Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-10: differenze tra le versioni

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Nel frattempo continuavano gli accordi e i contratti, come quello del 200,dicembre a dicembre,2000 per un finanziamento di 8 anni da 2,85 mld di euro in 3 parti, una biennale e le altre due triennali per collaudare e mettere a punto le tecnologie sul simulacro JONAS (per i test inerti di lancio), simulazione della tenuta a pressione dell'involucro protettivo del motore a razzo interamente in compositi D511 (sei metri e largo oltre 2, la più grande struttura in compositi tra i motori a razzo realizzati in Europa fino allora). Il JONAS ha cominciato la sua attività di lanci inerti (con aria compressa) il 10 dicembre 2003. E' un bestione di 10 m per 50 tonnellate e quindi ha potuto toccare solo 20 metri d'altezza dopo il lancio dal cassone sommerso CETACE (Caisson d'Essais de Tirs pour l'Analyse de la Chasse et de l'Ejection) della DCN, che simula il sottomarino lanciamissili e opera in immersione. Esso è un prezioso ausilio lungo 17,3 m, alo 1,72, largo 15,7, con una stazza di 650 t, varato nell'ottobre 2002 a Cherbourg e poi mandato entro lo stesso mese a Tolone con una grossa nave da trasporto. Il secondo tiro è stato fatto l'8 aprile 2004.
 
Le caratteristiche dei missili balistici francesi sublanciati sono quindi:
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Quanto agli SSBN, il LE TERRIBLE ha finalmente trovato il mare nel suo destino: è stato varato dalla DCNS nei cantieri di Cherbourg all'attenzione di Sarkozy, dopo che la costruzione è iniziata nel 2000. Ha finalmente i missili M51 che solo come retrofit verranno forniti agli altri 3 SSBN. Realizzare questi immensi sottomarini non è cosa facile, con in coinvolgimento di centinaia di ditte francesi e 100.000 disegni tecnici, 300 km di cavi elettrici e 100 di condotte d'aria, vapore e altri liquidi o gas. L'entrata in servizio di questo sottomarino è prevista per il 2010 onde sostituire i sottomarini di tipo più vecchio. Si tratta di un mostro degli abissi con una lunghezza di 138 m, diametro 12,3 m, dislocamento di ben 14.300 t, mentre la velocità, ancorché non importante quanto la silenziosità per un SSBN, arriva a 25 nodi.
 
Questo è l'ultimo degli SSBN francesi, il cui primo esemplare, interamente realizzato con tecnologie nazionali (e per questo con maggiore ritardo rispetto alle unità britanniche RESOLUTION) entrò in servizio nel 1971. Era il LE REDOUTABLE, primo di 5 SSBN della prima generazione. L'INFLEXIBLE era il sesto SSBN ed entrò in servizio nel 1985, con i missili M-4 con le MIRV; nel 1993 arrivò in servizio il LE TRIOMPHANT con i missili M-45.
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Queste unità sono le uniche nucleari della flotta, assieme alla portaerei C. de Gaulle, di cui ci si occupa in un'altra pagina.
 
Gli ordigni aria-superficie nucleari sono essenzialmente di due tipi: le bombe AN-22 da 60-70 kt (Mirage IVP), e le AN52 tattiche, e i missili ASMP. Le prime sono state rimpiazzate prevalentemente dai secondi, ma non su tutti gli aerei: i Jaguar non li hanno avuti, mentre Mirage IV e Super Etendard sì; i Mirage 2000N hanno ricevuto direttamente gli ASMP. Questi sono ordigni da 850 kg, capaci di mach 2 e 80-100 km se settati per il volo a bassa quota, oppure mach 3 e 300 km ad alta quota. Ordigni micidiali, che non erano presenti per esempio nei Tornado, consentivano un allungamento del raggio d'azione degli aerei e un miglioramento delle probabilità di successo, specie quando si trattava di penetrare un obiettivo molto difficile e ben difeso: saltare quel centinaio di km da percorrere contro avversari determinati non era certo poco, mentre è più dubbio l'uso da alta quota con una difesa aerea ben allertata. Per giunta erano abbastanza piccoli da essere ospitabili persino sotto un’ala di un Super Etendard. Da questo ordigno, armato con una H da 200 kt doveva nascere anche una versione antinave che avrebbe rimpiazzato l'Exocet, ma non se n'é fatto niente e l'ANNG è rimasto nel libro dei progetti mancati. Per l'impiego dell'arma, vedi anche la pagina dedicata ai bombardieri francesi.
 
Caratteristiche: lunghezza 5,38 m, diametro 0,96 m; statoreattore più motore a razzo per velocità di mach 2-3 e 100-250 km di gittata.
 
'''Caratteristiche''' ASMP: lunghezza 5,38 m, diametro 0,96 m; statoreattore più motore a razzo per velocità di mach 2-3 e 100-250 km di gittata.
 
 
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Presto venne approntato l'SSBS, Sol-Sol-Balistique Stratégique, missile a medio raggio con profilo balistico dall'aspetto tozzo, prima sviluppato con il progetto monostadio S112 e poi i bistadio S-01 e 02. Finalmente arrivò l'arma operativa vera e propria, e l'S-02 venne schierato nel grande poligono di Plateau D'Albion (SE di Avignone) con de Escadron di 9 missili l'uno, diventati operativi dal 2 agosto 1971 (il primo dei due, l'altro seguì l'anno dopo), praticamente in contemporanea con gli M1 navali, di cui erano stretti parenti. I due squadroni avevano estese opere di protezione passiva e ognuno un centro di comando e controllo superprotetto con linee di comunicazione direttamente collegate con il comando supremo strategico. Per migliorare le armi sistemate dentro i pozzi di lancio rinforzati nel gennaio 1975 iniziò il programma S-3 con un secondo stadio di nuovo tipo, più leggero essendo in fibra di vetro bobinata (lo stesso avrebbero fatto i sovietici con alcuni dei missili più recenti), e con un unico ugello anziché 4. Il controllo, essendo questo ugello fisso, veniva ottenuto nella traiettoria con l'iniezione di freon liquido nel getto. Era più corto, leggero e preciso grazie al nuovo calcolatore di bordo, con maggiore gittata e maggiore letalità, nonché esche di bordo capaci di ingannare le difese nemiche. Il primo lancio di prova avvenne nel dicembre 1976 e le prove vennero completate in fretta, essendo solo un'evoluzione del precedente S2. Lo schieramento ebbe inizio nel 1980 e presto i vecchi missili vennero sostituiti dai nuovi e ben più potenti successori, che pure erano più piccoli e molto più leggeri, ma portavano un carico ben maggiore. Come i precedenti erano lanciabili 'a caldo' e avevano motore a propellenti solidi con guida inerziale avanzata. Il tempo di reazione all'ordine di fuoco era estremamente importante, anche perché la Francia non aveva un esteso sistema di allertamento antimissili come le superpotenze. Il tempo di lancio, su bersagli con coordinate pre-caricate, era di 200 secondi dall'ordine di fuoco. Insomma, quel poco che avevano i francesi era valorizzato al meglio delle sue possibilità.
 
Nel 1983 aveva rimpiazzato l'S-02. Poi vennero aggiornati allo standard D (Dorcu, rinforzato) e M (Modernizzato), capace di coprire spazi tra gli Urali e Kuwait City, fino alla capitale del Chad verso l'Africa. Si pensava di ammodernare o sostituire con i missili degli SNLE gli M3, ma nel febbraio 1996 Chirac decise che l'era dei missili terrestri nucleari francesi era finita e così i due squadroni vennero disattivati nel 1996-97.
 
Da notare che oltre alle Superpotenze, la Francia, anche se in maniera molto meno forte (e priva di armi intercontinentali) era pur sempre l'unica forza europea ad avere la 'Triade' ovvero missili balistici a terra, SSBN e bombardieri. Certo che 18 MRBM contro gli oltre 1000 ICBM di ciascuna superpotenza erano una differenza piuttosto sconsolante, ma la Francia era comunque in grado di lanciare armi nucleari in quantità non disprezzabili, per esempio contro Mosca. E poi gli Inglesi avevano già rinunciato ai missili balistici di terra e avevano solo i Polaris americani basati su 4 SSBN.
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Un altro missile che faceva parte del deterrente nucleare francese era il balistico a corto raggio '''Pluton'''. E' un grosso ordigno, o meglio, era visto che non è più in servizio. Venne sviluppato nei tardi anni '60 e prodotto dal 1972, con consegne nel 1974 all'Esercito francese per equipaggiare 5 reggimenti di supporto tattico alle forze di terra. Si tratta in effetti di un'arma analoga al Lance americano, ma più grossa. Ciascun reggimento ha 6 veicoli di lancio e che sono stati prodotti in tutto in 42 esemplari, ma non sugli scafi leggeri dell'M113 come nel Lance, ma su quelli del carro AMX-30, dove venivano usati con un lanciatore a scatola sopra lo scafo, elevabile. Aveva un solo stadio a propellente solido, a doppia spinta (accelerazione e 'crociera') con un semplice sistema inerziale SFENA (Semi-Strapdown System) di generazione meno attuale rispetto ai tipi più recenti di missili moderni balistici. Aveva due testate nucleari, a scelta: la AN-51, che era parente dell'AN-52 a caduta libera degli aerei, contro obiettivi delle retrovie, con lo stesso 'core' MR50 della bomba. La potenza non era elevatissima, ma pur sempre di 25 kT, e l'impiego era contro bersagli a terra nelle retrovie . L'altra testata era da 15 kT da far esplodere su obiettivi di prima linea. Il Pluton aveva tecnologia abbastanza avanzata, ma si poteva ottenere di meglio anche se quest'arma aveva già il vantaggio di essere trasportabile e lanciabile da un solo veicolo di lancio, ancorché di tipo pesante. Per il futuro venne approntato l'HADES, che ha avuto un fato molto tribolato visto che nel frattempo era 'scoppiata la pace'. Quest'arma era stata richiesta già nel 1977, allora chiamata 'Super Pluton', e sviluppata dalla Aérospatiale, era inizialmente di tipo balistico. Ma poi pare che sia stata modificata nel corso del revival per i missili cruise, con motore a razzo-statoreattore. L'Hades aveva da entrare in servizio nei tardi anni '80, ma non ha avuto questa fortuna e la fine della Guerra fredda l'ha reso meno utile, pur avendo caratteristiche di elevata precisione e gittata di 350 km (si pensava di usare una bomba a neutroni, arma 'anti personale' per eccellenza, che americani prima e francesi poi erano interessati ad usare per i limitati effetti distruttivi sulle 'cose'). Al dunque, lo sviluppo dell'HADES è stato lungo e tribolato, ma sopratutto, ha costato miliardi di franchi. E al dunque, con la pratica inutilità dei missili nucleari a corto raggio (smantellati in massa dopo la fine della Guerra fredda), dai 100 esemplari previsti ne sono stati autorizzati solo 30 e per giunta, messi direttamente nei depositi senza schieramenti operativi.
 
Un altro missile che faceva parte del deterrente nucleare francese era il balistico a corto raggio Pluton. E' un grosso ordigno, o meglio, era visto che non è più in servizio. Venne sviluppato nei tardi anni '60 e prodotto dal 1972, con consegne nel 1974 all'Esercito francese per equipaggiare 5 reggimenti di supporto tattico alle forze di terra. Si tratta in effetti di un'arma analoga al Lance americano, ma più grossa. Ciascun reggimento ha 6 veicoli di lancio e che sono stati prodotti in tutto in 42 esemplari, ma non sugli scafi leggeri dell'M113 come nel Lance, ma su quelli del carro AMX-30, dove venivano usati con un lanciatore a scatola sopra lo scafo, elevabile. Aveva un solo stadio a propellente solido, a doppia spinta (accelerazione e 'crociera') con un semplice sistema inerziale SFENA (Semi-Strapdown System) di generazione meno attuale rispetto ai tipi più recenti di missili moderni balistici. Aveva due testate nucleari, a scelta: la AN-51, che era parente dell'AN-52 a caduta libera degli aerei, contro obiettivi delle retrovie, con lo stesso 'core' MR50 della bomba. La potenza non era elevatissima, ma pur sempre di 25 kT, e l'impiego era contro bersagli a terra nelle retrovie . L'altra testata era da 15 kT da far esplodere su obiettivi di prima linea. Il Pluton aveva tecnologia abbastanza avanzata, ma si poteva ottenere di meglio anche se quest'arma aveva già il vantaggio di essere trasportabile e lanciabile da un solo veicolo di lancio, ancorché di tipo pesante. Per il futuro venne approntato l'HADES, che ha avuto un fato molto tribolato visto che nel frattempo era 'scoppiata la pace'. Quest'arma era stata richiesta già nel 1977, allora chiamata 'Super Pluton', e sviluppata dalla Aérospatiale, era inizialmente di tipo balistico. Ma poi pare che sia stata modificata nel corso del revival per i missili cruise, con motore a razzo-statoreattore. L'Hades aveva da entrare in servizio nei tardi anni '80, ma non ha avuto questa fortuna e la fine della Guerra fredda l'ha reso meno utile, pur avendo caratteristiche di elevata precisione e gittata di 350 km (si pensava di usare una bomba a neutroni, arma 'anti personale' per eccellenza, che americani prima e francesi poi erano interessati ad usare per i limitati effetti distruttivi sulle 'cose'). Al dunque, lo sviluppo dell'HADES è stato lungo e tribolato, ma sopratutto, ha costato miliardi di franchi. E al dunque, con la pratica inutilità dei missili nucleari a corto raggio (smantellati in massa dopo la fine della Guerra fredda), dai 100 esemplari previsti ne sono stati autorizzati solo 30 e per giunta, messi direttamente nei depositi senza schieramenti operativi.
 
Caratteristiche Pluton: lunghezza 7,64 m, diametro 0,55 m, peso 2.350 kg, testata 350-500 kg da 15 o 25 kt, o da esercitazione. Gittata 10-120 km, CEP 330 m, lanciatore su AMX-30.