Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-92: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Ka-50_NTW_7_8_93.jpg|320px|right|thumb|Una delle prime uscite internazionali dell'Hokum, attorno al 1993]]
La sua origine risale al 1977, e trae origine dal concorso del '75 per un nuovo elicottero. Evidentemente, già prima della guerra in Afghanistan l'Armata Rossa era in cerca di qualcosa di meglio del Mi-24, qualcosa di specializzato per combattere e basta. Il Ka-25F, con due motori potenziati a 1.250sHP, a suo tempo perse contro il Mi-24 rivelandosi sottopotenziato, il progetto del Ka-50 venne completato per l'appunto nel '77 e ancora c'era la struttura classica ad eliche controranti, anche se stavolta ben distanziate. La ragione è che con manovre molto violente possono deformarsi e 'incrociarsi' in volo, con conseguenze catastrofiche. E nonostante tutti i test fatti in merito, qualcosa avrebbe finito per andare male ugualmente. Maggio 1980, approvazione del simulacro V-80, come venne chiamato questo nuovo elicottero. Questo e tanti altri particolari sono stati rivelati a Londra nel 1992 da Mikheev, il neopresidente della neocostituita Kamoc Helicopter Scientific & Technology di Mosca. Mikheev e stato uno di coloro che lavorò al progetto del 'Werewolf' lupo mannaro, come è stato ribattezzato il velivolo (anche se il suo nome NATO è Hokum). Solo nel '92, insomma, con la conferenza di Londra furono finalmente svelati i tanti misteri attorno a quest'elicottero, vero enigma per la NATO da oltre 10 anni. Approvato il progetto, l'I-800 volò il 17 giugno o il 27 luglio. La messa a punto è stata però molto difficile e nel 1985 uno dei prototipi (il primo, per l'esattezza) precipitò uccidendo il collaudatore. Solo nel 1991 un esemplare di serie, anzi in realtà di preserie, è uscito dagli stabilimenti Arsenev, vicino Vladivostok. Oramai l'URSS stava collassando e i soldi per nuovi programmi non erano più disponibili: che disdetta per questo nuovo apparecchio da combattimento, ma anche per il rivale Mi-28. Di fatto queste due proposte sono state deleterie perché i pochi soldi disponibili erano da spendere oculatamente e non c'era posto per entrambi i tipi, oltretutto con pesi e ruoli non tanto dissimili. Fosse stato un elicottero da esplorazione l'uno, e uno d'attacco l'altro, sarebbe stato diverso, ma entrambi erano due mostri da circa 10 t di peso. Il Ka-50 con la sua sagoma tanto sinistra e strana, è risultato un mezzo particolarmente attraente come impressione sul pubblico, anche per via che poteva vantare velocità e agilità di tutto rispetto; ma nonostante la produzione di 21 esemplari, il dubbio è se quest'elicottero fosse realmente efficiente nella sua missione, specie contro le difese più difficili. Le caratteristiche del Ka-50 sono di tutto rispetto, in ogni caso. La sua struttura di fusoliera potrebbe far pensare ad un aereo: non ha il rotore di coda, perché, caratteristica particolarmente visibile, per controllare il 'momento' delle eliche vi sono due rotori controrotanti coassiali. La Kamov li ha usati con successo negli elicotteri navali per le loro caratteristiche di compattezza (nel senso della lunghezza, certo non dell'altezza): la fusoliera può essere a quel punto quasi la totalità della lunghezza complessiva, e la coda corta e tozza potrebbe anche non esistere, magari asportata da un colpo in pieno, e nondimeno non necessariamente abbatterli (cosa invece sicura per qualunque elicottero 'normale'). Naturalmente, il tutto ha una controindicazione sulla complessità e l'altezza dell'albero motore, che ende tra l'altro impossibile usare un set di sensori superiore. Il singolo pilota è un'altra delle caratteristiche del velivolo: incassato nell'abitacolo (anche troppo), egli ha suna visibilità verso l'esterno piuttosto modesta, ma è protetto da una 'vasca da bagno corazzata' tipo A-10, sia pure più leggera (250 kg) in doppia lamiera d'acciaio. I motori sono praticamente 'inglobati' nella fusoliera, come anche il carrello e il cannone, che è quello, fin troppo potente per un elicottero, del BMP-2 (ma del resto spare le stesse munizioni del bicanna del Mi-24..), con ben 500 colpi e una limitata capacità d'aggiustamento in alzo e di qualcosa, in direzione (15° a destra, +30 e -15 in verticale). E' già qualcosa, a dire il vero, ma attenzione al rinculo: pur sparando a una cadenza minore, il cannone di questo tipo non è un 'gast' bicanna e quindi gli sforzi di rinculo sono tutti a carico della piattaforma piuttosto che essere recuperati tramite il sistema di movimeno a manovella delle canne (una spara e l'altra viene ricaricata). Il pilota ha anche un vero sedile eiettabili: come è possibile? Con un sistema di artifizi pirotecnici che fa saltare via le pale dell'elica prima del lancio. L'armamento comprende fino a 16 missili a guida laser Vikrh supersonici, due razziere da 20 colpi calibro 80 mm e il cannone. Il sistema di puntamento era lo Skval e l'automatismo del volo a bassa quota era garantito dalle esperienze con i Kamov navali, quindi c'era un sosfisticato pilota automatico che consentiva di puntare e sparare i missili anche in volo a bassa quota.
[[Immagine:Ми-28.JPG|320px|right|thumb|Un Mi-28. Benché molto grosso, in questa foto le mongolfiere non sono in scala]]
Il Mi-28 era invece una macchina tutt'altro che attraente. Mentre il Kamov ha fatto subito colpo, quando è stato presentato nel '92 in Occidente, il suo rivale non ha ottenuto altrettanto clamore. La sua sagoma è forse la più brutta e antiestetica mai avuta da un elicottero da combattimento e forse anche per questo non ha ottenuto il plauso del grande pubblico é caratteristico perché ha praticamente un 'naso di fusoliera con tanto di radome di guida missili, che si prolunga fino alla coda in un tutt'uno, mentre sembra quasi che i due abitacoli in tandem e con vetri distinti, come anche i due motori alla radice delle due alette di carico, siano stati aggiunti a mò di 'sovrastruttura'. La sua costruzione è nondimeno piuttosto classica anche se i piccoli finestrini lo fanno sembrare più grande di quel che non sia. Il cannone è sotto il muso, con una torretta di grosse dimensioni armata sempre con il potente 2A42, mentre il muso ha torrette varie di osservazione e guida armi; particolare interessante, il rotore è pentapala a larga corda, quello di coda solo tripala (il KA-50 ha due tripale). La fusoliera ha un vano che permette di ospitare due persone: anche se questo può essere utilmente usato per tanti impieghi, è chiaro l'allusione alla possibilità di soccorrere un equipaggio abbattuto, chiara esperienza della guerra afghana. E' una macchina molto ben protetta: i finestrini sono piuttosto piccoli perché sono di blindovetro; quelli del puntatore sono davero il 'minimo indispensabile' mentre quelli del pilota, dietro e più in altro, sono ben più grossi. I missili usati sono gli Ataka, una versione avanzata degli Spiral/Kokon con testata in Tandem e varie migliorie. Hanno anche una testata FAE o una HE-FRAG per uso contraereo. La sua concezione è quanto di più simile all'Apache i sovietici si siano sentiti in obbligo di costruire: con due motori anche più potenti e corazzature più estese. La sua nascita ebbe luogo a seguito per l'appunto di quello che i sovietici videro negli USA, con l'elicottero destinato a diventare l'Apache. C'erano molte alternative studiate, come il Mi-24 (finalmente) senza capacità di trasporto truppe, che lo rendeva (specie i primi 'A') più simile ad un UH-60 che ad un Cobra o Apache; il primo volo, il 10 novembre del 1982 dell'Izdelie (oggetto) 280, è stato seguito da una serie di test; poi sono arrivati almeno un altro prototipo (lo 022) e due macchine di preserie entro il 1988; una di queste, rappresentativa della serie vera e propria, è stata presentata nel '92 a Mosca. Ma nel 1986 sia il Mi-28 che il Ka-50 vennero confrontati tra di loro e giudicati positivamente; senonché come capacità di combattimento notturno non erano pari all'Apache che proprio quell'anno entrava in servizio. La Kamov aveva solo un sistema LLTV per il pilota, la Mil non è chiaro se avesse un IRST. Uno venne portato a Le Bourget nel 1989 e si annunciò che l'operatività era già del 90% con una capacità totale da raggiungere nel 1992.
 
Tra gli altri particolari della macchina vi è un sistema d'abbandono rapido del mezzo, con sganciamento delle alette laterali e gonfiaggio di due airbag che vengono usati come scivolo durante l'azione del lancio. La fusoliera è poi a 'deformazione controllata' come le moderne autovetture, assrobendo grazie anche ai robusti carrelli non retrattili, impatti anche di 12 ms. Non solo, se i sensori individuano accelerazioni verticali fuori norma serrano automaticamente le cinture di sicurezza dei piloti per proteggerli meglio dalla caduta (se questi non decidono di usare 'lo scivolo', chiaramente dipende dalla quota e dalle condizioni). Il complesso serbatoi è dietro i piloti, con una struttura autosigillante in poliuretano, mentre il vano porta-persone posteriore (fino a 3) può portare bagagli personali come parti di ricambio; l'Havoch è capace di operare senza grossa assitenza esterna (che non si può dire dell'Apache..). La fusoliera semi-monoscocca ha struttura in alluminio ma in parte sono usati anche pannelli di materiali compositi, in Russia non particolarmente popolari. Acciaio e titanio proteggono piloti e parti meccaniche, il mozzo del rotore è pure in titanio, i piloti hanno HUD e FLIR, con tanto di casco-designatore per il cannoniere anteriore. La protezione è contro il 7,62 mm, grazie anche ai blindovetri ('fumee, forse con uno strato d'oro per migliorare la stealthness?), in certe parti anche contro il 12,7 mm e proiettili esplosivi da 20 mm. La segnatura termica è 2,5 volte minore rispetto ad un Mi-24 grazie a generosi soppressori IR. I motori sono distanziati in maniera netta e quindi un solo colpo non li danneggia entrambi. Il rotore è, fatto molto importante, in materiale composito, anche quello del longherone interno (cosa che non è stata possibile nell'AH-64), estremità a freccia per ridurre il rumore, velocità limitata a 242 giri al minuto per lo stesso motivo, trasmissione funzionante a secco per una trentina di minuti. Esiste anche una APU per gli avviamenti a terra<ref>Striuli, Lorenzo ''Il Punto sull'Havoch'' P&D Apr 2005 p.64-66</ref>.
 
[[Immagine:Mi-28 NTW 7 8 93.jpg|320px|right|thumb|Unin aria il Mi-28. Benchésembra moltopiù grosso,leggiadro inche questanei fotodisplay le mongolfiere non sono ina scalaterra]]
In ogni caso la vera macchina definitiva doveva essere la I-294 o Mi-28N, autorizzato però solo nel 1994, e in volo nel '96, sia con moderna strumentazione occidentale interna! Ma il 5 ottobre 1994 il Ministero della difesa annunciava che il vincitore era il Ka-50. Ma le cose hanno continuato ad andare avanti: ora è stato dichiarato vincitore l'uno e ora l'altro tipo, salvo poi ammettere che non c'erano soldi per nessuno dei due. Il 25 marzo 2004 ha volato a Rostov il secondo Mi-28N allo standard definitivo: con il radr Almaz-28 nella sfera sopra il rotore, e i motori Klimov VK-2500 da 2.400 sHP. Nel frattempo i Ka-50 sono andati 'alla guerra' con 25 macchine realizzate, 3 delle quali mandate in Cecenia. Sono stati ideati mezzi come il KA-50N con il FLIR, e sopratutto il KA-52 a posti affiancati, per poi essere seguito da un KA-50-2 con posti in tandem (anche perché altrimenti non ci sarebbe modo di dare sedili eiettabili ad entrambi i piloti). Alla fine le F.A. russe hanno ordinato solo una ventina di macchine e di altri clienti (era finalista assieme all'A.129 in Turchia) non se ne sono visti. Il Ka-50 era stato presentato anche come velivolo 'anti droga' per la DEA Americana, e poi al concorso per il nuovo elicottero inglese da combattimento.
[[Immagine:Ka-52_061.jpg|320px|right|thumb|Due Ka-52]]