l'AN/AVQ-26, mentre 30 hanno ottenuto i missili 'stand-off' AGM-142 'Popeye', già comprati dall' USAF, RAAF e THK turca. Si tratta di un'arma potente, con una gittata di medio livello e una testata di oltre 300 kg.
 
Recentemente si ha notizia dell'acquisto del pod LOROP, ovvero un sistema di ricognizione tattica sistemato dentro la struttura base di un serbatoio standard da 1365l. Questo sistema, venduto al costo di 50 milioni di dollari, è stato annunciato come contratto firmato in 18 dicembre 2005, quando la Elbit israeliana ne ha confermato la vendita. Il LOROP venne presentato già nel 1995 ed è stato venduto anche per i Phantom turchi. È un sistema con sensore elettro-ottico e un FLIR e i dati sono inviabili con un datalink a banda larga e con una precisa ricostruzione della zona sorvegliata grazie all'abbinamento con un marcatore GPS.
 
 
 
Gli'''[[w:F-16|F-16]]''', di cui sono stati già stati definite in maniera larga le caratteristiche del programma, sono stati ordinati negli USA con una lettera d'intenti del dicembre 1981 per 36 apparecchi C/D Block 32 e quest'ordine rese la Corea niente di meno che la prima utilizzatrice dei caccia C/D. Il programma venne chiamato 'Peace Bridge' ed era fondamentale per aumentare la forza e la modernità della flotta aerea, basata su F-4 e F-5. In seguito venne ribattezzato 'Victory Falcon' nel 1986, dal presidente della Repubblica coreana Chun Doo Hwan. La flotta di questi F-16 è andata all'11 th TFW di Taegu. A questo seguì l'F-X program che vide l'F-16 perdere contro l'F-18, come annunciato il 18 dicembre 1989. A quel punto sembrava fatta: 120 Hornet sarebbero stati comprati come nuovo caccia sud-coreano, grazie anche alla produzione offerta in Korea del Sud. Ma sopraggiunsero difficoltà tecniche ed economiche, per cui si ritornò al 'perdente' ma più economico F-16, che avrebbe avuto uno standard stavolta elevatissimo: il block 52 con motori F100-PW-229, LANTIRN e missili AMRAAM e HARM. I primi 12 aerei vennero fabbricati a Forth Worth e poi 36 montati da kit americani in Corea del Sud. Infine gli ultimi 72 sono stati prodotti direttamente su licenza dalla Samsung Aerospace. I primi arrivarono il 2 dicembre 1994, quelli assemblati dal novembre 1995. Nel 2000, a luglio, è stato annunciato anche un contratto per altri 20 Block 52 sempre da produrre in Korea dalla oramai costituita KAI, il complesso industriale sud-coreano, e dotati di ASPJ per le ECM, radar APG-68(V)7, LANTIRN, missili di ogni sorta incluso lo SLAM e consegne dal 2003.
Line 129 ⟶ 112:
 
Tornando all''''[[w:F-18|F-18]]''', questo venne scelto per la superiore avionica, l'affidabilità data da 2 motori e capacità di svolgere azioni marittime di attacco e in generale di operare in condizioni ognitempo, sia per il poderoso radar APG-65/73 che per un FLIR in pod sotto la fusoliera. Questo era utile sopratutto perché i velivoli incursori nordcoreani come gli An-2 erano mezzi insidiosi, lenti, che potevano eventualmente sfuggire ai radar dei caccia anche del tipo doppler (a dire il vero, non sarebbe stato facile nemmeno vederli con il FLIR, data la ridottissima emissione termica). Infine, i nuovi MiG-29 sembravano meglio controbattibili da aerei come l'F-18. I primi 12 Hornet avrebbero dovuto essere forniti, 36 assemblati, 72 prodotti su licenza, e quanto ai motori, 27 F-404-GE-402 forniti dalla G.E., 10 assemblati e 144 prodotti su licenza. Ma nel marzo 1991 l'affare riguardo l'F-18 è stato talmente mal giudicato da portare, clamorosamente, da mandare la vittoria al concorrente 'perdente' ovvero l'F-16. Se non altro, il fatto di essere già presente in servizio in Korea non era certo una cosa marginale: mettere su una logistica del tutto diversa per due caccia di ultima generazione era piuttosto illogico e certo non economico.
 
 
Per quello che riguarda caccia più pesanti, la Corea del Sud considerò lungamente anche il Tornado, ma alla fine non se n'é fatto nulla. In ogni caso, per contrastare i caccia come i Su-30MKK cinesi e i possibili avversari nordcoreani era necessario un velivolo da caccia e superiorità aerea piuttosto che un interdittore e intercettore a lungo raggio. E non c'erano certo i margini per comprare due macchine pesanti moderne al tempo stesso (più adatto per i sauditi come ragionamento..).
Line 140 ⟶ 122:
 
In ogni caso, non si può certo dire che gli americani non ci abbiano messo del loro meglio per vincere, essendo la grossa fusoliera dell'Eagle un ideale 'contenitore' per tutto quello che si può infilare nelle baie avioniche e dei motori. Così l'F-15K ha ricevuto il G.E. F110-GE-129 da ben 13.000 kgs, sperimentato su di un F-15E nel 1999 ma non passato in produzione. Naturalmente l'incremento di spinta rispetto ai primi motori dell'Eagle, oltre 2 t per motore, è il benvenuto. Non vi sono altri F-15 con questo motore e le prestazioni e la maneggevolezza ne risentono di conseguenza. Inoltre, l'avionica è del pari prestante essendo l'F-15K il più sofisticato di tutti gli Eagle, persino di quelli dell'USAF. Ha un radar APG-63(V)I che nonosante sia nato prima dell'APG-70 riesce a superarne le prestazioni con modi sofisticati per la ricerca in superficie, sia navale che terrestre, con capacità anche MTI, e l'US Departement ha autorizzato persino la versione (V)2 con antenna AESA, capace tra l'altro di ingaggiare 8 bersagli in simultanea. I piloti hann sofisticati elmettei JHMCS, esiste un computer avanzato, display multimode di ultima generazione, sistema MIL_STD 1760 per i piloni d'aggancio armi, capacità che consente di usare bombe JDAM: ma esistono anche missili AGM-84D per attacco antinave ed E per attacco contro bersagli in superficie in generale. Non bastasse (nessun F-15 in precedenza lanciava Harpoon) esistono anche i missili AIM-120C e AIM-9X, i pod AN/AAQ-13 e 14 per inseguimento terreno e designazione bersagli, anche aerei. Non manca nemmeno un sofisticato sistema ECM interno, più di qualunque altro F-15 esportato: un ALQ-135M ICMS, un ALR-36M (in alternativa al ALR-56C piuttosto inaffidabile). I caccia sono in fornitura nel periodo 2005--8 e presumibilmente rimpiazzano gli F-4D di due squadroni.
 
 
 
===La KAI e il T-50===
[[Immagine:T-50_Golden_Eagle_Model%2C_MSPO_200750 Golden Eagle Model, MSPO 2007.JPG|300px|left|thumb|]]
A suo tempo la famiglia dei Northrop N-156 era un progetto di notevole utilità, sebbene messo in ombra dal fatto che l'USAF non lo utilizzò se non in piccola quantità come macchina di prima linea, giudicandolo troppo leggero, mentre in compenso utilizzò molto il T-38 Talon che era un addestratore supersonico e come tale, macchina di assoluto lusso per l'addestramento. La sua sostituzione non è stata agevole: dopo oltre 3.800 aerei prodotti fino al 1989 la famiglia T-38/F-5 ha stabilito una diffusione tale, anche se non casualmente solo nelle versioni da combattimento o biposto derivate, che solo l'F-16 e il MiG-21 possono vantare. Eppure, è proprio con la sostituzione di questo aereo che i sudcoreani si sono cimentati. La KAI naque della presenza delle forze aeree americane di base nel Paese, che fecero sì che la compagnia di bandiera nazionale KAL iniziò a fornire, attorno al 1979, la manutenzione degli aerei con l'USAF. Poi, molto stranamente per una compagnia di bandiera civile, montò su licenza gli F-5, nel 1981. Visto che le forniture erano di qualità ineccepibile, questo stimolò diverse compagnie ad interessarsi all'argomento aeronautico. Una delle compagnie in parola fu la Hyundai che progettò il KT-1 WONG BEE, simile al PC-9 da addestramento basico, che rimpiazzò i T-37. Volò nel 1991, entrò in servizio con 84 esemplari nella RoKAF e venne esportato in appena sette esemplari in Indonesia. La Samsung, nel frattempo, produsse su licenza 108 F-16. A quel punto, tra le compensazioni industriali la Corea del Sud ottenne dagli USA il supporto per costruire l'addestratore avanzato e aereo da attacco leggero KTX-2. Il lavoro di progettazione terminò nel 1994 e si pensava ad un programma da 2 miliardi di dollari. Ma la crisi asiatica colpì anche la Corea, sospendendo il programma e alla fine aumentandone il costo del 50%. Nondimeno, passata la crisi ripresero i lavori del KTX-2 dal 1997. Nel 1999, ad ottobre il governo obbligò i costruttori sudcoreani a mettersi insieme in un unico organismo, che divenne poi la Korean Aerospace Industries, che era formata da Samsung, Daewoo, Hyundai. Nel 2000 venne ribattezzato il velivolo come T-50, e entro l'agosto 2000 vennero fatte 4800 ore di volo nella galleria del vento, e il 31 ottobre 2001 uscì l'aereo prototipico, che volò il 20 agosto successivo. Vennero prodotti 4 prototipi, e poi ordinati nel 2003 25 T-50 di serie, da assegnare al 52th Squadron dell'8 Wing di Sachon meò 2006, per concludersi nel 2008.
La progettazione è stata fatta con 350 ingegneri, di cui 270 alla General Dynamics e gli altri 80 al centro di Sachon, in Corea del Sud. Ha avuto giovamento anche del CAD ovvero la progettazione computerizzata, ed è stata tanto accurata che il prototipo ha presentato solo 39 difetti, contro i 75 del primo F-16 fabbricato in Corea, a Samsung.
Line 167 ⟶ 147:
 
==I carri K-1 e oltre==
[[Immagine:Korean_Army_K1A1_tankKorean Army K1A1 tank.jpg|300px|left|thumb|]]
I carri K-1 sono, come si è detto, essenzialmente una versione in scala ridotta dell'M1, ma hano anche delle differenze, come la torretta dall'aspetto meno squadrato, più simile a quella del concorrente perdente per il nuovo carro dell'US Army e anche a quella di mezzi come il Challenger. Visto che la Corea del Sud aveva avuto solo come esperienza l'aggiornamento di 597 dei 1050 carri M48 in servizio allo standard A5 con motore diesel e cannone da 105 mm, Seul chiese aiuto agli USA e in particalre scelse il progetto presentato dalla General Dynamics, che sarebbe stato conosciuto universalmente come ROKTI o Type 88, o ancora K-1. Nonostante il nome, il prototipo venne approntato già nel 1983. I due prototipi vennero costruiti e provati negli USA; poi la produzione in serie ebbe luogo presso la Hyndai Precision & Industry Corporation, ovvero l'attuale Rotem. La costruzione iniziò nel 1984 e venne completata, per il primo lotto di 210 carri, già entro il 1987. Altri 325 vennero prodotti dopo tale data con un secondo contratto. Inizialmente moltissimi componenti provenivano dall'estero, ma poi col tempo vennero prodotti in Corea. La versione gittaponte AVLB da 22 metri venne realizzata con l'aiuto inglese da parte della Vickers, che fornì un sistema del tipo MLC-66, simile al N.8 usato dal British Army su scafo Chieftain. In tutto vennero realizzati 56 carri gittaponte, capaci di lanciare il ponte in 3 minuti e ritirarlo in 10. Un contratto venne stipulato nel 1993 quando la Hyundai comprò 3 sistemi completi e la licenza di produzione per 23 milioni di sterline. Mancava un ARV, ovvero un veicolo recupero, e allora chi meglio dei tedeschi per realizzarlo? Ecco che venne firmato un contratto nel 1991 con la MaK utilizzando l'equipaggiamento Bergpanzer che originariamente era su scafo Leopard 2, con verricello da 35 t e gru da 25. In tutto ne vennero realizzati, a partire dal '93, ben 149 esemplari in due lotti da 90 e 59. In tutto nel 1998 i K-1 prodotti erano oltre 800, tenendo testa alla superiorità numerica dei nordcoreani. Ma non era finita: come nel caso dell'M1 anche qui il carro originale era dotato di un cannone da 105 mm M68: nella metà anni '90 venne iniziato lo sviluppo di una versione col 120 mm M256 ben più potente, e generali miglioramenti al sistema di brandeggio della torretta, miglioramento della capacità di calcolo del computer balistico e migliore tenuta all'acqua per rendere più efficiente la manovra di guado. Agli inizi del '96 già venne completato il prototipo del K-1A1 che venne provato dall'Esercito sudcoreano, fino a che il nuovo tipo venne omologato nel '97. La versione K-1M venne approntata per la Malaysia con peso inferiore alle 50 t ma poi venne chiamato, più genericamente K-1E che sta per Export. Infine nel 2005, ad ottobre, venne presentato il KNMBT, ovvero il Korean Next Generation MBT, o XK-2. Questo nuovo mezzo ha una massa di 55 t, è stato sviluppato dal 2003 al 2008 e la produzione alla Rotem dovrebbe iniziare nel 2011.
 
Line 177 ⟶ 157:
 
Il programma per il KNMBT invece cominciò a prendere forma nel 1995 ma venne rivelato solo nel 2004, dopo ch erano già stati spesi 239 milioni di dollari. Esso comporta una notevole riprogettazione del mezzo, anzitutto perché basato su di un cannone da 55 calibri anziché 44, con acciao con limite di snervamento di 1100 MPa anziché 1030, pressione nella camera di scoppio di 780 MPa anziché 740, è la migliore dei cannoni per carro armato, adottata finora solo sui Leopard A6. La granata DM 53 associata a questo cannone ha una velocità di 1730 ms iniziali, consente in 21 kg di cui 9 di carica di lancio di sparare un penetratore da 5 kg e 745 mm di lunghezza, con il 30% di energia cinetica in più e capace di perforare praticamente tutte le corazze di carro armato esistenti. La stessa munizione è sparabile anche dal 120/44 mm con v.iniziale di 1670 ms. La granata plurimpiego con spoletta selezionabile per esplosione ritardata, all'impatto o in aria arriva a un raggio di 80 m di letalità. I coreani hanno anche prodotto munizioni speciali di loro ideazione per il cannone da 120 mm. IL caricatore automatico riduce l'equipaggio e cambia la forma della torretta, ora simile a quella del LEclerc. Le munizioni pronte al tiro sono circa 20 e sono stipate nella parte posteriore della torre, che quindi è più alto di quella anteriore. In caso di esplosione le munizioni vengono fatte sfogare da pannellli di sicurezza al di fuori della torre, come sull'M1. La rotazione della torretta non è più oleodinamica, ma per maggiore sicurezza di tipo elettrico (il liquido usato dai circuiti idraulici è potenzialmente infiammabile). Le sospensioni sono idropneumatiche su sei ruote, al solito nonostante il maggiore peso. Le innovazioni sono in ogni campo, come il motore, un MTU 883 HSWL con dimensioni di 2.06 x 2.1 x 1.183 m e nondimeno capace di 1500 hp, che equipaggia anche il nuovo poderoso semovente da 155 mm THUNDER, sempre sudcoreano, ma nella versione a otto cilindri, mentre la trasmissione automatica è una Renk 295 a 5 marce. Il motore è estremamente avanzato, il migliore per carri armati attualmente disponibile, e dotato di due compressori a geometria variabile e controllo elettronico, a parità di potenza rispetto al motore del Leopard 2 ha un volume di appena il 60% nonostante i suoi 12 cilindri. La protezione è del 70% maggiore rispetto a quella del K-1, include anche corazze ERA sul tetto anti munizioni HEAT, radar di scoperta missili controcarro collegato a lanciagranate fumogeni speciali, protezione NBC e anti-neutrone. Inolte il veicolo è anche un mezzo da combattimento 'networkcentrico' con sistemi di comunicazione sofisticati. In sostanza, questo percorso verso l'eccellenza ha fatto sì che la Corea del Sud riuscisse pienamente dove l'India, troppo spavaldamente ha tentato e fallito, ovvero nella creazione di un carro armato efficiente e moderno. D'altro canto non va nemmeno dimenticato che il K-1 originariamente venne progettato dalla GD americana, poi passato per la produzioen in serie alla Hyundai.
 
 
I veicoli sudcoreani comprendono anche i cingolati anfibi '''[[w:BV-206|BV-206]]''': oltre ai 300 circa già in servizio, ne sono stati ordinati nel 2002 altri 96, forniti in kit dalla Hagglunds e montati dalla KIA per entrare in servizio tra il 2002 e il 2005. Quest'ordine ha portato il totale dei BV-206 esportati in 40 nazioni, in pratica il veicolo standard da neve mondiale.
 
 
==Marina al 2007==
Line 192 ⟶ 170:
*La 2a Flotta ha i 21, 22 e 23 squadrons caccia e fregate, 201, 202, 211 e 212 ima unità difesa costiera, 522 squadron cacciamine, 2 unità decontaminazione
*La 3a Flotta ha il 301,302 e 303 per i caccia e fregate, 304 e 406 ima unità difesa costiera, e la 3a unità NBC.
 
 
Quanto alle basi e istutuzioni varie, la principale base è Chinhae, le altre sono Cheju, Inchon, Mokpo, Mukho, Pukpyongni, Pohang e Pusan. L'accademia navale è Chinhae.
 
Ma per il futuro sono previste novità importanti, che di fatto mettono un inizio alla creazione di una flotta d'alto mare, chiamata Flotta Mobile Strategica. Questa sarebbe stata basata sulla rapidità d'impiego in caso di necessità e la sua progettazione venne annunciata dal presidente Kim Dae-Jung il 20 marzo 2001. Questa flotta, annunciata dal presidente all'Accademia navale in quel giorno, fu anche accompagnata al contempo dalla notizia della costruzione delle navi classe DOK-DO, ovvero le portaelicotteri d'assalto anfibio. Questa flotta era annunciata come necessaria per 'proteggere gli interessi nazionali nei 5 continenti', e particolare interessante, questa decisione era antecedente all'era dell '11 settembre'. In seguito, attorno al 2015 sarebbe arrivata la flotta stragegica vera e propria, con 2 o 3 flotte di Reazione rapida, ciascuna con una portaelicotteri, 1 caccia KDX-III, 2 KDX-II, fregate FFX, 1-2 sottomarini KSS-II. Il totale previsto è di 24 cacciatorpediniere, di cui 12 antiaerei e 12 ASW.
 
 
L'organico della Flotta sudcoreana era nel 2007 basato su queste navi:
Line 253 ⟶ 229:
 
Per rimpiazzare i cacciamine costieri, oramai radiati, è stata progettata nel 1999 la classe YANG YANG di 7 navi, poi ridotte a 2 che sono la MHC-571 che da il nome alla classe e la MHC-572 Ong JIN. Sono navi da 880 t pc (curiosamente sono più massive dei cacciamine d'altura) e hanno 2 veicoli filoguidati Pluto GIGAS.
 
 
[[Immagine:071111-N-4010S-005.jpg|300px|left|thumb|La nuova portaelicotteri d'assalto anfibio coreana]]
Line 259 ⟶ 234:
 
Il ponte di volo è lungo 199 m e largo 32, con 5 punti d'appontaggio per velivoli UH-60 o SH-60, con due ascensori per il collegamento con l'hangar che ospita fino a 15 macchine tipo elicotteri medi, e il ponte garage con la capacità di cui sopra. Vi é un bacino allagabile per due hovercraft LCAC-1, realizzati a Pusan dalla HHI&C, che è anche responsabile dell'allestimento della DOK-DO.
 
 
Le loro caratteristiche tecniche comprendono 4 motori diesel SEMPT-Pielstick 16 PC2.5STC da 7650 kW costruiti su licenza, e sufficienti per 23 nodi e per un'ottima autonomia, ben 10.000 miglia a 18 nodi. In ogni caso, l'equipaggiamento sensori-armi comprende un radar SMART-L da 400 km e il sistema TACTICOS della TNNL prodotto su licenza dalla Samsung Thales Corp, più il sistema MW-08 di sorveglianza di superficie e aerea a medio raggio, in 3D. 1 RAM e 2 Goalkeeper. Possibile la loro conversione in navi portarei con l'istallazione di uno sky jump sul ponte di volo (del resto sono decisamente più grosse della Garibaldi italiana), ma per ora è stato dichiarato che il loro compito sarà solo di portaelicotteri d'assalto anfibio. In pratica le loro deficienze sono 3: bassa velocità (ma paragonabile a quella delle portaelicotteri dell'USN), assenza di sistemi di difesa aerea complessi (idem, ma comunque non è lo stesso per la componente radar, molto sostanziosa), e sopratutto la necessità di installare uno sky-jump, altra cosa che non dovrebbe essere difficile in caso di necessità.
 
 
Non vi sono solo queste nuove navi, per servire la fanteria di marina: ne esistono in servizio altre 28: 4 LST-681 'Kojoonbong', 5-6 LST-671 'Un Bong', 2 LSM-655 'Ko Mun', 6 LCU-72 e 10 LCM-8
 
 
Le prime di queste sono note anche come HDL 4000 e sono precisamente la 681 Kojoonbong, 682 Birobong, 683 Hyangrobong, 685 Sungoonbong. Costruite nl cantiere Hanjin Heay Industries Shipbuilding durante il periodo 1993-97, somiglianti alle vecchie navi americane da sostituire dei tipi LST-1 e 542, sono state a suo tempo decurtate massivamente visto che ve n'erano in programma 9, ma la crisi economica ad un certo punto ha investito, tra le 'tigri asiatiche', anche la Corea. In ogni caso le loro dimensioni sono 112.5x15.3 m, hanno ponte di volo poppiero, 16 nodi v,max e autonomia di 4500 miglia a 10. Internamente hanno un equipaggio di 120 uomini e trasportano 200 marines e 1700 t di materiali, per un totale di 4.278 t p.c. Differentemente dalle navi inglesi delle Falklands, sono ben armate per la propria autodifesa: 4 impianti binati Breda-Bofors (ora OTO) da 40 mm, e 2 Sea Vulcan da 20 mm. Trattandosi di navi LST, lo sbarco dei mezzi avviene ancora in maniera tradizionale: con un portellone anteriore e la nave praticamente spiaggiata. Anche le vecchie navi LST 'Un Bong' ex. US Navy, cedute nel 1955-58 sono ancora in servizio, ma per poco. Sono simili, con rimodernamento nel 1974, alle successive navi, con 4080 t p.c. 100 m di lunghezza e equipaggio di 125, anche se la velocità, tallone d'Achille per queste vecchie navi, è di appena 11 nodi. Da radiarsi prossimamente, cosa senz'altro avvenuta già se non vi fossero state le difficoltà con le 'Kojoonbong' di cui sopra.
 
 
La forza di navi ausiliarie è di 14 vascelli, di tutto rispetto se tra questi vi sono 3 rifornitori AOE-57,58 e 59 classe 'Chonji', di cui la capoclasse è stata costruita nel 1988-91 dalla Hyndai, la 'Taechong' nel1996-97, la 'Hwanchon' nel 1997-98. Si tratta di navi piuttosto grosse, con 130 x17.8 m e 9180 t p.c., velocità massima 20 nodi, ponte di volo poppiero e armamamento di 2 EMERLEC per la prima o 2 pezzi da 40/70 binati Broeda, oltre che i due Vulcan da 20 mm a tre canne rotanti. Quanto alla capacità di trasporto sono dotate di 4.200 t di carburante e acqua e 450 t di altri rifornimenti 'solidi'.
 
Esistono infine 2 navi logistiche AK Spt, 2 AT/F, 4 AGHS, una ASR e infine, due navi di salvataggio. La ASR è in particolare la ASR-21 'Hae Jin' del '96, nave di soccorso sommergibili da 103x16.4 m, 4350 t e 18 nodi, con 130 marinai e specialisti a bordo. Tra le sue attrezzature un minisommergibile DSRV da 12.4 t e 9.6 m, che ha equipaggio di 2 persone e ne porta altre 10, andando a soccorrerle fino a 457 m di profondità: più non vale la pena, visto che in genere i sottomarini tendono ad implodere oltre un certo livello. Esistono anche camere iperbariche, una mitragliera da 20 Vulcan. Ha realmente svolto il suo compito in occasione di incidenti a sottomarini, anche della Corea del Nord nel '98 e 99.
 
 
 
Quanto ai programmi futuri della ROCN, esistono piani dal 2004 per i nuovi grandi sottomarini KSS-III, prima intesi addirittura come sottomarini nucleari da 4000 t, anche se poi, visto che il dislocamento pratico per tale nave era piuttosto dell'ordine delle 6000 (ma perché? I Rubis, gli 'Alpha' e altri tipi dislocano anche meno di 4000 t) allora si è ripiegato per un sottomarini convenzionale con motore AIP da 3500 t. Il programma per 3 battelli ha un costo di 3.7 miliardi di dollari (il che contribuisce a considerare che i 6 KSS-II abbiano un costo complessivo, non certo unitario di 1 miliardo) e sarebbe da completare entro il 2022. Ma saranno sopratutto i 6 caccia KDX-III le navi portanti, assieme alle portaelicotteri. Anch'essi saranno realizzati in due serie da 3 l'una con dislocamento cresciuto da 7000 a 9000 t p.c. Per le prime 3 si tratta di DDH-992 Ahn Yong Bok, DDH-992 Ji Deok Chil, e DDH-993 Yun Yeong Ha. Il primo di questi, con la costruizione approvata nel 2004, dovrebbe entrare in servizio proprio nel 2008.Gli altri seguiranno nel 2010 e 2012. La quarta nave, DDH-995 Yi Sabu sarà la prima di una nuova serie di 3. Si tratta di vascelli da 166x21 m, con radar SPY-1D, missili Standard SM-3, ma vi sono anche gli SM-2 e ESSM. Altre armi saranno 32 Cheong Ryeong o Sky Dragon, e 16 K-ASROC o 'Red Shark', il tutto usato da un lanciatore di progettazione locale da 48 celle e destinati rispettivamente all'attacco controcosta e alla lotta ASW. Per il resto vi saranno un cannone Mk 45, 1 Goalkeeper, 1 RAM, 8 missili antinave SSM-700K, siluri leggeri ASW 'Blue Shark' e infine due elicotteri Lynx. Le grosse navi saranno potenziate da 4 LM-2500 in configurazione COGAG con potenza di oltre 100.0000 hp.
 
 
Le navi FFX sostituiranno invece le ULSAN, riuscite (vennero proposte anche a Taiwan a suo tempo, prima di esser dichiarate vincitrici le Lafayette) ma piuttosto limitate all'ambito costiero. Saranno dotate di armamento completo, ed eccezionalmente ben fornite di autonomia, manovrabilità e tenuta al mare. Dovevano essere 10, del periodo 2011-2020, ma poi vi sono stati i soliti contrattempi: solo che ora si parla di 15 navi da costruire in 2 per anno fino al 2020, con inizio del programma nel 2006. Come prima fase vi sono 6 navi da 2300 t e 1.8 miliardi di costo complessivo, da completarsi a partire dal 2011. La loro massa effettiva sarà dell'ordine di 2600 t e 3100 a pieno carico, lunghe 124 m, larghe 14, armate con un cannone da 76, 8 SSM-700K, siluri leggeri K-741 ('Blue Shark'?), un RAM e un Goalkeeper, e infine un Lynx- Sono navi a tutti gli effetti delle dimensioni e capacità simili, di ciamo ad una Maestrale, con un cannone più piccolo ma con più missili antinave. Avranno un radar avanzato 3D e un sonar rimorchiato attualmente in fase di sviluppo. Secondo i più recenti sviluppi, pare addirittura che poi ne seguiranno 18 suddivise in due lotti, le FFX-II e III nel 2015-23 e nel 2021-2028. Programmi dunque a lunghissimo termine, e ovviamente sempre più aggiornate durante la produzione. Del resto, chi può dire oggi come sarà il mondo tra 20 anni? Certo cattive certezze e deboli speranze sono all'orizzonte, a cominciare dalla crisi del petrolio.
Line 290 ⟶ 258:
 
Le navi di rifornimento sono le future AOR-X da 12.000 t da 175 mm, previste una dal piano quinquennale del 2010-15 e le altre dal 2015-2020.
 
 
La componente aerea della ROCN è tutt'altro che secondaria. Ne. 1990 vi erano 25 aerei ASW e pattugliamento del tipo S-2E, 25 Hughes 500-MC, 10 elicotteri SA-316 e 2 Bell 206. Poi sono stati comprati 8 P-3C Orion a metà anni novanta, e 12 elicotteri leggeri Lynx. Nel frattempo si riduceva il numero dei S-2 a 15, e venivano ritirati i due Bell 206. Nel 2000 arrivarono 3 Super Lynx, poi nel 2002 arrivarono 5 Cessna F-406, gli S-2E vennero ridoti a 8. In tutto, attorno al 2007 vi erano 8 S-2E, 5 Cessna F-406, 8 P-3C, 2 OH-58A. alcuni Hughes 500MD, 6 AS-316B e AS-319 Alouette, 17 Supe Lynx Mk.99, 2 Bell 206, 11 Super Lynx Mk.100, 10 S-70B e 10 UH-1.
 
Si pensa di integrare questa forza numerosa, ma non eccessivamente moderna con altri P-3C, NH-90, EH-101.
 
 
I Marines sudcoreani sono stati isttituti nel 1949 con i primi 2 battaglioni e durante la guerra venne impiegato il 1 Reggimento al completo. Nel 1954 seguì il 2o Reggimento, e poi questi divennero brigate che nel 1955 costituirono la 1 Divisione di fanteria di marina. Nel 1965-72 la 2a Brigata prese parte alla guerra in Vietnam con i battaglioni 1,2,3 e 5. I Sudcoreani si distinsero particolarmente con un grado di addestramento molto elevato, disciplina, padronanza delle tecniche di controguerriglia e del combattimento corpo-a corpo essendo ben addestrati con il Taek-Won Do. A parte questo, i Marines sudcoreani erano integrati da una intera divisione dell'Esercito, anch'essa con personale ottimamente addestrato. La loro caratteristica in comune era anche l'odio per i comunisti, dopo le distruzioni che circa 10 anni prima subirono sul proprio territorio. Le tecniche di combattimento non erano tramontate nell'epoca delle armi da fuoco, non nel fitto della foresta e di notte, mentre tornavano utili anche per torturare con metodo i prigionieri vietcong.
 
I Marines erano un corpo indipendente fino al 1973, quando venne incorporato nelle risorse della Marina e strutturato su due divisioni, una brigata e reparti autonomi vari: un vero esercito, nemmen tanto in miniatura avendo in tutto 25 mila uomini. Attualmente ve ne sono 240000, di cui 1800 ufficiali (il cui numero, come anche sulle navi, non è particolarmente elevato) e ben70.000 riservisti. Vi sono, oltre alle due divisioni e alla brigata indipendente, anche 3 Marine Long Range Reconnissance Unit. Il loro equipaggiamento è di circa 50 carri M48A5 e M60, circa 100 AAV-7 e 57 AAV-7, obici da 105 mm e da 155 mm, missili SAM Mistral e pure 3 batterie di Harpoon su autocarri, che servono per la difesa costiera. Dal 2003 sono giunti anche in Corea del Sud (dopo che era già accaduto in Giappone e Taiwan) in servizio missili antinave nazionali, in una prima batteria.
 
 
Le F.Speciali sono in Corea del Sud tutt'altro che una rarità, e costituitscono una vera variabile indipendente nel successo o meno di una offensiva. Ve ne sono ben 7 brigate nell'Esercito di cui la 5a coopera con la Marina, la quale ha a sua volta 2 unità SEAL sul modello americano, spesso operanti in incursioni oltre il 38imo parallelo, come del resto le forze speciali nordocoreane fanno: solo che quelle sudcoreane non fanno notizia, mentre le altre sono ampiamente pubblicizzate.
 
 
La Guardia costiera non è del resto marginale: la National Marittime Police ha 75 navi e imbarcazioni di cui 5 pattugliatori d'altura e 42 costieri oltre ad altre navi da pattugliamento veloce e 5 di salvataggio. Vi sono anche aerei 5 CHALLANGER 604 da pattugliamento marittimo.
 
 
 
 
===I KDX===
[[Immagine:DN-SD-03-16841.jpg |300px|left|thumb|]]
La marina della Corea del Sud iniziò la sua tradizione moderna il 5 marzo 1955, quando venne lasciata, da parte della United States Far East Naval Command, responsabile della difesa della nazione nel settore navale. All'epoca era formata da appena 4 fregate leggere classe 'Tacoma', 12 pattugliatori ,18 dragamine e un certo numero di navi minori. Era ben poca cosa ma col tempo la Corea del Sud ha saputo costruire la sua forza economica e assieme a questa la tecnologia e la capacità operativa per diventare, poco alla volta, quasi indipendente dalle forniture estere, quantomeno come prodotti finiti e completi. I cantieri navali si sono notevolmente rafforzati e attualmente sono tra i principali costruttori mondiali di naviglio mercantile e civile, e al solito in questa situazione non potevano mancare anche i programmi militari, nonostante che in Corea del Sud la democrazia sia piuttosto 'approssimativa' e che differentemente dal vicino Giappone, le contestazioni e gli scioperi siano stati numerosi, da parte di una popolo nell'insieme consapevole e impegnato in termini di lotta politica (sostanzialmente, anche qui vi è una decisa differenza con il Giappone). La realizzazione delle navi militari ha visto piccoli passi e questi si sono concretizzati con la realizzazione di navi leggere come le 'Asheville' prodotte su licenza. Poi, negli anni '80 iniziò la costruzione di 4 corvette che erano le DONG HAE, da 1080 t, entrate in servizio nel 1982-83. Non era che l'inizio perché nel periodo 1979-89 vennero realizzate anche le navi da 2.200 t ULSAN (che con le dovute differenze in scala, sono un poco come le 'Maestrale' italiane in termini cronologici e di importanza: a questo punto si potrebbe dire che le precedenti sono grossomodo come le 'Lupo': in entrambi i casi esiste anche una quasi perfetta equivalenza in numero). Infine comparve un numero spropositato di PO HANG; ben 25 navi tra l'087 e il 1990. Così rapido fu lo sviluppo economico e tecnologico dei sudcoreani negli anni '80. che cominciarono a pensare anche a navi per rimpiazzare i Gearing e Sumner in servizio, rimodernati ma di età troppo avanzata. Il progetto, conosciuto anche come DW 4000 D o OKPO, divenne noto sopratutto come KDX e venne completato nel 1993-94 dopo alcuni anni di gestazione. I 'Korean Destroyer type X che ne sono risultati non corrispondono all'idea 'occidentale' di cacciatorpediniere, ma sono piuttosto delle fregate missilistiche, anche se ben equipaggiate. Complice anche l'artiglieria scelta, nonché la plancia comando con la sala nautica sopra di essa, sembrano una sorta di fregate 'Maestrale' in versione 'super'. Di fatto queste navi hanno ponte continuo ('Flush Deck'), anche se scafo molto largo, e dietro l'inconfondibile sagoma del COMPATTO da 127 mm della OTO, hanno un lanciamisissili che però non è l'Albatross/Aspide, ma il Mk 48 Sea Sparrow. Anche la parte posteriore delle sovrastrutture è simile, con un doppio hangar affiancato per elicotteri medio-leggeri. La parte centrale non potrebbe essere più dissimile, invece, in quanto queste navi hanno al posto di un grosso fumaiolo un doppio fumaiolo gemellato, con una base comune da cui si diramano le canne inclinate su entrambi i lati (sostanzialmente una architettura all' olandese o alla tedesca, vedi i TROMP). La loro dotazione di elettronica e armi è buona, ma per la loro taglia queste navi appaiono di qualcosa meno 'armate' di quanto forse dovrebbero. Le dimensioni di queste navi comprendono una lunghezza di 135 m per lo scafo (circa il 10% più delle 'Maestrale'), larghezza di 14.2 m, altezza scafo di 9 m, pescaggio di 4.3. IL dislocamento arriva a 3.900 t e la velocità a 33 nodi. L'autonomia è di 4.500 miglia a 18 nodi. L'apparato motore comprende 2 turbine a gase LM-2500 e due diesel MTU 20V 965 TB 92, che comporta, in configurazione CODOG una potenza massima delle turbine di 59.000 hp e di 10280 hp sui diesel, e 3.200 kW per la generazione di elettricità, possibile grazie ai 4 generatori autonomi di bordo da 800 kW l'uno. L'equipaggio è di 286 uomini. Insomma, come diversi tipi di navi moderne le fregate KDX sono navi di dimensioni generose, capaci di ospitare senza costrizioni e compromessi un armamento e equipaggiamento che alcuni anni prima sarebbe stato magari compresso in circa 120 m e 3000 t. L'armamento, anzitutto, comprende la torretta da 127 mm OTO, capace di 45 c. min anche se pesante 34 t, ma nondimeno, per le sue capacità di fuoco antiaereo è stata prescelta rispetto all'eterna concorrente, la più leggera Mk 45 americana. Sono state fornite direttamente dalla OTO, anche perché non conveniva granché impiantare una linea di produzione per appena 3 torri. Queste sono del modello più moderno in termini di impiantistica, ma pur sempre della prima generazione, non dei tipi alleggeriti e -o stealth. 9 Marine hanno adottato questo cannone, 7 invece hanno adottato il Goalkeeper, che è stato prodotto in 70 esemplari e scelto, per l'appunto, per le KDX. È forse la differenza maggiore rispetto alle navi tipo 'Maestrale', e anche la disposizione lo è con un sistema a prua e uno a poppa, molto più razionali che i due Dardo sistemati 'nel sottoscala', ovvero in quella specie di insenatura dietro la plancia che non permette né di sparare direttamente a prua né a poppavia. Da notare che per quanto efficace il Goalkeeper è meno adatto del Dardo ad ingaggiare unità navali o anche aerei ad una certa distanza, essendo pur sempre un 30 mm anziché un 40 mm, con proiettili da 350 gr e gittata utile di 3 km contro circa 1 kg e 4 km (max addirittura 12), e che il 40 mm Breda/Bofors era già ampiamente diffuso nella Marina sudcoreana. Nondimeno, il sistema olandese si è imposto sul Dardo. Per il resto vi sono 2 lanciasiluri Mk 32 con armi Mk 46 da 11 km e 45 nodi, presente nel mod. 5 con sensori avanzati. Altre armi sono i lanciatori Mk 48 con i missili Sea Sparrow VL, mentre non mancano due classici lanciamissili quadrupli Mk 141 per Harpoon, con gittata di oltre 100 km, specialmente nella versione RGM-84C con gittata maggiorata. In tutto non meno di 23 marine utilizzano l'Harpoon, di cui sono stati prodotti oltre 6.000 esemplari. Ovviamente la maggiore utilizzatrice è l'US Navy. I due elicotteri Lynx hanno a loro volta siluri ASW, missili Sea Skua antinave a volo radente con gittata di 15 km e al posto della guida radar attiva (piuttosto ingombrante e costosa) un sistema più semplice di tipo semiattivo. I missili Sea Sparrow lanciati dall'Mk 48, presente in 2 moduli da 8 celle l'uno sono capaci di ingaggiare bersagli a giro d'orizzonte fino a 15- 22 km di distanza. Nella più recente versione P, le capacità di ingaggio della 'M', la prima con sensore monopulse, sono state ulteriormente aggiornate con tanto di predisposizione per un datalink in banda doppia -X e S-, mentre esiste un sistema di guida inerziale e un computer di missione riprogrammabile. Il motore Hercules Mk 4 aumenta la gittata di qualche km, e per la guida finale sono disponibili diverse opzioni, come la guida semiattiva, ma anche quella antiradar e IR. Cose piuttosto sorprendenti, perché a dire il vero non si sono mai visti sensori IR montati su di un missile tipo Sparrow passato in produzione, né si spiegherebbe allora, se esiste la guida 'anti-radar' l'esistenza dei missili RAM come apparato di difesa CIWS su molte navi che hanno anche il Sea Sparrow VL. Sarebbero aspetti da approfondire per capire se sono reali o meno, e in che misura. I moduli Mk 48, per la cronaca, sono disposti in 4 file di 4, essendo appaiati, per dimensioni complessive di 4.77 m di larghezza, 4.17 m di lunghezza, 4.74 m di altezza. Si tratta della versione Mod. 2 ovvero quella 'sottoponte', anche se in realtà qui esiste una piccola tuga prodiera che lo ospita.
 
Line 320 ⟶ 281:
 
A questo punto, l'evoluzione del progetto ha fatto sì che solo 3 delle KDX venissero completate a questo standard: la KWANG-GAETO-DAE WANG (DD-971), che porta il nome di un re della dinastia Koguryo del 19imo secolo, e che venne impostata nel 1995 nei cantieri Daewoo di Okpo, varata il 28 ottobre dell'anno dopo, consegnata il 27 luglio 1998. La DD-971 ULCHIMUNDOK venne varata il 15 ottobre 1997 e consegnata il 1 settembre 1999. Infine, il DD-973 YANG MANCHUN venne impostato nel 1997, varato nell'ottobre 1998 e consegnato nel 2000.
 
 
Come si è evoluto poi il disegno dei caccia KDX? Essenzialmente nella ricerca di maggiori capacità contraeree, ovvero con un nuovo bastimento da 5000 t che offre alcune significative novità: scafo di 154.4 m per 1.6.9 ,immersione invariata ma 1000 t di dislocamento in più, motori potenziati nelle turbine a gas portate a 64.960 hp complessivi, missili SM-2 e cannone da 127 mm che diventa l'Mk 45 americano, nel modello 4 con canna da 62 calibri a gittata prolungata. Questo vantaggio lo ha fatto prevalere sul precedente OTO, perché mentre quest'ultimo non ha ancora la versione a gittata prolungata, o almeno non l'aveva all'epoca, il cannone americano l'ha ottenuta, assieme ad una struttura stealth per ridurre l'eco radar, che non trovò praticamente alcuna attenzione sui KDX-1 (di fatto tra le ultime navi di prima linea prodotte senza accorgimenti particolari per ridurre di molto la traccia radar). Per il resto si tratta di navi leggermente aggiornate, come nel sistema di comando e controllo che è l'evoluzione del precedente e si chiama KDCom 2. Anche qui non si è trattato di un progetto definitivo. Il costo di 385 milioni di dollari è alto, ma le navi mancano ancora di alcuni elementi di un certo rilievo per essere credibili unità da difesa aerea e così dalle 6 previste si è scesi a 3. Le altre, ultime navi coreane sarebbero state le KDX-3 da 7.000 t e finalmente senza problemi di elettronica imbarcata. Dopo il ritiro della Daewoo nel 1999 dalla scena delle costruzioni navali la loro impostazione ha avuto luogo nei cantieri Hyundai. Nondimeno, si è poi ritornati alla decisione di costruire 6 navi anche se in due lotti, col secondo di qualcosa migliorato rispetto al primo. La prima delle navi del Lotto uno, la DDH-975 CHUNG MUGONG YI SUN SHIN ( che fu un ammiraglio giapponese durante l'invasione di Hideyoshi, nel 1592-1598, e che sconfisse i giapponesi grazie anche all'impiego di una delle prime navi, se non la prima, corazzate della storia). Venne varata il 22 maggio 20002 e consegnata già nel novembre 2003. Si distingue agevolmente dalle precedenti anche perché ha una prua molto larga e bassa, in un certo senso quasi da nave mrecantile. Le sue capacità belliche vennero confermate da due tiri a segno con successo nel poligono navale delle isole Hawaii, luglio 2004, con l'impiego dei missili SM-2, e in seguito ebbe anche un ruolo di 'killer' affondando assieme ad un KDX-1 luna nave bersaglio americana. La MUNMUDAER WANG HAM, ovvero il nome di un re della dinastia Silla sono le Batch 1 veniva allestita e consegnata entro il settembre 2004. La DAE JO YOUNG (il fondatore della dinastia Palhae) venne invece consegnato nel giugno 2005.
Line 335 ⟶ 295:
 
Per ottenere una nave dotata di un radar multifunzione moderno, tuttavia, anche le KDX-2 non sono sufficienti: il passo successivo, da 2.31 miliardi di dollari, sono le KDX-3 da 7.000-9.000 t dotate di un sistema AEGIS che da solo ha significato un esborso di 1.2 miliardi alla Lockheed Martin nel 2002. Per il resto la massa impone di abbandonare la configurazione, relativamente economica, del tipo CODOG e puntare sulla COGAG con 4 LM-2500 che consentiranno di disporre di ben 120.000 hp. Da ricordare che le LM2500, di grande successo, derivano niente di meno che dai motori CF39 del C-5 Galaxy.
 
 
 
 
===Il nuovo semovente d'artiglieria K-9<ref>Po, Enrico: ''Il K-9 Thunder'' RID Febbario 2008 p. 70-77</ref>===
Line 356 ⟶ 313:
Ma lo squadrato K-9 è un mezzo interessante per altri motivi. Ha un'ottima meccanica e sistema di controllo del tiro, ha un'alta cadenza di fuoco, ampia dotazione di munizioni. Pesando 'solo' 47 t anziché 55, ha un miglior rapporto potenza peso anche se ha una minore autonomia (per via del carburante meno consistente), e sopratutto è movimentabile con il materiale del Genio pontieri e con i mezzi da trasporto carri da 50 t: ovvero i mezzi che sono capaci di portare gli M48 e 60 sono capaci di portare anche i K-9. Non è un vantaggio di poco conto. Certo che i vecchi M109, sebbene privi di sufficiente protezione per molte minacce, sono ancora un mezzo interessante, tanto che usa una bocca da fuoco sufficiente per competere con molte artiglierie moderne e al contempo, abbastanza leggero e mobile, di costo ridotto. Forse i moderni semoventi sono diventati davvero troppo pesanti e costosi per rimpiazzarlo con scioltezza, anche se l'evoluzione è inevitabile. Ma quanto è importante per un semovente resistere alle schegge da 152 mm, se il prezzo da pagare è un peso e un costo enormi? Il Crusader, dopo tutto, è stato cancellato per l'eccesso di costo e peso. Si è cercato di ridurre quest'ultimo da 55 t (che erano necessarie per farlo sopravvivere in una battaglia di tipo europeo) ad appena 40 t, ma non ha avuto modo di essere salvato nonostante la riprogettazione che ha tenuto conto delle esigenze di mobilità strategica. In questo senso almeno il K-9 è un veicolo ragionevole come costo e prestazioni. La sola limitazione veramente importante è la scarsa gittata, ma per il resto è pienamente possibile che possa competere con il PhZ-2000 come rapporto costo efficacia, a maggior ragione se in futuro si adottasse un cannone più resistente dalle prestazioni superiori.
 
== Note ==
 
 
 
<references/>