Storia della filosofia/Origine della filosofia greca: differenze tra le versioni

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Il filosofo neo-pitagorico, ''Numenio'', riprendendo una tradizione dei filosofi giudaici d'[[w:Alessandria d'Egitto|Alessandria]] del I sec. a.C., fa risalire l'origine della filosofia greca all'Oriente.
 
Mentre appare verosimile launa derivazione della religione, dell'arte, dell'organizzazione milatare e della stessa scienza,<ref>
In tutti questi campi i Greci hanno raggiunto un livello superiore.</ref> come ad esempio, la [[w:geometria|geometria]], nata dalla necessità egiziana di misurare e spartire le terre, o l'[[w:astronomia|astronomia]], indispensabile ai babilonesi per regolare il corso degli eventi sulla terra, non esistono tracce di filosofi di epoca classica che fanno il minimo cenno a questa tradizione.
 
La derivazione ''straniera'' è stata ripresa da storiografi più recenti che credevano che i popoli orientali fossero in possesso di una ''sapienza originaria'' che accentuava il carattere religioso della stessa filosofia greca, collegadola alle grandi religioni d'oriente.
 
Non vi è traccia di filosofia vera e propria nel pensiero orientale: (Egittola incluso).Sapienza Eorientale viè sonoessenzialemnte varireligiosa, motivipatrimonio chedi louna chiariscono:casta, tramandato nella sua purezza e fondamento, pilastro della TRADIZIONE.
 
La filosofia greca è RICERCA, è <sub>un atto di libertà di fronte alla tradizione</sub>
 
In realtà,lo stesso Platone cita più volte la sapienza orientale, e i personaggi presenti nei suoi dialoghi si richiamano più volte all'autorità di un sapere molto più antico di loro; basti pensare a Thoth, dio egiziano citato nel Fedro.