Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Corea del nord: differenze tra le versioni

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Poi c'é da ricordare gli aerei basati a terra, ma pur sempre della Marina americana o britannica. I P2V Neptune erano i principali pattugliatori marittimi e la versione -5 ebbe una produzione aumentata per le esigenze belliche, tanto che ne vennero consegnati 384 esemplari. Più grandi ancora furono i Martin PBM-5A e S Mariner, idro operanti dal Giappone (come anche i Neptune), ma non mancarono nemmeno i vecchi ma validi (al punto che in Malaysia venivano usati come bombardieri tattici..)Short Sunderland, il migliore idro inglese, con la versione GR.Mk 5 per gli squadron 88, 205 e 209° che volarono per 13.380 ore complessive, ben 1.500 ore per ciascun reparto e per ogni anno di operazioni. Non male per un aereo che era già sulla breccia nel '39, quando i suoi oppositori erano sopratutto biplani in tela verniciata.
 
 
===Operazioni aeree===
Come si è detto altrove chi aveva una qualche forza aerea in Corea erano, inizialmente, i Nordisti con circa 70 Yak-7, 9 (con ogni probabilità anche 3)La-7 e La-9, 60 assaltatori Il-10 e 30 Yak-18 e più vecchi Po-2 (dati portati da T.Marcon e non molto dissimili da quelli riportati da altre fonti). Si trattava prevalentemente delle versioni migliori dei progetti sovietici bellici: per esempio, gli Il-10 erano totalmente metallici rispetto ai loro antenati diretti Il-2. Come, si direbbe, gli Sturmovik, con la loro struttura in acciaio, 'non' erano metallici? No, parte dell'ala era in legno. Lo Il-10 era più moderno e robusto, anche se le prestazioni non erano tanto superiori. Gli Yak-9P da 670 kmh erano appena inferiori ai 700 kmh degli U con lo stesso motore Klimov, ma erano metallici e vennero usati nel dopoguerra, agili ed efficaci, proprio in Corea. Anche i La-9 erano ottimi velivoli, superiori persino agli eccellenti La-7 con cui Kunebhub abbatté un Me.262 e -tra l'altro, per sbaglio, anche due P-51D Mustang che lo scambiarono, durante una battaglia aerea vicino ai bombardieri, per un FW-190 tedesco (..con la stella rossa). Anche Kunebhub sbagliò ad identificare i Mustang per Bf-109 ma le foto della cinemitragliatrice sono rimaste, segretate per decenni, a dimostrazione dell'avvenuto 'errore'. E della validità dei migliori piloti e caccia sovietici.
 
Ora nel '50, la FEAF (Far East Air Force) dell'USAF possedeva solo 500 apparecchi circa più quelli da trasporto e collegamento e i velivoli da combattimento non di primo impiego. Erano certo più che sufficienti e stupisce il numero di jets: esattamente 365 F-80 su 5 Wing, 32 F-82 ognitempo su 3 squadron, e (altra stranezza) 26 B-26 Invader su due Squadoron; a livello strategico c'erano 22 bombardieri B-29 su di un Wing (ridotto), 6 RB-29 per uno squadron da ricognizione e 29 WB-29 da servizio meteo. Tra i velivoli di riserva esistevano anche 30 F-51 Mustang. L'organizzazione dell'USAF, nata come arma indipendente il 26 luglio 1947 sulla scorta sopratutto delle esperienze strategiche del conflitto (in cui l'Esercito come arma terrestre non aveva avuto che una minima parte, se non nessuna), comprendeva gli squadron che erano da 12 aerei per i quadrimotori, 16 per i bimotori e 25 per i caccia monomotori. I Group erano a livello superiore con 3 squadron e quindi 75 aerei per i caccia, 4 sqn per 64 aerei per i bimotori e 4 con 48 apparecchi per i quadrimotori, mentre i Wing esistevano solo per situazioni particolari e aggregavano almeno 2 Group.
 
Delle forze aeree sulle portaerei si è già detto, poi c'era anche uno squadron di P-51 della RAAF australiana.
 
Quanto alle operazioni aeree, gli americani vennero sorpresi dall'attacco già all'inizio, quando un loro C-54 venne distrutto sull'aeroporto di Seul dai velivoli Nordisti.
 
Gli Americani mobilitarono alcuni dei loro apparecchi da caccia e in particolare i P-82, ora ribattezzati, da quando esisteva l'USAF, F-82<ref>per la prima battaglia aerea, vedi Sgarlato, Nico ''Prima vittoria in Corea'' Aerei Feb 1992 p. 54-55</ref>. La loro filosofia nasceva da un'idea del '38 quando si ipotizzava un caccia bifusoliera leggero con due motori da 300 hp circa, il cui vantaggio consisteva nel ridurre la resistenza aerodinamica: se ci voleva, per un bimotore, una navicella al centro dell'ala lasciando i due motori in apposite gondole, magari collegate alle derive di coda come se fossero davvero delle fusoliere, allora perché non provare con delle fusoliere vere? Certo la visibilità del pilota era sacrificata (diciamo 'asimmetrizzata') ma almeno c'era la possibilità di ottenere una macchina più veloce, e se vi fosse stato bisogno di un secondo uomo c'era l'altra fusoliera. Così nasce, riprendendo l'idea nel '44, il P-82, che però volò solo il 15 aprile del '45. Divenne poi un caccia notturno come F-82F, o G (con radar SRC-720C che era quello del P-61) o H per operazioni sull'artico, e nel '48 tutti gli esemplari, inclusi quelli notturni con il prominente pod sotto il tronco centrale dell'ala (che, differentemente dai concetti originari ospitava anche l'armamento), vennero mandati al Carebbean Air Command e poi alla 5th AF che era quella operante in Estremo Oriente. Tra le poche unità con gli F-82, ottenuti con le fusoliere allungate dei P-51H Mustang ma senza emularne appieno le caratteristiche brillanti, c'era il 68th Fighter Sqadron (ognitempo) della Itazuke AB, a Kyushu che possedeva circa 12 F-82G. Ad esso si aggiunsero il 339th di Yokota AB (Tokyo) e il 4th FS di Naha, costituendo quindi il 347th FG (Provisional). Questo fu necessario per via della guerra scoppiata non lontano, in Corea. Già il 26 giugno gli F-82G offrirono copertura aerea sulla capitale, visto che gli F-80 con serbatoi standard erano capaci di permanere solo 10 minuti sulla capitale, anche se ve n'erano molti disponibili. Seul venne evacuata rapidamente dagli Americani, che a ragione la ritenevano indifendibile e su Inchon vennero mandati 4 aerei del 68th e 4 del 339th. Caccia La-7 attaccarono i velivoli americani ma mancarono il bersaglio e siccome gli americani avevano l'ordine di non attaccare ma di fatto nemmeno di rispondere al fuoco, la cosa finì lì. Il 27 Mc Arthur fece evacuare i civili per via aerea e a quel punto entrarono in azione anche gli F-80C dell'8th FBW. Sopra Kimpo v'erano nel frattempo 4 F-82 del 4th in volo a 3.650 m, 4 del 68th a bassa quota e 3 del 339th in quote intermedie. Nonostante la disparità di prestazioni, vennero ardimentosamente attaccati da due Yak-11 che se la presero con gli aerei del 68th pur avendo solo una mitragliatrice UBS da 12,7 mm e 100 colpi (erano presenti se necessario anche due bombe fino a 100 kg l'una), nonché dai ben più temibili La-7 per un totale di 5 aerei. Uno degli Yak portò via una parte degli impennagi di un Twin Mustang, per cui si può dire che i primi colpi a segno tra aerei li misero a segno i Coreani. Ma un secondo F-82 intervenne (equipaggio Hudson e Frazer) e colpì l'aereo coreano nonostante che cercasse una salita tra le nuvole. Il coreano prese fuoco e il pilota si girò verso l'osservatore, che però non si mosse, prima di saltare col paracadute e finire catturato dai sudcoreani. Il Twin Mustang danneggiato cadde in stallo e si ritrovò poi addosso casualmente ad un altro coreano, identificandolo come La-7 o Yak, ma in realtà era un altro Yak-11, abbattuto dopo breve inseguimento. Ancora altre due vittorie furono a danno di un La-7 e di un altro Yak-11, probabilmente abbattuto (tra l'altro, Joe Baugher dà un La-7 uno Yak-9, e dice che i registri dell'unità sono andati persi, per cui non c'é assoluta certezza di quello che è successo quel giorno, ma almeno Carl Fraser, operatore radar ricorda l'abbattimento del primo Yak-11 con dovizia di particolari). La carriera degli F-82 terminò presto in Corea e quello fu l'unico giorno in cui ottennero vittorie. Ma distrussero anche 16 aerei al suolo prima che la FEAF li ritirasse entro il dicembre del '52. Vennero usati come incursori. La loro velocità massima era di circa 730 kmh a 6300 m, raggio massimo di ben 4000 km, tangenza di 12.000 e salita di circa 1100 m.min, per cui assieme alle sue 6 M2 era un vero incrociatore aereo, anche se senza le prestazioni di combattimento manovrato del Mustang originale.
 
Non passò molto tempo che gli americani ottennero 11 vittorie aeree e distrussero numerosi apparecchi al suolo. Durante i primi duelli, che praticamente furono subito combattuti data la necessità di proteggere il personale americano sulla capitale, gli americani anticiparono le forze di terra e aeree, e ovviamente l'ONU che il 7 luglio prese atto della situazione quando già in Corea gli americani e inglesi combattevano. La capitale era stata spostata provvisoriamente a Taejon ma cadde entro il 20 luglio. Il primo pilota dei Marines caduto fu il Capt VM Moses l'11 agosto, mentre la prima missione di un caccia USMC a reazione la fece il Capt L.E. Brown il 9 settembre, ma su di un F-80 dell'USAF. Sempre a proposito degli F-80, la loro ora nel combattimento aereo scoccò presto e se la cavarono bene. Avvistati degli aerei, non erano sicuri se si trattasse di una formazione amica o nemica (ammesso che allora si era già ufficialmente in guerra), e dal fuoco di ritorno dei mitraglieri dorsali capirono che si trattava di Coreani: erano infatti degli Il-10. Nonostante che gli F-80 non avessero un armamento poderoso, i 4 F-80 abbatterono in poco tempo altrettanti Il-10. Era sempre quello stesso 27 giugno. Altre vittorie le ottennero i P-51. I motori a pistoni degli aerei di vecchia generazione erano parchi nei consumi e al tempo stesso capaci di far operare da aeroporti non preparati date le limitazioni delle turbine (FOD). Erano più lenti sui bersagli da attaccare ma anche più precisi e potevano volare per più tempo e con maggiore carico. Per quanto possa sembrare assurdo, questo fece sì che i P-51 sostituissero gli F-80 in almeno uno (18th FBW) se non tre dei 5 Wing con gli F-80 della FEAF. Per questo compito 145 Mustang vennero prontamente consegnati, provenienti dall'ANG, con la portaerei USS Boxer. La questione che qui si potrebbe fare è un'altra: perché i P-51D o K vennero usati ma non i P-51H? Perché questi apparecchi erano considevolmente alleggeriti e al contempo più potenti come motore degli altri, e la loro fusoliera era più lunga e grande. Ma tutto questo se faceva guadagnare circa 80 kmh di velocità, dimezzando il vantaggio dei Me.262 (mentre in salita passavano addirittura in testa con 27 ms contro 19 dei D e 20 dei '262), rendeva l'aereo decisamente più vulnerabile al fuoco contraereo. Per cui nonostante le qualità di manovra fossero addirittura migliori dato il miglior rapporto potenza peso, dei pochi (prodotti 555 esatti) 'H' nessuno venne inviato in Corea. Per cui questo bell'aereo, che si riconosceva per la sagoma più armoniosa (61 cm circa più lungo dei D), non vide alcun combattimento. I P-51D erano capaci di migliori prestazioni STOL rispetto ai pochi F-82 e anche per questo vennero preferiti a questi nei rischieramenti in Corea: combatterono duramente in missioni CAS che però non erano tanto congeniali ad un velivolo con motore singolo raffreddato a liquido. Così vennero abbattuti a centinaia: Baugher dà la cifra di 351 aerei (quindi devono esserci state altre forniture) persi in oltre 62.600 sortite. Furono loro a incontrare per primi i MiG-15 e anche se scapparono (era il 1 novembre) indenni la cosa fu un vero shock per gli Alleati, fin'allora padroni della situazione. Ora che arrivavano i caccia con ali a freccia voleva dire che i Sovietici erano disposti a fare sul serio.
 
La battaglia aerea del 12 aprile 1951 è un esempio di come un singolo, famoso scontro possa essere letto con varie angolazioni, specie quando le informazioni sono parziali e senza riscontri incrociati. Allora accadde che 48 B-29 andarono in azione con la scorta di circa 36 F-84 e 18 F-86, che affrontarono complessivamente dozzine di MiG. Qui vi sono state discordanze, e vale la pena riassumerle per far capire come studiare più a fondo la questione spesso riserva sorprese. Uno dei numeri dell'enciclopedia Take Off dice che circa 80 MiG tentarono di attaccare gli aerei americani ma la metà venne abbattuta contro perdite trascurabili da parte americana. Altre fonti dicono, per esempio Sgarlato su Aerei Luglio 1993, che i MiG erano 60 e abbatterono 3 B-29 ma subendo 13 perdite di caccia sino-coreani: come a dire, inflissero danni consistenti ma ebbero a loro volta perdite elevate. Altre fonti parlano di soli 4 aerei comunisti abbattuti. In effetti in genere vengono attribuite 4 perdite per i caccia americani e 9, talvolta solo sette, per i B-29. Ora però il problema è che gli studi più recenti dimostrano invece (articolo ACIG, per esempio, di D. Zampini e Joe Brennan) che al contrario, solo un MiG venne abbattuto quel giorno, ufficialmente da un mitragliere di B-29 che venne premiato 47 anni più tardi per l'azione (perché mai gli altri 8 no?) oppure fu una vittima di J.Jabara, asso di F-86. Inoltre gli aerei non erano né 80 né 60 ma 6 più altri 38 arrivati successivamente di rinforzo. E non erano cinesi né coreani (come avrebbero potuto essere addestrati in così poco tempo?) ma sovietici, anche se con insegne coreane. E quell'azione fu un loro grosso successo. Anche se dichiararono una dozzina di B-29 e due-tre caccia, di fatto pur essendo relativamnte pochi abbatterono 3 B-29 e ne danneggiarono almeno altri 6-7 di cui alcuni vennero messi fuori uso dopo il rientro (o anche l'ammaraggio). Da allora le missioni diurne sul Nord vennero annullate, segno inequivocabile che la vittoria era stata chiaramente sovietica, o meglio 'comunista'.