Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Arabia Saudita: differenze tra le versioni
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L'[[w:Arabia Saudita|Arabia Saudita]], un ricchissimo Paese grazie alle immense riserve di petrolio sul suo territorio, ha avuto modo di incrementare, sia pure lentamente, anche le sue forze armate. Inizialmente, la sua forza militare era modesta, ma negli anni '50 iniziarono programmi importanti. Uno di questi era certamente l'acquisizione di aerei ad alte prestazioni, che inizialmente furono di due tipi: '''F-5 americani''' e alcuni dei pochi ''Lighting'' esportati dalla [[w:Gran Bretagna|Gran Bretagna]]. La marina ebbe solo in tempi successivi dei miglioramenti notevoli, che arrivarono in effetti a livelli apprezzabili solo con la Classe Madina, una potente classe di ''4 fregate'', originariamente chiamate '''F-2000''' (Frigate 2000t displacement).
Inoltre, la struttura sociale della nazione era ed é ancora evidentemente pre-moderna se non proprio medievale, dopotutto si tratta di una monarchia assoluta. Meno ovvio come questo influenza sulla struttura delle forze armate.
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==Gli inizi==
[[Immagine:Saudi_Arabia_Flag_Map.png|150px|left|thumb]]
L'Arabia è sempre stata una terra misteriosa, essendo tanto grande quanto desolata. Tale alone di mistero ebbe un apporto notevole allorché [[w:Alessandro Magno|Alessandro Magno]] morì prima di organizzare una spedizione che avrebbe dovuto esplorarla e conquistarla. Nelle epoche successive, furono gli arabi, unificati culturalmente nell'[[w:Islam|Islam]], a conquistare gran parte del mondo occidentale, portando non tanto le spade, ma, nonostante la propaganda dei [[w:Cristiani|Cristiani]], una immensa cultura e conoscenza, dando agli Europei le versioni di opere greche oramai perdute in Occidente, e un gran numero di invenzioni, molte delle quali sembra che arrivassero dalla [[w:Cina|Cina]] (polvere da sparo, carta, bussola etc.). Nel tempo gli Arabi decaddero e vennero sostituiti in gran parte da altri e più feroci musulmani, i Turchi. L'Arabia decadde e diventò terra di conquista e di imprese leggendarie, come la saga del colonnello[[w: Lawrence| Lawrence]] nel primo conflitto mondiale, contro i [[w:Turchi|Turchi]].
Nel secondo dopoguerra entrò in una fase di rinascimento economico, grazie alle immense ricchezze date da quella sostanza oleosa e maleodorante, per secoli quasi inutilizzabile, chiamata petrolio. La forza militare dei [[w:Sauditi|Sauditi]] si appoggiò inizialmente agli Inglesi e anche agli Americani.
Tra gli acquisti del secondo dopoguerra, da ricordare il numero, invero ridotto, di caccia '''F-86''' avvenuto nel 1958. Sebbene piuttosto in ritardo rispetto al valore residuo che questi apparecchi ancora possedevano, l'acquisto da parte dei sauditi diede una prima esperienza di jet ad
Questi erano del modello A, e la '''RSAF''' fu una dei primi utilizzatori, ma appena possibile, a questi caccia assai poco sofisticati (che agivano come 'spalla' per i Lighting) vennero aggiunti i caccia F-5 di seconda generazione: ''F-5E'',''F'', ''RF-5E'' e anche i biposto, prima non comprati, del tipo B. Le commesse iniziarono nel 1971, l'anno dopo il prototipo della seconda generazione, che introduceva alcuni miglioramenti molto sentitamente richiesti, quali il radar e motori più potenti. Le commesse di 30 F-5E e 20 F iniziarono nel 1974, naturalmente con il solito sistema '''FMS''' e il nome del relativo programma, '''''Peace Hawk'''''. Dopo un breve embargo relativo alla crisi petrolifera del 1974 dovuta alla decisione degli arabi di usare la loro arma più potente contro il sostegno occidentale ad [[w:Israele|Israele]], le consegne ripresero già nel 1975 con altri ''40 E'' e ''20 F'', con il programma Peace Hawk II. Finalmente, altri due vennero comprati nel 1976, modello ''F'', e ''10 RF-5'' nel 1982 (rimpiazzando alcuni F-5E modificati per la ricognizione con le attrezzature dei vecchi A) assieme a ''4 E'' e ''1 F'' per rimpiazzare le perdite. A quel punto la '''RSAF''' ebbe in carico oltre ''100 F-5'' che rimpiazzarono i poco adatti Lighting nel ruolo di attacco al suolo e divennero senza dubbio i più importanti caccia tattici sauditi. La loro carriera ebbe luogo con il N.3 Sqn a Taif come unità '''OCU''', seguita dal No.10, sempre a '''Taif/Prince Fahd AB''', e il 17imo a '''Tabuk/King Faisal AB'''.
Naturalmente, data la ricchezza di denaro e la scarsità di personale, i sauditi cercarono dei caccia che fossero dotati dei più sofisticati sistemi d'arma disponibili. A differenza, per esempio, degli F-5 dell'[[w:Iran|Iran]], essi erano stati comprati per restare in servizio per parecchio tempo e quindi erano stati dotati di vari sistemi d'arma che li valorizzassero appieno e ne conservassero la validità per molti anni:
*potevano usare le '''CBU Rockeye''' in ruolo controcarro *letali missili '''AGM-65A''' e '''B Maverick'''. Nel ruolo di attacco di precisione potevano contare *sulle bombe laser '''GBU-10''' e 12 da 227 kg, E infine nel ruolo '''SEAD''' potevano usare i missili '''Shrike''', abbinati al sistema '''RWR''' che era tutt'altro che uno standard per gli ''F-5E''. I missili aria-aria erano i ''Sidewinder'', ma anche gli ''R.550 Magic''. L'avionica contava poi sulla piattaforma inerziale di seconda generazione ''Litton LN-33'', sull'''RWR ALR-46''', sui ''pod ECM ALQ-101'' e ''119''. Per l'impiego delle armi guidate gli F-5F biposto (questo spiega tra l'altro il numero elevato di queste macchine rispetto al normale) erano utilizzati per l'attacco e designazione con bombe laser: probilmente queste erano utilizzate anche dai monoposto, ma solo i biposto potevano guidarle, con un rudimentale ''AVQ-27'', designatore laser ad azionamento manuale, sistemato sul tettuccio. Infine, questi caccia erano muniti di sonde per il rifornimento in volo dalle aerocisterne ''KC-130''. Nell'insieme, si trattava di caccia F-5 Degno di nota l'acquisto di un certo numero di ''Lighting'', esportati solo qui e in [[w:Kuwait|Kuwait]] per un totale di circa 50 macchine. Erano potenti e veloci, ma anche costosi e pesanti per quel poco che offrivano, specie in termini di raggio d'azione e flessibilità d'impiego. Altre macchine importanti furono i '''caccia F-5 americani''', ma i Sauditi rimasero ad un livello di operatività se non anche di forza numerica molto basso per lungo tempo, a causa di problemi demografici. Solo dagli anni '70 iniziarono a sviluppare davvero coerentemente la loro capacità militare, con massicci investimenti che però non hanno aiutato molto il Paese ad uscire da carenze di organico, personale addestrato, e in generale da una situazione che, nonostante la modernità e ricchezza, ha molto più a che fare con le società medioevali che in stati arabi moderni come per esempio, il confinante [[w:Irak|Irak]].
==1984==
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*16 battaglioni SAM
* 300 carri [[w:AMX-30|AMX-30]]S e 150 M60A1/A3
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* TOW, HOT, Dragon, cannoni SR 106mm.
Come per tutte le altre forze armate saudite, il problema non era certo la ricchezza dei mezzi in dotazione, ma quello del personale
*7 brigate *1 reggimento *40 battaglioni *per un totale di circa 35.000 uomini La brigata corazzata, per esempio, aveva il grosso dei carri con un totale di '''450 mezzi''' francesi e americani, e anche se si era una seconda unità analoga in riserva, il quantitativo dei mezzi disponibili era sufficiente per 2 divisioni meccanizzate. Le brigate avevano il grosso dei ''600'' e passa ''M113'', Grande importanza per la difesa antiaerea concentrata verosimilmente quasi del tutto attorno alle cittadelle dell'
*36 battaglioni (vi erano forze straordinariamente capaci in merito *armate con 53 semoventi '''AMX-30VDA''' *cannoni binati da 30mm *cannoni antiaerei di vario tipo dal Vulcan da 20mm al vecchio pezzo americano da 90mm *16 battaglioni '''SAM''' *numerose batterie di missili '''MIM-23''' '''HAWK''' e gli altri due armati con i SAM erano dotati di 48 lanciamissili ''Shanine'' '''SICA'''. Questi ultimi, praticamente prodotti per la sola Arabia Saudita, meritano da soli una notevole attenzione. SI tratta di missili derivati dai Crotale, che hanno però prestazioni maggiori pesando 100 kg anziché 85, ma sopratutto queste armi da 13 km avevano un nuovo sistema di locomozione: non più il vecchio veicolo a 4 ruote con motore elettrico (!), per la difesa di obiettivi strategici come gli aeroporti, ma lo scafo del carro ''AMX-30'', con 6 anziché 4 tubi di lancio l'uno. La commessa per questi 48 mezzi e per i 53 similari AMX-30 VDA con cannoni ha dato per la prima volta una moderna capacità di difesa antiaerea mobile per le truppe. Line 74 ⟶ 92:
===Aeronautica -RSAF===
Questa aveva una difesa integrata di difesa aerea con il Kuwait e il Quatar. Anch'essa aveva un organico estremamente ridotto rispetto alla sua dotazione teorica, con conseguente riduzione, in pratica, della sua capacità operativa. In tutto vi erano 15.000 uomini e controllavano non meno di 14 gruppi aerei. Questi avevano ancora circa
*17 Lighting
*65 F-5E
*23 F-5F
*15 F-5B
*10 C-130E
*26 C-130H
*6 KC-130H.
I reparti '''VIP''' avevano:
*2 Jetstar
*1 B.707.
*2 VC-130H
*2 C-130H*
*3 elicotteri
Gli elicotteri, che qui erano impiegati solo dall'Aviazione, comprendevano:
*12 AB.205
*12 AB.206
*10 AB.212
*2 Aluette III
*un Bell 212.
I mezzi da addestramento erano i supersiti di 47 Strikemaster e 17 Cessna, mentre le missioni di soccorso erano appannaggio di 18 KV-107-II.
Organizzazione e organico:
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In termini di dotazioni, i velivoli inglesi erano per lo più rimpiazzati da quelli americani, con un ordine di '''62 caccia F-15C/D''' dei quali (per accordi con Israele da parte americana) non più di 57 schierabili simultaneamente sul territorio saudito, altri ''4 F-5'',un gran numero di ''C-130''. Gli elicotteri, curiosamente, erano modelli americani ma prodotti su licenza in [[w:Italia|Italia]], mentre le macchine da soccorso erano di costruzione giapponese, ma un modello americano.
===Marina===
[[Immagine:Naval_Jack_of_Saudi_Arabia.svg|150px|left|thumb]]
Piccola forza di difesa costiera, con basi principali ad Al Quatif e [[w:Jidda|Jidda]]. Vi erano in
*4 corvette *5 navi d'attacco con missil ''Harpoon Mentre in ordine vi erano, nell'ambito della gigantesca commessa Al Yamamha *4 F-2000 Madina *24 elicotteri AS-365. La difesa costiera era data da batterie con missili [[w:Otomat|Otomat]]. Una piccola Guardia costiera Con 2,200 uomini si trattava di una forza troppo ridotta sia per quella necessaria per controllare le immense coste saudite, sia per i successivi sviluppi, in quanto le sole Madina richiedevano nominalmente quasi 800 uomini d'equipaggio. Anche qui la carenza di personale, e di personale qualificato ed addestrato in particole aveva un peso non irrilevante nella reale efficienza della forza armata, anche se era in programma l'incremento a circa 4500 uomini entro la seconda metà degli anni '80.
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*24 SA-365F Dauphin-2 in ordinazione
A parte le Fregate Madina il contratto vinto dai francesi era relativo anche a '''24 AS-365N''', di cui 20 armati con missili '''AS-15TT''' antinave e con i sistemi per la guida di mezzacorsa degli OTOMAT. Forse questo spiega come mai tanti elicotteri siano stati comprati, quando le Madina ne hanno solo uno ciascuna: probabilmente gli elicotteri erano intesi anche per la guida oltre l'orizzonte degli Otomat delle difese costiere: con la loro gittata di 180+ km gli Otomat erano la migliore scelta per difendere in maniera accettabile almeno le principali coste saudite, con un totale di 4 batterie dotate ciascuna di lanciamissili binati, forse in 2-4 esemplari l'una.
==Dalla Guerra del Golfo==
===Delle Aquile e dei Tornado===
[[Immagine:DF-ST-92-07383-C.jpg|300px|right|thumb|Un Eagle Saudita in fase di aviorifornimento]]
L'Arabia Saudita venne letteralmente shoccata dalla rapida ed efficiente invasione irakena del vicino Kuwait. La mancanza di personale addestrato era chiara: ''l'Arabia Saudita era senza una difesa sufficiente per contrastare eventuali colpi di mano irakeni'' nel suo territorio, mentre appare del tutto fuori dalla realtà un'invasione dell'intero, immenso territorio saudita, sopratutto per motivi di logistica e al tempo stesso, per l'ovvia reazione americana. La guerra contro l'Irak vide una immensa
[[Immagine:USAF_F-15C_fires_AIM-7_Sparrow.jpg|300px|right|thumb|Con missili Sparrow come questo gli Eagle Sauditi hanno ottenuto vittorie aeree su iraniani e irakeni]]
L'inizio dell'operatività giunse nell'agosto 1981. Le unità coinvolte erano il ''5° squadron di King Fahad AFB'', Taif, il ''6° di King Khaled'' di Khamis Mushayt, nonché il ''13° a King Abdul Aziz'', Dharan. Il loro debutto in combattimento non era che questione di tempo, perché per tutta la costa orientale l'Arabia Saudita era molto vicina all'Iran e ai suoi aerei (Tomcat inclusi), e il [[w:5 giugno|5 giugno]] [[w:1984|1984]] un paio di Eagle del 6°, pare biposto con
Dal momento che la '''RSAF''' avrebbe voluto un maggior numero di F-15, ma il Congresso americano si oppose, già irritato per la prima fornitura, i sauditi si rivolsero alla Gran Bretagna e comprarono '''72 Tornado''', molto meno
Durante la guerra, uno dei pattugliamenti di F-15 sauditi ottenne un clamoroso successo: il capitano ''Ayehid Salah al-Shamrani'', No 13 Sqn, localizzò e attaccò due Mirage F.1 armati verosimilmente con Exocet antinave, in volo a bassa quota.
Dopo la guerra, l'ordine addizionale posto nel 1989 ma non accettato dal Congresso venne sbloccato e altri 9 F-15C e 3D vennero forniti alla RSAF.
[[Immagine:RAF_F-15E_Strike_Eagle_Iraq_2004.jpg|300px|right|thumb|F-15E. I Sauditi hanno avuto il 'downgraded' F-15S]]
Naturalmente, per l'Arabia Saudita niente era mai troppo costoso, cosicché, impressionata dalle prestazioni dei pur scarsamente operativi (mancavano ancora parte degli apparati avionici), pensò di comprare l''''F-15E''', ma questo era troppo
[[Immagine:Parking_RSAF_Tornado_in_1991.jpg|300px|right|thumb|Un Tornado ADV Saudita nel 1991. Gli IDS avevano un'altra bella mimetizzazione in una aggressiva livrea marrone-sabbia desertica]]
Nel frattempo la '''RSAF''' ordinò anche altri Tornado: il totale di '''164 F-15''' non era ancora giudicato sufficiente per la RSAF, e dal momento che il Tornado ADV era risultato poco gradito, mentre un buon risultato l'aveva ottenuto il Tornado IDS, la scelta andò su quest'ultimo. La flotta di aerei Tornado IDS sauditi entrò in azione con bombe e missili
===Altri programmi===
Moltissime commesse per materiale bellico, che come si sarà ancora meglio compreso, costituisce la maggior parte della validità delle F.A. Saudite, che continuano ad avere problemi di organico e di truppe ben addestrate.
Per ottenere maggiore efficienza dando agli uomini il meglio disponibile, non sono mancati altri programmi, stavolta terrestri. Uno di questi era relativo ai carri. Era noto che i Sauditi avrebbero voluto ancora una volta un dualismo con due tipi diversi di carri di diversa provenienza. La scelta, negli anni '80, era per l''''M1 Abrams''' come
L''''M1A2 Abrams''' merita una particolare mensione. Si tratta dell'ultima versione prodotta di questo carro armato, il quale ha ottenuto l'ordine nel 1990. Si trattò di un contratto da ''1,8 miliardi di dollari'' e ''47.000 ore/uomo lavorative'', cosa non trascurabile per le linee di produzione del carro armato, oramai giunte al termine del carico di lavoro per le esigenze nazionali. Si tratta di un carro armato molto migliorato in vari aspetti, con un programma iniziato dal febbraio 1985: il capocarro, prima semplicemente privo di un periscopio di osservazione del livello del ''PERI'' tedesco o anche dei tipi sistemati sui carri sovietici e persino dei predecessori americani, ha adesso un visore ''CITV'' costituito da un sensore ad immagine termica. Si tratta di un periscopio estremamente costoso, stabilizzato e corazzato. Una differenza notevolissima nella capacità di individuare bersagli a giro d'orizzonte in condizioni giorno/notte e anche attraverso fumo e nebbia (con limitazioni). In sostanza, nell'M1 normale il comandante ha sì la possibilità di vedere una immagine termica dell'ambiente circostante, ma si tratta del ripetitore della camera TIS del cannoniere, che è fissa e che guarda in avanti. Per guardare tutt'attorno è necessario ruotare la torretta del carro, il che prende tempo e causa anche un consumo di carburante notevole. In questo modo, invece, il capocarro ha una visione indipendente, per giunta con un apparecchio sistemato in torretta, poco esigente per il consumo di energia elettrica. Un'altra differenza di gran conto era la postazione di lavoro migliorata per il capocarro, '''ICWS''', il sistema di comunicazione interveicolare '''IVIS''' (Inter-Vehicular-Information System). Infine, il sistema di navigazione terrestre POS/NAV, che mette finalmente fine ai problemi, spesso drammatici, di posizionamento e di orientazione di ogni veicolo. Come se non bastasse, si presupponeva di installare una APU, un generatore ausiliario di piccola potenza per non avviare il ben più assetato motore principale col carro fermo. I cingoli sono anche migliorati, essendo il vecchio modello prone a durare molto di meno (poco oltre un migliaio di km) di quanto previsto. In sostanza, il nuovo carro, dotato tra l'altro anche di una corazzatura DU e proiettili di nuova generazione (quando disponibili), ha in sostanza la capacità di muoversi, comunicare, vedere ideale per un carro armato. Se il precedente M1 aveva gli 'occhi' di nuova generazione (sensori IR, telemetro laser e computer digitale), la sua forza bruta qui è sviluppata nella capacità di comunicare e di conoscere la propria posizione, grazie allo scambio tattico di informazioni su display che permettono, per esempio, di conoscere la posizione di tutti i 4 carri del plotone in ogni momento. In sostanza, si trattava dell'informatica applicata ai corazzati in una architettura C3I, simile a quella degli aerei da combattimento. Nel frattempo la '''ENGESA''', costruttrice di corazzati brasiliani che conobbe un grande successo tra gli anni '70 e '80, era già fallita ed era sotto curatore fallimentare. Il piano di ottenere 600-700 carri tra Osorio e Abrams venne annullato, come si è visto, e questo significò la fine per il costruttore brasiliano. Altri 'piccoli programmi' riguardavano 12 carri recupero M88 per un costo di ''26 milioni'', e l'aggiornamento dei 5 E-3A e due KA-3A per un totale di ben 600 milioni di dollari, portando i Sentry allo standard dell'USAF.
L'ordine dei carri è stato abbinato a quello dei blindati LAV. Questi sono i '''MOWAG Piranha''' svizzeri adottati dal Marine Corps, e ordinati in 750 esemplari circa. Si tratta di una versione 8x8 di questo blindato polimorfo, di gran lunga quello di maggior successo tra i mezzi ruotati occidentali moderni. Dopo essere stato adottato dagli USA, è stato prodotto su licenza dalla General motors canadese. La macchina da sostituire era il vecchi Cadillac Commando V-150 4x4, in servizio sia con l'Esercito che con la guardia nazionale saudite. Per mantenere il dualismo, l'Arabia Saudita ha ordinato i veicoli per la Guardia nazionale alla MOWAG, e i mezzi per l'Esercito alla ''GM'' via ''FMS''. Il veicolo base, classe 13 t, è dotato di un cannone M252 da 25mm con 600 colpi, capace di perforare un blindato ''BMP'' ad oltre 2 km, almeno quando dotato di munizioni DU, e stimato capace di sparare a 200-300 colpi al minuto proiettili che, nel tipo ''APDS'', perforano circa 25mm a 60 gradi a 1 o 2 km (secondo le fonti). L'arma può essere usata anche contro elicotteri ed è integrata con una mitragliatrice da 7,62 e 1800 colpi in una torretta biposto, dotata di un visore ad immagine termica (ma non di un telemetro laser). In tutto ne sono stati ordinati 300 per l'Esercito dalla MOWAG, e altri 1117 per la Guardia nazionale nel 1990. La maggior parte dei mezzi dell'Esercito avevano il cannone da 90 mm CS90F4 su torretta GIAT TS 90, arma ben più potente dei vecchi pezzi da 90mm e 33 calibri: questo è da 52 calibri e quasi eguaglia i cannoni da 105mm. I mezzi della Guardia hanno 417 veicoli armati col 25mm, 113 con missili ''TOW'' e altri mezzi vari per compiti come i portamortaio. La versione più impegnativa era un LAV armato addirittura con un cannone da 105mm a lungo rinculo, ma questo mezzo non ha avuto poi seguito, essendo troppo alte le difficoltà di integrare un cannone del genere su di uno scafo ruotato da 13 tonnellate (gli scafi ruotati tendono ad essere più alti di quelli cingolati, e questo non aiuta la stabilizzazione durante il tiro), dopotutto le Centauro italiane pesano non meno di 24 tonnellate in assetto di combattimento.
I missili '''MIM-104 Patriot''' ebbero un grande successo nel Golfo, anche se il numero degli Scud abbattuti realmente dai 140 missili lanciati non è mai stato chiarito con esattezza. La loro semplice presenza, nella versione parzialmente
I '''razzi MLRS''' hanno costituito un'altra arma devastante per gli Alleati, capaci di lanciare ad oltre 30 km salve di 7700 bomblets da 0,23 kg e capaci di effetti sia
Infine i missili più potenti e più problematici. Agli inizi degli anni '90 i Sauditi comprarono dalla Cina i '''CSS-2'''. Dopo tanto parlare di sviluppo di armi di
===1997,RSAF===
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'''Aviazione Royal Saudi Air Force (RSAF) o Selah Altayaran Almlaky El Arabi As Saudi''':
* 53+ (su 90 ordinati) BAe Tornado IDS
* 6 (6) Tornado GR Mk 1A
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* 21 (24) F-5F
* 30 (30) BAe Hawk Mk 65
* 14 (20) F-5B Freedom fighter
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* 40 (46) Pilatus PC-9
* 9 (11) C-130E Hercules
* 19 (19) C-130H Hercules
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* 4 (4) Nsantara Airtech CN-235
* 5 (5) Boeing E-3 AWACCS
* 16 (20) AB-206
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==Le ''La Fayette'' del Re==
Continuando la collaborazione con i cantieri francesi '''DCN''', L'Arabia Saudita ha ordinato, all'indomani di '''Desert Storm''', 3 nuove fregate, la classe ''Al Riyadh''. Note anche come F-3000S (fregate da 3000 t per l'Arabia Saudita) sono più grandi delle precedenti navi
I sensori comprendevano il radar '''Jupiter ER 3011''' con una portata a lungo raggio (mssimo di 380 km. Il CSF Tiger, normalmente sistemato sulle La Fayette, arriva solo a 200 km. L'antenna dello Jupiter è però assai grande (1550 kg con dimensioni di 7,31x3 m). La combinazione di questo radar e dell'ARABEL della CSF consente un vero salto di qualità nella funzione di difesa aerea: l''''ARABEL''', del tipo ''Phased Array'' ha una funzione multipla, sia di scoperta che di ingaggio (come il radar del Patriot e dell'SA-10). La capacità di scoperta arriva a 120 bersagli in simultanea, con inseguimento di 60 su di un raggio di 100 km, più che sufficiente per impiegare gli '''ASTER'''. Questi sono sistemati in 2 lanciatori Sylver, con 16 missili complessivi pronti al lancio in verticale, quindi rapidamente utilizzabili contro avversari proventienti da ogni direzione (grazie alla vettorazione rapida con sistema PIF-PAF). La capacità dell'ARABEL di controllare lo spazio aereo, rotando a 40 giri al minuto -contro i 15 che costituiscono il massimo per lo '''JUPITER-''', consente di guidare con precisione fino a 16 missili contro 10 bersagli in simultanea: i comandi sono via radio, mentre per l'ingaggio finale entra in azione il radar attivo di ciascun missile. In sostanza, se necessario l'intera dotazione della nave può essere lanciata con un unico ingaggio. La fornitura dell'ASTER ha avuto una importanza fondamentale per il contratto: si tratta della seconda classe di navi che entra in servizio con tale armamento, precedute solo dalla portaerei francese De Gaulle.
Per il resto, a bordo vi è anche il '''TACIVAC 2000''', versione export del '''SENIT-7'''. I motori diesel, a 16 cilindri fanno parte della famiglia che motorizza anche le La Fayette e le Halifax canadesi, ma sufficienti per appena 24,5 nodi. Le Madina erano capaci di navigare a 30 nodi, le Lafayette ad oltre 25. Ma queste nuove navi raggiungono le 3800 t standard, 4650 t a pieno carico e dimensioni di 133x17m (contro le 124x15,4 m delle Madina).
Per le
*8 missili OTOMAT *1 lanciamissili Crotale *1 cannone da 100mm *4 da 40mm *4 tls da 533mm con siluri bivalenti *un elicottero Dauphin con missili AS-15TT *una serie di sensori, comprendenti il radar TIGER da ricerca, il Castor IIB per controllo tiro *due sonar *sistemi ESM il tutto collegato al sistema C3 TACIVAC. I rifornitori hanno invece 11.200 t a pieno carico per 135x18,7x7m, due diesel e 20,5 nodi, 7.000 miglia di autonomia a 15 nodi, 129 uomini di equipaggio e 11 cadetti per addestramento, hanno due torrette Breda da 40mm, controllate da due centraline NAJA optroniche e due mirini LYNX. Hanno 4350 t di nafta e 350 di carburante avio, 100t munizioni, 140 acqua dolce, 100 t alimenti, 70t ricambi vari e due elicotteri Dauphin.
Infine, a lato del programma '''SAWARI''' I vi furono vari altri programmi, come quello per 21 Eurocopter Cougar del 1990.
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==2001, Odissea nel Terrore==
La mattina dell'[[w:11 settembre|11 settembre]] [[w:2001|2001]] una nuova era si è aperta nella Storia: quella della
L'Arabia Saudita non è stata tuttavia toccata da nessuna ritorsione americana, anzi, nei giorni successivi agli attentati oltre 100 sauditi, tra cui molti parenti dello
Un'altra cosa di rilievo è che, ben prima dell'11 settembre Bin Laden era già un terrorista ben noto a livello internazionale, sospettato di essere dietro ad alcuni gravi attentati già compiuti contro gli Stati Uniti. Tutta questa questione è ancora da chiarire, e non si sà se e quando eventuali sgradevoli verità sulle
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