Doma dei cavalli: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 70:
Ma prima di tentare di fare qualsiasi cosa con il puledro, voglio darvi qualche elemento sulle caratteristiche della sua natura, in modo che voi capiate meglio le sue mosse. Chiunque abbia prestato un po' di attenzione al cavallo, ha notato la sua tendenza di annusare qualsiasi cosa gli sembri nuova e paurosa. Questo è il loro strano modo di esaminare qualsiasi cosa. E, quando sono spaventati da qualsiasi cosa, nonostante la guardino attentamente, non sembrano fidarsi della sola osservazione visiva, ma devono toccarla con il loro naso per essere completamente soddisfatti; e, appena fatto questo, tutto è a posto.
==
Se volete imparare qualcosa di soddisfacente circa queste caratteristiche del cavallo e qualcosa di importante circa le peculiarità della sua natura, conducetelo in un recinto o in una stalla larga, e poi introducete nel campo qualcosa che sai già che lo innervosirà: una coperta rossa, un mantello di pelle di bufalo o qualcosa di simile. Sollevatelo affinché possa vederlo; il cavallo bloccherà la testa in alto e nitrirà. A questo punto lanciate il panno da qualche parte al centro del recinto o della stalla e allontanatevi dal lato opposto. Guardate i suoi movimenti e studiate la sua natura. Se si è innervosito per l'oggetto, non starà fermo finché non l'avrà toccato con il suo naso. Lo vedrete cominciare a camminare attorno al mantellaccio e a sbuffare, andando sempre un po' più vicino, come se attirato da una parola magica, finché giunge a portata dell'oggetto. Allora allungherà con molta cautela il suo collo più che può, toccandolo appena con il naso, come se pensare che fosse pronto a saltargli addosso. Ma dopo che ha ripetuto per qualche volta questi tocchi, per la prima volta (da quando ha cominciato a guardare l'oggetto), sembra essersi fatto un'idea di cosa sia. a adesso ha scoperto, attraverso il senso del tatto, che non è niente di cui avere paura, ed è veramente pronto a giocare con l'oggetto. E se lo guardate attentamente, vedrete che lo afferra con i denti, e che lo solleva e lo trascina. E in pochi minuti potrete osservare che non ha negli occhi quell'aspetto selvaggio, ma se ne sta come un cavallo che mordicchia un oggetto familiare.
Quindi il cavallo non è mai altrettanto profondamente rassicurato riguardo qualcosa che l'ha spaventato, come quando può stargli fermo vicino toccandolo col naso. E, in nove casi su dieci, vedrete che si spaventerà di nuovo un po', appena si gira e se ne allontana. E lo vedrete, molto probabilmente, guardarsi indietro come se pensasse che l'oggetto potesse seguirlo. E con ogni probabilità dovremo tornare indietro e fare un'altra ispezione prima che sia soddisfatto. Ma si abituerà all'oggetto, e, se dovesse incontrarlo molti giorni dopo, il mantello che tanto l'aveva spaventato non sarà per lui niente di più di un oggetto familiare.
==IPOTESI SULL'ABITUDINE DI ANNUSARE==
|