Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Aeronautica 1: differenze tra le versioni

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L'Aeronautica Militare nel 2006 disponeva di un organico di oltre 45.000 effettivi, di cui ufficiali 6.750, marescialli 28.310, sergenti 3.243, volontari di truppa 7.185.
 
 
Le origini dell'aeronautica italiana possono essere fatte risalire alla campagna d'Africa Orientale del 1887-1888, quando il genio militare utilizzò degli aerostati a scopo di osservazione dall'alto. La sezione aeronautica del genio si espanderà negli anni successivi fino ad assumere la dimensione di una brigata e successivamente di un battaglione. In seguito alla venuta su invito di Wilbur Wright a Roma nel 1909 e delle dimostrazioni che diede delle caratteristiche dell'aeroplano, questi fu adottato e la prima scuola di volo militare fu fondata a Centocelle (Roma) che divenne il primo aeroporto italiano. Il primo brevetto di pilota venne rilasciato nel maggio 1911 al tenente di vascello Mario Calderara. Il primo utilizzo operativo delle forze aeree avvenne con la campagna di Libia del 1911-1912, attraverso l'utilizzo di 4 aerostati, 2 dirigibili e 28 aerei.
 
 
Dopo le prime risultanze positive nell'impiego bellico, in Italia si sviluppò l'armata dell'aria, sotto il controllo dell'esercito, però non vi furono destinate abbastanza risorse economiche e allo scoccare della prima guerra mondiale nel 1915 le forze aeree italiane consistevano in solo 86 aerei. Le esigenze belliche e la sempre maggiore importanza delle operazioni dal cielo fecero diventare una priorità la costruzione di nuovi aerei e in pochi anni se ne costruirono circa 12.000, in gran parte dalle officine Caproni. Le forze aeree si specializzarono in bombardamenti e i raid più importanti avvennero sulle coste del mar Adriatico, nel 1917 a Pola (in quel momento facente parte dell'impero Austro-Ungarico) e addirittura sulla capitale dell'Impero, Vienna, dove nel 1918 avvenne un'incursione di 7 aerei guidati da Gabriele d'Annunzio.
 
Anche la specializzazione aerea dei caccia ebbe una notevole espansione e si cominciarono a conoscere i primi nomi degli assi, come Francesco Baracca.
 
La Regia Aeronautica nel primo conflitto mondiale dovette pagare un costo notevole in termini di vite umane, infatti durante il conflitto perirono quasi 2000 aviatori.
 
 
Palazzo Aeronautica sede dello Stato Maggiore AeronauticaL'importanza dell'aeronautica crebbe sempre più anche dopo la fine del conflitto, fino alla decisione di scorporare l'arma dall'esercito, elevandola a forza armata indipendente il 28 marzo 1923. Il suo primo nome fu Arma Azzurra, divenuta poi ufficialmente Regia Aeronautica su decisione del re Vittorio Emanuele III. Il Fascismo la tenne sempre nella massima importanza e con la nomina di Italo Balbo a ministro dell'Aviazione raggiunse la sua massima espansione, presentata dai gerarchi del tempo come un fiore all'occhiello, grazie ai numerosi record conquistati in fatto di lunghi raid (Italia-Brasile e ritorno, Italia-USA e ritorno, ed altri), di velocità media, di velocità massima e di altitudini raggiunte.
 
Insieme alle altre armi, anche l'Aeronautica diede il suo contributo: importante per quantità di aeromezzi fu l'invio di caccia verso il Nord a combattere la battaglia d'Inghilterra insieme agli avieri tedeschi, questo per precisa volontà di Mussolini; in seguito l'Arma fu utilizzata in tutto lo scacchiere mediterraneo per bombardare città lungo la costa(come in Francia) oppure per azioni a difesa della Marina. La scarsissima coordinazione delle due Armi provocò i grandi insuccessi di cui furono protagonisti avieri e marinai italiani(Capo Matapan ne è un esempio). È da ricordare che lo Stato Maggiore della Marina da guerra Italiana, prigioniero di una concezione di guerra poco dinamica e volto alla difesa più che all'attacco, consigliò a Mussolini di non costruire portaerei, invece sicuramente utili per un mare vasto come il Mediterraneo. Mussolini a guerra iniziata se ne rese però conto e mise subito i cantieri a lavoro, tanto che a fine guerra stava per essere varata la prima vera portaerei italiana.
 
 
 
Una delle prime modifiche sostanziali dell'arma aeronautica fu il cambio di denominazione, dopo il referendum del 2 giugno 1946 prese il nome, ancora attuale di Aeronautica Militare.
 
Un motivo di vanto dell'Arma Aeronautica è la sua pattuglia acrobatica, famosa in tutto il mondo, le Frecce Tricolori.
 
L'Aeronautica Militare si è anche occupata, fino al 1982, del controllo del traffico aereo nello spazio aereo nazionale. Dopo la smilitarizzazione del settore continua a svolgere la funzione di fornitore dei servizi del traffico aereo (Air Navigation Service Provider) sugli aeroporti militari aperti al traffico civile e nelle relative zone di controllo. I controllori del traffico aereo dell'Arma Azzurra sono presenti anche nei centri di controllo d'area di ENAV SpA per la gestione del traffico militare in volo negli spazi aerei civili. Gli Aerosoccorritori, inoltre, continuano a prestare servizio attivo portando in salvo le persone in pericolo.
 
 
Bandiere di guerra delle forze armate italiane e della Guardia di Finanza in sfilata per la festa della Repubblica. La bandiera di guerra dell'Aeronautica Militare è al centro.L'Aeronautica Militare è rappresentata da:
 
*Una bandiera di guerra
*Uno stemma araldico
*Una marcia d'ordinanza
*Una santa patrona (la Madonna di Loreto)
 
La bandiera di guerra venne concessa all'allora Regia Aeronautica, con regio decreto n° 1485 del 17 ottobre 1920 e consegnata al Generale Pier Ruggero Piccio, Comandante Generale per la R.A., il 4 novembre 1923 a Centocelle (Roma).
 
Con decreto legislativo n° 1152 del 25 ottobre 1947[1], la bandiera è stata modificata in conseguenza della proclamazione della Repubblica e della sostituzione della bandiera nazionale per la rimozione dal drappo dello scudo sabaudo, stemma di Casa Savoia, in conformità all'articolo 12 della Costituzione della Repubblica italiana. La prima bandiera dell'Aeronautica Militare è un cimelio del Sacrario delle Bandiere presso il museo del Vittoriano a Roma.
 
Per approfondire, vedi la voce Decorazioni alla Bandiera dell'Aeronautica Militare.
 
A partire dalla prima guerra mondiale, la bandiera ha ricevuto diverse decorazioni. Tra di esse spiccano le 2 medaglie d'oro al valor militare attribuite per la campagna dell'Africa Orientale Italiana e per il contributo dato durante la seconda guerra mondiale e la resistenza. L'elenco delle decorazioni ricevute è:
 
1 Croce di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, 3 Croci di cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia, 2 Medaglie d'oro al valor militare, 5 Medaglie d'argento al valor militare, 1 Medaglia d'argento al valor civile, 1 Croce di guerra al valor militare, 1 Medaglia d'argento al merito della Croce Rossa Italiana, 1 Medaglia d'oro per i benemeriti della salute pubblica
 
 
Il diritto a fregiarsi dello Stemma Araldico derivò dalla concessione dell'uso della bandiera nazionale alla Regia Aeronautica (regio decreto del 17 ottobre 1920).
 
Con l'avvento della Repubblica, l'Aeronautica Militare rimase "orfana" di un distintivo d'arma sino al 1970, anno in cui lo Stato maggiore dell'aeronautica inoltrò richiesta di concessione di uno Stemma per l'Arma Aeronautica. Con il decreto del presidente della Repubblica 25 gennaio 1971, veniva concesso lo stemma oggi in vigore.
 
La marcia di ordinanza dell'Aeronautica Militare fu composta nel 1937 dal primo maestro direttore della banda della Regia Aeronautica, Alberto Di Miniello.
 
La patrona dell'Aeronautica Militare è la Madonna di Loreto, nome con il quale viene venerata la statua nel santuario della Santa Casa della città di Loreto in provincia di Ancona. La devozione deriva dal decreto di papa Benedetto XV del 24 marzo 1920, con il quale la Madonna di Loreto venne proclamata "Patrona degli Aeronauti". La solennità è il 10 dicembre.
 
 
La preghiera dell'aviatore viene recitata nelle cerimonie militari solenni che riguardano la Forza armata o i suoi appartenenti. Il testo, la cui versione originale si deve a Vittorio Malpassuti, modificato dopo la proclamazione della Repubblica Italiana, è il seguente:
 
« Dio di potenza e di gloria, che doni l'arcobaleno ai nostri cieli, noi saliamo nella Tua luce per cantare, con il rombo dei nostri motori, la Tua gloria e la nostra passione. Noi siamo uomini, ma saliamo verso di Te, dimentichi del peso della nostra carne, purificati dei nostri peccati. Tu, Dio, dacci le ali delle aquile, lo sguardo delle aquile, l'artiglio delle aquile, per portare, ovunque Tu doni la luce, l'amore, la bandiera, la gloria d'Italia e di Roma. Fa, nella pace, dei nostri voli il volo più ardito: fa, nella guerra, della nostra forza la Tua forza, o Signore, perché nessuna ombra sfiori la nostra terra. E sii con noi, come noi siamo con Te, per sempre. »
 
Il personale dell'Aeronautica Militare è composto da militari di professione suddivisi in Categorie e Ruoli (stabiliti per legge) cosi suddivisi:
 
*ufficiali (in vari ruoli)
*sottufficiali (suddivisi in ruolo marescialli e ruolo sergenti)
*truppa (in servizio permanente o in ferma volontaria).
Oltre a questa tipologia di suddivisione in base al ruolo, l'Aeronautica Militare suddivide per esigenze formative il proprio personale in categorie intese ad identificare un settore delimitato di attività che presuppone una specifica preparazione di base comune per tutti gli appartenenti alla stessa Categoria[6].
 
La struttura organizzativa dell'Aeronautica Militare ha subìto, negli ultimi anni, profonde modifiche in chiave riorganizzativa per adattare lo strumento aereo alle nuove esigenze dello scenario internazionale, ed anche per "adattarsi" al "nuovo modello professionale" delle forze armate.
 
Organizzata in tre livelli organizzativi (Centrale, Intermedio e Periferico), è costituita principalmente di quattro Comandi di Vertice (cosiddetti Alti Comandi), ovvero:
 
*il Comando della Squadra aerea
*il Comando logistico
*il Comando scuole dell’Aeronautica Militare
*il Comando Operativo delle forze aeree
 
Questi Enti sono direttamente dipendenti, insieme dal altri organismi con compiti Territoriali (es.:Regioni Aeree) e di Staff ( es.:Stato Maggiore Aeronautica) dal Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica.
 
 
La dotazione attuale di mezzi comprende vari tipi di aeromobili, specificatamente:
 
Caccia e cacciabombardieri:
*34 General Dynamics F-16 Fighting Falcon; a questo numero vanno aggiunti 1 distrutto nel trasporto, 1 caduto nei pressi di Trapani nel 2004, 2 precipitati in addestramento in Sardegna nel 2006, 1 caduto al largo delle isole Egadi nel 2008. Nel 2007 un aereo è stato coinvolto in un impatto con volatili, costringendo il pilota ad espellersi.
*40 Eurofighter Tifone (aggiornamento lotto 3 - diverranno 121 nel 2010);
*70 AMX (aggiornamento ACOL in corso);
*12 AMX-T;
*70 Panavia Tornado IDS (18 macchine con armamento stand off a guida GPS e laser - previsti tre stadi di aggiornamento detti IDS 1o MLU, IDS 2o MLU, IDS full MLU; il primo è in corso);
*15 Panavia Tornado IT-ECR.
 
Trasporto
*12 Lockheed C-130J Hercules;
*10 Lockheed C-130J-30 Hercules;
*3 Alenia C-27J Spartan (prevista la consegna di altri 9).
 
Trasporto personalità
*3 Airbus A319CJ (MM62174, MM62209, MM62243, l'esemplare MM62173, primo consegnato, venne venduto alla Turchia nel 2005);
*4 Dassault Falcon 50 (MM62026, MM62029) usati principalmente per compiti di aeroambulanza
*5 Dassault Falcon 900 EX/Easy;
*9 Piaggio P180 Avanti.
 
Addestramento
*1 SIAI-Marchetti SF260AM;
*30 Aermacchi SF260EA
*72 Aermacchi MB-339A;
*30 Aermacchi MB-339CD;
*20 Aermacchi MB-339PAN.
 
Altri tipi
*18 Breguet BR.1150 Atlantic (operativi congiuntamente con la Marina Militare);
*6 RQ-1A Predator;
*Grob G.103;
*SIAI-Marchetti S-208M;
*6 Piaggio P.166DL3 APH.
 
Elicotteri
*32 Sikorsky HH-3F;
*49 McDonnell-Douglas NH-500 E;
*34 Agusta-Bell AB 212;
*2 Sikorsky SH-3D/TS Sea King.
 
Aerei previsti per il futuro
*4 Boeing KC-767A (prime 2 consegne previste nel 2008;[12] per sostituire il B.707);
*F-35;
*M-346;
*aereo anti-sommergibile ASW da scegliere nel 2008;
*nuovo Joint Airborne Multisensor Multimission System da ordinare e finanziare dal 2008;
*4 MQ-9 Reaper;
*McDonnell Douglas C-17A Globemaster, nel 2008 stanziati 54 milioni di euro (contratto in via di definizione).
radiati recentemente
*Alenia G.222 (ritirati nel settembre 2005[13]);
*Lockheed F-104 Starfighter (ritirati nell' ottobre 2004[14]);
*Lockheed C-130H Hercules (ritirati nel luglio 2004[15][16]);
*Tornado ADV (24 in leasing dalla RAF impiegati dal 1995 al 2004[17]);
*Gulfstream III (MM62022 cn 451 in servizio dal 1985 al 2002 e MM62025 cn 479 in servizio dal 1987 al 2003);
*Piaggio-Douglas PD-808 (ritirati nel marzo 2003);
*Aeritalia G-91 (ritirati nel 1999);
*Aermacchi MB-326.
 
 
==Aeroporti e Basi==
<!-- Image with unknown copyright status removed: [[Immagine:Statomaggioreaeronautica.jpg|thumb|250px|right|Italian Air force Headquarter in Rome.]] -->
<div class="notice spoilerbox"><table border="0"><tr><td><div class="toccolours spoilercontents">
{|
| valign=top |
* Aeroporto di Milano-Linate
* Aeroporto di Brescia-Ghedi
* Aeroporto di Piacenza-San Damiano
* Aeroporto di Treviso-Istrana
* Aeroporto di Udine-Rivolto
* Aeroporto di Cervia-San Giorgio
* Aeroporto di Rimini-Miramare|Rimini-Miramare
| valign=top |
* Aeroporto di Pisa-San Giusto
* Aeroporto di Grosseto
* Aeroporto di Roma-Guidonia
* Aeroporto di Roma-Ciampino
* Aeroporto di Roma-Pratica di Mare
* Aeroporto di Latina
* Aeroporto di Frosinone
| valign=top |
* Aeroporto di Caserta-Grazzanise
* Aeroporto di Foggia-Amendola
* Aeroporto di Gioia del Colle
* Aeroporto internazionale Brindisi-Casale
* Aeroporto di Lecce-Galatina
* Catania-Sigonella
* Aeroporto di Trapani-Birgi
| valign=top |
* Aeroporto di Alghero-Fertilia
* Aeroporto di Decimomannu
* Perdasdefogu
* Aeroporto di Cagliari-Elmas
* Aeroporto di Malta
* Novara-Cameri
* Aeroporto di Treviso
| valign=top |
* Aeroporto di Napoli-Capodichino
* Aeroporto di Vicenza
* Aeroporto di Torino-Caselle
|}
</div></td></tr></table></div>
 
 
 
L'organica è una delle cinque branche dell'Arte Militare, che studia gli aspetti organizzativi, ordinativi, di pianificazione e programmazione teorica, relativi alle Forze Armate.
 
L'organica dell'Aeronautica Militare ha subìto, negli ultimi anni, profonde modifiche al fine di adattare lo strumento militare alle nuove esigenze che gli scenari internazionali richiedono ad una Forza Aerea moderna ed efficace. La modulazione della Forza Armata segue le linee dettate dalle Leggi che regolano il cosi detto "modello professionale", la sua evoluzione quindi, è in continua metamorfosi, per raggiungere gli obbiettivi posti dai vertici Politici.
 
 
La struttura organizzativa dell'Aeronautica Militare è costituita di quattro Comandi di Vertice (cosiddetti Alti Comandi):
 
*Il Comando della Squadra Aerea
*Il Comando Logistico
*Il Comando Scuole dell’Aeronautica Militare
*Il Comando Operativo delle Forze Aeree
 
Ai sopracitati Alti Comandi sono state assegnate rispettivamente la funzione "addestrativa", "logistica","formativa" e "operativa". Ad esse è aggiunta, in maniera autonoma, la funzione "territoriale", riconfigurata con il Decreto Legislativo 28 novembre 2005 n.253, e costituita da due Comandi di Regione Aerea (1ª Regione Aerea e 3ª Regione Aerea), che hanno diretta dipendenza dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare:
 
 
La Forza Armata si articola nei seguenti livelli organizzativi:
 
*Organizzazione Centrale
*Organizzazione Intermedia
*Organizzazione Periferica
"Organismi di Vertice":
 
*Lo Stato Maggiore dell’Aeronautica;
*La Direzione per l’Impiego del Personale Militare dell’Aeronautica;
*L’Ispettorato per la Sicurezza del Volo;
*L’Ufficio Generale per il Controllo Interno;
*L’Ufficio del Generale del Ruolo delle Armi e dei Capi dei Corpi;
*Le Commissioni di Avanzamento;
*L’Ufficio dell’Ispettore dell'Aviazione per la Marina.
*I Comandi di Regione Aerea.
*L’Ufficio Generale di Coordinamento della Vigilanza Antinfortunistica.
 
 
Il Comando della Squadra Aerea (CSA), a cui è stata assegnata la funzione "addestrativa", ha sede a Roma sull’aeroporto di Centocelle, retto da un Generale di Squadra Aerea che dipende dal Capo di S.M.A.. Il C.S.A. è orgnaizzato secondo la seguente struttura:
 
Dal CSA dipendono, quali organizzazioni a livello "divisionale" il Comando delle Forze Aerotattiche della Difesa Aerea, il Comando delle Forze Aerotattiche di Attacco e Ricognizione e il Comando delle Forze per la Mobilità ed il Supporto, dipende a livello "brigata" la 1ª Brigata Aerea e altri Reparti ed Enti di seguito elencati.
 
Il Comando, nato per riconfigurazione della disciolta Divisione Caccia "Aquila", ha sede a Bari ed ha alle proprie dipendenze vati Reparti organizzati come segue:
 
*4º Stormo (Amedeo D'Aosta)
**9º Gruppo Caccia
**20º Gruppo Caccia
**404º Gruppo S.T.O.
**504º Gruppo S.L.O.
**604ª Squadriglia Collegamenti
*5º Stormo (Giuseppe Cenni)
**23º Gruppo Caccia
**405º Gruppo S.T.O.
**505º Gruppo S.L.O.
*605ª Squadriglia Collegamenti
**36º Stormo (Riccardo Helmut Seidl)
**12º Gruppo
**156º Gruppo
**436º Gruppo S.T.O.
**536º Gruppo S.L.O.
 
===Aeronautica(1985)<ref>Armi da guerra copertina N.3</ref>===
Come elemento di copertura del fianco meridionale della NATO, l’Italia aveva un compito di tutto rispetto, ma l’AMI non aveva che 310 aerei da combattimento di prima linea, e nonostante le tante basi militari americane presenti non c’erano reparti organici che contribuivano a proteggerla, come invece accadeva in Germania, UK e persino Spagna. L’ente base per l’organizzazione era il Gruppo, costituito da 12 o anche da 18 aerei, specie se si trattava di uno di cacciabombardieri piuttosto che ricognitori o caccia. La ricognizione era importante per l’AMI, con numerosi aerei capaci di eseguire tale ruolo. La forza complessiva era di 70.600 uomini.