Geometrie non euclidee/La geometria iperbolica di Lobacevskij: differenze tra le versioni
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Nel 1829, il matematico russo Nicolaj Ivanovic '''Lobacewskij''' scrive nell’introduzione alla sua opera ''Nuovi principi della geometria'':
:« I vani sforzi compiuti dai tempi di Euclide, per il corso di duemila anni, mi spinsero a sospettare che nei concetti stessi della geometria non si racchiuda ancora quella verità che si voleva dimostrare, e che può essere controllata, in modo simile alle altre leggi della fisica, soltanto da esperienze, quali, ad esempio, le osservazioni astronomiche. »
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