Grammatica contestuale/Il linguaggio: differenze tra le versioni

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Il linguaggio è una associazione di segni fonici o grafici significanti univocamente combinati con i relativi significati (idee - oggetti): un "insieme", insomma, del tutto "arbitrario" di simboli convenzionali ad ognuno dei quali viene associato un preciso campo di significati.
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Il linguaggio è una associazione di segni fonici o grafici significanti univocamente combinati con i relativi significati (idee - oggetti): un "insieme", insomma, del tutto "arbitrario" di simboli convenzionali ad ognuno dei quali viene associato un preciso campo di significati.
 
Simboli e significati mutano, nascono e muoiono, come tutte le altre cose.
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Quello che invece è già scoria e spazzatura, può rivivere e rinascere, essere rigenerato, come fa la Natura sempre con tutti, ed è sempre davanti a noi, in piena visibilità.
 
Prendiamo il messaggio "DIVIETO DI SOSTA". Possiamo dividerlo in tre "parti", ognuna delle quali può essere usata in altre occasioni: -divieto-…di ... di sorpasso / il libro…libro ... -di- Luigi / ho fatto una lunga ... - sosta -.
 
Inoltre uno qualsiasi di questi "segni" linguistici può essere a sua volta diviso: diviet-o; questa forma di divisione del linguaggio in unità successive fornite di significato è detta '''prima articolazione del linguaggio'''.
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Per esempio: "sosta" è formata da 5 unità: s-o-s-t-a, ossia da 5 '''fonemi''', ognuno dei quali fa distinguere questo segno da altri come p-osta, s-e--sta, so–r-ta, sos-i-a,. Questa è la '''seconda articolazione del linguaggio''', con cui dividiamo le unità significative nei singoli suoni che la compongono.
 
[[Categoria:Grammatica contestuale|Doppia articolazione del linguaggio]]{{Avanzamento|100%|14 giugno 2008}}