Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 5: differenze tra le versioni

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*Corazzati: 18 LVTP-7/AA-7A1; 36 VCC-1; 40 VCC-2 (20 ex-Carabinieri),
Corazzati
 
VCC-1 / VCC-2
M-106
AAV-7A1
VM-90
Iveco VTLM Lince
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Imbarcazioni speciali: Futura Commando; RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) di tipo Hurricane.
 
 
 
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Per le missioni a bassa quota i Sea King erano i migliori; ma curiosamente gli AB-212, con un rotore bipala semi-rigido a cord larga riescono a mantenere una migliore maneggevolezza rispetto ai Sea King, più pesanti e grosso, più adatti (nonostante la maggiore velocità) al volo a bassa quota con il loro rotore pentapala (anche per quello anticoppia). Come macchine anti-nave i Sea King hanno, nelle loro ultime edizioni (quelle conosciute come 'Mazinga' per le loro antenne, sono gli SH-3H) sistemi ESM/ECM, mentre come armi i lotti meno recenti (ce ne sono 4 in tutto) hanno ricevuto, ad un certo punto, i missili ASM Marte da 30 km di gittata, anche se inizialmente i Sea King ebbero due coppie di missili AS-12, usati anche dagli AB-212 (ma forse non in maniera continuativa: di sicuro il sistema di mira ottico è sparito negli anni '90), che furono sopratutto la risposta alla minaccia delle navi missilistiche come le 'Osa' e 'Komar' dopo il successo contro il caccia 'Eilat' israeliano. Gli AB-212, invece, in un ridotto numero di esemplari hanno modo di teleguidare a mezza corsa i missili OTOMAT delle navi (almeno questa era la situazione negli anni '80-90, ora forse sono stati eliminati i sistemi TG-2 di controllo dei missili) e altri AB-212, sempre in pochi esemplari chiamati 'Gufi' che mantengono le già onerose apparecchiature elettroniche base, ma piuttosto che missioni ASW o di teleguida missili venivano usati per acquisire informazioni ESM che i normali AB-212ASW non hanno e che sono probabilmente, sempre per ragioni di 'standardizzazione' simili a quelli degli ultimi SH-3H, che sono abbastanza grandi da incorporarli senza troppi problemi di attività di volo per i vari compiti.
 
Grottaglie nel 1989 era la più piccola delle 3 basi navali navali della Marina, ma presto sarebbe stata ristrutturata e diventare il più importante dei centri aeronavali italiani. Vi sarebbe stato infatti basato il gruppo degli AV-8, con infrastrutture di vario tipo come l'hangar per le manutenzioni del 2° livello. All'epoca si pensava ottimisticamente che gli EH-101 sarebbero arrivati assieme agli Harrier. Questi finalmente vennero scelti appena nell'autunno dell'89. Vi erano state molte diatribe all'epoca, molte in particolare erano state le valutazioni tra il Sea Harrier, famoso vincitore delle Falklands, e il cugino AV-8B, versione anglo-americana che ne costituiva l'evoluzione, ma che tra l'altro non aveva ancora ricevuto un radar (e la cui 'radarizzazione' non sarebbe stata affatto a buon prezzo, anzi). Il Sea Harrier, con la sua piccola ala si dimostrò superiore in velocità, mentre l'AV-8B era superiore in autonomia. Le sue maggiori dimensioni erano compensate dal minor raggio di sterzata a terra.
 
Ecco la valutazione delle prestazioni:
*Motore: per entrambi, un RR Pegasus 1161 da 11.230 kgs
*Lunghezza: Harrier, 14,55 m; S.Harrier 14,1 m
*Apertura alare: 9,24 vs 8,31 m
*Altezza: 3,55 vs 3,7 m
*Superficie alare: 21,4 vs 19,8 m2
*Peso max: 14.969 vs 11.900 kg
*Peso max atterraggio: 14.300 vs 11.350 kg
*Vel max: 0,91 vs 1,25 mach
*Vel max l.m.: 1.91 vs 1184 kmh
*Carico: -3/+8 g vs -3,5/+7 g
*CAP a 185 km dalla nave: 2,65 ore vs 1,75 ore
*Consumo crociera: 19,6 vs 22,1 kg/min
*Consumo pattugliamento: 17 vs 20,6 kg/min
*Carico bellico max: 4.700 vs 3.630 kg
*Cannoni e piloni: 1 da 25x5 mm vs 2x30 mm; 9 punti vs 6
 
Alla fine, nonostante che non vi fossero state differenze sostanziali nella logistica e nel supporto offerto dai due contendenti, la scelta è caduta sull'Harrier II, chiaramente una macchina meno prestante come velocità (quella massima era minore rispetto a quella dell'AV-8B standard, nonostante il motore più potente, per via del radar); è un mezzo con maggiore autonomia, con superiore carico, maggiore maneggevolezza grazie alla nuova ala in fibra di carbonio, la maggiore innovazione: la fusoliera non ha aumentato tanto le dimensioni, ma l'ala sì e il numero di punti d'aggangio sono molto più numerosi, consentendo così una migliore autonomia anche pratica, sia in azioni d'attacco che di difesa aerea: lunghe CAP per permettere appena una decina di 'cambi di guardia' nelle 24 ore anziché circa 14. Il raggio d'azione è pure maggiore anche nell'attacco, dove non ci sono supplenti per un raggio d'azione sufficiente, per esempio, a mandare un aereo su obiettivi a grande distanza: l'AV-8B è capace di portare un carico di circa 1,8 t a 1000 km contro circa 400 km dell'AV-8A. La capacità dell'ala a grande superficie, per quanto poco valida in termini di aerodinamicità consente di portare parecchio carburante interno e sopratutto, permette di portare un carico di 6 AAM, 2 cannoni e 2 serbatoi, mentre il Sea Harrier può portare un massimo di 6 carichi e quindi deve scegliere tra, diciamo, i cannoni e un paio di missili AMRAAM (esempio, 2 AMRAAM sotto la fusoliera, 2 AIM o AMRAAM sotto le ali, due piccoli serbatoi subalari nei piloni interni). La struttura è poi molto moderna: titanio nella parte posteriore-inferiore della fusoliera, acciaio per gli ugelli, alluminio per quasi tutta la fusoliera e il bordo anteriore dell'ala, compositi per quasi tutta l'ala e i piani di coda orizzontali, e per la parte superiore della fusoliera (in corrispondenza della pianta alare, con cui costituisce un'unico oggetto) e la parte anteriore della fusoliera, il muso.
 
In tutto entrambi gli aerei sono validi, ma l'AV-8B è ben più capace e sopratutto, è stato offerto dagli americani. La scelta è stata anche politica ed economica, ed è stata data la preferenza all'offerta americana anziché operare la scelta europea. Del resto la Spagna e persino la Gran Bretagna (con la RAF) hanno scelto per questo apparecchio in versioni specifiche, e il traino della collaborazione con gli spagnoli ha fatto il resto, come anche quella con i Marines, che avevano richieste per 328 velivoli di queste macchine di seconda generazione, di cui circa la metà 'radarizzati', otlre alla Spagna con i suoi 12 aerei da 'radarizzare'. Ma ancora il radar non era stato scelto: il Blue Vixen o l'APG-65? Per questo la Ferranti stava offrendo il suo radar, che ancora non era stato integrato con l'Harrier (ma era in collaudo con il Sea Harrier FRS.Mk2) e l'affare da solo valeva 100 mld di lire. Nel frattempo, dopo che a gennaio è stata varata la legge per istituire un'aviazione navale con aerei ad ala fissa, la legislazione aveva finalmente svincolato l'aviazione di Marina (che in compenso non disprezzerà di far gestire all'AMI la flotta di 18 apparecchi Atlantic).
 
 
 
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