Storia di Roma/L'impero: differenze tra le versioni

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== Vespasiano ==
[[Immagine:Vespasianus01 pushkin edit.png|thumb|Vespasiano]]
 
Alla morte di Nerone, iniziò una fase poco stabile della politica romana, dal 68 d.C. al 69 d.C. si susseguirono 4 imperatori, scelti dalle legioni: [[w:Servio Sulpicio Galba (imperatore romano)|Galba]], [[w:Otone|Otone]], [[w:Vitellio|Vitellio]] e [[w:Tito Flavio Vespasiano|Vespasiano]]. Tra i quattro prevalse Vespasiano, di ceto equestre, che nel 67 d.C. partecipò alla guerra per sedare la rivolta degli Ebrei. Come Ottaviano, preferì che fosse il senato e le legioni a riconoscere il suo ruolo di ''princeps'', che avrebbe dovuto restaurare dopo la morte di Nerone. Nel 69 d.C. il senato pronunciò la ''lex de imperio Vespasiano'', che affermava che l'imperatore poteva agire secondo la sua volontà senza essere legato in qualunque modo. Per prima pensò alla costruzioni: di nuove strade, di edifici pubblici, di fortificare le mura di difesa ecc... Ma per gli scarsi fondi, dovette ridurre le elargizioni di grano e i giochi pubblici. Per un maggior flusso di entrare, costituì il [[wikt:catasto|catasto]] in modo da sottoporre tutta la posizione al pagamento delle tasse. Inoltre favorì l'ascesa dei cavalieri, inserendoli nel senato assieme ai provinciali con cittadinanza romana, in tal modo la composizione del senato rigida da anni fu cambiata. Come suo successore scelse il figlio [[w:Tito (imperatore)|Tito]], ripristinando la successione ereditaria con la famiglia Flavia.