Storia di Roma/Fondazione del principato: differenze tra le versioni

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Alla morte di Caligola i pretoriani scelsero come successore [[w:Claudio|Tiberio Claudio]] che ebbe verso il senato sempre un atteggiamento rispettoso, anche se suscitò in loro irritazione per il suo tentativo di inserire nel senato provinciali di origine gallica e per il fatto che affidò incarichi amministrativi ai '''liberi''' ( schiavi che poi il padrone aveva liberato), che si occuparono della politica finanziaria, dell'edilizia pubblica, degli spettacoli e dell'annona; proprio con il loro aiuto Claudio si rivelò un buon amministratore assicurando una regolare fornitura di grano, costruendo un porto a Ostia e rafforzando la flotta mercantile. Sotto il suo regno fu molto importante la conquista della Britannia tra il 43 e il 44 d.C., in Africa creò le provincie della Mauritania e della Tingitania mentre in Oriente quelle della Licia e della Tracia. Come ultima legge concesse la cittadinanza romana a tutti i veterani dell'esercito di origine provinciale, fu avvelenato dalla moglie Agrippina nel 54 d.C. dopo aver nominato come imperatore suo figlio Nerone.
 
== Nerone ==
[[Categoria:Storia di Roma|Ascesa di Roma]]
 
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[[w:Nerone|Nerone]] all'inizio guidato dal capo dei pretoriani, dalla madre [[w:Giulia Agrippina Augusta|Agrippina]] e dal filosofo Seneca, si dimostrava rispettoso del senato, ma dopo aver ucciso il fratello Britannico, la moglie Ottavia e la madre rivelò le sue vere intenzioni: abolire il potere del senato favorendo il più possibile il popolo. Nel 58 d.C. Nerone propose di abolire i portoria ovvero le tasse doganali sulle merci che arrivavano nei porti, da una parte avrebbe si favorito il ceto equestre ma avrebbe diminuite le entrate nelle casse dello stato, per questo motivo la proposta non fu accettata. Per guadagnarsi la simpatia generale, seguì l'esempio del suo predecessore Caligola, ma con la diminuzione di fondi dovette realizzare una riforma monetaria nel 63 d.C. riducendo il peso della moneta, che col tempo perse progressivamente valore. Nel 64 d.C. un violento incendio distrusse gran parte di Roma e Nerone ne approfittò per costruire un'imponente reggia che sarebbe sorta nel centro della città: la '''domus aurea'''; proprio per questo motivo Nerone fu accusato di aver appiccato l'incendio, per dar vita a questo progetto, e per allontanare i sospetti accusò la comunità cristiana, molti furono processati e condannati. L'aristocrazia cercò di sbarazzarsi di lui con una congiura guidata da Gaio Calpurino Pisone, ma fu scoperta da Nerone che giustiziò i congiurati. Nel 66 d.C. Nerone intraperese un viaggio in Grecia, e rimanendo molto affascinato da quei luoghi esentò le città greche dal pagamento delle tasse e la Grecia fu inserita dalle provincie senatorie a quelle imperiali; al suo ritorno a Roma, un anno dopo, Nerone parlò con grande entusiasmo della cultura e educazione del mondo ellenistico, ponendo Roma e la Grecia sullo stesso piano. Nel 68 d.C. le legioni si mossero contro Nerone, poichè la popolazione non era più in grado di vivere, il princeps scappò nella villa di un liberto e si fece uccidere da uno schiavo; alla sua morte il senato investì Nerone della '''damnatio memoriae''', ovvero la cancellazione di atti,iscrizioni ritratti ecc di un personaggio, come se non fosse mai esistito; il modo errato in cui Nerono governò Roma portò l'impero a una ''grave crisi istituzionale''.
 
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