Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Corea del nord: differenze tra le versioni

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Non passò molto tempo che gli americani ottennero 11 vittorie aeree e distrussero numerosi apparecchi al suolo. Durante i primi duelli, che praticamente furono subito combattuti data la necessità di proteggere il personale americano sulla capitale, gli americani anticiparono le forze di terra e aeree, e ovviamente l'ONU che il 7 luglio prese atto della situazione quando già in Corea gli americani e inglesi combattevano. La capitale era stata spostata provvisoriamente a Taejon ma cadde entro il 20 luglio. Il primo pilota dei Marines caduto fu il Capt VM Moses l'11 agosto, mentre la prima missione di un caccia USMC a reazione la fece il Capt L.E. Brown il 9 settembre, ma su di un F-80 dell'USAF. Sempre a proposito degli F-80, la loro ora nel combattimento aereo scoccò presto e se la cavarono bene. Avvistati degli aerei, non erano sicuri se si trattasse di una formazione amica o nemica (ammesso che allora si era già ufficialmente in guerra), e dal fuoco di ritorno dei mitraglieri dorsali capirono che si trattava di Coreani: erano infatti degli Il-10. Nonostante che gli F-80 non avessero un armamento poderoso, i 4 F-80 abbatterono in poco tempo altrettanti Il-10. Era sempre quello stesso 27 giugno. Altre vittorie le ottennero i P-51. I motori a pistoni degli aerei di vecchia generazione erano parchi nei consumi e al tempo stesso capaci di far operare da aeroporti non preparati date le limitazioni delle turbine (FOD). Erano più lenti sui bersagli da attaccare ma anche più precisi e potevano volare per più tempo e con maggiore carico. Per quanto possa sembrare assurdo, questo fece sì che i P-51 sostituissero gli F-80 in almeno uno (18th FBW) se non tre dei 5 Wing con gli F-80 della FEAF. Per questo compito 145 Mustang vennero prontamente consegnati, provenienti dall'ANG, con la portaerei USS Boxer. La questione che qui si potrebbe fare è un'altra: perché i P-51D o K vennero usati ma non i P-51H? Perché questi apparecchi erano considevolmente alleggeriti e al contempo più potenti come motore degli altri, e la loro fusoliera era più lunga e grande. Ma tutto questo se faceva guadagnare circa 80 kmh di velocità, dimezzando il vantaggio dei Me.262 (mentre in salita passavano addirittura in testa con 27 ms contro 19 dei D e 20 dei '262), rendeva l'aereo decisamente più vulnerabile al fuoco contraereo. Per cui nonostante le qualità di manovra fossero addirittura migliori dato il miglior rapporto potenza peso, dei pochi (prodotti 555 esatti) 'H' nessuno venne inviato in Corea. Per cui questo bell'aereo, che si riconosceva per la sagoma più armoniosa (61 cm circa più lungo dei D), non vide alcun combattimento. I P-51D erano capaci di migliori prestazioni STOL rispetto ai pochi F-82 e anche per questo vennero preferiti a questi nei rischieramenti in Corea: combatterono duramente in missioni CAS che però non erano tanto congeniali ad un velivolo con motore singolo raffreddato a liquido. Così vennero abbattuti a centinaia: Baugher dà la cifra di 351 aerei (quindi devono esserci state altre forniture) persi in oltre 62.600 sortite. Furono loro a incontrare per primi i MiG-15 e anche se scapparono (era il 1 novembre) indenni la cosa fu un vero shock per gli Alleati, fin'allora padroni della situazione. Ora che arrivavano i caccia con ali a freccia voleva dire che i Sovietici erano disposti a fare sul serio.
 
La battaglia aerea del 12 aprile 1951 è un esempio di come un singolo, famoso scontro possa essere letto con varie angolazioni, specie quando le informazioni sono parziali e senza riscontri incrociati. Allora accadde che 48 B-29 andarono in azione con la scorta di circa 36 F-84 e 18 F-86, che affrontarono complessivamente dozzine di MiG. Qui vi sono state discordanze, e vale la pena riassumerle per far capire come studiare più a fondo la questione spesso riserva sorprese. Uno dei numeri dell'enciclopedia Take Off dice che circa 80 MiG tentarono di attaccare gli aerei americani ma la metà venne abbattuta contro perdite trascurabili da parte americana. Altre fonti dicono, per esempio Sgarlato su Aerei Luglio 1993, che i MiG erano 60 e abbatterono 3 B-29 ma subendo 13 perdite di caccia sino-coreani: come a dire, inflissero danni consistenti ma ebbero a loro volta perdite elevate. Altre fonti parlano di soli 4 aerei comunisti abbattuti. In effetti in genere vengono attribuite 4 perdite per i caccia americani e 9, talvolta solo sette, per i B-29. Ora però il problema è che gli studi più recenti dimostrano invece (articolo ACIG, per esempio, di D. Zampini e Joe Brennan) che al contrario, solo un MiG venne abbattuto quel giorno, ufficialmente da un mitragliere di B-29 che venne premiato 47 anni più tardi per l'azione (perché mai gli altri 8 no?) oppure fu una vittima di J.Jabara, asso di F-86. Inoltre gli aerei non erano né 80 né 60 ma 6 più altri 38 arrivati successivamente di rinforzo. E non erano cinesi né coreani (come avrebbero potuto essere addestrati in così poco tempo?) ma sovietici, anche se con insegne coreane. E quell'azione fu un loro grosso successo. Anche se dichiararono una dozzina di B-29 e due-tre caccia, di fatto pur essendo relativamnte pochi abbatterono 3 B-29 e ne danneggiarono almeno altri 6-7 di cui alcuni vennero messi fuori uso dopo il rientro (o anche l'ammaraggio). Da allora le missioni diurne sul Nord vennero annullate (almeno per un certo periodo), segno inequivocabile che la vittoria era stata chiaramente sovietica, o meglio 'comunista'.
 
 
I B-29 ebbero ancora i loro guai: il 23 ottobre appena 8 di essi andarono contro un altro obiettivo, l'aeroporto di Sinuiju sulla foce dello Yalu, ma vennero attaccati appena prima dell'arrivo sull'obiettivo da circa 100 MiG-15. Circa la metà penetrò la difesa dei Sabre e degli F-84, che pure erano rispettivamente 34 e 55. I Sabre erano in quota per coprire meglio le formazioni, mentre gli F-84 erano più in basso e non superavano i 700 kmh per non distanziare i bombardieri (ed erano costretti comunque a volare a zig-zag). I MiG approfittarono della velocità iniziale maggiore e riuscirono a fare un massacro: abbatterono 3 B-29, 3 vennero danneggiate al punto che atterrarono in emergenza a Kimpo e due andarono poi rottamate; le altre 2 rientrarono in Giappone, ma erano gravemente danneggiate dai colpi da 37 mm. Qualche caccia sovietico venne dichiarato abbattuto assieme ad un F-84, ma il giorno prima c'era stata già una Fortezza abbattuta, e il giorno dopo, nell'ambito di un altro attacco da parte di 8 B-29 del 98th BG, stavolta scortati da appena 16 Meteor e 10 F-84 colpendo il ponte ferroviario di Suchon, un altro B-29 venne abbattuto. Il 28 ottobre gli attacchi diurni, anche se fortemente scortati vennero annullati e addirittura si pensò di ritirare i B-29 per rimpiazzarli con alcuni dei nuovi, ma rari, bombardieri B-36 o B-50. Ma era difficile fare di meglio. Il mese di ottobre erano stati abbattuti 5 B-29, più 7 F-86, 2 F-84 e un RF-80, tutto sommato pochi, ma la superiorità aerea in mano ai comunisti almeno sopra lo Yalu. Solo nell'incursione del 23 34 aviatori vennero uccisi o risultarono dispersi.
 
I B-26 erano aerei davvero ben armati, ma dovevano fare attenzione ai caccia sovietici. Erano pesantemente armati, anzi divennero addirittura dei bombardieri medi da circa 16 tonnellate. Una tipica installazione di B-26 Invader era così ben superiore a quelle della II Guerra mondiale. Aveva aumentato le mitragliatrici da 6 a 8 nel muso, non mancavano le 4 difensive di cui due della torretta dorsale bloccabili in avanti, ciascuna con 500 cp. Il vano portabombe era capace di portare 1800 kg di bombe, sotto le ali c'erano altre 6 mitragliatrici (non capisco bene come, visto che i pod di carico erano binati, con un massimo di 2 per ala, ma è quello che dice J.Baugher), e infine una batteria di 14 razzi da 127 mm, che si sommavano ai 6.000 colpi complessivi da 12,7 mm, praticamente quanti quelli delle 12 mitragliere di un B-17F. Era veramente una batteria formidabile e per giunta con un aereo da circa 600 kmh e ben maneggevole, anche se scarsamente capace (anche durante la II GM, quando razzi o mitragliatrici erano solo in alternativa e mai in unione tra di loro sotto le ali, almeno non nella misura poi raggiunta, e le mtg nel muso erano solo 6). Le perdite dei B-26 furono proporzionate alla grande attività che sostennero: qualcosa come 55.000 missioni, in cui dichiararono ben 38.500 veicoli, 3.700 vagoni, 406 locomotive e 7 aerei. Persero in azione 226 velivoli, di cui ufficialmente 56 per azione nemica, dato francamente piuttosto bassino anche considerando le cattive condimeteo e quasi uguale ai 224 F-86 persi ufficialmente per tutte le cause.
 
===1991===