Storia della filosofia/Origine della filosofia greca: differenze tra le versioni
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* I Greci non erano capaci, prima del periodo ellenico di [[w:Alessandro Magno|Alessandro Magno]], di tradurre lingue straniere (e non ne avevano l'intenzione, rammentando la loro concezione di barbaro)
In realtà anche per i presocratici esistono diversi tipi di umanità, e di conseguenza, non tutti sono predisposti per la filosofia: Eraclito parla di uomini a due teste, e Parmenide indica due vie: la via della sapienza non è percorribile facilmente.
* La filosofia greca degli inizi ha come principale oggetto di ricerca la conoscenza della natura e delle sue forze, mentre la speculazione orientale (soprattutto quella indiana) si concentra su problemi esistenziali e religiosi.
In realtà le due prospettive non sono scindibili:
Lo stesso processo avvenne per alcune conoscenze scientifiche prese da popoli orientali, come la matematica dagli Egizi e l'astronomia dai Babilonesi. Entrambe le scienze avevano infatti scopo pratico nei luoghi d'origine, e furono i Greci ad elevarle a un livello teorico. Peraltro se in genere si considera quale culla del pensare filosofico proprio la Grecia, ciò avviene non tanto perché si esclude che l' homo sapiens abbia posseduto una qualche interpretazione della realtà esterna e di se medesimo, una propria "''visione del mondo''", <del>quanto perché i Greci sono stati gli autori dei primi testi scritti della civiltà europea.</del>
== Talete ==
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