Poesie (Palazzeschi)/Il pappagallo: differenze tra le versioni

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Diablo (discussione | contributi)
m credo sia meglio indicare le alliterazioni mettendo la lettera ripetuta tra virgolette ;)
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* Il pappagallo è oggetto di '''[[w:Personificazione|personificazione]]''': (''ei guarda tacendo''), mentre le persone sono oggetto del procedimento retorico inverso, trasformandosi in animali (''la gente si ferma parlando, fischiando, e cantando'').
 
La '''staticità''' della scena non è soltanto sottolineata dal '''metro''' (ritmo trisillabico come di consueto in questo periodo): l'ostinata ripetizione dei gruppi consonantici ''-"nd-''" e ''-"nt-''" in tutti i versi mette in particolare eviedenza la ripetività di ciò che sta accadendo (''cent'anni, guardando, la gente, non canta, passando, parlando, fischiando, cantando, tacendo'', eccetera). Similmente, si ritrovano in continuazione delle [[w:Assonanza|assonanze]] costruite sulle vocali ''-"e-''" ed ''-"a-''".
 
Potrebbe esserci una sorta di identificazione tra l'animale e l'io poetico, come si può del resto intuire leggendo altre poesie del Palazzeschi.
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* [http://guardianodelfaro.splinder.com/archive/2005-06 ''La bestia ha le piume di tanti colori...'']
 
[[Categoria:Poesie (Palazzeschi)|{{SUBPAGENAME}}Il pappagallo]]