Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Giappone-2: differenze tra le versioni

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[[Immagine:JDS Hiei.jpg|350px|left|thumb|Il caccia HIEI]]
La cosa notevole è che in tal modo ciascuno di questi 4 cacciatorpediniere assume una capacità quasi da 'incrociatore' portaelicotteri, tanto che per esempio, i due 'Doria' italiani potevano ospitare 4 elicotteri AB212 o 2 Sea King, anche se avevano anche un lanciamissili antiaerei a lunga gittata. I due 'Haruna' e i migliorati, leggermente ingranditi 'Shirane' hanno un grande hangar e un ponte di volo anche maggiormente notevole, con sovrastrutture raggruppate nella parte centrale e anteriore. L'armamento ed attrezzature antisom. sono impressionanti e possono contare su di un ASROC, sistema lanciarazzi standard capace, con un ingombro ridotto, di lanciare razzi dotati di siluro ASW o anche di una carica di profondità nucleare entro un raggio di 9 km. Sistema standard americano, è stato esportato sopratutto in Giappone. I cannoni sono 2 pezzi Mk 42 a prua, capaci di 23 km di gittata e 30 colpi al minuto, anche se piuttosto grandi e pesanti essendo sistemi degli anni '50 e dotati anche di apparati di controllo locale per il tiro. Completavano la dotazione i siluri Mk 46 su lanciatori tripli Mk 32. Sono armi da 45 nodi e 11 km di portata, capaci di portare 45 kg di testata e 500 m di profondità (contro, per il precedente Mk 44, 30, 5,5, 34kg e 300 m rispettivamente).
[[Immagine:JDS_Kuruma_%28DDHShirane class destroyer -144%29_stern_view Kurama.jpg|350px|left|thumb|Il caccia KURUMA]]
L'armamento per la lotta ASW era abbondante, non così per la difesa antiaerea e antinave, così in seguito gli 'Shirane' e anche gli 'Haruna' hanno avuto un lanciamissili Sea Sparrow sull'hangar con missili SAM capaci di una gittata di 15-22 km e una quota fino a 15,000 m, prestazioni molto notevoli per missili SAM a corto raggio, che diventavano quasi armi adatte per la difesa d'area. Infine sono stati istallati CIWS Phalanx, due esemplari a mezzanave. La mancanza di missili Harpoon, invece, non pare sia mai stata rettificata e le navi semplicemente ebbero un incremento della capacità antiaerea e antimissile, demandando la lotta antinave ad altre unità, presenti solitamente nelle formazioni. Infatti, la flotta giapponese era basata su 4 flottiglie cacciatorpediniere, ciascuna su 8 navi, di cui una era un portaelicotteri e una nave per la lotta SAM d'aerea. A questo si aggiungevano le navi multicompito medio-leggere al livello di fregata secondo gli standard europei, e l'aviazione basata a terra. A tutti gli effetti, venne considerato che raggruppare gli elicotteri su navi specializzate era un vantaggio netto per l'operatività delle macchine imbarcate e la loro efficienza; piuttosto che 1 elicottero su 3 navi, meglio 3 elicotteri su una sola, anche se questo significava aumentare il dislocamento e prevedere navi specializzate. Su di una via simile si mosse la Marina Italiana quando costruì i due 'Doria', che vennero trovati poco utili e così il Vittorio Veneto ebbe un dislocamento del 50% maggiore con il doppio degli elicotteri, e infine la Garibaldi con più elicotteri e senza sistema antiaereo a lungo raggio a prua. Qualcosa di simile si vide anche con le navi sovietiche Moskva/Kiev, seppure su scala maggiore. I 4 caccia sono stati assegnati come le navi ammiraglie di ciascuna flottiglia caccia giapponese. Le 'Haruna', nonostante il dislocamento maggiore hanno ricevuto gli elicotteri medio-leggeri SH-60 come standard.