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==Abbattendo bombardieri==
Distruggere un apparecchio da combattimento, che si muove celermente nel cielo, in tre dimensioni, non è mai stato realmente banale, ma per arrivare a comprendere la relativa facilità o meno dell'impresa, che varia molto (dalle scarse perdite subite dai B-29 sul Giappone al 'tiro al tacchino' delle Marianne e di certe partiazioni delladelle campagnacampagne di Francia e URSS da parte dei tedeschi), facciamoparliamo undi uno paragonescenario chereale identifichicon velivoli realmente esistiti e provati in combattimento.
 
La missione tipica più che qualunque altra, tra quelle strategiche Alleate, è stata certo la serie di attacchi su Schweinfurt, ovvero colpire con un'azione in profondità nel territorio nemico, in pieno giorno, l'industria dei cuscinetti a sfere (componente fondamentale della meccanica) tedesca, che venne eseguita con masse di B-17 e risultati, nondimeno, piuttosto dubbi e pagati a carissimo prezzo. In ogni caso, mai come sulla Germania, nelle missioni diurne, caccia e bombardieri si sono sfidati e combattuti con tanta intensità dando origine ad una lotta in cui entrambi i contendenti si sono affrontati in masse compatte, ricorrendo a tutte le risorse per sopravvivere o abbattere l'avversario. In genere le missioni de bombardieri sono più simili ad un gioco a nascondino: sul pelo delle onde, di notte, tra le nuvole, molto alti, molto bassi, molto veloci che siano, sempre cercando di evitare le difese aggirandole con l'effetto sorpresa, la lunga autonomia per direzioni d'attacco inaspettate, la libertà d'iniziativa e sofisticate attrezzature di navigazione e contromisure. Sulla Germania, invece, gli Americani furono ben disposti a dimostrare la capacità di bombardare di giorno con i loro superbombardieri, mentre i tedeschi furono altrettanto decisi ad impedirglielo. Fino a che i primi non riuscirono a mettere in campo un'altra arma, i caccia di scorta P-51, la battaglia fu accesa e dagli esiti quantomai incerti. Bombardiere contro caccia: mai come qui vi è stato un confronto tanto difficile e competitivo. E per questo vale la pena di prenderlo come paragone per scenari di battaglie aeree simulate.
 
Se i B-17 erano le macchine più 'toste', a fronte di una difesa tedesca abbastanza tenace da rendere impossibile alla RAF eseguire azioni diurne con i suoi bombardieri (armati di 8 mtg da 7,7 mm anziché di una dozzina, gran parte delle quali da 12,7 mm), ci si può chiedere quale sia la relazione tra difesa e offesa nel determinare il risultato dell'incursione. Gli americani riuscirono ad arrivare sopra gli obiettivi, nonostante tutte le difficoltà, e a colpirli. Ma cosa sarebbe successo se, al posto delle loro formazioni, vi fosse stato un qualche altro tipo di forza, armata con aerei differenti e magari pure in numero differente? Per esempio, bombardieri italiani.
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Il P-108 avrebbe avuto in tutto 1000 cp per le 2 7,7 mm, 1650 per le 5 da 12,7 mm (più i colpi per l'arma frontale). Nell'insieme un quantitativo di munizioni troppo ridotto per combattimenti prolungati: il B-17G per le sue 13 M2 arrivò ad imbarcare tra i 6000 e gli 11.000 colpi. Infine, il campo di tiro, se permette di difendersi bene alle spalle (max- 5 armi da 12,7 mm), è molto meno valido per attacchi di lato (dipende se le torri alari erano capaci di sparare in maniera perpendicolare rispetto alla fusoliera) e pochissimo contro attacchi frontali: un'arma da 12,7 ventrale e una nel muso, molto meno di quanto poteva fare il B-17 con 2 armi più potenti dorsali, due ventrali, da 1 a 4 nel muso (e non era ancora del tutto sufficiente). Scarsa difesa frontale e scarsa tangenza erano più che sufficienti per rendere difficile la vita al P.108, e se avesse perso (per avaria, danno o esaurimento munizioni) le torrette alari si sarebbe ritrovato con lo stesso armamento dell'S.79 ma con una sagoma ben più corposa, e numerosi punti ciechi (per esempio attacchi in picchiata). Per questo è verosimile che anche il P.108 (=il suo clone americano puramente ipotetico) avrebbe patito perdite maggiori su Schweinfurt. Quanto alla quantità praticamente prodotta, a parte una dozzina di trasporti T e C, non c'é molto da discettare visto che in tutto ne vennero costruiti appena 24, per cui utilizzando come ipotesi la produzione reale non ci sarebbe stato alcun modo di raggiungere Schweinfurt
 
 
 
==Bibliografia==