Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Brasile: differenze tra le versioni

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Il '''[[w:Brasile|Brasile]]''', Paese dalle mille ricchezze e altrettante contraddizioni, è influenzato in ogni contesto dalla sua particolare geografia, ovvero dal fatto di essere una nazione ancora in buona parte coperta dalla foresta Amazzonica, la più importante foresta e fonte di biodiversità del mondo, anche se in grave sofferenza per le selvagge speculazioni sul legname, acqua e terreno. La sua lontananza dalle parti 'calde' del mondo in termini di conflittualità e i problemi sociali hanno fatto sì che le risorse per armamenti siano molto ridotte, anche se nell'insieme esse sono ancora sufficienti per riuscire a tenere testa alla grande avversaria di sempre, l'Argentina. In termini di industrie militari il Brasile ha conosciuto tempi migliori, grazie all'attività di export della Engesa con i relativi mezzi corazzati caratterizzati dalla sigla EE. L'avibras ha esportato una quantità di sistemi di razzi per usi aerei e d'artiglieria. L'Embraer ha prodotto non meno di 182 aerei Xavante, ovvero gli MB-326 italiani su licenza, e li ha anche esportati in 17 esemplari. La sua successiva partecipazione nel programma AMX ha consentito di costruire una flotta di tali macchine, con alcuni miglioramenti rispetto a quelle italiane come il radar Scipio multimodale, che hanno costituito un notevole miglioramento per una forza aerea altrimenti legata a macchine come i Mirage III, gli F-5 e gli Xavante. Un altro lavoro di successo è l'Embraer Tucano, addestratore avanzato costruito anche su licenza dalla Shorts per la RAF. Anche l'industria aeronautica del settore turboelica ha prodotto vari apparecchi originali come l'EMB-111 da pattugliamento aereo, trasporto civile etc.
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Altre realtà di rilievo, la Avibras per i razzi di ogni genere (anche spaziali), la TECTRAN per i veicoli leggeri e la ENGESA, ora fallita, che produceva una gamma completa di mezzi blindati 4x4 e 6x6 ad un certo punto di grande successo, ma poi dopo gli anni '80 le cose andarono peggio. Il riarmo con torrette da 90 mm a media pressione dei vecchissimi carri M-3 Stuart è stato poi solo il primo passo. A parte le blindo pesanti EE-9, sono stati pensati il carro medio EE-9 Osorio (mentre la Bernardini produceva il carro leggero Tamoyo) ma l'Arabia Saudita annullò gli ordini dopo la crisi nel Golfo per rivolgersi solo ai mezzi pesanti M1 Abrams al posto di un più economico mix hi-lo e così per la Engesa furono guai, che portarono al fallimento visto che in Brasile non vi era interesse per questo mezzo. Altre armi erano progettate in Brasile: i missili AAM a guida IR Piranha, bombe cluster BLG 120 e altro ancora
 
 
 
==A metà anni '80==
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La Minas Gerais venne ammodernata ancora nei tardi anni '70 81976-81), con la sostituzione del radar SPS-12 con il SPS-40, e altre migliorie in equipaggiamenti elettronici e strutturali. La dotazione all'epoca diventò esclusivamente idonea al compito di portaerei ASW leggera, con 8 S-2 Tracker dell'Aeronautica, 4 Sea King, 2 AS350 e 2 Bell 206. Dimensionalmente, si trattava di una nave lunga 211,8 m, larga 24,4 (37 per il ponte di volo), dislocava 15.980t standard e 19.890 a pieno carico, con un motore da 40,000hp che garantiva 25,3 nodi. L'equipaggio era di 1000 uomini più 300 del reparto aereo, l'hangar era di 135,6 x15,8 x5,3 m., l'armamento di 2 impianti quadrupli e uno binato da 40mm, pallida eredità dei 34 impianti Bofors originari, ma riduzione necessaria per alloggiare il ponte di volo angolato ed ingrandito e per risparmiare sul personale. La dotazione di radar era di 7 tipi diversi, inclusi due per il controllo del tiro dei sistemi da 40mm quadrupli (SPG-34).
 
 
I vecchi cacciatorpediniere Gearing erano stati molto aggiornati rispetto alle loro condizioni originarie, con le predisposizioni per un elicottero leggero Wasp, ospitato in un piccolo hangar poppiero. Le navi più moderne avevano bisogno di essere ben più capaci, e non potendo subito sostituire tutte le navi maggiori, il Brasile ha scelto almeno di comprare una serie di grosse fregate, le Niteroi, di cui alcune in configurazione multiruolo-antinave, altre antisommergibile -con una ricca dotazione di armi adatte al ruolo-, e una addestrativa. Le corvette 'Inahuma' erano invece ancora da venire: più piccole, erano destinate comunque a sostituire i vecchi cacciatorpediniere americani. Altri mezzi moderni erano un paio di Type 209 tedeschi per appoggiare la piccola flotta di Oberon, il tutto da armare con i siluri Tigerfish a doppio ruolo antinave-antisommergibile.
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La dotazione di armamenti per gli aerei della FAB era costituita primariamente di bombe e razzi, questi ultimi largamente realizzati dalla Avibras in modelli autoctoni, ma sempre nei calibri da 70 e 127mm (rispettivamente con 4 kg di testata e 9 di peso, e di 22 o 35 kg per 48-61 kg), mentre un armamento più sofisticato, da abbinare ai vecchi missili R.530, Sidewinder e Magic, era il nuovo missile MAA-1 Piranha, a corto raggio, probabilmente 'simile' al Python israeliano.
 
 
 
 
 
 
==1996: Marina==
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D'altro canto, l'Argentina, l'unico vero avversario 'storico' per il Brasile, non era apparentemente in condizione di minacciare il Brasile, inoltre oramai i rapporti erano piuttosto distesi rispetto al passato. Quanto al bilancio della difesa, già nel 1994 era chiaro che il 'maggior problema da affrontare non era quello del nemico'. La spiegazione era negli 'sghei', anzi nei real, che nel 1995 sono stati ridotti, per spese di investimenti e manutenzione (non contando quelle per il numeroso personale, tra l'altro quasi tutto professionista e con molti alti ufficiali), ad appena 427 milioni, che al cambio col dollaro di 1:1,1 significava 388 milioni. Se si considera che nel 1994 il bilancio, pur insufficiente, era di 435 milioni di real, ovvero 478 milioni di dollari (rapporto di 1 dollaro ogni 0,95 real, e questo da solo spiega il problema economico brasiliano). Così 'tutti i programmi navali brasiliani soffrivano di problemi di bilancio'. A parte il problema del controllo delle coste (non tanto contro gli argentini, ma per esempio, contro una rinascente pirateria), bisgona dire che i traffici via mare del Brasile non erano molto ingenti: al 31 dicembre 1992 ammontavano solo al 6,7% del PIL. Il Brasile era quindi al quart'ultimo posto tra le nazioni mare-dipendenti. Al terzo, con il 6,5% vi era l'arcinemica Argentina, piuttosto ironicamente. La flotta mercantile brasiliana era di 5.283.869 t di stazza, la zona d'interesse economico arrivava a 200 miglia dalle coste, ma nonostante tutto, il Brasile non era certo una nazione che dipendeva dai traffici navali per sopravvivere. Nondimeno, in termini assoluti, il mare era di tutto rispetto per i brasiliani, che tra l'altro, al solito, vivevano in buona parte sulle coste. IL duebito pubblico era peraltro rilevante, di 134,9 milioni di dollari nel 1994 e purtroppo non avrebbe fatto altro che aumentare. Eppure, i programmi per sottomarini e addirittura armi nucleari erano attivi o lo erano stati fino a non molti anni prima, come del resto anche in Argentina. Il Brasile aveva una ragione in più: produttore di spicco in termini di uranio, era costretto a spendere molti soldi per importare quello arricchito da altre nazioni per le sue due sole centrali nucleari. A parte questo, la vera questione era il controllo della regione amazzonica, nel programma SIVAM che era principalmente dell'Esercito e Aeronautica, ma con una presenza della marina notevole, visto che il Brasile ha il più grande bacino fluviale del mondo e la più grande rete idrografica navigabile del pianeta.
 
 
All'epoca la Marina brasiliana era impegnata nel programma INAUHMA, con le prime due navi completate che non avevano dato risultati validi e che minarono piuttosto radicalmente l'intendimento di realizzarne 12. In ogni caso 4 erano in servizio e si prefigurava una quinta nave, modificata. Per i sottomarini TUPI il programma di costruzione per 6 navi era stato ridotto di qualcosa. La principale novità era il programma di aggiornamento per le NITEROI con un set di sistemi d'arma e sensori che viene poi elencato in un capitolo successivo.
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I GRAJAU erano i Vosper QAF da 46,5 m, sono stati costruiti in Germania dalla Peen-Werft di Wolfgast. Il quarto arrivò il Brasile il 21 novembre 1995.
 
 
 
 
==1998: FAB==
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*35 Cessna U-27A
*8 (11) Aérospatiale AS-332M 'Super Puma'
 
 
 
'''Aviazione navale'''
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I motori MTU diesel sono stati sostituiti, le turbine R.R. sono state revisionate, è stato aggiunto un sistema per generare ossigeno e acqua dolce da quella di mare. I lavori hanno preso il loro tempo, la LIBERAL ha iniziato il 15 ottobre 1998 e ha finito il 17 febbraio 2001, la DEFENSORA era riuscita, al 2006, a terminare quasi i lavori, le altre 4 navi erano in pieno aggiornamento. È sconcertante che questa classe, la più importante della Marina brasiliana sia stata tanto tempo fuori servizio per quella che è tutto sommato un'operazione abbastanza normale. Di fatto, con un programma dipanatosi per oltre 10 anni, l'obsolescenza di molti sistemi dev'essere un problema. I loro elicotteri sono i Lynx Mk 21B, ovvero tra i primi Super Lynx realizzati, dopo i primi 9 Mk.1 comprati, ne sono stati ordinati per l'appunto 9 Mk.21 (novi o ammodernati?) con motori potenziati, radar Seaspray 3000 , i micidiali missili SEA SKUA, oppure siluri Mk 46 o cariche di profondità Mk 9.
 
 
Le corvette 'Inhauma' sono state costruite in Brasile, la V-30 e 31 all'Arsenale di Rio, le altre due nei cantieri Verolme Corp, Angra dos Reis. Le consegne si svolsero nel 1989, 1990, 1992 e 1994. Hanno un dislocamento di 2000 t e un armamento dato dal cannone Mk 8, 4 MM.40 Exocet, 2 cannoni Bofors Mk 3 e 2 tls. Mk 32 da 324 mm. Hanno radar Plessey AWS-4 per la scoperta aerea, radar RTN-10X per il controllo del tiro, optronica EOS-400 per la direzione tiro e osservazione, sonar Krupp-Atlas ROASTS 4-2(per la Marina, DSQS-21C), radar nav. Decca TM-1226, ESM Racal Cutlass B1W, ECM ET/SLQ-1, elicottero Lynx. In pratica, a parte l'ECM autarchico, si tratta di sistemi che molto equilibratamente sono delle aziende leader nei loro rispettivi settori: sonar Atlas, radar di navigazione Decca, di tiro Elsag, di scoperta Plessey, ESM Racal, elicotteri Westland etc. Quello che non è equilibrato di queste navi è il disegno, con sovrastrutture esageratamente grandi che occupano quasi tutta la lunghezza dello scafo, bordo libero ridicolmente basso, sembrano nell'insieme una specie di pattugliatori Floreal rimpiccioliti, ma solo nello scafo. Non hanno dato risultati particolarmente positivi e non sono nemmeno delle navi belle, specie se si considera che in contemporanea venivano costruite unità come le 'Lafayette'.
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Le navi da sbarco G-30 CEARA e G-31 RIO sono vecchie navi classe 'Thomaston' cedute dall'US Navy negli anni '90. Hanno due sottili fumaioli sfalsati, 12.150 t, trasportano 500 uomini oppure 7400 t di materiali. I cannoni difensivi sono ancora quelli binati Mk 33 da 76/50 mm. Hanno un ampio ponte di volo a poppa, con mezzi da sbarco e un bacino allagabile poppiero. La MATTOSO è invece una più recente nave 'Newport', che recentemente è stata ceduta a parecchie marine in uno o due esemplari, visto che dopotutto, costruire navi anfibile è costoso e l'US Navy, oramai praticamente si è stabilizzata sulle super-portaelicotteri d'assalto anfibio 'Tarawa'-'Wasp'. Sono da 8.450 t e portano 400 uomini e decine di mezzi ruotati o cingolati, e a suo tempo sostituì i due Mk 33 con altrettanti Phalanx. Vi sono anche 8 mitraglierier da 12,7 mm. La ARY venne varata a Tokyo il 13 dicembre '55 e poi entrò in servizio il 15 febbraio 1957. Anch'essa, pur dislocando 'solo' 7.500 t, può trasportare 497 uomini o addirittura 2000, per brevi trattii. Ha 4 cannoni da 76,2 Mk 26 e due mitragliere Oerlikon da 20 mm. Così vi sono ben 4 navi anfibie, tutte di rilevanti dimensioni: 2 ex-USA 'Thomaston', 1 'Newport', 1 nuova (al tempo della compera), per un totale di circa 30.000 t.
 
 
Il Comando Forse Subaquee, presumibilmente ComForSub si basa sui sottomarini Type 209, ben 4 navi a cui si aggingerà il TIKUNA, in costruzione all'Arsenale, l'unico cantiere capace di costruire un SSK in tutto il continente. Inizialmente TUPI e venne costruito in Germania, ma tutti gli altri, di cui alcuni già negli anni '80, in Brasile. I siluri sono gli Mk 24, eredità inglese dei vecchi 'Oberon' non più in servizio, oltre alle mine francesi MCC-23C. I Type 209 sono da 61,2 m, eccetto l'ultimo da 62 e 100 t di dislocamento maggiore rispetto alle 1300-1400 t dei precedenti. La nave appoggio F.PERRY ha camere di decompressione e una di salvataggio per profondità fino a 300 m, e addirittura minisommergibili da soccorso capaci di 600 m. Il programma per i siluri brasiliani STA-2000 congiunto brasiliano-svedese per un'arma di nuova generazione è stato mestamente cancellato nel 2004. La prossima mossa nel settore subaqueo vede 5 battelli classe SMB-10, da realizzare, con la dovuta calma, tra il 2007 e il 2018. Sono progettate e costruite interamente in Brasile. Si suppone che questi battelli, più grandi e silenziosi dei precedenti saranno in servizio dal 2013. Ma esiste anche il programma, di vecchia data, per un rattore nucleare. Nel Centro Tecnologico Sperimentale di S.Paolo vi è l'assemblamento di un reattore sperimentale ad acqua pressurizzata per le simulazioni di funzionamento, ma la lentezza dei progressi è data dalla carenza di risorse. Le prove del reattore inizieranno nel 2017 (!) e il sottomarino vero e proprio, se tutto va bene, sarà completato nel 2020 o dopo.
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====Gli A-4 Skuhawk e la loro base operativa====
L'Aviazione navale brasiliana, Aviacao Naval, risalgono al 18 novembre 1922 con la creazione del Diretorio de Aeronautica da Marinha o DAerM, ma i contrasti con la FAB -l'aeronautica- contribuirono a dare problemi tali da rendere possibile l'ufficializzazione solo nei tardi anni '50, e fino al 1998, con il presidente Cardoso non vi fu l'autorizzazione ad avere ufficialmente aerei ad ala fissa. Attualmente, al 2007 cioè, essa ha 4 basi aeree sotto il Comando de Forca Aeronaval che sono la base di Manaus in Amazzonia, con l'HU-3 e gli elicotteri UH-12, la base Fluvial de Ladario ai confini della Bolivia, sede dell' HU-4 con elicotteri UH-12, Ilha do Terrapleno de Leste con l'UH-5 ed elicotteri UH-12, ma sopratutto la BEeN Sao Pedro da Aldeia, Rio de Janeiro, che ha ben 6 reparti di cui uno è di aerei da combattimento. Dal 17 febbraio 2001 sono stati consegnati i caccia AF-1 Skyhawk che avrebbero operato con la portaerei Sao Paulo o A-12. Questa base venne costituita con un decreto ministeriale de l10 maggio 1966 per una base di grandi dimensioni e capacità. dato che l'aeroporto di Galeao erano inadeguate per le operazioni aeree. L'1° Esquadrao de Avioes de Caca e Ataque o VF-1. Gli aerei sono stati comprati a suo tempo, nel lontano 1974, dal Kuwait sotto forma di A-4KU e 6 TA-4KU, consegnati nel 1976, combatterono contro l'Irak prima di spostarsi a Darhan e partecipare alla riconquista del loro Paese. Il ricco Kuwait comprò poi gli F-18 per migliorare al meglio il ridotto organico delle sue F.A. Radiati come surplus, tenuti in riserva, gli aerei vennero comprati nel 1997 con l'appoggio degli USA. Uno degli aerei venne abbattuto durante il 1991 contro gli irakeni, altri erano andati persi e il totale venne venduto per 20 aerei monoposto e 3 biposto, con un costo di 79 milioni di dollari. Vennero venduti ache molti pezzi di ricambio tra cui circa 20 turbogetti PW J52, e missili AIM-9. Erano aerei ancora con poche ore di volo e in buone condizioni, e vennero consegnati con una cerimonia solenne il 2 ottobre 1998. I Falcoes, questo il nome del VF-1, arrivarono però solo 2 anni alla base Pedro de Aldeia, nell'aprile 2000. A quel punto, la base venne ampliata con oltre 6000 mq di infrastrutture e la pista venne allungata da 1800 a 2400 m e dopo un intenso lavoro il 18 gennaio 2001 gli aerei appontarono sulla MINAS. Nel frattempo, per migliorare l'operatività e assicurare la manutenzione, venne stipulato con la Loockheed Martin nella sua filiale argentina, che già cura gli A-4 Fighthawk
 
 
===Aviazione dei tempi moderni===
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Ecco l'avo, poco conosciuto all'estero, del Tucano. Si tratta di una macchina pensata negli anni '60 per sostituire i T-6 Texan, con piene capacità acrobatiche e motore in linea, che è più complesso ma garantisce meno potenza a parità di prestazioni. L'aereo aveva posti affiancati, ala bassa, aspetto elegante e aerodinamico. Peso di 1700 kg al decollo, dimensioni 11 x 8,6 m. Volò nel 1966 e due anni dopo arrivò l'ordine come T-25. Consegne molto rapide, tanto che tra il 1971 e il '75 ne vennero consegnati 150, poi alla fine del decennio arrivarono altri 20 e 10 per il Cile. L'aereo base aveva capacità d'attacco leggero su due piloni per armi leggeri con 306 kmh di velocità massima. La versione T-25B con motore potenziato da 405 hp anziché 304 avrebbe avuto anche concrete capacità d'attacco con 6 piloni subalari, ma non venne passata in produzione: arrivò il Tucano con motore a turbina e abitacolo posteriore, rialzato, anche se con un aspetto più squadrato e meno aggraziato del precedente.
 
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[[Categoria:Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo|Brasile]]
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