Canto nazionale: differenze tra le versioni

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Quello che segue è il testo completo della [[poesia]] originale scritta da [[Goffredo Mameli]], tuttavia l'inno italiano, così come eseguito in ogni occasione ufficiale, è composto dalla prima strofa e dal coro, ripetuti due volte, e termina con un "Sì" deciso. Attualmente, inoltre, il ritornello è «Stringiamci a coorte, / siam pronti alla morte. / Siam pronti alla morte, / l'Italia chiamò» ripetuto due volte. Il resto della poesia richiama episodi rilevanti della lotta per l'unificazione dell'Italia.''
 
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Fratelli d'Italia<ref>Il primo verso come era stato scritto da Mameli è «Evviva l'Italia»: fu cambiato da Novaro per renderlo più forte.</ref>
L'Italia s'è desta
Dell'elmo di Scipio<ref>[[w:Publio Cornelio Scipione|Scipione l'africano]], vincitore di [[w:Battaglia di Zama|Zama]], è portato ad esempio per la capacità della Roma repubblicana di riprendersi dalla sconfitta e combattere valorosamente e vittoriosamente contro il nemico.</ref>
S'è cinta la testa<ref>L'elmo che l'Italia ha indossato è simbolo dell'incombente lotta contro l'oppressore austriaco.</ref>
Dov'è la vittoria?!<!-- Sì, proprio così, sulla Ricciardi appare interrogativo ed esclamativo insieme--><ref>La [[w:Vittoria (divinità)|dea Vittoria]].</ref>
Le porga la chioma<ref>Qui il poeta si riferisce all'uso antico di tagliare le chiome alle schiave per distinguerle dalle donne libere che portavano invece i capelli lunghi. Dunque la Vittoria deve porgere la chioma perché le venga tagliata quale schiava di Roma sempre vittoriosa.</ref>
Ché schiava di Roma
Iddio la creò
 
Fratelli d'Italia<ref>Il primo verso come era stato scritto da Mameli è «Evviva l'Italia»: fu cambiato da Novaro per renderlo più forte.</ref><br />
Stringiamci a coorte<ref>Così il testo originale; altri modernizzano ''stringiamoci''. La coorte (cohors, cohortis) era un'unità da combattimento dell'esercito romano, decima parte di una legione. Questo riferimento militare molto forte, rafforzato poi dal richiamo alla gloria e alla potenza militare dell'antica Roma, ancora una volta chiama tutti gli uomini alle armi contro l'oppressore.</ref>
L'Italia s'è desta<br />
Siam pronti alla morte
Dell'elmo di Scipio<ref>[[w:Publio Cornelio Scipione|Scipione l'africano]], vincitore di [[w:Battaglia di Zama|Zama]], è portato ad esempio per la capacità della Roma repubblicana di riprendersi dalla sconfitta e combattere valorosamente e vittoriosamente contro il nemico.</ref><br />
L'Italia chiamò
S'è cinta la testa<ref>L'elmo che l'Italia ha indossato è simbolo dell'incombente lotta contro l'oppressore austriaco.</ref><br />
Dov'è la vittoria?!<!-- Sì, proprio così, sulla Ricciardi appare interrogativo ed esclamativo insieme--><ref>La [[w:Vittoria (divinità)|dea Vittoria]].</ref><br />
Le porga la chioma<ref>Qui il poeta si riferisce all'uso antico di tagliare le chiome alle schiave per distinguerle dalle donne libere che portavano invece i capelli lunghi. Dunque la Vittoria deve porgere la chioma perché le venga tagliata quale schiava di Roma sempre vittoriosa.</ref><br />
Ché schiava di Roma<br />
Iddio la creò<br />
 
:Stringiamci a coorte<ref>Così il testo originale; altri modernizzano ''stringiamoci''. La coorte (cohors, cohortis) era un'unità da combattimento dell'esercito romano, decima parte di una legione. Questo riferimento militare molto forte, rafforzato poi dal richiamo alla gloria e alla potenza militare dell'antica Roma, ancora una volta chiama tutti gli uomini alle armi contro l'oppressore.</ref>
Noi siamo da secoli
:Siam pronti alla morte
Calpesti, derisi
:L'Italia chiamò
Perché non siam Popolo
Perché siam divisi<ref>Mameli sottolinea il fatto che l'Italia, intesa come penisola italica, non è unita. All'epoca infatti (1848) era ancora divisa in sette Stati.</ref>
Raccolgaci un'Unica
Bandiera una Speme<ref>Speranza.</ref>
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò
 
Noi siamo da secoli<br />
Stringiamci a coorte
Calpesti, derisi<br />
Siam pronti alla morte
Perché non siam Popolo<br />
L'Italia chiamò
Perché siam divisi<ref>Mameli sottolinea il fatto che l'Italia, intesa come penisola italica, non è unita. All'epoca infatti (1848) era ancora divisa in sette Stati.</ref><br />
Raccolgaci un'Unica<br />
Bandiera una Speme<ref>Speranza.</ref><br />
Di fonderci insieme<br />
Già l'ora suonò<br />
 
:Stringiamci a coorte
Uniamoci, amiamoci
:Siam pronti alla morte
L'unione e l'amore
:L'Italia chiamò
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore
Giuriamo far Libero
Il suolo natio
Uniti, per Dio,<ref>Francesismo, ''par Dieu'', cioè ''da Dio'' o ''attraverso Dio'': Dio è dalla parte dei popoli oppressi. Questo è uno dei (non molti) riferimenti a Dio che è possibile trovare nelle opere di Mameli.</ref>
Chi vincer ci può!?<!-- come sopra: esclamativo e interrogativo -->
 
Uniamoci, amiamoci<br />
Stringiamci a coorte,
L'unione e l'amore<br />
Siam pronti alla morte,
Rivelano ai Popoli<br />
L'Italia chiamò.
Le vie del Signore<br />
Giuriamo far Libero<br />
Il suolo natio<br />
Uniti, per Dio,<ref>Francesismo, ''par Dieu'', cioè ''da Dio'' o ''attraverso Dio'': Dio è dalla parte dei popoli oppressi. Questo è uno dei (non molti) riferimenti a Dio che è possibile trovare nelle opere di Mameli.</ref><br />
Chi vincer ci può!?<!-- come sopra: esclamativo e interrogativo --><br />
 
:Stringiamci a coorte,
Dall'Alpi a Sicilia
:Siam pronti alla morte,
Dovunque è Legnano,<ref>La [[w:Battaglia di Legnano|Battaglia di Legnano]] (29 maggio 1176), con cui la [[w:Lega Lombarda|Lega Lombarda]] sconfisse [[w:Federico I del Sacro Romano Impero|Barbarossa]], qui simbolo dell'oppressione straniera.</ref>
:L'Italia chiamò.
Ogn'uom di Ferruccio<ref>[[w:Francesco Ferrucci|Francesco Ferrucci]], simbolo dell'[[w:Assedio di Firenze|assedio di Firenze]] (2 agosto 1530), con cui le truppe dell'[[w:Carlo V del Sacro Romano Impero|Imperatore]] volevano abbattere la [[w:Repubblica fiorentina|Repubblica fiorentina]] per restaurare la signoria dei Medici. In questa circostanza, il Ferrucci morente venne vigliaccamente finito con una pugnalata da [[w:Fabrizio Maramaldo|Fabrizio Maramaldo]], un capitano di ventura al servizio di Carlo V. «Vile, tu uccidi un uomo morto», furono le celebri parole d’infamia che l’eroe rivolse al suo assassino. È da notare come in seguito il nome maramaldo sia stato associato a termini quali ''vile'', ''traditore'', ''fellone''.</ref>
 
Ha il core, ha la mano,
Dall'Alpi a Sicilia<br />
I bimbi d'Italia
Dovunque è Legnano,<ref>La [[w:Battaglia di Legnano|Battaglia di Legnano]] (29 maggio 1176), con cui la [[w:Lega Lombarda|Lega Lombarda]] sconfisse [[w:Federico I del Sacro Romano Impero|Barbarossa]], qui simbolo dell'oppressione straniera.</ref><br />
Si chiaman Balilla<ref>Soprannome di [[w:Giovan Battista Perasso|Giovan Battista Perasso]] che il 5 dicembre 1746 diede inizio, col lancio di una pietra ad un ufficiale, alla rivolta genovese che si concluse colla scacciata degli austriaci, che da alcuni mesi occupavano la città.</ref>
Ogn'uom di Ferruccio<ref>[[w:Francesco Ferrucci|Francesco Ferrucci]], simbolo dell'[[w:Assedio di Firenze|assedio di Firenze]] (2 agosto 1530), con cui le truppe dell'[[w:Carlo V del Sacro Romano Impero|Imperatore]] volevano abbattere la [[w:Repubblica fiorentina|Repubblica fiorentina]] per restaurare la signoria dei Medici. In questa circostanza, il Ferrucci morente venne vigliaccamente finito con una pugnalata da [[w:Fabrizio Maramaldo|Fabrizio Maramaldo]], un capitano di ventura al servizio di Carlo V. «Vile, tu uccidi un uomo morto», furono le celebri parole d’infamia che l’eroe rivolse al suo assassino. È da notare come in seguito il nome maramaldo sia stato associato a termini quali ''vile'', ''traditore'', ''fellone''.</ref><br />
Il suon d'ogni squilla
Ha il core, ha la mano,<br />
I bimbi d'Italia<br />
Si chiaman Balilla<ref>Soprannome di [[w:Giovan Battista Perasso|Giovan Battista Perasso]] che il 5 dicembre 1746 diede inizio, col lancio di una pietra ad un ufficiale, alla rivolta genovese che si concluse colla scacciata degli austriaci, che da alcuni mesi occupavano la città.</ref><br />
Il suon d'ogni squilla<br />
I Vespri suonò<ref>I [[w:Vespri siciliani|Vespri siciliani]], l'insurrezione del Lunedì di Pasqua del 1282 contro i francesi estesasi a tutta la Sicilia dopo essere cominciata a Palermo, scatenata dal suono di tutte le campane della città.</ref>
 
:Stringiamci a coorte
:Siam pronti alla morte
:L'Italia chiamò
 
Son giunchi che piegano<br />
Le spade vendute<ref>Mercenari, di cui si attribuisce anacronisticamente l'uso all'Austria, non valorosi come gli eroi patriottici, bensì deboli come giunchi.</ref><br />
Già l'Aquila d'Austria<br />
Le penne ha perdute<br />
Il sangue d'Italia<br />
Bevé col cosacco<br />
Il sangue Polacco<ref>Anche la Polonia era stata invasa dall'Austria, che coll'aiuto della Russia l'aveva smembrata. Il destino della Polonia è singolarmente legato a quello dell'Italia: anche nel suo inno ([[w:Mazurek Dabrowskiego|Mazurca di Dabrowski]]) c'è un riferimento agli italiani, e dei soldati polacchi combatterono in Italia con le truppe alleate contro i tedeschi alla fine della seconda guerra mondiale, partecipando anche all'[[w:Battaglia di Montecassino|assalto finale a Montecassino]].</ref><br />
Ma il cor le bruciò<ref>Un augurio e un presagio: il sangue dei popoli oppressi, che si solleveranno contro l'Austria, ne segnerà la fine.</ref>
 
:Stringiamci a coorte
:Siam pronti alla morte
:L'Italia chiamò
 
==Note==
Son giunchi che piegano
<references/>
Le spade vendute<ref>Mercenari, di cui si attribuisce anacronisticamente l'uso all'Austria, non valorosi come gli eroi patriottici, bensì deboli come giunchi.</ref>
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute
Il sangue d'Italia
Bevé col cosacco
Il sangue Polacco<ref>Anche la Polonia era stata invasa dall'Austria, che coll'aiuto della Russia l'aveva smembrata. Il destino della Polonia è singolarmente legato a quello dell'Italia: anche nel suo inno ([[w:Mazurek Dabrowskiego|Mazurca di Dabrowski]]) c'è un riferimento agli italiani, e dei soldati polacchi combatterono in Italia con le truppe alleate contro i tedeschi alla fine della seconda guerra mondiale, partecipando anche all'[[w:Battaglia di Montecassino|assalto finale a Montecassino]].</ref>
Ma il cor le bruciò<ref>Un augurio e un presagio: il sangue dei popoli oppressi, che si solleveranno contro l'Austria, ne segnerà la fine.</ref>''
 
==Altri progetti==
Stringiamci a coorte
{{interprogetto|testo=Canto nazionale|w=Inno di Mameli}}
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò
</poem>
 
[[Categoria:Testi commentati]]