Gaio Lucilio/Note stilistiche: differenze tra le versioni
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==Conferma==
L'oratore che nel libro I apre
{{quote|o cittadini dei cieli, vorrei, al concilio che voi dite<br />di aver tenuto qui un tempo, a quel concilio vorrei essere stato presente|I, 20-22 Warmington|vellem concilio vestrum quod dicitis olim,<br />caelicolae, hic habitum, vellem adfuissemus priore<br />concilio|lingua=la}}
Due cose risultano evidenti: l'[[w:Epanalessi|epanalessi]], e quel ''adfuissemus'' che, poiché è retto da ''vellem'', andrebbe all'[[w:Infinito (modo)|infinito]], cioé in ''adfuisse''; sono errori, o ''sviste'', frequenti nella lingua parlata, ma che nel discorso ufficiale di una divinità non sono giustificabili se non con lo stress, con la tensione dell'oratore, fattori che nel peggiore dei casi
==Ma...==
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