Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Filippine: differenze tra le versioni

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Delle Filippine parliamo meglio nella sezione aeronautica qui sotto, ma intanto parliamo delle sue F.A. del 1985 circa. Fonte Armi da Guerra N.119 (copertina).
===1985===
====Esercito====
Nella fase agonica del regime di Marcos, questa forza armata era aveva 70.000 effettivi sparsi nelle isole dell'arcipelago (10 militari per isola..), con altri 95.000 di riserva di cui 70.000 inseriti nei 18 btg di fanteria della difesa civile Interna con armi di tipo leggero, una specie di milizia insomma.
 
Le unità principali erano, nelle forze regolari:
*5 divisioni di fanteria
*1 reggimento ranger su 5 btg esploranti e uno da montagna
*1 reggimento di cavalleria corazzata
*4 rgt di artiglieria campale
*1 brigata di polizia militare con 3 btg con compiti di sicurezza interna
 
Insomma, era ovviamente una forza di difesa leggera, che non annoverava forti contingenti corazzati dei quali non esisteva l'utilità. I materiali sono, o meglio, erano all'epoca quasi tutti ex-USA, il che non dovrà stupire più di tanto; ma tra i fornitori c'erano anche il Portogallo e il Regno Unito con recenti contratti di forniture militari, per non dire dell'ammodernamento dell'artiglieria con armi israeliane.
 
*Mezzi corazzati: carri leggeri M41 e Scorpion; APC del tipo AIFV (una trentina), M113A1, M3 (semicingolati), Commando V-150 e i loro 'cloni' portoghesi Chaimite
*Artiglieria: obici M101 da 105 mm, M68 da 155 mm, M114 da 155 mm, Mortai M2 da 60 mm, M1 da 81 mm, M29 da 90 mm e M30 da 107 mm.
*Armi c.c.: M20 superbazooka da 89 mm, cannoni SR M20 da 75 mm, M67 da 90 mm, M40A1 da 106 mm
*Armi contraerei: M167A1 Vulcan da 20 mm
*Armi portatili: postole M1911A1 da 11,43 mm, M3A1 mitra paricalibro, fucili M16 da 5,56 mm e G3 da 7,62 mm, mitragliatrici M60 e M2HB
 
Ad aggiungersi a tutto questo c'era la forza paramilitare di 40.000 elementi su 13 cp operative e 180 territoriali o provinciali che dir si voglia, sempre con armi leggere.
 
 
====L'Aeronautica====
Con 16.800 uomini, aveva anche competenza per l'aviazione dell'Esercito, che era grossomodo esistente ma solo con i velivoli dell'aviazione: 50 UH-1H, 10 Hughes 500D e 6 BO105C.
 
Quanto all'aviazione c'erano 2 gruppi da caccia con missili AIM-9B e AGM-12B aria superficie; uno aveva gli F-8, di cui erano ancora ritenuti efficienti 22 esemplari, ammodernati; l'altro gruppo aveva 16 F-5A e 3 B, con una proposta di aggiungere 11 F-5E di seconda mano (poi non verificatasi).
 
Le operazioni COIN erano quelle più importanti nell'attività operativa con 4 gruppi di cui 2 con 32 T-28D. 16 SF260W erano per un terzo gruppo e infine il quarto aveva le cannoniere AC-47, circa una dozzina. Lo stormo elicotteri possedeva 62 UH-1H, 10 Bell 205A, 17 rari e belli (ma piuttosto sottopotenziati) Sikorsky S-76 anche per compiti armati.
 
La flotta di trasporti e comunicazioni vedeva 4 L-100 e altrettanti C-130, 9 F-27 medi, 5 C-47. I trasporti leggeri erano altri tre gruppi dei 5 complessivi: avevano 9 Nomad, 16 Islander, 11 BO105C. Per il collegamento c'erano (utilizzabili anche per il FAC e ricognizione meteo) 15 O-1E, 3 Helio Super Courier, 6 Cessna 180, 3 Cessna 210, 17 Cessna U-17. L'addestramento era curato con 10 T-34A, 12 T-41D, 27 SF-260MP, 10 T-33A, anche se parte dell'addestramento avanzato era svolta negli USA.
 
Infine c'era il gruppo VIP con vari aerei ed elicotteri.
 
In tutto quindi:
*1 gruppo con F-5
*1 gruppo con F-8
*2 gruppi con T-28
*1 gruppo con SF-260W
*1 gruppo AC-47
*1 gruppo C-130
*1 gruppo F-27 e C-47
*3 gruppi trasporto leggeri
*3 gruppi d'addestramento
*3-4 gruppi aerei leggeri
*1 gruppo VIP
 
Cosa non di poco conto, l'Aeronautica filippina gestiva anche una rete di difesa aerea che contava sui micidiali missili HAWK per la protezione delle tre principali basi aeree, due operative e una per il reparto VIP. Non c'erano particolari programmi per la modernizzazione causa la crisi economica, eccetto per l'arrivo degli unici jet che la PAF poteva permettersi: i 'bellicosi' S.211 montati su licenza, altrove giusto assimilabili ad aerei d'addestramento leggero.
 
====Marina====
Anche questa era cliente degli americani per la gran parte: molte navi erano reduci dalla marina vietnamita che venne sconfitta nel '75 assieme al resto dello stato del Sud con l'avvento dei 'nordisti'.
 
Navi: le più importanti erano 7 fregate, ma attenzione, si parla in realtà di navi americane del '43-44. Ancora erano valide per pattugliamento e bombardamento costiero. Assieme c'erano 10 corvette ex-dragamine o grandi navi pattuglia. Le nuove navi erano le PSMM Mk.5 con missili MM.38 antinave, 10 delle quali ordinate. 2 corvette e 4 fregate erano in aggiornamento per ospitare un elicottero, o quantomeno per permettergli tramite piattaforma di atterrare. 9 battelli di pattugliamento erano presenti assieme a 4 classe 'Kantin' e altri 6 ordinati.
 
Erano sopratutto le navi leggere quelle in cui v'erano le migliori condizioni in termini di modernità: 31 pattugliatori veloci de Havilland srs 9209, 38 Swift Mk. 3, 11 Mk.2, 5 Mk.1, 3 classe 'Abra'. Non è chiaro se gli Swift fossero le navi costruite dalla Sewart oppure no: in ogni caso queste avevano dislocamento di 33 t, velocità di 25 nodi, cannone da 20 mm scudato a prua e lanciarazzi subito dietro (apparentemente di tipo controcarri). La componente da pattugliamento era insomma molto numerosa data la struttura della nazione, e così lo era quella da sbarco: 4 LSM1, 24 navi LST1-511 e LST512, 3 classe LSSL1, un mezzo da sbarco per mezzi corazzati LCT, 3 LCU per uso generale, 61 LCM6 e 8 del tipo 'a motore', 7 LCVP. Tutti mezzi vecchi eccetto quelli più piccoli, che servivano un corpo di marines di 9.200 uomini in aumento a 14.500 su 3 brigate di cui ciascuna su 4 battaglioni, oltre all'unità speciale di pronto intervento da 700 soldati in fase di costruzione. Era presente una robusta componente corazzata con 30 LVTP-5, 55 LVTP-7A1, 12 LVTH-6 con obice da 105 mm. La componente aerea della flotta era costituita da 10 BO105C e 10 BN Islander per compiti di pattuglia e SAR, assieme ai 3 F-27MPA e 6 anfibi UH-16 Albatross dell'Aeronautica (forse su di un gruppo autonomo). Poche le navi ausiliarie di cui 3 navi officina 'Achelous', ex-LST, 2 cisterne portuali, 6 bacini galleggianti (ma di piccole dimensioni), 2 gru galleggianti.
 
Non mancava infine la guardia costiera, appena 2000 uomini con due aerei leggeri e 3 grossi battelli per ricerca e soccorso, più circa 60 di piccole dimensioni.
 
 
===PAF <ref>Bottaro Sergio: ''Philippine Air Force'', A&D Feb 1998 p.56-61</ref>===
Parlando delle Filippine non bisogna dimenticare la posizione strategica che questo arcipelago occupa. Si tratta di un arcipelago ex-colonia spagnola, costituito da ben 7.000 isole e 10 anni fa, circa 60 milioni di abitanti di 10 principali etnie. Dopo che gli USA vinsero la loro prima guerra oltremare, contro la Spagna nel 1989, passarono sotto il loro controllo e vi rimasero fino al '46, ma con l'intervallo del dominio giapponese nel 1942-44. Dal 4 luglio del 1946 sono diventate una nazione libera ma data la loro composizione etnica (una volta, senza tanti falsi pudori, si sarebbe chiamata 'razziale') e la geografia che certo non agevola la visione unitaria dello Stato, non si può dire che il loro governo sia riuscito molto bene a controllare lo sviluppo di quella che rimane una naziona povera con una forte emigrazione. Le Filippine non hanno fatto mai parte delle 'Tigri Asiatiche'. Quanto all'aviazione, la prima bozza venne fatta il 17 marzo 1917 con la Guardia Nazionale Filippina che ebbe una cosidetta unità aerea di 150 soldati (15 ufficiali), cosidetta perché priva di aerei. Venne addestrata 'a terra' a Fort Mill, isola di Corregidor. Fu solo dopo la Grande Guerra che giunsero i primi Curtiss N4S, i celebri 'Jenny' da addestramento, oltre ad F5 e a un idro Seagull. Non erano aerei dei Filippini, che dopotutto erano una terra occupata dagli Americani: la proprietà era della Curtiss School of Aviation. Il primo pilota diplomato fu il T.te Leoncio Malinao, o almeno il primo a volare senza un istruttore americano. Nel '22 il Philippine Air Service venne tuttavia sciolto per mancanza di fondi. Si riprese nel '34 come Philippine Constabulary Air Corps che era una specie di polizia aerea, assorbita dal Philippine Army Air Corps due anni dopo. Il PAAC combatté nel '41-42 contro i Giapponesi: persino qualcuno degli obsoleti P-26 riuscì ad abbatere uno Zero, iniziando i combattimenti il 10 dicembre del '41. Ma nel marzo del '42 cadde Bataan e la sua linea difensiva e i Giapponesi, che attribuivano importanza strategica alle Filippine (che attaccarono fin dal primo giorno di guerra distruggendo gran parte dei B-17 ivi dislocati) conquistarono l'arcipelago. Mc Arthur se ne andò ma baldanzosamente disse che sarebbe ritornato, e così fu nel '44. La guerra vide gli americani prevalere con un'industria veramente ineguagliabile, e le Filippine videro sia il massacro delle forze convenzionali giapponesi che l'inizio dei reparti Kamikaze. In ogni caso, finita la guerra i primi piloti filippini andarono negli USA ad addestrarsi e nel luglio del '47 nacque la Philippine Air Force staccandosi, come già il modello USAF, dall'Army. Nel '55 arrivarono i jet T-33A e RT-33A, 28 esemplari in tutto, che vennero consegnati in 3 lotti. Senza fretta: l'ultimo nel 1987, 32 anni dopo i primi, era di 7 esemplari da parte dell'USAF. Questa era molto presente in zona, essendo le Filippine entro la competenza della PACAF: specialmente sulla base di Clark vi era concentrato un potenziale militare considerevole. Questa base era americana, come anche la base navale di Subic Bay. E' poco noto ma nel '50 contingenti filippini vennero mandati in Corea a combattere i comunisti e nel '51 USA e Filippine siglarono un trattato di mutua difesa.