Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Spagna-2: differenze tra le versioni

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Molte erano le novità che si prospettavano: una squadriglia Harrier rinforzata dagli AV-8B, più lenti ma potenti dei precedenti Matador, gli elicotteri SH-60 americani, e in termini di navi, l'entrata in linea della Principe de Asturias, nuova portaerei della flotta. Essa era più grande della Garibaldi italiana, ma costruita con criteri di tipo commerciale piuttosto che di nave da guerra. Nonostante questo, la velocità di appena 26 nodi (migliore dei 20 della Dedalo) e l'armamento ridotto a 4 CIWS, la Principe aveva una grande capacità di carico per le dimensioni e per il costo, e il progetto sarebbe stato poi richiesto anche dalla Thailandia in forma modificata. Come la Principe, anche le fregate 'Santa Maria' erano il meglio che l'Armada poteva permettersi per rinnovare le sue capacità con una spesa modica: esse erano 6 FFG-7 'Perry' USA, modificate per le esigenze spagnole: non così prestanti come le fregate europee, essendo piuttosto pensate per una buona economicità di realizzazione, avevano da offrire un sistema SM-1MR a prua e un hangar per due SH-60 a poppa, così che ben 11 navi dell'Armada avevano missili da difesa a media gittata, quando lo standard era semmai quello di missili a corto raggio come il Sea Sparrow (la MMI italiana aveva, ad esempio, 12 fregate con Sparrow e Aspide contro 4 cacciatorpediniere con i Tartar e 3 incrociatori con i Terrier, la Bundesmarine aveva 8 Bremen/Sparrow e 3 Lutjens/Tartar).
 
===Il punto al 1996<ref>Cosentino, Michele:''La Marina Spagnola''P&D Giu.1006 pagg.50-56</ref>===
Interessata da sempre più al fronte africano che a quello europeo, per via dei problemi che ha avuto col Marocco e le ex-colonie, la Spagna ha avuto molto interesse di tutelare i suoi traffici economici vist oche i suoi traffici sono per il 90% navali; del resto, con i Pirenei come punto di congiunzione con il resto d'Europa, non c'é molto da stupirsene. Con la fine degli anni '80 il piano 'Alta Mar' ha previsto 3 gruppi di combattimento, e due di questi sarebbero stati incentrati su di una portaerei, mentre il terzo su navi anfibie. Questo sisgnificava due portaeromobili, che la Spagna non riuscì ad ottenere per ragioni economiche; nondimeno la sua modernizzazione è stata più rapida e costosa: dopotutto doveva controllare l'asse Baleari-Gibilterra e Canarie.
 
Naturamente la flotta, tradizionalmente, era anche necerraria anche per azioni 'diplomatiche', la vecchia 'politica delle cannoniere' adesso chiamata 'gestione delle crisi', specie in ambito multinazionale ed europeo. Non casualmente, infatti, la Spagna ha aderito da subito all' EUROMARFOR, una specie di 'task force' da far operare, non su base permamente, in base alle direttive dell'Unione Europea Occidentale (all'epoca c'era ancora bisogno di specificare di quale Europa si stesse parlando), ma utilizzabile anche per ambito di operazioni NATO.
 
Tornando alla Marina, questa aveva 29.000 uomini, e di questi oltre 6.700 erano della Fanteria di marina.
 
La suddivisione era in 4 comandi territoriali, chiamati Zone: Cantabrica (GQ El Ferrol, Atlantico), Mediterranea (Cartagena), Stretto di Gibilterra (Cadice), Canarie (Las Palmas). Questi comandi avevano navi, strutture di formazione, arsenali, supporto logistico etc.
 
Ma le navi d'alto mare erano invece suddivise nel Grupo Alfa (portaerei), basato a Rota, vicino Cadice; 3 gruppi di navi maggiori di superficie (Escuadrillas de escolta, tutte su di un gruppo omogeneo di fregate, con basi a Cartagena, Ferrol, e Rota). Infine vi era il Grupo Delta, assieme all'Alfa l'unico grande gruppo che dà senso alle capacità della flotta: questo ha le navi anfibie. Non mancava l'Aviazione navale in sette unità a livello di squadriglie.
 
Di gran lunga il più potente dei vari gruppi, l'Alfa aveva sia la portaerei Principe de Asturias, che tutte le 11 fregate 'Santa Maria' e 'Baleares', con il rifornitore 'Patino' di recente arrivato in servizio. Tutto questo doveve essere inteso per il controllo delle linee di comunicazione, ma alla fine, l'impegno post-Guerra fredda è stato inteso sopratutto in missioni a lungo raggio, per esempio nel Mediterraneo, al largo della Ex-Yugoslavia. Ma ben più frequenti erano gli impieghi in Atlantico, specie imperniate nello strategico settore delle Canarie. A parte questo, al Grupo Alfa doveva essere come seguito il Grupo Bravo, uguale al primo (del resto con 11 navi di scorta la cosa era possibile), ma nonostante che le grandi navi del tipo 'Asturias' sono state fatte con criteri di massima economicità in relazione alle dimensioni e alla capacità aerea (in pratica delle moderne navi portaerei di scorta), la cosa si è dimostrata troppo costosa e questo secondo gruppo di portaerei non ha avuto esito. Così la PRINCIPE, copia della Sea Control Ship americana, ha avuto sì una sorella, ma per la Marina Thailandese. Con 22-24 macchine, di cui 8 elicotteri ASW, 2 AEW, 12 -14 aerei, si tratta di una nave di tutto rispetto. I vecchi AV-8S Matador erano obsoleti, ma veloci com'erano avevano il vantaggio di dare una buona difesa aerea. Radiati questi (per darli in dote alla CHAKRI NERUEBET, la nave thailandese), erano rimasti solo i EAV-8B Matador II Bravo. La nuova nave thailandese non era ancora stata completata dai cantieri Bazan. Era previsto che sarebbero arrivati in servizio a breve gli AV-8B Harrier Plus.
 
Se la PRINCIPE era costruita con criteri commerciali, le sue capacità aeree e di sensori erano all'altezza della situazione. Ma nell'insieme si potrebbe definire una realizzazione 'in economia', come del resto anche le altre fregate spagnole, le 'Knox' e 'Perry' che più che navi di prima linea, sono navi di scorta evoluzione dei caccia DE della seconda guerra mondiale. Tutte le navi principali erano ad un unico asse, e tutte le navi di scorta (11) erano armate di sistemi di difesa d'area, ancorché degradati rispetto ad analoghi tipi da cacciatorpediniere (ovvero con due radar d'illuminazione anziché solo uno come nel caso delle fregate), nondimeno assicuravano delle prestazioni da difesa aerea superiori rispetto a quelle delle fregate normali, al più armate con missili tipo Sea Sparrow. La costruzione delle 6 'Santa Maria', costruite nei cantieri Bazan durane il periodo, invero lungo, 1982-1994. Le vecchie 5 'Baleares', per ottenere una capacità antiaerea hanno rinunciato ad un elicottero ASW poppiero, per la rampa con 40 ordigni SM-1MR. Sono state costruite negli anni '70 sul progetto Knox. Va detto che questa soluzione non ha impedito di usare anche il sistema sonar a profondità variabile, presente non su tutte le 'Knox' americane, in aggiunta a quello da scafo, ASROC e siluri leggeri. A questo proposito, i siluri leggeri sono aumentati in numero, e sono stati installati anche due lanciasiluri pesanti per armi Mk 37 per compensare un pò l'assenza dell'elicottero. E' comunque, tutto questo, molto strano: se fosse stato seguito il criterio delle 'Brooke', versione SAM delle 'Garcia', semplicemente avrebbero avuto prestazioni migliori. Con un solo radar illuminatore, tanto valeva prevedere anche un numero di missili minori, magati una ventina come nel caso dei Type 42: è un fatto che le 'Brooke', facendo così, hanno reso possibile sia il lanciamissili 'Tartar' che la presenza di un elicottero, oltre al cannone, lanciasiluri e ASROC, e al fatto di avere due assi portaelica anziché uno (meno vulnerabilità ai danni e maggiore maneggevolezza).
 
In ogni caso, pur con i loro limiti, le 'Baleares' avevano una validità apprezzabile per la Marina Spagnola. La loro manutenzione era onerosa nonostante che si fosse ritornati agli impianti a bassa pressione di vapore dopo il tentativo di usare dei sistemi ad alta pressione con le 'Garcia/Brooke', per ottenere una maggiore compattezza (infatti le 'Knox' successive hanno uno scafo più largo). La loro sostituzione era programmata con le nuovissime F-100, nate dopo il fallimento della nuova fregata NATO NFR-90; rappresenta qualcosa di molto simile, nondimeno, alle piattaforme olandesi e tedesche; armate con i lanciamissili Mk 41VLS e, caso unico per le fregate europee (che per il resto sono riccamente equipaggiate con i sistemi 'locali'), con la versione leggera del radar SPY-1. In origine v'era in programma l'APAR, cosviluppato da Canada, Olanda e Germania, ma a causa delle difficoltà di sviluppo è stata scelta una soluzione di default, usando l'SPY-D, nonostante la stazza sia 'solo' di 6.000 t. Questo radar in ogni caso avrebbe causato una riprogettazione molto accentuata dell'unità navale, sopratutto per le sovrastrutture anteriori destinate all'impiego dell'SPY con le sue 4 antenne piane. Con 4 F-100 sarebbe stato ben plausibile rimpiazzare le 5 'Santa Maria'.
 
Le fregate erano assistite per compiti di pattugliamento, dalle corvette/fregate leggere 'Descubierta', 6 costruite dai Bazan durante gli anni '70, ma ancora valide, con missili SAM e antinave aggiunti dopo i lavori d'ammodernamento. Derivavano da un progetto portoghese ed erano facili da riconoscere per i fumaioli abbinati a 'V' al centro nave. Poi c'erano anche 30 pattugliatori costieri e d'altura, in 4 classi, per la sorveglianza della ZEE, sopratutto in funzione della pesca.
 
Quanto al Grupo Delta esso era capace di trasportare 2 battaglioni di marines, e magari anche reparti dell'esercito. . Ma le due vecchie classe Aragon (ex- americane 'Paul Revere'), e le due LST classe 'Velasco' (ex- Suffolk County') , indubbiamente potenti mezzi di trasporto mezzi e uomini, ma non adatte alle operazioni con gli elicotteri, per le quali non erano state pensate data l'età della loro concezione.
 
Per rendere possibile l'utilizzo delle potenti capacità del Tercio de Armada, è stata quindi avviata la costruzione di una LPD da 12.500 t, con tanto di ponte di volo poppiero e bacino allagabile (due cose che prima erano pressoché indisponibili), con capacità di trasportare 600 uomini o 170 mezzi o 33 carri medi, nonché 4 elicotteri pesanti o 6 medi; l'entrata in servizio era prevista per il 1997. Moderne anche le dotazioni di telecomunicazione erano moderne, e la nave poteva essere usata anche per operazioni di assistenza umanitaria. Inoltre sono state comprate due grosse LST 'Newport', quelle con il ponte abbattibile a prua per sbarcare mezzi corazzati (le ultime LST prodotte negli USA), chiamate 'Herman Cortes' e 'Pizarro' (quando si dice 'il nome è tutto un programma').
 
A parte queste navi, che nell'insieme costituivano una forte amplificazione delle capacità navali spagnole, anche se le due ex-USA erano state costruite all'inizio degli anni '70, vi era il problema delle mine. Erano disponibili solo 12 anziani dragamine costieri ex-USN, che seppure ammodernati con un sonar cercamine e veicoli teleguidati, erano in fase di rimpiazzo da 4 navi spagnole CME, Contra Minas Espagnoles, che erano un progetto sviluppato dai cantieri Bazan con scafo in GRP, ma di fatto una rielaborazione del britannico 'Sandown', ma utilizzante la tecnologia GRP francese dei 'Tripartite' (per questa volta l'Intermarine non ha avuto successo). Il primo era atteso nel 1998, con una stazza di 500 t.
 
Quanto riguarda la fondamentale componente subacquea, questa era stata inizialmente basata su sottomarini ex-americani, ma poi sono arrivati isottomarini francesi 'Daphné' e 'Agosta', costruiti su licenza negli anni '70 e '80, come classi 'Delfin' e 'Tramontana'), 4 ognuna. Nonostante gli aggiornamenti e la loro relativa, fondamentale validità, queste navi sono erano certo up-to date e necessitavano di essere sostituite. Questo poteva accadere con la classe Scorpene francese, il nuovo progetto da 2.000 t dei cantieri DCN, con un sistema AIP MESMA di concezione francese, anche se alquanto inefficiente rispetto agli altri tipi: ha una turbina a vapore a ciclo chiuso, con una forte emissione termica, difficoltà di messa a punto etc. Rispetto al sistema Stirling o alle pile a celle combustibili, è un sistema dalle minori prestazioni, anche se è pur sempre un sistema AIP. I Rifornitori di squadra erano il PATINO, costruito collaborando con l'Olanda, a cui si aggiungeva il MARQUES DE LA ENSENADA, da 13.400 t con 8.000 di carico. La BAC, Buque de Aprovisionamento de Combate Patino era dotata di due stazioni di rifornimento laterale e una poppiera, più hangar per 3 elicotteri pesanti. Ha avuto anche un'altra particolarità, segno dei tempi: la disponibilità di alloggi per l'equipaggio femminile, separati da quelli maschili: le donne qui sarebbero state il 30% del totale. Piuttosto non c'era il personale di leva, mentre la nave, dotata di capacità sufficienti per il Grupo Alfa, aveva un equipaggio pari alla metà di quello di una Fregata.
 
==Tempi moderni==