Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-77: differenze tra le versioni

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Quando è scoppiata la guerra gli AV-8 hanno cominciato la loro attività sopratutto in funzione 'anti-artiglieria' nel Kuwait, poi, dopo questo primo periodo in cui hanno sopratutto svolto il servizio d'allarme 'a chiamata' con decollo dalle basi, hanno cominciato a volare le missioni CAS, ma in ogni caso il Kuwait meridionale è stato il loro campo di battaglia per quasi tutta la guerra. Solo negli ultimi 10 giorni hanno attaccato obiettivi a Nord di Kuwait City. Le missioni sono state volate di giorno per la maggior parte; ma anche la notte c'é stata attività, restando in allerta per eventuali necessità d'appoggio e partecipando con gli OV-10 come 'laseratori' ad attacchi di precisione. Gli OV-10 avevano il sistema laser ANGLICO su di una speciale torretta inferiore e gli Harrier usavano i missili Maverick a guida laser semiattiva, ovvero i C, che erano stati voluti sopratutto dall'USMC per compiti d'appoggio ravvicinato.
 
Alla fine dei 42 giorni di guerra gli Harrier hanno sganciato 2.500/2.700 delle 90.000 t di armi bruciate dall'aviazione Alleata volando per 4.112 ore e 3.383 volte. Nonostante tale attività possa sembrare logorante, le ultime giornate di azione hanno volato anche 50-60 sortite per squadrone. l'ARBS (Angle Rate Bombing System) ovvero il sistema elettro-ottico per bombardamenti di precisione, si è dimostrato pari alle aspettative e ha garantito una micidiale precisione contro i malcapitati bersagli a terra. Le armi usate sono state, oltre al cannone da 25 mm, le bombe Mk 20 a grappolo, le Mk 82 e 83, i missili AGM-65C, e le temibili bombe al napalm nonché razzi aria-terra da 127 mm. I missili Maverick sono stati poco usati perché il fumo dei pozzi in fiamme contrastava massivamente la designazione dei bersagli, anche per via delle condimeteo spesso pessime. La copertura data dal maltempo e dai pozzi in fiamme ha reso il terso cielo del deserto un ambiente notevolmente difficile e offerto agli irakeni una protezione molto migliore di quello che potrebbe sembrare a valutare solo la geografia del luogo. Per giunta il GPS non era ancora d'uso comune. Le azioni sono state per lo più volate a media quota, con attacchi in picchiata; i voli a bassa quota sono stati volati solo verso la fine del conflitto. La minaccia delle numerose armi antiaeree irakene è stata molto consistente e diversi aerei ne hanno fatto le spese. 5 Harrier sono precipitati. I missili a guida radar hanno avuto un uso minore di quanto ci si aspettava, più che altro per la minaccia dei missili HARM; ma i missili IR hanno colpito senza pietà e tutti gli Harrier raggiunti da questi piccoli ordigni, per lo più portatili, sono andati persi. Il motore singolo e la presenza degli ugelli di scarico a mezza fusoliera non permettevano di salvare l'aereo quando arrivava un colpo del genere. Le modifiche previste per gli AV-8 sarebbero state, per volere dei Marines, la riduzione del 50% della traccia IR, cosa invero non facile da ottenere visto anche l'aumento progressivo di potenza del motore, almeno rispetto ad una postazione di fianco o anteriore. Ma le capacità di sopravvivenza di un bimotore sono ben diverse e tutti e 5 gli F-18 colpiti da missili IR sono ritornati alla base durante la guerra. Una dimostrazione che non avrebbe potuto essere più chiara. Forse la vera miglioria sarebbe stato un aumento di flares disponibili e sopratutto la versione Night Attack degli Harrier, che consentirebbe di attaccare di notte gli obiettivi; ma all'epoca non era ancora disponibile per le operazioni. Gli aerei hanno registrato una prontezza operativa di oltre l'85% e sono migliorati col tempo 'più hanno volato e più sono diventati forti'. I motori F402-RR-406 hanno superato le 500 ore di TBO senza problemi, e in generale, a parte le noie della sabbia (l'Harrier è un vero 'aspirapolvere'), le cose sono andate bene. Anche per questo sono stati pensati dei miglioramenti come l'AV-8Plus, grossomodo all'epoca dei fatti, con motore -RR-408 con 1.350 kgs di più e radar APG-65. Le missioni del VMA-542 sono iniziate dal 17 gennaio, con l'attacco condotto da 4 AV-8 contro una batteria di artiglieria irakena, distrutta con le 16 bombe da 454 kg e 1000 colpi da 25 mm. Mandati in azione da specialisti lavoranti in due turni di 12 ore l'uno, hanno colpito sopratutto la 18a divisione di fanteria irakena e la 4 di fanteria meccanizzata, nonché la 18a,pure di fanteria. La prima settimana hanno volato 24 missioni al giorno, la seconda 32 e attaccando la 7a divisione di fanteria vicino alla base di Ahmed Al Jaber e l'8a divisione a Umm Gudair. Il 22 febbraio mancavano due giorni prima della grande offensiva di terra e gli Harrier fecero largo uso, in 56 sortite, di bombe Mk 77 al napalm per incendiare le trincee di petrolio costruite dagli irakeni. Poi hanno fornito missioni CAS alla 1a e 2a Marine division. Il 25 febbraio, al secondo giorno d'offensiva, le condimeteo erano talmente cattive che gli Harrier hanno volato a quote più basse. Questo ha negato la sicurezza data dagli attacchi in picchiata da medie quote e uno di questi aerei è stato colpito da un missile IR. Il pilota lo ha riportato, sia pure in fiamme, nelle linee amiche e poi si è catapultato. In tutto il VMA-542 ha volato 1.200 missioni e sganciato 1.000 t di bombe. Al solito, la vicinanza dal fronte ha ridotto a quasi zero la necessità di portare serbatoi ausiliari, molto raramente presenti sotto le ali, mentre erano portate 4-6 bombe per aereo e due AIM-9. Il VMA-231 'Ace of Spades' ha raggiunto il Golfo nel pieno di una sua missione in Giappone per 'rodare' i piloti sul nuovo aereo, quasi tutti novellini sul totale di 26 presenti. Solo durante il trasferimento dei 20 AV-8 sono state volate 900 ore dai 20 apparecchi, in 14 giorni e 34.000 km di percorso. Anche questo reparto ha mandato 4 AV-8 contro postazioni di artiglieria per il suo debutto, e in tutto ha accumulato 987 sortite e 1.196 ore di volo con una prontezza operativa del 90%, accreditandosi di 123 pezzi d'artiglieria, 52 carri, 134 mezzi di trasporto e 15 posti di comando oltre ad altri bersagli. Un aereo venne abbattuto e il pilota fatto prigioniero il 9 febbraio, pare dal solito missile a guida IR.
 
Le azioni sono state per lo più volate a media quota, con attacchi in picchiata con angolo di 45 gradi e oltre 920 kmh, utilizzando 4-6 bombe, sopratutto Rockeye, e alcuni missili Maverick, forse solo del tipo E piuttosto che del tipo C, in ogni caso sempre di tipo laser-guidato; i voli a bassa quota sono stati volati solo verso la fine del conflitto e nelle missioni notturne l'unico profilo, ben poco entusiasmante che era possibile tenere parlava di quote medie, volate solo con buone condizioni meteo, e i bersagli indicati dal lancio di bengala illuminanti (cose che sarebbero cambiate molto con l'Harrier Night Attack, anche perché ai FLIR non piacciono fonti di energia intense come i bengala..). La minaccia delle numerose armi antiaeree irakene è stata molto consistente e diversi aerei ne hanno fatto le spese. 5 Harrier sono precipitati per azione nemica: 28 Gennaio 1991, VMA-311, Capt. Berryman prigioniero; 9 febbraio 1991, VMA-231, Capt. Sanborn priogiero; 23 febbraio, VMA-542, VMA-542, Capt. Wilbourne KIA (Killed in action); 25 febbraio, VMA-542, Capt. Walsh, salvato da SH-60; 27 febbraio ,VMA-331, Capt. Underwood, KIA; un sesto Harrier è andato perso per cause non di combattimento<ref>Cupido, Joe: ''I Marines e l'Harrier, Aerei nov. 1992 p.6-11''</ref>. Insomma , in percentuale gli Harrier hanno subito quasi il 10% delle perdite, il che proiettato su tutta la Coalizione avrebbe significato circa 200 apparecchi abbattuti. Ma sopratutto, mentre gli Harrier operavano, anche da una'altra base avanzata chiamata Kabrit, gli Irakeni, pure attivi con l'aviazione, non hanno tentato nessun contrattacco: cosa sarebbe successo se un gruppo di Fitter o di Flogger avesse raggiunto, con un volo di circa 12 minuti (per le basi avanzate ne bastavano 4..) fuori dei propri confini queste basi aeree, totalmente sprotette e affollatissime di aerei (e uomini), oltre che bombe) e carburante, disseminando qualche tonnellata di bombe a frammentazione o a grappolo? Per fortuna (dell'USMC) gli irakeni, che pure avevano una formidabile aviazione, non erano nella condizione di fare nemmeno questo, ma è evidente che un tale schieramento tanto concentraro e vulnerabile sarebbe stato, per un'aviazione meno 'dominata' dallo (stra)potere Alleato, un bersaglio fin troppo facile. Non è un caso che in Germania la RAF nemmeno si sognerebbe, abbondanza di 'basi avanzate' a parte, di formare una superbase priva di difese (tra l'altro a tiro anche dei missili Scud) dato che dall'altra parte della Cortina c'era l'URSS e il Patto di Varsavia, che certamente avrebbero opposto ben più resistenza dell'Irak alla supremazia americana. Ma anche così non è facile capire perché,almeno i primi giorni, qualche attacco non gli sia stato sferrato contro: una scarica di CBU da un solo aereo, una decina di Harrier distrutti o danneggiati, e la King Adbul Aziz sarebbe stata abbandonata di gran fretta. Questo avrebbe lasciato in gran parte scoperto il ruolo del CAS che gli Harrier da là stavano svolgendo in maniera assolutamente ottimale, senza nemmeno ricorrere a serbatoi ausiliari.
Il VMA-331 ha stabilito il record operativo di operare solo da una portaelicotteri, la Nassau, ma solo per gli ultimi 8 giorni di guerra, per attacchi all'interno del Kuwait. Il 27 febbraio, un giorno prima della fine delle ostilità, vicino Basrah uno dei suoi aerei venne abbattuto, l'unico dei 'Bumblebees' perso in tutta la campagna, che ha visto 243 missioni e 267 t di carico sganciato su obiettivi irakeni.
 
 
 
I missili a guida radar hanno avuto un uso minore di quanto ci si aspettava, più che altro per la minaccia dei missili HARM; ma i missili IR hanno colpito senza pietà e tutti gli Harrier raggiunti da questi piccoli ordigni, per lo più portatili, sono andati persi. Il motore singolo e la presenza degli ugelli di scarico a mezza fusoliera non permettevano di salvare l'aereo quando arrivava un colpo del genere. Le modifiche previste per gli AV-8 sarebbero state, per volere dei Marines, la riduzione del 50% della traccia IR, cosa invero non facile da ottenere visto anche l'aumento progressivo di potenza del motore, almeno rispetto ad una postazione di fianco o anteriore. Ma le capacità di sopravvivenza di un bimotore sono ben diverse e tutti e 5 gli F-18 colpiti da missili IR sono ritornati alla base durante la guerra. Una dimostrazione che non avrebbe potuto essere più chiara. Forse la vera miglioria sarebbe stato un aumento di flares disponibili e sopratutto la versione Night Attack degli Harrier, che consentirebbe di attaccare di notte gli obiettivi; ma all'epoca non era ancora disponibile per le operazioni. Gli aerei hanno registrato una prontezza operativa di oltre l'85% e sono migliorati col tempo 'più hanno volato e più sono diventati forti'. I motori F402-RR-406 hanno superato le 500 ore di TBO senza problemi, e in generale, a parte le noie della sabbia (l'Harrier è un vero 'aspirapolvere'), le cose sono andate bene. Anche per questo sono stati pensati dei miglioramenti come l'AV-8Plus, grossomodo all'epoca dei fatti, con motore -RR-408 con 1.350 kgs di più e radar APG-65.
 
Le missioni del '''VMA-542''' sono iniziate dal 17 gennaio, con l'attacco condotto da 4 AV-8 contro una batteria di artiglieria irakena, distrutta con le 16 bombe da 454 kg e 1000 colpi da 25 mm. Mandati in azione da specialisti lavoranti in due turni di 12 ore l'uno, hanno colpito sopratutto la 18a divisione di fanteria irakena e la 4 di fanteria meccanizzata, nonché la 18a,pure di fanteria. La prima settimana hanno volato 24 missioni al giorno, la seconda 32 e attaccando la 7a divisione di fanteria vicino alla base di Ahmed Al Jaber e l'8a divisione a Umm Gudair. Il 22 febbraio mancavano due giorni prima della grande offensiva di terra e gli Harrier fecero largo uso, in 56 sortite, di bombe Mk 77 al napalm per incendiare le trincee di petrolio costruite dagli irakeni. Poi hanno fornito missioni CAS alla 1a e 2a Marine division. Il 25 febbraio, al secondo giorno d'offensiva, le condimeteo erano talmente cattive che gli Harrier hanno volato a quote più basse. Questo ha negato la sicurezza data dagli attacchi in picchiata da medie quote e uno di questi aerei è stato colpito da un missile IR. Il pilota lo ha riportato, sia pure in fiamme, nelle linee amiche e poi si è catapultato. In tutto il VMA-542 ha volato 1.200 missioni e sganciato 1.000 t di bombe. Al solito, la vicinanza dal fronte ha ridotto a quasi zero la necessità di portare serbatoi ausiliari, molto raramente presenti sotto le ali, mentre erano portate 4-6 bombe per aereo e due AIM-9.
 
Il '''VMA-231''' 'Ace of Spades' ha raggiunto il Golfo nel pieno di una sua missione in Giappone per 'rodare' i piloti sul nuovo aereo, quasi tutti novellini sul totale di 26 presenti. Solo durante il trasferimento dei 20 AV-8 sono state volate 900 ore dai 20 apparecchi, in 14 giorni e 34.000 km di percorso. Anche questo reparto ha mandato 4 AV-8 contro postazioni di artiglieria per il suo debutto, e in tutto ha accumulato 987 sortite e 1.196 ore di volo con una prontezza operativa del 90%, accreditandosi di 123 pezzi d'artiglieria, 52 carri, 134 mezzi di trasporto e 15 posti di comando oltre ad altri bersagli. Un aereo venne abbattuto e il pilota fatto prigioniero il 9 febbraio, pare dal solito missile a guida IR.
 
Il '''VMA-331''' ha stabilito il record operativo di operare solo da una portaelicotteri, la Nassau, ma solo per gli ultimi 8 giorni di guerra, per attacchi all'interno del Kuwait. Il 27 febbraio, un giorno prima della fine delle ostilità, vicino Basrah uno dei suoi aerei venne abbattuto, l'unico dei 'Bumblebees' perso in tutta la campagna, che ha visto 243 missioni e 267 t di carico sganciato su obiettivi irakeni.
 
===Addestramento dell'USMC: il MAWTS-1, 1996 <ref>Jolly, Randy: MAWTS-1, Aerei Settembre 1995 p. 6-14</ref>===