Poesie (Palazzeschi)/La fontana malata: differenze tra le versioni

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È palese, rispetto alle poesie degli anni precedenti, il cambiamento di tono, qui molto più euforico. Nonostante la rinuncia a mondi profondamente misteriosi, viene lo stesso suscitata la curiosità del lettore.
 
Un effetto per certi versi comico è dato dall'uso sistematico del '''trisillabo''', verso brevissimo, e dalla rinuncia totale a misure maggiori come il senario ed il novenario. Pare che sia stato, questo, un espediente parodico rivolto alla poesia del D'Annunzio. Data la brevità dei versi, la poesia finiva, nelle pubblicazioni originali, per occupare pagine e pagine. Il testo "lungo e stretto" è strettamente correlato al fluire dell'acqua, che scende a singhiozzo, e gli effetti '''[[w:onomatopea|onomatopeici]]''' ''Clof, clop, cloch, cloffete, cloppete'' rinforzano e confermano la natura scherzosa del componimento. È proprio in questo periodo, all'inizio del secolo, che vengono pubblicate le prime poesie in cui ha una certa importanza la veste tipografica con cui il componimento viene proposto al lettore.
 
Vengono scomodate, nella trafila di versi brevissimi, perfino le figure sacre come quelle della '''Madonna''' e di '''Gesù''' (anche la parola ''Gesù'', che si compone di due sillabe, conta come trisillabo dato che è accentata sull'ultima sillaba).