Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cile: differenze tra le versioni

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Il Cile divenne una realtà militare molto tempo fa. Nel 1536, solo pochi decenni dopo la scoperta delle Americhe l'Armata spagnola venne impegnata in una guerra coloniale, e il Cile divenne un campo militare del Viceré del Perù. Nel 1603 Alonso de Rivera istituì l'esercito cileno, con lo scopo di sconfiggere una popolazione locale, gli indiani Araucanos. Nel 1810 il Cile dichiarò la sua indipendenza. La Spagna, oramai decadente non avrebbe dovuto essere particolarmente interessata a quel lembo di terra sottile, posto tra le Ande e l'Oceano Pacifico, quanto di più lontano esistesse nelle Americhe dalla madrepatria, ma solo nel 1826 venne riconosciuta l'indipendenza di quella colonia. Subito venne creato un esercito nazionale indipendente, che venne organizzato sul modello francese e ben presto impegnato in guerre con quelli che divennero i nemici 'storici' ovvero la Bolivia e il Perù nonché con l'ex-madrepatria. Le guerre ebbero luogo nel 1836-38 con i vicini, nel 1866 fu la volta della Spagna e nel 1879-84 ancora con i confinanti. Nel frattempo continuò la guerra contro gli indomiti Araucanos, per combattere i quali venne istitutito il primo esercito cileno nel XVII secolo. Si ebbero alcune decisive battaglie fino a che nel 1881 vennero sconfitti, dopo una guerra con pochi precedenti nella storia umana, poiché durò complessivamente 345 anni. Nel frattempo l'organizzazione dell'esercito cileno aveva cambiato fisionomia. I francesi, modello originariamente ispiratore, erano stati sconfitti in maniera umiliante dai prussiani nel 1870. Perché non prendere questi ultimi a modello? E così, come spesso accade alle nazioni relativamente recenti, desiderose di rifarsi ai modelli classici già disponibili, vennero presi a modello, nel 1886 arrivò un primo istruttore prussiano e poi un gruppo di consiglieri, e la 'prussianizzazione' dell'esercito durò non meno di 24 anni, tanto che questo 'stile' è rimasto impresso fino a tempi molto recenti, così da far definire l'Esercito cileno come 'l'ultimo baluardo' delle tradizioni prussiane. Quanto al servizio militare, questo inizialmente era basato su professionisti mentre la leva venne istituita solo nel 1900. 13 anni dopo venne istituita una scuola di aviazione a Santiago, come in tanti altri Paesi dell'epoca, che all'inizio degli anni '10 cominciavano ad essere interessate all'aviazione militare. Solo il 21 marzo 1930 il servizio aereo, posto allora sotto il controllo dell'Esercito e Marina, divenne indipendente. Era fornito di aerei dalla Gran Bretagna, poi alla fine degli anni '30 comprò aerei italiani e tedeschi, dimostratisi inidonei ad operare in Cile e rapidamente rimpiazzati. Infatti nel 1941 arrivò una missione americana che offrì assistenza nel riorganizzare l'Aviazione e sopratutto 231 aerei, che per la prima volta diedero all'Aviazione cilena una forza apprezzabile e stabile.
 
Nel dopoguerra, Esercito e marina cilene ebbero ingenti aiuti americani, grazie al Trattato di Rio del 22 settembre 1947 e poi alla firma del trattato MAP nel '52. Così, centinaia di carri armati M4, 24, 41, semicingolati ed autoblingoautoblindo M3 vennero forniti, assieme ad un minor numero di artiglierie, fucili, armi leggere. La Marina ebbe a sua volta un certo numero di navi anche di una certa importanza. Gli aerei continuarono ad essere principalmente di fornitura europea.
 
 
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* 2 gruppi da ricognizione con 2 Learjet 35A, 9 C-101, 2 dei tre Camberra PR.mk9 comprati in anni recenti, ex-RAF
*9gruppi trasporto per un totale di 64 aerei ed elicotteri tra cui 2 C-130H, 5 DC-6, 17 DHC Twin Otter, 6 SA315B Lama e 13 UH-1H.
* Il settore ddestramentoaddestramento aveva uno stormo e tre scuole di volo su T-37C, T-34 e altri tipi.
* Infine vi erano le difese aeree, con 5 squadre di artiglieria e 4 radar. La dotazione di armi era di mitragliatrici M55 quadruple da 12,7mm, RH-202 binate da 20mm, K63 da 35mm, un paio di dozzine di vecchi cannoni da 37mm M1A1, e alcuni missili Blowpipe, apparentemente gli unici SAM cileni.
 
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* 1 battaglione controcarro e 1 squadrone esploratori per la V Divisione
* 1 squadrone esploratori, per la VII Divisione.
* 1 squadrone a cavallo peper la II e VII Divisione.
 
1 battaglione trasporti e 2 reggimenti comunicazioni erano posti sotto il comando dell'Esercito.
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*'''Corazzati''': la forza principale era ancora basata sugli M-51 Super Sherman, presenti in 150 mezzi circa e dotati di cannone a media pressione calibri 105 mm, del modello francese D-1508. Tuttavia alcuni erano stati visti equipaggiati con il cannone HVMS da 60/70 mm, arma ad altissima velocità iniziale israeliana. Vi erano anche 60 M-41 Walker Bulldog e 47 AMX-13, entrambi carri postbellici, ma di tipo leggero. Alcuni AMX erano stati trasformati in bulldozer. Altri 50 carri erano i vecchi M-24 Chaffee, che nonostante la loro limitata corazzatura erano dei mezzi molto veloci e rapidi (anche se non quanto gli M-41 successivi, che pure pesavano di più). Sopratutto, erano stati riarmati con un arma molto più potente del 75/37 mm originale, ovvero il pezzo israeliano da 60 mm con munizioni decalibrate ad altissima velocità iniziale. I carri nominalmente più potenti erano gli AMX-30B, ma di una commessa di 50 mezzi solo 21 risultavano consegnati, essendo stati gli altri bloccati causa embargo post-Pinochet. In sostanza, i carri cileni erano un buon numero, ma si trattava di mezzi medi o leggeri della Seconda guerra mondiale o del dopoguerra, quindi obsoleti. Del resto nella regione andina non v'era molto bisogno di carri armati, il che escludeva battaglie corazzate con l'Argentina, che pure era un nemico potenziale e che, differentemente dal Cile, poteva agevolmente tagliare in due il Paese se lo avesse attaccato al centro. Un avversario più plausibile, la Bolivia, era del resto anche più debole in termini di carri armati.
 
Il Perù costituiva un altro nemico storico, ma come le altre nazioni confinanti non era nella migliore condizione per affrontare una guerra per via delle condizioni economiche alquanto depresse. Restava semmai da vedere se i carri cileni, una volta riarmati con cannoni moderni, sarebbero stati capaci di affrontare i T-55 peruviani con successo, come a suo tempo dimostrato dagli israeliani contro gli arabi. Di sicuro, l'incremento di precisione e potenza di fuoco dell'armamento principale é di notevole importanza per l'efficienza dei carri armati e in questo senso, i carri cileni erano stati aggiornati al meglio, anche se preumibilmentepresumibilmente senza grandi cambiamenti nei sistemi di tiro (già di per sé estremamente importanti). La piccola flotta di AMX-30B era schierata al Sud del Paese e così non poteva fornire nessun aiuto rapido contro l'eventuale avanzata dei peruviani. Pur essendo più moderni, erano comunque pochi e di dubbia efficienza dopo molti anni di embargo.
 
I blindati leggeri erano nell'insieme più moderni. Vi erano solo piccole aliquote di M113, ma sopratutto esistevano i mezzi ruotati Piranha 6x6 e 8x8 che la MOWAG svizzera, nonostante l'embargo per la dittatura militare, aveva consentito di produrre da parte della locale FAMAE. Si tratta di un mezzo importante per i cileni, con 250 mezzi già in servizio e altri in ordine. La loro capacità di fuoco era accresciuta dalle numerose versioni speciali, che di fatto li avevano trasformati da mezzi da trasporto truppe e veicoli di supporto di fuoco. 20 mezzi avevano la torretta biposto con cannone Cockerill da 90 mm belga, un'arma a media pressione simile o uguale a quella delle 30 Cascavel. Altri 50 avevano il compito di supporto di fuoco indiretto, muniti com'erano di mortai pesanti francesi da 120 mm Brandt. Se si considera il numero esiguo di artiglierie, specie semoventi, si può apprezzare meglio il valore di questa forza di veicoli portamortai. Il pezzo da 120 mm ha minore gittata ma uguale efficacia rispetto agli obici da 105 mm (entrambi con granate da circa 15 kg). Da quanto i sovietici ne dimostrarono l'efficacia in azione, i mortai pesanti calibro 120 sono armi molto importanti. I tedeschi vi sostituirono, o almeno tesero a sostituirvi gli obici da 149 mm per la fanteria, che pure sparavano granate da 40 kg circa. La principale limitazione è l'impossibilità di tiro diretto, per esempio controcarri, ma la traiettoria curva consente di superare ostacoli e colpire con la massima efficacia possibile grazie all'impatto pressocbé verticale col terreno (il che causa il micidiale espandersi delle schegge radenti al suolo in tutte le direzioni). Altre versioni hanno ricevuto armamenti non meno specifici, come i cannoni da 20 mm israeliani TCM-20 e i missili controcarro Mamba, e altre versioni ancora erano in programma, quali la MARTE per il controllo delle unità d'artiglieria, la versione LINCE antiaerea e la versione con cannone da 60 mm.
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'''Automezzi''': numerosi tipi provenienti da tutto il mondo, dalle Land Rover Santana 88 e 109, veicoli portacarri giapponesi della Hino e Nissan, nonché gli americani Mack. Motociclette da ricognizione Suzuki DR-260 e 460.
 
'''Armi di fanteria''': i ficilifucili SIG 510 erano in corso di sostituzione con l'SG 542, costruito dalla FAMAE su licenza, e sempre del calibro 7,62 NATO, quindi il passaggio su cartucce di medi potenza, come il 5,56 mm, non si era ancora verificato, con il vantaggio della potenza dei colpi, ma lo svantaggio di munizioni e armi eccessivamente pesanti. La congerie di vecchie armi vedeva l'M-1904 e il Garand convertiti al 7.62 NATO. Su questo le donne facevano l'addestramento basico, forse perché con il suo sistema a recupero di gas offriva un rinculo minore. Il mitra Madsen danese, a suo tempo famoso e molto diffuso, era in corso di sostituzione ma la JATIMATIC finlandese si dimostrò nelle sue prime serie un'arma innovativa ma catastrofica in termini di efficienza e affidabilità. Il mitra SAF-PT di progettazione locale lo dovrebbe avere sostituito senza difficoltà. La FAMAE produceva anche i mortai da 120 su licenza, come del resto quelli spagnoli ECIA da 81 mm. I cannoni SR da 106 mm, controcarri, erano montati su Land Rover Santana 88 'Ligeros', sulle Jeep M-38 e 151, ma le armi controcarro più recenti erano i lanciarazzi inglesi LAW-80, i missili MAPATS israeliani su veicolo M-325 Command Car, e i lanciagranate Striker per i commandos, di fornitura sudafricana.
 
'''Aviazione dell'Esercito''': venne fondata solo nel 1970 e aveva 52 elicotteri e 38 aerei, per un totale di tutto rispetto, di 90 apparecchi esatti. I mezzi erano piuttosto moderni, tra cui 12 Puma e Super Puma e 6 C-212 e due moderni CN-235.
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===Aeronautica (Fuerza Aerea de Chile o FACh)===
L'aeronautica cilena è stata senza dubbio quella che ha sofferto di più dell'embargo internazionale. Nonostante questo, è stata istituita una ditta aeronautica di un certo livello, l'ENAER, ha costruito l'addestratore leggero T-35 Pillan e il T-36 Halcon, il primo di progetto originale e il secondo di produzione su licenza spagnola. L'organizzazione era data da 4 Brigadas Aereas con un' Ala Base (lo Stormo) oppure, nel caso della I, due. Tutte le Ala hanno da uno a 4 Grupos de Aviaciòn, incaricato anche della logistica, ufficili amministrativi, manutenzione e difesa basi. Nel caso delle Ali 1 e 4 vi erano anche una Escuadrilla de Enlace che significa squadriglia di collegamento, mentre tutti avevano un Grupo de Artillerìa Antiaerea dai N. 21 al 25, e un Grupo de Comunicaciones Electronicas (N 31-35) con funzioni di attività C3I e sorveglianza aerea. Per quest'utlimoultimo scopo dispongono di radar di scoperta aerea Thomson-CSF e Elta.
 
La difesa antiaerea era attuata con missili Mistral e Blowpipe con sistemi di difesa radar MYGALE, cannoni Oerlikon GAI-CO1 e FAMIL entrambi da 20 mm, con i Grupos 23 e 24 dotati di Crotale-SAM ex-sudafricani, poi però ceduti ad un altro Paese sudamericano e modernizzati dalla Matra. Il Grupo N 23 aveva anche cannoni GDF-003 da 35/90 mm. Tutti disponevano di blindati Cardoen VTP-2 e Makina Carancho.
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===Armada naval===
All'epoca essa verteva essenzialmente sui 4 caccia County, 2 sottomarini Type 209 e 2 Oberon, 4 fregate Type 12, 3 navi anfibie Batral e 1 rifornitore di squadra, quasi tutte queste unitùunità erano inglesi di seconda mano, il che sembrava abbastanza OK per l'operatività, anche se poi la durata in servizio di queste navi non si sarebbe dimostrata pari alle attese. Ma questo aveva ancora da venire, mentre l'ultimo incrociatore cileno, l'O'HIGGINS, venne radiato proprio quell'anno, l'ultimo dei suoi 54 anni di vita operativa.
 
===Marina Cilena, dal dopoguerra agli anni '90===
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Per i cileni l'era delle navi d'attacco iniziò nel 1966 quando vennero ordinate 4 Lurssen da 134 t: GUALCONDA, FRESIA, QUIDORA e TEGUALDA, costruite in Spagna dai cantieri Bazan. Vennero dislocate all'estremo Sud (per poca gioa degli equipaggi, perché lì Sud significa Terra del Fuoco-Capo Horn) con l'intento di sbarrare la strada alla flotta argentina, che era nell'insieme superiore, inclusa la presenza di una portaerei. La situazione della flotta cilena non era delle migliori all'inizio degli anni '70, persino prima del golpe (che comunque la influenzò molto poco), tanto che i 2 incrociatori erano praticamente impossibili da mantenere entrambi in servizio, il sottomarino THOMSON doveva addirittura essere radiato, ma anche ENCALADA e COCHRANE erano in condizioni giudicate 'pessime'. Insomma, restavano i due ALMIRANTE e 1 sottomarino come navi di prima linea, accanto alle 4 motosiluranti. A quel punto venne posto in atto un piano di ammodernamento, non ulteriormente dilazionabile: si tornò dal vecchio forniture, la Gran Bretagna, per 2 fregate Type 12 'Leander', 2 sottomarini 'Oberon', e l'aggiornamento dei due ALMIRANTE. Indubbiamente la collaborazione con la Gran Bretagna nel settore navale diede migliori soddisfazioni dei 'pacchi' ricevuti dagli USA. Dopo tutti questi aggiornamenti, finiti a Golpe concluso, (1975) il Cile aveva gli ALMIRANTE aggiornati dai cantieri Swan Hunter con missili antinave Exocet, logica evoluzione rispetto ai lanciasiluri antinave che erano andati a sostituire a mezzanave; e il radar Plessey AWSI fu nel suo campo un passo in avanti almeno altrettanto importante. Le due 'Leander', la CONDELL e LYNCH vennero fornite nel 1973-74 ed essendo da subito armate con gli Exocet, furono loro a stabilire l'inizio dell'era missilistica antinave nella flotta cilena, anche se dovetto fare a meno della torre binata Mk 6 da 114 mm prodiera. Quanto ai sottomarini, i cantieri Scott's Shipbuilding & Engineering costruirono anche qui ex-novo, l'O'BRIEN e lo HYATT,il quale ultimo ebbe tuttavia una esplosione a bordo che ne ritardò l'entrata in servizio. In entrambi i casi vennero forniti solo nel 1976. Nel frattempo due caccia A.M. Sumner FRAM II vennero ottenute dagli USA, ultime e migliori della non fortunata serie di navi ex-USA ricevute dai cileni. Vennero ribattezzate MINISTRO PORTALES e M. ZENTENO, sostituendo giusto in tempo i due vecchi 'Fletcher. Nonostante i problemi nel mantenere operativi i due BROOKLYN, nel luglio 1971 arrivò niente di meno che un incrociatore leggero svedese, il GOTA LEJON prontamente ribattezzato LATORRE, e che consentì di mantenere una prima linea di 2 incrociatori con il terzo mediamente, ai lavori. L'epoca era non sospetta: era in carica Alliende, e Pinochet era solo il suo generale di fiducia. La nuova nave era di qualcosa più veloce dei due 'Brooklyn'. All'epoca esistevano ancora parecchi incrociatori dell'era 'classica', anche se oramai erano una specie in estinzione che trovò ultima dimora nei mari australi.
 
Dopo il '73 per la Marina cilena vi furono dei problemi di difficile soluzione. Il regime di Pinochet ebbe aiuti per almeno i primi 2 anni di governo, poi però scattò (un attimino in ritardo, a dire il vero) un embargo internazionale che rese quasi impossibile procurarsi delle nuove navi. Inoltre, nel '76 vi fu una tensione che sfiorò la guerra aperta con l'Argentina. Affrontare la guerra avrebbe potuto essere una possibilità concreta, ma con che mezzi? L' incrociatore O'HIGGINS si era arenato nel 1974, restando gravemente danneggiato ed era in riserva aTalcahuanoa Talcahuano, il sottomarino THOMSON venne radiato nel '73, il SIMSON era in riserva dal '75. Non v'era molto su cui contare ma si cercò di recuperare all'operativià quanto disponibile. L'incrociatore venne rimesso in funzione nel 1978, e il SIMSON venne recuperato alla 'vita' con gli organi del THOMSON. Il tutto venne organizzato dai cantieri ASMAR, che per la cronaca significa Arsenale Navale Cileno. Anche i due nuovi caccia americani vennero riequipaggiati con 4 Exocet. Tutta la flotta venne approntata a questo livello nel '78 e poi inviata nel Cile Meridionale, segno evidente che la minaccia potenziale era ancora l'Argentina piuttosto che il Perù. A quel punto, arrivò un aiuto eterodosso: Papa Giovanni Paolo II, di fresca nomina al soglio di Pietro, intervenne diplomaticamente e impedì che la guerra scoppiasse davvero, e la flotta argentina ritornò a Talcahuano e Valparaisio. Chissà come si sarebbero sviluppati gli eventi, con importanti ripercussioni anche nella NATO, se vi fosse stata questa guerra 4 anni prima di quella delle Falklands: quest'ultima sarebbe stata combattuta? E se sì, a quali condizioni? Di sicuro rimase che, ancora una volta, anche due nazioni rette da dittatori di estrema destra possono entrare in guerra una contro l'altra, persino se hanno trattati internazionali segreti come l'Operazione Condor.
 
Le cose nel frattempo si evolsero in maniera meno ovvia di quanto sarebbe sembrato solo pochi anni prima: l'O'HIGGINS, dato per spacciato solo pochi anni prima, era stato aggiornato al punto che fu il PRAT ad essere radiato per mantenerlo in servizio, dopo essere stato momentanemaente ribattezzato CHACABUCO. I caccia ENCALADAE COCHRANE vennero radiati e posti in riserva, stavolta definitivamente, e ben presto anche il SIMSON tornò ad un'operatività quantomentoquantomeno dubbia. In aggiunta, il LATORRE era sempre più difficile da mantenere operativo per carenza di pezzi di rispetto. Nel 1979 venne comprata una coppia di SAAR IV israeliane con missili Gabriel e cannoni da 76 italiani. Erano le CASMA e CHIPANA. Nonostante la differenza di ambiente operativo, si dimostrarono addirittura ideali per i mari cileni meridionali. Evidentemente il Canale di Beagle era ancora il problema maggiore, ma nel frattempo a Nord il Perù si era rinforzato con quasi 50 Su-20/22 e 4 fregate LUPO, capaci di sopraffare qualunque cosa i cileni avrebbero potuto mandargli contro. Inoltre in generale, i sottomarini, l'aviazione e l'esercito peruviano erano superiori. Se non vi fossero stati altri problemi, ovvero la scarsa efficienza del materiale sovietico (non per colpa dello stesso quanto piuttosto per problemi di logistica), le tensioni con l'Ecuador e la guerriglia di SEndero Luminoso, la cosa avrebbe potuto essere anche peggiore. Nel frattempo l'Argentina stava comprando una squadriglia di Super Etendard e ben 10 fregate MEKO.
 
Nonostante la dittature, il Cile iniziò a rivolgersi, per la terza volta nella sua storia, in Gran Bretagna, il che rese parecchi risultati in termini di aggiornamento. Il rifornitore HMS TIDEPOOL venne venduto ai cileni, ma mentre navigava per la nuova patria scoppiò la Guerra delle Falklands e così venner 'ripresa al volo' e utilizzata dalla marina di Sua Maestà. Alla fine della guerra, ancora indenne, venne ridata al Cile, con il nome con cui era già stata ribattezzata mesi prima: ALMIRANTE MONTT. Fu a quel punto che, dopo la guerra e la collusione con la Gran Bretagna, questa ebbe modo di trasferire parecchie navi, infrangendo per l'ultima volta l'embargo: i 4 caccia COUNTY Batch 2, che sebbene vecchie, erano navi di tutto rispetto, con lanciamissili SAM a medio raggio, 2 a corto, 4 MM.38 Exocet, 2 cannoni Mk 6, 1 elicottero e 2 lanciasiluri. Ognuna costò solo 22 milioni di dollari, praticamente il prezzo del metallo visto che si trattava di navi da quasi 6000 t, classificate ufficialmente cacciatorpediniere solo per motivi politici, mentre a tutti gli effetti erano incrociatori missilistici grossomodo paragonabili a quelli americani tipo i LEHAY o BELKNAP. In effetti erano definiti correntemente, in servizio, incrociatori.
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La dotazione di missili BARAK era prevista anche per i caccia ALMIRANTE e le LEANDER. Le due fregate hanno ricevuto anche un hangar più grande per gli elicotteri SA.365 Dauphin 2 al posto dei vecchi Alouette III. La flotta dei sottomarini Oberon ha visto un aggiornamento da parte dell'ASMARe affiancati dai due nuovo THOMSON e SIMSON, che sono i sottomarini Type 209-1300 ordinati in Germania nel 1980 e forniti nel 1984-85 con tanto di siluri SST-4 da 35 nodi e filoguida-guida attiva. Quindi, tra COUNTY e Type 209 gli anni '80 conobbero un miglioramento di tutto rispetto per la Marina cilena, nonostante i problemi politici. La nave ANGAMOS si occupava del loro supporto a distanza dalla base operativa.
 
Nel frattempo il MINISTRO ZENTENO è stato radiato per tenere il PORTALES, in migliori condizioni, operativo. Anche l'O'HIGGINS venne radiato con l'arrivo dei COUNTY, e tenuto in riserva fino al 1991 a Talcahano. All'epoca vi erano in servizio anche le cisernrecisterne ARAUCANO e ALMIRANTE MONTT, l nave appoggio, SARGENTO ALDEA che era un vecchio rimorchiatore classe Apache, del '43, trasferito al Cile nel '71.
 
Altre due SAAR del tipo III sono state comprate da Israele: si trattava dell'HANIT e HETZ, ribattezateribattezzate COVADONGA e IQUIQUE, venendo mantenute a nord del Paese come anche il cacciasommergibili PAPUDO, del 1970, costruito dall'ASMAR sulla base del progetto americano PC-1638. Le APD erano, al 1991-92, rimaste una sola, l'URIBE, usata per addestramento a Talcahuano. Delle 4 LST e due LCU venne rimpiazzata dalle 3 BATRAL: MAIPO, RANCAGUA e CHACABUCO.
 
Le navi da trasporto sono la nave antartica PILOTO PARDO del '58, in Olanda, l'AQUILES (costruita dall'ASMAR su progetto canadese) che sostituisce l'omonima di costruzione danese. Vi erano anche i pattugliatori FUENTEALBRA e CABO ODGER erano di costruzione nazionale, riclassificati navi di collegamento costiero, mentre nel frattempo entravano in servizio 10 pattugliatori brasiliani e 6 DABUR israeliani.
 
La ESMERALDA era la nave scuola, costruita a Cadice nel '52, che serviva per i cadetti dell'Accademia navale ARTURO PRAT edellae della scuola di Quirinquina, viconovicino Talcahuano. Nel '91 arrivò l'ACHILLES, un'altra fregata Type 12, ribattezzata MINISTRO ZENTENO, modificata dall'ASMAR e forse dotata poi di BARAK e di Dauphin, mentre poi arrivava, nel 92, la DIOMEDE (=GENERAL BAQUEDANO) per sostituire il PORTALES che viene utilizzato come pontile a Puerto Williams.
 
Altre navi che erano interessati a comprare i cileni erano il caccia HMS BRISTOL, ovvero l'unico, potente caccia Type 82 costruito, con missili Ikara ASW, Sea DART ed elicottero Lynx. Una nave rimasta unica perché le portaerei che doveva scortare vennero annullate col programma del '66. Un'altra delle navi inglesi di cui si era interessati a comprare era la cisterna HMS TIDESPRING, completando tutta la flotta di superficie principale con le navi di origine britannica. La fornitura offerta dagli USA per una nave oceanografica e una cisterna, ancorché gratuite, venivano invece viste con scetticismo, perché non vi erano certo stati precedenti favorevoli con le navi americane e gli standard erano oramai per navi britanniche.
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La piccola aviazione navale era costituita da diversi Grupos che nondimeno erano gestiti solo da 600 persone in tutto. Comprendevano nondimeno il Grupo HS-1, che stava sostituendo gli Aluette III con 4 BO-105 e 3 AS.332 Super Puma, seguiti da un quarto e 4 Dauphin 2. Dei due tipi maggiori si è già detto l'utilizzaioneutilizzo, i BO-105 sono invece stati comprati per le navi appoggio, SAR e altri compiti. Sia i Dauphin e i Super Puma hanno siluri ASW ed Exocet, con i relativi sensori di scoperta. Il Grupo VP-1 ha invece 6 EMB-111AN con sensori di scoperta, e infine due Dassault Falcon 200 con gli stessi compiti. Uno degli '111 venne equipaggiato con un grosso radome, forse per un esperimento con radar AEW. In ogni caso questi bimotori leggeri brasiliani avevano sistemi ESM in aggiunta al radar e ad un armamento leggero di lanciarazzi. I Falcon avevano funzioni diverse: uno era per il trasporto VIP e l'altro, per quanto possa sembrare incredibile, ha un radar CSF VARAN e poteva lanciare Exocet: praticamente un mini-Atlantic o una sorta di Super Etendard. Il ruolo del trasporto, infine, viene soddisfatto dal VC-1 con 3 C-212 3 EMB-111CN Bandeirante. Ultima unità da mensionaremenzionare, la scuola divolo con un gruppo, il VT-1, dotato di 8 moderni Pilatus PC-7 e 4 elicotteri Bell 206, mentre l'istituto idrografico della marina aveva un Piper PA-31 Navajo.
 
Le basi dell'Aviazione navale sono Torquemada (Con-Con) che è quella principale, le secondarie sono invceinvece Almirante Von Schroeder (torna ancora il prussianesimo cileno..) di Punta Arenas e la base di Guardamarina Zanartu di Puerto Williams. Da qui i 600 uomini e i reparti con 34 velivoli, di cui 23 aerei ad ala fissa (quasi tutti spagnoli e brasiliani) e 11 elicotteri americani,tedeschi e francesi.
 
Nel 1993 <ref>English, Marian: ''Marine Latino-Americane: il declino continua'' RID ottobre 1993,pag. 50-54 </ref>le cose presero una diversa evoluzione anche rispetto a quanto si prevedeva l'anno prima. Anzitutto il BRISTOL, che era la nave di maggiori capacità su cui la marina cilena poteva sperare di mettere le mani. Veterana della Guerra delle falklands, era caratterizzata da un parco completo di sensori e armi, e in particolare dal suo sistema di propulsione misto che segnava il passaggio dalle turbine a vapore a quelle a gas con un complesso COSAG (COmbined, Steam and Gas) con 2 turbine ad ingranaggi e due R.R. Olympus della stessa potenza, ovvero 15.000 hp per ciascun gruppo motore, tutti combinabili per una velocità di 28 nodi su 2 assi, e un dislocamento di 7.100 t a pieno carico. Per questo apparato motore essi avevano tre fumaioli, due per le turbine a gas e l'altro per quelle ad ingranaggi. Ma forse proprio questo sistema di propulsione non era nelle migliori condizioni di conservazione, e questa nave ibrida gas-vapore venne trovata in pessime condizioni, chiudendo così la possibilità di iniziare una nuova vita con la Marina di Santiago. Per il resto la flotta era costituita dai 4 COUNTY, dalle 4 fregate LEANDER, i caccia ALMIRANTE modernizzati con gli Exocet e più di recente con i BARAK, 2 motocannoniere SAAR 2 e 2 SAAR 4 o RESHEF. Per compiti d'attacco subaqueosubacqueo vi erano i sottomarini: 2 OBERON e 2 Type 209/1400 (o 1300?), il rifornitore ALMIRANTE MOTT, 4 motosiluranti classe GUALCONDA (le navi comprate nel '66) e 6 pattugliatori DABUR, oltre a 4 corvette e alcune navi minori in costruzione per la Guardia costiera, e le navi anfibie di cui sopra, essenzialmente le 3 BATRAL.
 
Il Cile, militarmente parlando è una delle nazioni più difficili da difendere che si possa immaginare. Del resto, la sua forma allungata è dovuta alla Cordigliera delle Ande, che per lo stesso motivo che causa l'esistenza di questo Paese (per via della separazione dall'Argentina), è anche la sua protezione. Per aiutare la Marina cilena a difendere le sue 4.800 km di coste vi è l'Aviacion de Armada de Chile, costituita il 16 marzo 1923, e con la sua principale base a Vina del Mar, a 130 km da Santiago, ad Ovest. Aveva 5 esquadrones. A dire il vero già nel 1919 l'Armada aveva già cominciato l'attività con alcuni aerei ceduti dagli inglesi come ricompensa degli aiuti fatti da parte dei Cileni: il primo di tutti era un Sopwith Baby idro, poi un altro seguì e infine arrivarono 3 Avro 504K. Questi aerei erano basati a Las Torpederas, una baia vicino a Valparaiso, che ospitava la principale base della rispettabile Marina del Cile. Seguirono poi vari apparecchi quali i 5 Short 184, un Felixtowe F2A, e nel '26 8 Dornier Wal con due motori Napier Lion o R.R. Eagle da 450 hp. L'anno dopo la base venne spostata a Quintero per agevolare le operazioni con gli idrovolanti. Gli aerei catapultabili arrivarono nel '29 sotto forma di 4 Fairey 3F Mk.IVC, in particolare operanti dalla corazzata ALMIRANTE LATORRE. Arrivarono altri apparechioaerei, oramai dimenticati, come 2 Fairey Seal, ma il 21 marzo 1930 l'aviazione di marina venne riunita a quella terrestre. Per ritornare ad un'aviazione indipendente per la Marina bisognerà aspettare il 1953, grazie anche alle nuove forniture, stavolta non inglesi ma statunitensi. In particolare, l'Aviazione di Marina divenne una pioniera nell'uso di elicotteri, con i 3 Bell 47G, seguito nel '54 da 3 C-45 da trasporto. Tanto per cambiare, la base venne spostata ancora, a El Belloto, sempre non molto distante da Villa de Mar. Dopo vari decenni ne venne cambiata ulteriormente la residenza, con la creazione di una base aerea in zona, compatibile a con lo sviluppo edilizio della zona. La sua inaugurazione avvenne nel 1989.
 
Nel 1999 l'organizzazione era basata sulla Comandancia de Armada, che comandava la flotta, come del resto l'aviazione navale, entrambe con un comando indipendente<ref>Westerhuis, Roger:''La Aviacion Naval de l'Armada'', Aerei Giugno 1999 p. 48-53</ref>. Era una piccola forza aerea e quindi, suddivisa in due sole unità di volo, la Fuerza Aérea Naval No.1 e la No.2, oltre il servizio di metereologia.
 
E veniamo a descrivere nel dettaglio l'Aviazione navale. La FAN1 (è la sigla delle unità di cui sopra) era a Vina Mar con 3 Escuadrones, sul tipo di quelle dell'US Navy: VP-1, VC-1 e HU-1 e il VT-1 (che però dipende dall'Escuela de Aviacion Militar), oltre al centro logistico, sistemi di sicurezza e logistici e così via. Da notare che il centro logistico di questa base era indipendente da quello della Marina. Inoltre su questa base si svolgevano le attività di manutenzione fino a livello intermedio per aerei ed elicotteri delle squadriglie, nonché la revisione dei motori, cellule, impianto idraulico etc. etc. Sempre sulla stessa base era basata la HA-1 Cougar: ora questa era una vera stranezza, perché era sì un'unità aeronavale, ma alle dipendenze dirette dell'Armada (Marina) e non dell'Aviazione navale; però la manutenzione era sempre in carico all'aviazione navale. La più piccola FAN2 di Punta Arenas era invece a Sud, a protezione della zona 'sensibile ' del confine con l'Argentina. Aveva tre diverse sedi: Punta Arenas e le piccole basi di Dawson e Puerto Williams. Lì c'erano pochi aerei: l'Embraer P.111, un C.212, uno o due Bo.105. Sono macchine utilizzate per la sorveglianza e per il soccorso, con manutenzione fino al secondo livello effettuata a Punta Arenas. Infine, per essere pignoli, esisteva una piccola base aerea anche vicino a Iquique, dove stazionavano un elicottero Bo.105 e un P.111 da trasporto-pattugliamento.
 
E ora i mezzi impiegati: all'inizio degli anni '90, grazie presumibilmente anche alla fine del regime dittatoriale di Pinochet, vennero comprati elicotteri e aerei nuovi e decisamente all'altezza della situazione rispetto a quanto era necessario per il teatro operativo. Questi erano gli elicotteri Cougar e i P-3 Orion. I primi erano stati comprati, nuovi, e messi in servizio con l'HA-1 (Escuadron de Helicopteros de Ataque 1), che avrebbe avuto gli AS.432SC Super Puma, di cui 6 vennero consegnati nel 1990-93 come rimpiazzi dei molto più piccoli e vecchi Alouette III, a cui è stato aggiunto anche un AS.332.SC da trasporto. Ma i primi hanno il radar di ricerca e il secondo no. I Super Cougar erano destinati all'attacco contronave, con missili AM.39 Exocet, ma avevano anche sensori ASW e infatti possedevano un sonar a profondità variabile, data-link con le unità navali e altre moderne apparecchiature, nonché due siluri Mk 46 o cariche di profondità (tra l'altro il Cile ne ha prodotti a suo tempo alcuni tipi originali). Questo Escuadron, dunque, è alle dipendenze dirette della flotta e permette una capacità d'intervento sia con base a terra che imbarcata. In pratica i Cougar sono qui realmente l'equivalente, oltre che per dimensioni, dei Sea King, e opera anche a bordo dei caccia 'County' de delle due fregate 'Leander'. Per quello che riguarda gli aerei, il VP-1 (che significa Vuelor de Patrullaye 1) aveva le risorse più importanti, ovvero gli EMB-111AN (P-111) per missioni a breve raggio, ma sopratutto i P-3A Orion, ex-US Navy, che pur essendo gli aerei più vecchi del tipo in questione, erano macchine molto potenti rispetto ai loro 'fratellini', versione pattugliatore del C-95 Bandeirante comprata circa vent'anni prima perché gli USA avevano rifiutato dei vecchi P-2V Neptune richiesti dall'Armada. In ogni caso, se il P-3A era quello più importante dei due, anche l'aereo brasiliano, con radar di scoperta, razzi da 70 mm, lanciatori di falsi bersagli, ECM e attrezzature di navigazione, era pienamente all'altezza della situazione per i compiti meno impegnativi. A questi 6 velivoli (dipinti con varie combinazioni di colore o tenute uniformi in grigio e azzurro), normalmente la metà circa è sulle basi settentrionali e l'altra metà in quelle meridionali. L'Orion nella versione nota come UP-3A vennero consegnati dagli stock dell'US Navy dopo una richiesta cilena del 1992: 7 americani e uno ex-spagnolo vennero selezionati a Davis-Mountain. La versione cilena è stata ricavata in pratica disarmando tutti gli apparecchi dei loro sistemi di bombardamento e antisommergibile, il che peraltro ha lansciatolasciato la Marina senza una capacità a lungo raggio ASW. Il primo arrivò già nel marzo 1993. In seguito sono stati aggiornati con l'aiuto di industrie avioniche estere, quasi di sicuro israeliane. Visto che 4 di questi Orion sono stati destinati al pattugliamento marittimo è versosimileverosimile che abbiano anche riacquisito la capacità di trasporto armi, cosa invero non difficile ad ottenersi. Due altri aerei, con un livrea blu, hanno compiti da trasporto, mentre quelli da pattugliamento, al contrario di quello che si potrebbe pensare, sono invece in un colore bianco e grigio. Gli ultimi due aerei non erano usati per attività di volo ma per fini d'addestramento a terra e come fonti di ricambio. Entrambi i reparti VP-1 e HA-1, punte di diamante della minuscola aviazione navale cilena, sono stati impegnati (pur avendo solo una dozzina di macchine) in missioni ed esercitazioni anche con USA e Canada, naturalmente nell'Oceano Pacifico.
 
Le altre unità sono destinate a compiti di seconda linea: il VC-1 (Vuelor de Cargo 1) aveva compiti di trasporto, con 8 aerei di 3 tipi: C.212M-100 per trasporti aerei a corto raggio (uno era basato a Punta Arenas), 4 consegnati nel '78 appena dopo i 4 C-95 Bandeirante da trasporto, che erano arrivati nel '76. Poi c'era il Falcon 20 per trasporto VIP e come 'bersaglio radar' per le esercitazioni. Questo è il superstite di due apparecchi, di cui uno venne venduto anni prima.
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L'addestramento era fatto in casa, nonostante l'esiguità dell'aviazione navale: c'era una forza di ben 10 PC-7 turboelica nel VT-1 (Vuelor de Entrenamiento 1), che originariamente facevano parte di un ordine per 24 apparecchi destinati al Guatemala: quest'ultimo ne potè però pagare solo 12 a causa di problemi economici. Così 10 dei 12 invenduti sono stati consegnati ai Cileni, nonostante l'embargo internazionale. Giunsero infatti nel 1980, e sostituirono 5 vecchi T-34A e 1 T-34B, a loro volta rivenduti all'Uruguay (sempre per la sua marina). Dopo la valutazione di un Cessna O-2 Skymaster nel '97 ne sono stati ordinati, ex-USAF, altri 10 e assegnati al VT-1, sebbene facciano parte delle forze di pattugliamento marittimo.
 
Quanto all’ultimo degli escuadron, l’HU-1 aveva gli elicotteri da trasporto Bell 206 A e B, nonché i Bo.105. I Bell erano usati per il trasporto e collegamento, nonché per l’addestramento: ma inusitatatamenteinusitatamente, erano anche equipaggiabili per missioni SAR o addirittura ASW (forse caso unico al mondo nel caso dei Jetranger). Anche qui si parla di piccoli numeri: 4 A consegnati nel ’70 e poi 4 B. Più dei 6 Bo.105, che comunque erano presenti in tutto il Paese. Svolgevano missioni di controllo inquinamento, anticontrabbando, polizia marittima e supporto alle missioni antartiche. Vennero comprati durante gli anni ’80, tra i pochi acquisti che riuscirono a bucare l’embargo internazionale. Il Bell 230 preso in leasing nel ’94 non ha avuto seguito con qualche ordine.
 
Quanto alla formazione del personale dei piloti navali, questa iniziava con i 4 anni passati all'Accademia navale. Dopo avere seguito i corsi, veniva imbarcato per un anno sulla nave scuola ''Esmeralda'', poi altri due su di una nave da guerra, diventando a tutti gli effetti ufficiale e scegliendo eventualmente di far parte dell'Aviazione navale. In tal caso veniva mandantomandato a Vina del Mar. Qui, in altri 2 anni, erano insegnati il pilotaggio, ma anche il controllo del traffico aereo, ECM etc. Etc. Per quello che riguarda il pilotaggio, questo comportava 240 ore su PC-7 e AB.206 (ottenendo così il doppio brevetto, aerei ed alicotterielicotteri). Alla fine di questi sette anni di percorso, erano diplomati 6-8 nuovi ufficiali piloti l’anno, bastevoli per il servizio aeronavale.
 
La piccola Aviazione di Marina cilena, in tutto, era così equipaggiata nel ’99:
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Totale: 56 velivoli, 40 aerei e 16 elicotteri.
 
Da notare che i quantitativi dei velicolivelivoli sono praticamente quelli consegnati, anche se molti anni prima. L’attrito, ovvero le perdite subite per incidenti, nonostante il Cile sia stretto tra Pacifico, Ande e Antartide, sono state decisamente basse.