Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Venezuela: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 258:
Con l'operazione 'Peace Delta' vennero forniti -tramite i soliti canali FMS- 18 F-16A e 6 B, per un ammontare di ben 600 milioni di dollari. Entrambi gli aerei erano dei sottotipi Block 15. La base per questi 'gioielli di famiglia' , ovvero 'El Libertador' di Palo Negro, venne ricostruita appositamente e dotata di un simulatore di volo. I nuovi F-16 avrebbero equipaggiato il Grupo Aereo De Caza 16. I primi arrivarono due mesi dopo la consegna dei primi aerei negli USA, presso il 58th Tactical Fighter Wing di Luke AFB, Arizona. Nonostante la risoluzione del problema 'Grenada' tutti i caccia ordinati vennero comunque forniti con il primo squadrone considerato operativo il 10 dicembre 1983. Gli aerei vennero costruiti nel 1982-84 e le consegne si protrassero il 19 novembre 1985. Il 31 agosto del 1983 venne costituito il 16 Grupo, che era ed è basato sugli squadroni 161 'Caribes' e 162 'Faviles'. La Difesa aerea venezuelana venne potenziata con questi due escuadrones de caza e i pochi Mirage 5 e III vennero utilizzati come cacciabombardieri. I caccia F-16 del Block 15 sono macchine da difesa aerea compatibili con gli Sparrow, non comprati dalla FAV. Ma poco dopo la loro consegna venne istituito un OCU per l'aggiornamento delle capacità operative, iniziata nell '84 con l'acquisto dei ricevitori radar ALR-66 che molti anni dopo sarebbero stati sostituiti col apparati israeliani del tipo ELISRA SPS-2000. Gli F-16 venezuelani rappresentarono, tra l'accozzaglia di tipi vecchi o totalmente obsoleti delle aviazioni sudamericane un elemento di notevole deterrenza, anche se poi la loro carriera non li vide mai incrociare le armi con i MiG cubani, ma piuttosto intercettare aerei del tutto diversi, sopratutto quelli utilizzati dai narcotrafficanti in volo a bassa quota. La loro operatività fu confermata nel 1991 quando per la prima volta una forza aerea sudamericana, per l'appunto la FAV, venne invitata ad una Red Flag, la complessa esercitazione aerea che viene tenuta diverse volte l'anno negli USA. Nel frattempo gli F-16 divennero utili anche per un'altra esigenza, del tutto diversa dalla difesa aerea: i pochi Mirage erano in fase di aggiornamento e quindi indisponibili ai reparti, quindi i piloti e gli armieri dovettero fare confidenza con le bombe da esercitazione BDU-33 e reali Mk 82. Ma quello che poi confermò maggiormente la validità operativa degli F-16 venezuelani fu il loro ruolo durante il colpo di stato del '92. Restando fedeli al governo di Caracas dovettero affrontare altri colleghi della FAV che non lo erano e abbatterono 2 OV-10 Bronco più un Tucano dei 'ribelli'. Durante gli anni '90 la minaccia sovietica e cubana era solo un ricordo, ma un altro problema non meno insidioso si stagliava all'orizzonte: il proliferare dei narcotrafficanti. Per correre ai ripari le F.A. venezuelane furono costrette ad istituire dei reparti di intervento rapido e collaborare con Colombia e Brasile. Le macchine venezuelane utilizzate erano Super Puma, Bronco e per l'appunto, gli F-16 grazie al loro radar APG-66 e ad armamenti aria-aria e aria-superficie. I piloti degli F-16 hanno anche ricevuto NVG per vedere di notte i loro possibili bersagli, migliorando l'efficienza operativa, e fornire con apposite bombe illuminanti -le Natak- la visione notturna di quello che trovano anche per i reparti a terra. In ogni caso, non mancano le esercitazioni più complesse, come quelle con le 2 aerocisterne Boeing B-707-346C del Grupo de Transporto 6, sempre basato a Palo Negro. E dal momento che questi aerei vennero mandati in revisione generale nel 2001, nell'occasione gli F-16 venezuelani volarono con i serbatoi da 2271 litri israeliani, del 50% più grandi di quelli standard. Anche le esercitazioni navali e aeree combinate hanno fatto parte della carriera degli F-16 venezuelani, per esempio l'operazione Miranda 98 in cui tra l'altro hanno partecipato anche 4 Mirage 2000 francesi e si sono simulati attacchi contro le fregate Lupo della Marina venezuelana, che rappresentano l'altro punto di forza delle F.A. venezuelane. Quanto al profilo addestrativo, va detto che i piloti fino al '97 volavano inizialmente sui T-27 Tucano, poi 100 ore sui Buckeye dell'Esc- 36 e infine mandati ai due squadroni da caccia di Palo Negro. Ma nel '97 gli anziani Buckeye sono stati radiati e si è dovuto ricorrere agli F-5. Per questo problema si è pensato agli AMX-T, di cui 8 esemplari sono stati richiesti all'EMBRAER, ma le cose non sono andate per il verso giusto. Inoltre sono stati valutati l'MB-339C e il K-8 cino-pakistano, presentato nel '2000. Gli incidenti di volo sono stati pochi, ma in ogni caso sono andati persi almeno due F-16B con una prima perdita il 20 aprile del '92 'abbattuto' da un volatile, e un altro perso il 16 novembre '95 durante un airshow. Attualmente gli F-16 sono relativamente poco utilizzati, gli USA attualmente considerano il Venezuela sostanzialmente come un nemico e il futuro della FAV è il Flanker russo.
 
 
 
===FAV, 2008 <ref>Modola, Pino: ''Le ali di Chavez'', RID giugno 2008</ref>===
Il Venezuela è una nazione 'non grata per il punto di vista americano, come del resto accade ad altri Paesi quali l'Iran e Cuba. L'embargo americano che l'amministrazione Bush ha deciso di imbastire contro Chavez ha comportato vari effetti. Per esempio, l'impossibilità pratica di ammodernare gli F-16, di cui ancora esistono 21 esemplari dei 24 consegnati, essendo andati persi solo 2 monoposto e un biposto in oltre 20 anni di servizio. Era possibile anche comprare i Gripen, che venivano appena dopo (per i costi, non certo per l'efficacia) l'ammodernamento degli F-16 nella scala delle scelte venezuelane. Ma ovviamente, con il motore derivato da quello americano non se n'é fatto niente. E così nel 2006 sono arrivati niente di meno che 24 Su-30Mk 2, come parte di un programma di riarmo massiccio. Questi sono chiaramente gli aerei più potenti di tutto il Sud America, ma del resto l'alternativa era, al più comprare i MiG-29 o i Mirage 2000. Difficile dire perché non si sia fatto un ragionamento del genere visto che piacevano tanto i caccia leggeri stile F-5 ed F-16; ma forse i Mirage costavano troppo, e i MiG-29 avevano un più basso livello di efficienza rispetto al costo? In ogni caso ci si potrebbe chiedere chi minaccia il Venezuela. La nazione sudamericana, che tra l'altro è il quinto esportatore mondiale di petrolio, petrolio che Chavez considerava 'equo' se si vendeva a 100 dollari al barile (e un anno fa sembrava quasi un pazzo visionario..), ha grandi risorse naturali ma grandissimi problemi di redistribuzione della ricchezza (in mano per lo più ad un’agguerrita minoranza di circa 4 milioni di ricchi), anche se con il suo estroverso presidente sta cercando di dare ai poveri finalmente la loro parte. Il problema è che in Venezuela non c'é una classe media sufficientemente sviluppata tra i ricchissimi e la massa dei poveri. Come è noto, poi, molti degli imprenditori attivi non sono venezuelani, e di questo i mass- media di quando in quando se ne accorgono visto che della folta rappresentanza di italiani spesso accade che qualcuno sia ucciso o rapito. Il Venezuela continua ad avere problemi di ordine pubblico e di criminalità molto gravi, insomma. In ogni modo il Venezuela non ha nemici naturali in Sud America a parte la Colombia, specie considerando come Uribe sia rimasto l'unico bastione chiaramente filo-americano del continente sudamericano. Ma si tratta di problemi di poco conto rispetto alla minaccia di una vera e propria guerra. E poi le FARC, che peraltro sembrano sul punto di cedere le armi, controllano circa un terzo della Colombia, sopratutto per il traffico e produzione di cocaina. L'unica nazione confinante con il Venezuela, a parte l'ex-sorella Colombia, è il Brasile. Nazione fondamentale dell'America latina, è però in ottimi rapporti con il governo di Caracas e quindi non c'é davvero molto di cui preoccuparsi. Piuttosto, è strano che il Venezuela non abbia seguito la via brasiliana e comprato dei Mirage 2000, che di americano non hanno molto davvero, e certo non il motore. Ma evidentemente ci devono essere state considerazioni 'trasversali' anche da parte francese. Però era possible comprare l'EADS C-295, che aveva, di americano, solo i motori. Niente da fare, il sostituto dei vecchi G-222 non si è trovato nemmeno in questo caso per via dell'intransigenza americana. Del C-27J, per gli stessi motivi, nemmeno a parlarne, anche perché come è noto non è che le posizioni dell'Italia siano, specie con i governi di centro-destra, particolarmente indipendenti rispetto a quelle americane.
 
In ogni caso, tornando all'Aeronautica militare, essa nacque il 10 dicembre 1920 con la Scuola dell'Aviazione Militare che venne creata dal Col. David Lopez Enriques, grazie agli accordi con la Francia che videro, in quell'anno, l'arrivo di un Caudron G-3 monomotore e l'anno dopo, un G-4 bimotore e idrovolante. Seguirono commissioni di varie nazioni europee, l'ultima delle quali fu l'Italia. Nondimeno, il Venezuela dichiarò guerra all'Asse nel '41, una cosa essenzialmente platonica, data la deficienza di mezzi bellici moderni e la mancanza di assistenza da parte dei contendenti, tutti concentrati sui propri sforzi bellici. Segue il dopoguerra e il 22 giugno del '46 ennesimo golpe militare, che qui è importante perché creò l'Aviacion Nacional de Venezuela, cosa non di poco conto perché prima i pochi reparti aerei erano o sotto il controllo dell'esercito o di quello della Marina. Niente paura, anche in Giappone e negli USA era così. E come negli USA, l'Aviazione intesa in senso compiuto e moderno nacque nel '47, il 10 ottobre, per decreto ministeriale di quella data. Nel periodo anni 60-70 vennero costruite 9 basi aeree. I soldi che il Venezuela incassava grazie sopratutto al petrolio sono stati riutilizzati per tante iniziative, dalle infrastrutture all'industria locale; purtroppo si è trattato per lo più di fallimenti. Le F.A. venezuelane hanno ricevuto a loro volta una buona fetta di questi soldi: come altro definire la compera di ben 6 fregate Lupo, vari U-209, e i 24 F-16 (più 8 costosi G-222)?
 
Ma attualmente, il materiale è vecchio e sostituirlo costa caro. Con 42 modelli diversi di aerei la FAV, che numericamente non è nemmeno tanto grande, è chiaramente in difficoltà gestionale. Con il contratto firmato nel 2006 per 24 Su-20MK 2, Mi-35 e anche 3 colossali Mi-26 è stato possibile contribuire ad ammodernare parte della componente, ma spendendo 3,5 miliardi di dollari. Inoltre non è che i Mi-26, pur con grandi capacità di carico, siano la risposta migliore per i trasporti tattici. Però i costi di gestione, sopratutto come consumi, non pare abbiano invogliato a comprare gli An-32 né i grossi e nuovi An-70. Peccato che i primi non vengano offerti in versione rimotorizzata e che i secondi costino troppo o abbiano problemi di funzionamento affidabile. Dalla Cina sono arrivati dei radar mobili. I Su-30 sono certo costosi, ma anche potenti aerei da combattimento. Persino eccessivi per le necessità venezuelane, sono sopratutto un ammonimento politico, forse diretto più alla Colombia che agli USA. Contro questi ultimi sarebbe comunque impossibile resistere, anche se ovviamente un conto è fare una 'passeggiata' tipo Grenada, un conto battersi contro un avversario che segnala la sua capacità di combattimento schierando aerei da caccia di ultima o quasi generazione.
 
Ad ogni buon conto, la FAV deve controllare un territorio di oltre 900.000 km2 confinante con Brasile, Colombia,Guyana, infestato da contrabbandieri di droga e anche pirati. Con un territorio che passa dalle montagne delle Ande, alte in zona anche 5.000 m, paludi a settentrione (che hanno dato il nome al Paese, per via delle palafitte degli indigeni che ricordavano Venezia), il bacino dell'Orinoco che passa attraverso tutta la nazione tagliandola in due. Non stupisce che in questo contesto geografico, e nonostante il decentramento attuato che sopra si ricordava, ancora la maggior parte delle basi aeree sia concentrata attorno alla capitale dove del resto vive gran parte degli oltre 25 milioni di abitanti. Eccetto queste vi è solo una fascia di 4 basi che sono S.Fernando, Valle da la Pasqua, Barcelona e Porlamar, si trovano nella parte orientale del Paese; infine alcune piccole basi aeeree sono disperse nel resto del Venezuela. Comanda la FAV il Comando Generale dell'Aeronautica, al quale è soggetto l'S.M. dell'aeronautica, e a sua volta comanda i Comandi Operativi che sono poi: Operazioni Personale, Aeree, Logistiche e Difesa Aerea. Il più importante è il Comando Operazioni Aeree, con sede sulla base Francisco de Miranda de la Corda, che naturalmente è a Caracas. La FAV controlla il Venezuela in 5 zone Aeree, con almeno un Gruppo Aereo. Questo ha diverse squadriglie. Per il Comando Personale vi è una struttura identica, ma con un unico gruppo su 5 squadriglie, a cui si aggiungono le basi didattiche: 3 scuole. Non ha, pare, una zona aerea in cui ha sede il comando. Idem per il Comando Operazioni di Difesa Aerea, che ha 2 gruppi con 9 squadriglie (3 e 6).
 
 
E veniamo alle zone aeree vere e proprie, il 'sale' della FAV perché come si è detto, comprendono i reparti operativi:
 
*I Zona Aérea: Base principale Rafael Urdaneta, Maracaibo. Si trova nel settore più occidentale del Venezuela con responsabilità sugli Stati di Zulia, Tachira, Merida e il distretto Paez di Apure. E' confinante con la Colombia, quindi non stupirà che la sua missione principale è la lotta antidroga. Così ha Il Grupo Aéreo de Operacione Especiale 15 su l'Escuadron de Operaciones Especiales 151 'Linces' dotato di OV-10 Bronco sia in versione A che E; a questo si aggiunge il 152, con gli Embraer T-27 Tucano, e l'Esc. 157, la squadriglia tecnica di manutenzione.
*II Z.A.: BA Vicente Landaeta Gil, Barquisimeto. Esso ha come forza principale il Grupo 12 'Grifos', ovvero gli esc. 35 'Pantheras' e 36 'Jaguares' sui circa 20 preistorici F-5, ache se hanno ricevuto, almeno i più consunti, un aggiornamento da parte della Singapore Aerospace Industries. Completa l'Esc. 127 per la manutenzione
*III Z.A.: BA 'El Libertador', Palo Negro zona centro-settentrionale. Copre Aragua, Carabobo,Guarico e Apure ed è una base davvero grande, tanto che ospita ben 4 Grupos, per non parlare di quello Elettronico e e quello addestrativo, che però potrebbe essere basato a Boca del Rio:
**Grupo Aéreo de Transporte 6 'Pegasos': Esc. de Transporte T1 'Pegasos' con 6 C-130H, 2 Boeing 707-320C, capaci anche di usare le sonde per il rifornimento in volo, l'Esc. T2 con quanto resta di 7 C-123, 8 G.222 (i loro 'fratellini' almeno come estetica e categoria), Shorts 360; e al solito, l'Escuadron de Mantenimiento, il 67.
**G.A: de Operacione Especiales 10 'Cobras' per SAR, CSAR, anch'esso su 3 Escuadrons: quello de O.E. 101 'Guerreros' con i Bell UH-1B, d e H; il 102 'Piaroas' su AS-332B1 Super Puma e EC-532C Cougar; l'Escuadron O.E. 103 'CASR' con gli AS-332 Super Puma; l'Esc. de Mantenimiento 107
**G.A. de Caza 11 'Diablos' con l'Esc. de Caza 22 'Halcones' e il 34 'Caciques' con 16 Mirage IIIEV e DV convertiti allo standard 50EV e DV ai primi anni '90, più l'Esc. Mant. 117.
**G.A. de IVRE 85 ovvero la Guerra Elettronica, con l'Escuadron de Combate Electronico 851 'Cuervos', che in tutto ha 1 Falcon 20EW, forse con un Fairchild C-26 METRO
**G.A. de Caza 16 'Dragones' che ha il 'pezzo forte' della FAV: gli Esc. 161 'Caribes' e il 162 'Gavilanes' su 16 F-16A e 5 B, che danno certamente un grosso da fare all'Esc. de mantenimiento 167
*IV Z.A: BA 'Luis del Valle Garcia', Barcelona, zona NE, che riguarda le zone orientali, isole, Guyana, stati del Sucre, Bolivar, Nueva Esparta, Delta Amacuro. Ha il Grupo Aéreo de Caza 13 'Libertador Simon Bolivar'. Questo reparto doveva diventare utente degli AMX, ma questa lunga trattativa per usare gli aerei come addestratori avanzati non ha portato niente. Forse anche qui lo zampino americano? Eppure gli AMX non hanno molto di statunitense, o almeno, non il motore. In ogni caso questo gruppo, inizialmente sciolto sarebbe stato destinato agli Esc. 131 'Ases' e il 132 'Pumas' per i 24 Su-30Mk 2 da consegnare entro il 2009, con tempi record di consegna, con l'Esc. de Mantenimiento 137.
*V Z.A.: BA 'Francisco de Miranda' di Caracas, comprende la zona centro-settentrionale, costa e Sud al tempo stesso, specie il distretto della capitale e lo stato di Mirando. Ha solo gruppi di trasporti, ma essi sono ben 3, incluso uno distaccato nella regione amazzonica orientale:
**G.A. de Transporte 4 per compiti VIP: Escuadron de Vuelo 41 con un A.319CJ, un B.737-200, un Falcon 50; Esc. d. V. 42 con un 1 EC-532UL e un raro Bell 214ST; infine l'E. de Mantenimiento 147
**G.A. de Transporte 5 per compiti VIP e collegamenti: Esc. de vuelo 51 con Beech 200 S.King Air e Queen Air; Fairchild C-26B Metro; L'esc. d. V. 52 con Falcon 20F e 20 DF, Cessna Citationi I 500 e altri tipi, Learjet 35; Escuadron de Mantenimiento 157
** G.A. de Transporte 9 della BA José Antonio Paez, Puerto Ayacucho, Amazzonia: avrebbe 4 Escuadron de Transporte, il 91 'Pemone's, 92 'Guajibos', 93 'Maruhuaca', Esc. 94 e infine l'Esc. 197 per la manutenzione. I velivoli sono vari, essenzialmente Cessna 206H, T206H, 208B Turbo Caravan, 750.
 
Detto dei reparti aerei, parliamo brevemente delle scuole di volo. Sulla B.A. 'Mariscal Sucre', Boca del Rio vi è il G.A. de Entratenimiento 14 dipendente dal Comando del Personale, con 5 squadriglie e 3 scuole specifiche: Escuadron de Vuelo Primario 141 'Aguilochos' che ha 12 SF-260EU (freschi sostituti dei vecchi e gloriosi T-34); E. d V. Basico 142 su T-27 Tucano, E. d. V. Tàctico 143 su EMB. AT-27, E.d.V. Instrumental 144 con i simulatori di volo; infine il solito reparto '7' di manutenzione, il 147.
 
 
Oltre al grande gruppo d'addestramento vi sono la Scuola Superiore di Guerra Aerea di Caracas. Fuerte Tiuna, e la Scuola Tecnica della AMV che ha basate sulla 'Mariscal Sucre', che si trova a Bocha del Rio. Completa il tutto la Scuola per le Truppe Aviotrasportate che è sulla BA 'El Libertador' di Palo Negro.
 
 
 
Quanto al Comando delle Operazioni di Difesa Aerea, esso ha 3 Escuadrones armati di artiglieria contraerea, i 25, 35 e 45 che hanno ricevuto di recente i missili Barak VLS, i Matra Mistral (anche sui Toyota Land Cruiser), i più anziani Roland 2, e i cannoni binati Guardian, la versione terrestre del CIWS Dardo, più i cannoni mobili israeliani IMI RAM V-2, TCM-20 binati da 20 mm della versione Mk 5. Quanto all'altra componente, gli Escuadrones de Vigilancia y Control sono gli 11, 21, 22, 31, 41 e 42, Questi hanno la competenza della copertura dell'immenso territorio venezuelano, che come si è visto, in tutto ha solo 6 Escuadrones con decotti F-5, 16 e Mirage 50 (in attesa di altri due con i Su-30) oltre -contro le minacce 'lente'- macchine come i T-27 e gli OV-10. Non vi sono sistemi antiaerei a medio raggio. La dotazione di radar dev'essere quantomeno apprezzabile: sistemi fissi o mobili Westinghouse TPS-70, 43 e 63; Elisra 2100H israeliani, Thales-Nederland Flycatcher Mk 1 e 2, Reporter e MIRADOR. E infine come non dimenticare i 3 sistemi cinesi JVL-1 in banda E/F.
 
<references/>
 
[[Categoria:Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo|Venezuela]]