Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-15: differenze tra le versioni

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===Armi leggere e fucili d'assalto===
Prima di tutto le pistole d'ordinanza. Per decenni hanno avuto praticamente un solo nome: la Colt 1911, fabbricata in milioni di esemplari dal 1911 in poi. Anzi, il progetto originale era addirittura del 1900. L'adozione di un armamamento potente come la pistola calibro 11.43 mm fu dovuto all'insufficienza del 9,65 mm, chiamato da molti come troppo leggero. Questo era particolarmente vero per via che gli americani si trovavan ad avere a che fare con la resistenza, nelle Filippine, con i guerrieri Moros (musulmani filippini: anche all'alba del XX secolo gli americani ebbero a che fare con nemici islamici..), che prima di entrare in azione pare si drogassero ampiamente e così non sentissero molto le ferite che subivano dai proiettili delle pistole d'ordinanza, a meno di essere colpiti in testa o al cuore. L'1911, funzionante con aveva un sistema di bloccaggio che riguardava canna e slitta che iniziavano un movimento retrogrado assieme e poi, con la rotazione di un apposito anello la slitta veniva svincolata mentre la canna continuava all'indietro, espellendo il bossolo. C'era anche una sicura molto affidabile. Battezzata in guerra ai confini del Messico, si diffuse lentamente rispetto ai conservatori che erano favorevoli alla lunga tradizione delle armi tipo rivolterra. Le reclute avevano bisogno di tempo per adattarsi alla forza del rinculo, al peso dell'arma e ad ottenere risultati nel tiro di precisione. Dopo la 1a guerra mondiale ebbe bisogno di modifiche di scarso rilievo, che portarono alla M1911A1 del 1921, che tuttavia non rimpiazzò del tutto la precedente in servizio, anche se così accadde per le armi in produzione.
 
Caratteristiche: 11,45 mm (0.45) calibro, lunghezza 21,9 cm, canna 12,8 cm, peso 1,36 kg, v.iniz. 252 ms, astuccio da 7 colpi.
 
Anche durante la seconda guerra mondiale le reclute continuavano a trovare difficile sparare con precisione con la M1911 a distanze di oltre 18 m, troppo pochi per un'arma da guerra. Allora venne pensato alla carabina M1, di cui si dirà poi. Tra i proiettili pensati per quest'arma vi furono quelli a salve, inerti e tracciani (M26), ma sopratutto quelli M261 High Density Shot, che erano stati sviluppati per permettere agli equipaggi di aerei abbattuti sul Pacifico di disporre di un'arma di sopravvivenza con un gran numero di proiettili d'acciaio di piccole dimensioni, per 'pescare' i pesci in superficie'. Ma vennero trovati anche molto efficaci contro altri come armi antiuomo. Dopotutto erano proiettili 'per la sopravvivenza'. Si tentò anche di allungare la canna dell'M1911 e di farne persino un fucile mitragliatore con canna da 24 cm e caricatore da 20 colpi. Completato il progetto con successo nel 1942, si ritrovò in competizione con un'arma specifica per tale compito, il mitra M3 che vinse. Nel dopoguerra i soldati americani continuarono a non nutrire interesse per il calibro 9 parabellum, giudicato troppo penetrante ma con scarse capacità di 'arresto' rispetto alle cartucce più lente e di maggior calibro. Negli anni '80 ognuna delle 485.000 pistole M1911 dei depositi americani era stata ricostruita almeno 3 volte e quindi si trattava certamente di un'arma fin troppo sfruttata. Oltretutto la precisione e l'autonomia di fuoco dovevano essere migliori. Dal 1977 al 1980 cominciarono le sperimentazioni ma non ebbero luogo immediati ordini per la nuova arma M9. Questa divenne la Beretta M92, pesante 1,145 kg carica, con 15 colpi da 9 mm Parabellum, lunga 21,7 cm di cui 12,5 della canna, v.iniziale ben 390 ms.
 
La scelta di quest'arma venne fatta per rimediare l'assoluta obsolescenza delle pistole americane. La gara venne fatta tra incredibili polemiche. Eppure ls specifica era semplice: peso non superiore a 1,3 kg, lunghezza non superiore a 221 mm, altezza max 147 mm, lunghezza canna minima 102 mm, caricatore di almeno 10 colpi,mirino posteriore fisso e così via, nonché munizionamento 9x19 mm Parabellum. Dopo alcune fasi interlocutorie in cui nessuno dei pretendenti aveva presentato, né dall'America e né dall'Europa, proposte pienamente accettabili, venne ricominciata una nuova serie di test nel 1984. Le armi americane, con sorpresa di tutti (la S&W 459Me la Colt SSA, mentre tutte le altre ditte non parteciparono, come la Ruger e la Sturm) vennero eliminate per prime e quelle europee si dimostrarono invece ben più gradite. Sembrava che dovesse vincere, della pletora presentata dagli europei la SIG-226 svizzera, ma alla fine considerazioni politiche e di prezzo hanno favorito la Beretta 92F. Nonostante le tante cause legali e appelli, alla fine la scelta è stata confermata. 315.930 armi vennero inizialmente ordinate per 53 milioni di dollari e 5 anni di produzione, di questi i primi 52.930 pezzi in Italia, poi le armi sarebbero state montate e parzialmente prodotte nella fabbrica Beretta nel Maryland e in particolare il quarto e quinto anno la produzione interamente condotta negli USA per le ultime 134.000. In seguito la Beretta ha ottenuto altri ordinativi, sempre a seguito di una gara, ma oramai era difficile ribaltare la standardizzazione verso questo modello. Ma va anche detto che il calibro 9 mm ha seguitato a lasciare poco convinti gli americani che preferiscono munizioni come il vecchio 0.45 dalla maggiore capacità di arresto, mentre il caricatore bifilare della Beretta non rende la vita facile agli utenti con mani piccole nè il castello camuso aiuta a proteggere l'arma dalla polvere e sporcizia, come i soldati americani si sono spesso lamentati nei teatri d'impiego (in Irak, in particolare). In ogni caso l'adozione della Beretta, ma sopratutto l'esclusione delle armi americane (e pure la S&W aveva già piazzato le sue armi all'Aeronautica) furono davvero uno schiaffo morale per gli Stati Uniti, i più interessati all'uso di armi leggere tra tutte le nazioni, e con una tradizione lunga e 'gloriosa'. Essere bistrattati in casa propria dagli europei non fu certo una cosa di poco conto, ma d'altro canto questo si sarebbe ripetuto, dagli anni '80 specialmente, in molti settori in cui gli USA hanno smesso di investire (es. addestratori).
 
Un'arma di cui gli americani non devono dispiacersi molto è la Ingram M10, mitra che spara anche con il silenziatore Sionics Company ad alto rendimento. Diventata popolarissima per i film di Holliwood, si tratta senz'altro di un prodotto temibile, costruito in lamina d'acciaio robusta e ben lavorata, capace di sparare a oltre 1.000 c.mine restando controllabile grazie alla presenza centrale del calcio-grilletto in cui è sistemato il caricatore. Un calcio ripiegabile metallico è eventualmente presente, anzi lo è nella maggior parte delle versioni. Esistono versioni più piccole per il calibro 9 mm ACP come versioni standard per il 9 mm Parabellum. In ogni caso il mitra 'che taglia un uomo in due' è veramente molto temibile: il silenziatore riduce molto il suono, e per giunta elimina anche la vampa. E' dunque un'arma per impieghi speciali e destinata alle unità di cui sopra. Holliwood ne ha fatto pure largo uso nei suoi film, per questo la sua struttura scatolata è ben nota al pubblico.
 
Caratteristiche: calibro 11,43 mm, lunghezza 548 mm, calcio ripiegato 269 mm, canna 146 mm; peso con caricatore da 30 c., 3,818 kg, celerità di tiro 1.145 c,min e v.iniz. 280 ms.
 
Il fatto che quest'arma possa usare le munizioni della Colt 1911 ad oltre 1000 colpi al minuto dà l'idea della potenza di quest'arma.
 
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Inizialmente gli americani avevano la M1919, arma di una buona validità, con una cugina di tipo aviazione, con maggiore cadenza di tiro. Sarebbe rimasta in servizio a lungo e ampiamente esportata, ma era da sostituire con armi più moderne.
 
Le mitragliatrici da 7,62 mm M60 sono state per lungo tempo quelle standard degli Stati Uniti. Era stata pensata fin dall'ultimo anno della guerra mondiale come T44. Il sistema d'alimentazione era ripreso dalla MG42, e il complesso pistone e otturatore del fucile mitragliatore FG 42. Per il resto venne fatto uso di acciaio stampato e plastica. Tutto questo avrebbe dovuto portare ad un'arma eccellente, ma questa nuova mitragliatrice, per quanto migliore della Browning M1919, di fatto non dimostrò una validità sufficiente e anzi fu decisamente deludente, quando venne introdotta in servizio alla fine degli anni '50, in un'epoca in cui gli Stati Uniti non erano più all'avanguardia nelle armi da fanteria. Queste armi, così note per le performances con gli eroi di Hollywood (sopratutto Rambo), erano in origine difficili da maneggiare e con un cambio canna che necessitava di smontare parzialmente l'arma. Ma dopo tanti sforzi è diventata una mitragliatrice all'altezza delle altre del panorama internazionale. Tuttavia i soldati non l'hanno mai amata dato che pesa molto, ed è di maneggio difficile. Nella forma basica è una mitragliatrice leggera con un bipiede in materiale stampato e riccamente traforato, spesso con una cinghia di trasporto considerata migliore della debole maniglia superiore per il trasporto. Aveva una struttura grossomodo a bullpup, con l'otturatore dentro il calcio. La sostituzione, come mitragliatrice leggera-fucile mitragliatore, con la Minimi M249 ben più leggera, sarebbe stata un bel passo avanti. Poi c'era la versione con tripiede per compiti pesanti. Ci sono state anche la versione C telecomandata per elicotteri (fino a 4 portate in avanti dagli Huey prima dell'avvento delle Minigun), la D per uso su supporto a candeliere senza calcio, su elicotteri e mezzi blindati; la E2 per l'uso da mezzi corazzati. La produzione è stata fatta sopratutto dalla Saco Defence Systems Division, appartenente alla Maremount Corporation. Visti i problemi dell'M60 come fucile mitragliatore, venne proposta una M60 modificata più leggera e di più facile maneggio, con bipiede spostato all'indietro, c'é un'impugnatura anteriore, sistema di sottrazione gas semplificato e così via.
 
Caratteristiche: calibro 7,62 mm, lunghezza arma completa 1105 mm, canna 559 mm, peso 10,51 kg totale di cui 3,74 kg per la canna; cadenza di tiro 550 c.min, nastri da 50 colpi, v.iniziale 855 ms.
 
La M60, spesso chiamata 'Pig' veniva spesso utilizzata in pattuglie avanzate, con due armi per plotone di fanteria. I giudizi sono stati contrastanti: alcuni l'hanno apprezzata per precisione e affidabilità, ma in generale quest'arma ,prodotta per la prima volta negli anni '40 per poi attendere 10 anni di perfezionamenti ulteriori prima dell'entrata in servizio definitiva, è stata ben poco apprezzata anche se non pesa molto di più di altri tipi.
 
Certo che la SAW ovvero la Minimi da 5,56 mm, per quanto meno potente, ma con peso di 6,4 kg con bipiede e 9,7 con 200 colpi a nastro, ha significato un notevole passo avanti come arma leggera. Apparso nel 1974, compatibile persino con il caricatore da 30 colpi dell'M16 oltre che con il suo munizionamento da 5,56 mm, la versione SAW spara la nuova munizione SS109 ovvero l'M855 nel servizio americano, che rimpiazza la precedente M193 paricalibro.
 
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Un'arma particolare sono i fucili da tiro per cecchinaggio. I più importanti sono stati l'M21, versione sniper dell'M14, con tolleranze di lavorazione migliori e cannocchiale da 3 ingrandimenti. Era capace di piazzare 10 colpi in una rosa di 152 mm a 300 m, e uno degli accessori più apprezzati era quello di un soppressore del suono, che dava un rumore diverso e smorzato rispetto a quello di un normale colpo di fucile. Ambiamente utilizzato in Vietnam, la sua ragion d'essere era che, essendo da 7,62 mm, permetteva distanze d'ingaggio ben superiori rispetto ai circa 400 dei colpi M193 da 5,56 mm. Essendo capaci di sparare in maniera semiautomatica e automatica, è una delle poche armi di questo tipo con funzionamento non bolt-in (otturatore manuale), assieme all'SDV Dragunov, che però è diverso: ha solo la possibilità di fuoco automatico, ma è al contempo un'arma specifatamente prevista per questo compito, ed è l'unica arma con questa capacità di tiro semiautomatica tra quelle specifiche per il cecchinaggio.
 
Un successore era necessario e allora è arrivato l'M40, ovvero il Remington Model 700, sostituti degli M1 Garand. Ha funzionamento di tipo Mauser, con leva per l'otturatore, nuova canna in acciaio inox, cannocchiale da ben 10 ingrandimenti. La sua pesante canna in acciaio assicura ridotta dsipersione anche se l'arma è lunga 1117 mm di cui 610 di canna, e il peso è di 6,57 kg, v.iniziale 777 ms e caricatore di 5 colpi. Le ultime modifiche (relative alla canna, come anche il cannoncchiale da 10 ingrandimenti ) hanno dato origine all'M40A1, che a tutt'oggi costituisce un'ottima arma. I Marines, differentemente dall'esercito USA, hanno sempre avuto molta cura per i tiratori scelti-sniper, che hanno avuto il compito di raccogliere informazioni e di stare in avanti al grosso delle truppe, e come spiegava bene il (vero) sergente istrutture di FMJ, la migliore combinazione del mondo è il Marine e il suo fucile. Specialmente se è un fucile M40 e il marine è un soldato addestrato per compiti di sniping.
 
La storia dei fucili di precisione di grosso calibro invece ha origine negli USA con i fuciloni controcarri. La cosa va spiegata. Inizialmente si trattò dell'arrivo, nel mercato americano, di alcuni fuciloni Lathi 39 da 20 mm. Uno dei passatempi preferiti dai privati cittadini americani divenne, ad un certo punto del dopoguerra, sparare contro barili di benzina con le munizioni da 20 mm, e gli effetti erano assicurati. La cosa era facile: il fucilone era comprabile per corrispondenza e spedibile per via aerea a 99,95 $ e un pacchetto da 100 colpi per 84,95 $. Altri tempi, ma alcuni utenti cominciarono a pensare anche ai tiri a lungo raggio. Peccato che prima che questa via venisse esplorata del tutto le munizioni da 20 mm terminarono. Ma verso la fine degli anni '60 vennero masse a segno delle rapine in banca con armi da 20 mm (vedi 'Una calibro 20 mm per lo specialista' con Eastwood), e così al sig. Rossi, nonostante il famoso '2o emendamento' tanto amato dalla NRA, che il massimo calibro che i privati potevano portarsi dietro era il 12,7 mm. Ma certo che il 12,7x99 mm del tipo M2, lungo 137 mm e pesante 46 gr solo considerando il proiettile, e supera i 3.500 m di gittata. Tra i primi esempi di queste armi 'ridotte' c'era il fucilone controcarri PTRD-41 da 14,5 mm, adattato per questa munizione. Con un cannocchiale di puntamento si scoprì che era possibile sparare a 1000 m e oltre. Lo stesso venne fatto con i fuciloni controcarri Boys. Forse era nell'ordine delle cose che i fuciloni ad alta potenza potessero raggiungere precisione tanto alta, per la potenza della loro munizione ad alta velocità anche se questa era prevista per compiti controcarri a corto raggio. Negli anni successivi i Marines sperimentarono il Model 500, capace di sparare con precisione (con munizioni scelte) a distanze ben maggiori rispetto ai tipi da 7,62 mm. Per esempio, con una rosa di 872 mm a 1.500 m, ma contro grossi bersagli arriverebbe anche oltre i 2 km. In seguito cominciarono ad arrivare in scena i Barrett M82, che nonostante la sua struttura semiautomatica più pesante del minimo necessario, è stato adottato da molte forze armate: all'inizio degli anni '90 già c'erano stati ordini per oltre 1000 esemplari. Funziona in termini semiautomatica, peso circa 12 kg ed ha una cartuccia che può bucare un blindato leggero. Anche più inquietante, perfora agevolmente tutti i veicoli blindati commerciali. Con munizioni a flechette arriverebbe anche a 40 mm a 800 m. Nel mondo sono arrivati altri fuciloni per tiratori scelti: anche di calibro 14,5 mm e persino da 20 mm. Queste armi sono devastanti e potenzialmente pericolosissime: tra l'altro sono i peggiori nemici delle squadre mortaisti e mitraglieri. Un tiratore americano a Falluja ha ucciso due mortaisti da oltre 1.500 m con altrettanti colpi, tanto per capirci. Molto di più di quello che farebbe un'arma da 7,62 mm, anche se in questo calibro esiste una munizione di compromesso, come quella Lapua ad altissima potenza.
 
 
E poi ci sono i mortai. La serie di armi introdotte erano le M2 da 60 mm e le M1 da 81 mm, entrambi modelli francesi Brandt prodotti su licenza, il secondo dei quali spesso portato con apposito veicolo portamortaio semicingolato. L'arma più famosa era certo quella 'chimica' per stendere sopratutto cortine nebbiogene: quello da 106,7 mm, un'arma pesante per il suo calibro ma precisa grazie al fatto d'essere rigata.
 
Le caratteristiche di queste armi, ampiamente usate anche nei decenni successivi (per esempio, i cinesi fornirono ai vietcong una versione copiata dell'M2 che a sua volta era un'arma francese):
 
*M2: tubo 72,6 cm, peso 19,05 kg, elevazione +40/+85°, portata 1814 m, peso 1,36 kg della munizione
 
*M1: tubo 1,257 m, peso 61,7 kg, alzo come sopra, direzione come sopra (14°), gittata 3008 m, bomba 3,12 kg
 
*Chemical Mortar: tubo 1,019 m, peso 149,7 kg, alzo +45/+59°, direzione 7°, gittata max 4.023 m, p. bomba 14,5 kg
 
Un'altra arma era il cannone d'appoggio M1 da 75mm ,a rma someggiabile pesante 588 kg con 8,9 kg di gittata massima e smontabile in sei carichi. Ottima arma d'accompagnamento, non ha avuto nel dopoguerra seguito e allora il suo posto è stato preso in pratica dal Mod. 56 OTO, per il semplice fatto che le munizioni da 105 mm erano il nuovo punto di riferimento per le artiglierie moderne. Scioccamente gli americani non hanno dato seguito a questo efficiente cannone d'appoggio, quando una semplice versione pantografata avrebbe potuto perpetuarne il successo.
 
 
Le armi americane moderne sono essenzialmente due: la M224 Lightweight Company Mortar da 60 mm, sconponibile in due carichi, che ha introdotto una spoletta, la M734, regolabile per lo scoppio in aria, con effetti paragonabili quasi a quelli della granata del mortaio da 81 mm in dotazione ai battaglioni.
 
Il successore dei Chemical Mortar era l'arma conosciuta come M30, spesso portata sui blindati M113. Spara colpi semifissi, di tre granate HE, due nebbiogene, una illuminate e due a caricamento chimico, una delle quali ha niente di meno che aggressivi chimici di 7-8 tipi diversi per rendere difficilissima la difesa contro di essi, mentre l'altra ha gas lacrimogeno CS. Il suo sostituto poteva essere il mortaio leggero Soltam da 120 mm, più potente. Anche in Europa in genere i mortai da 107 hanno ceduto il campo alle armi da 120 mm anche sugli M113. Caratteristiche: calibro 106,7 mm, lunghezza tubo di lancio 1,524 m, peso 305 kg, bomba 12,2 kg HE, 11,32 nebbiogena, 11,17 chimica; gittata 6.800 m con la HE.
 
Di fatto si tratta di un'arma molto migliore rispetto al suo paricalibro della II GM, ma è nondimeno stato tagliato fuori dalla linea evolutiva dei mortai pesanti. Ha una struttura più da cannone che da mortaio (e spesso così viene descritto), essendo tra l'altro dotato di un sistema d'assorbimento del rinculo e una pesante base d'appoggio circolare anziché rettangolare come il suo avo.
 
A parte questo c'erano vari tipi di bombe a mano, specie quelle a frammentazione tipo 'ananas', pesanti circa 600 gr, e rimpiazzate poi da tipi migliorati sia a frammentazione che incendiarie al fosforo. E' lungo raccontare tutti i tipi impiegati, ma ce ne sono stati anche di tipo fumogeno di vari colori, ma nessuno di tipo HEAT.
 
 
I lanciafiamme erano pure utilizzati dagli americani, sia nella II GM che dopo, anche se in minore misura. Queste terribili armi avevano una miscela che garantiva una maggiore gittata rispetto ai tipi dell'Asse, per esempio, grazie ad una maggiore densità della sostansa, arrivando a 30-40 m e in generale essendo molto maneggevoli. In seguito si è arrivati persino ad un sistema d'arma chiamato M202, una specie di lanciarazzi quadruplo con razzi da 66 mm incendiari, una specie di lanciarazzi M72 multiplo. Anche qui ce n'é un esempio cinematografico con 'Commando' con Swarzy in azione, però utilizzando munizioni esplosive.
 
 
Un'altra arma da distanze ravvicinate erano i fucili a canna liscia, specie per le distanze ravvicinate. Sono usati sopratutto per combattimenti nella jungla, ma anche per l'abbordaggio di navi da controllare. Gli americani ne hanno fatta una serie impressionante, ma per lo più di tipo convenzionale. Però non è mancato l'AS dello Smit&Wesson con una struttura simile a quella dell'M16, ma con peso di 4,42 kg scarico e carico 5,69 kg, con 10 cartucce e cadenza di 375 c.min. In Vietnam vennero usati sopratutto armi come gli Ithaca model 37. Anche qui l'impiego iniziò nelle Filippine contro i Moros, con il Winchester M1897, che poi nella I GM venne usato come 'scopa delle trincee' dagli americani.
 
 
I fucili d'ordinanza americani erano inizialmente gli M1 Garand, a dire il vero piuttosto lontani dal concetto di moderno fucile d'assalto che poi si è affermato. Erano e sono armi pesanti, costruite sopratutto negli anni '40 e che sono a tutti gli effetti i primi fucili semiautomatici di successo. Sparano proiettili ad alta velocità e sono stati i successori degli ottimi Springfield M1903 a ripetizione ordinaria, praticamente dei Mauser in versione americanizzata. Queste armi erano state impiegate anche durante la guerra, prodotte nella vesione A3 e usate a lungo come fucili per cecchinaggio nella versione A4.
 
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L'M16 ebbe da subito o quasi delle versioni carabina, che non ebbero molto successo. Però l'attuale M4 (il suo antenato era il Col Commando) di fatto ne è la riedizione e sta riscuotendo successo tra le truppe moderne. Altri tipi di M16 hanno anche cannocchiali per la mira di precisione, applicabili anche a quelli ordinari, oppure sono in versione fucile mitragliatore.
 
In tutto l'M16 è un'arma prodotta in milioni di esemplari, la risposta al Kalashnikov russo, anche se di tipo del tutto diverso come dettagli e più avanzato. Le versioni più recenti sono l'M16A3 e A4.
 
 
 
 
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Tra le armi controcarri, ai primi Bazooka da 60 mm, capaci di perforare 120 mm d'acciaio se non meno, seguirono presto gli M20 da 89 mm con 280 mm di perforazione. I primi non erano efficaci a sufficienza contro i carri come i T-34, i secondi lo erano in maniera più che adatta. Questi bazooka, assieme ai cannoni SR sostituirono i vecchi cannoni controcarri da 37, 57 e 76 mm ancora in giro, mentre i cacciacarri vennero sostituiti dai carri armati veri e propri. I cannoni SR erano di vari tipi: da 57, 75 e 105 mm. Questi erano del fallimentare tipo M27, che non ebbe successo. Poi arrivarono gli M40 paricalibro, ma siccome usavano munizioni di tipo diverso, per evitare confusione indicati come M106. Ottime e potenti armi, pesanti quasi 200 kg, vennero larghissimamente impiegate come cannoni controcarri con gittata utile di 1 km, spesso su jeep dato il peso e la vampa di sparo notevoli, con una gittata max di 7 km. Spesso vennero usati anche con proiettili HE e altri tipi antipersonale, e furono popolari in Vietnam. Sebbene sostituiti dai missili TOW, di fatto le loro capacità di fuoco in appoggio erano tali da credere con difficoltà che ancora non siano stati rimessi in produzione, ora che il problema non è quello di distruggere solo carri di ultima generazione da grandi distanze. Altra arma SR è stata l'M67, portatile, da 90 mm, che è stata rimpiazzata dal Carl Gustav solo negli anni '90 per le truppe come i Rangers.
 
Armi ancora utilizzabili per il compito controcarri sono le granate sparabili da fucile: la più devastante è la RAW da ben 140 mm, sistemata sotto il fucile con un apposito tromboncino. La sua capacità inizialmente era data da una testata HESH, poi rimpiazzata da una HEAT più efficiente. Non ha avuto molto seguito, ma almeno tecnicamente ha dimostrato quello che può fare un fucile: tirare un razzo da 2,72 kg di cui la metà costituito dalla bomba, su distanze max di 2 km e pratiche di 200 m. Per ottimizzare la distanza stand off venne utilizzato addirittura, davanti alla testata sferica, un sensore di prossimità laser, che nemmeno sui missili controcarri era utilizzato normalmente.
 
Altre armi ancora sono state i lanciarazzi: l'M72 LAW da 2,27 kg usa e getta, con tubo telescopico da 66 mm, arma maneggevole e largamente usata, ma con scarse capacità di gittata e perforazione. E' stata copiata dai russi con la RPG-18 da 64 mm, ma siccome la perforazione è modesta, è stato adottato l'RPG-22 da 80 mm. Però con questo calibro cominicia ad essere poco credibile l'uso di un'arma usa e getta rispetto a lanciatori ricaricabili tipo l'RPG-7.
 
Altra arma è stata la SMAW, ovvero il lanciarazzi B-300 israeliano che è a pieno calibro per tutta la lunghezza del tubo. Il calibro è di 82 mm, la lunghezza di 1,35 m e il peso di 8 kg di cui il 3 per il razzo. La SMAW adottata dai Marines pesa di più perché ha un fucile d'aggiustamento e un cannocchiale, e nondimeno i Marines hanno richiesto solo una gittata pratica di 250 m contro i 400 originari! La testata è polivalente piuttosto che speficatamente HEAT. L'arma è riutilizzabile.
 
Questo rappresenta il massimo dei lanciarazzi americani portatili: non ci sono cose tipo il Panzerfaust 3 o l'Apilas.
 
Sopra questo livello ci sono i missili guidati. A parte il FIM-43 Redeye, degli ultimi anni '60 ma già dotato di un sistema IR raffreddato, per ingaggi aerei, e il successivo Stinger di prestazioni ben maggiori (entrambi da considerare più che altro armi del settore contraereo, e a lì si rimanda), per il resto gli americani hanno adottato missili di vario tipo. Prima gli Entac, SS-10 e SS-11 francesi, poi per compiti di lancio dal singolo fante, gl M47 Dragon.
 
Questi ultimi, introdotti in servizio appena dopo i missili TOW, sono armi particolari, spesso compararte ai MILAN. Ma in realtà hanno gittata minore di circa il 50%, e sono lanciabili stando in ginocchio. Ideati dalla MDD nel '66, l'arma venne introdotta in servizio nel '75. La versione base è già a guida SACLOS ed è stato certo il missile più piccolo con questa capacità. Di fatto il suo vero equivalente potrebbe essere il missile AT-7 sovietico o l'Eryx francese.
 
Caratteristiche: lunghezza 74,4 cm, diametro 127 mm, apertura alare 33 cm; peso 6,2 kg missile, 13,8 kg sistema totale; gittata 75-1000 m, motore a razzo solido accompagnato per il lancio da un generatore di gas per il lancio a mò di cannone SR; testata 2,45 kg con perforazione di 450 mm.
 
La guida è stata garantita da una batteria di decine di razzetti sistemati sui fianchi che deviano la rotta dell'arma, per il resto filoguidata con sistema SACLOS, e con 3 alette di coda per la stabilizzazione. Esiste un sistema di visione termica da appena 4,5 kg, ma gli studi per aumentarne la penetrazione e la gittata a 1,5 km non sono stati del tutto esaustivi. Alla fine il suo posto l'ha preso il Javelin. Da notare che sebbene il sistema pesi meno, il missile pesa quanto un MILAN ed è di maggior calibro. E' stato usato da Iran, Israele, Marocco solo considerando le guerre combattute, ma altre nazioni come la Svizzera (che l'ha migliorato in alcune componenti) e la THailandia, nonché i Paesi Bassi, Spagna, Giordania e Arabia l'hanno adottato in qualche migliaio di esemplari l'una.
 
===La Browing calibro '0.50'<ref>Husson, Jean-Pierre:''Browning M2'', P&D Ottobre 1992, p. 72-76</ref>===