Storia di Roma/Fondazione del principato: differenze tra le versioni

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Inoltre divise l'Italia in undici regioni, per trovare un rimedio alla grave disoccupazione iniziò la costruzione di grandi opere pubbliche come nel 9 a.C. l'[[w:Ara Pacis|Ara Pacis]], un altare dedicato alla pace.
Ma non trascurò le imprese militari e le conquiste, le ultime tribù in Spagna vennero domate assicurando la conquista della penisola iberica, nelle Alpi vennero fondate le colonie di: Augusta taurinorum e Augusta Pretoria; i figli di Ottaviano o Augusto, Tiberio e Druso costituirono le province di Nuoro e Rezia. Tiberio inoltre, giunse fino al Danubio fondando la provincia dell'Illirico dove sedò una rivolta nel 6 d.C., in più costituì anche le provincie della Dalmazia e della Pannonia. Augusto tentò di conquistare la Germania e l'Europa continentale, affidò il compito ai figli che avanzarono oltre il Reno sottomettendo i Batavi, i Frisoni e i Marcomanni, nel 9 d.C. però ottennero una sonora sconfitta nella selva di Teutoburgo da [[w:Arminio|Arminio]], capo dei Cherusi; questo distastro ha molta importanza per la storia romana infatti, costrinse Roma a rinunciare alla conquista dell'Europa continentale. In Oriente, Augusto scelse una politica diversa, infatti agì per vie diplomatiche ottenendo: le insegne romane perdute da Crasso nella battaglia di Carre nel 53 a.C., e nell'Armenia, nella Tracia, nel Bosforo e nel Ponto insediò sovrani favorevoli all'impero romano.
 
Ottaviano, cercò di porre rimedio al problema della successione dopo la sua morte, scegliendo un sovrano ben visto dal senato e dall'esercito; per questo scelse il suo figliastro Tiberio, affermando così il principio della '''successione ereditaria'''.
 
[[Categoria:Storia di Roma|Fondazione del principato]]
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